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Autore: Caramell_    14/04/2018    4 recensioni
[...] E poi su, in Paradiso, Gabriel si appoggia alla sua schiena, chiede – Da quando sei così felice? – e Castiel ha gli occhi che brillano, dice – Da Dean
[Baby!Dean - Adult!Dean - GuardianAngel!Castiel]
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Balthazar, Castiel, Dean Winchester, Famiglia Winchester, Gabriel
Note: AU, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna stagione
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Continua a piantare i tuoi semi,
perché non saprai mai quali cresceranno – forse lo faranno tutti.
Albert Einstein
 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 




1)
Bobby è uno stronzo stakanovista, Dean l’ha imparato subito. Non gli dà neanche un attimo per respirare, dice – Muovi il culo, ragazzo – e Dean corre e sgambetta come se gli avesse appena promesso un centone. Ha la barba perennemente incolta e due palmi che potrebbero rivoltare il peggiore degli energumeni. Ma è gentile, Castiel glielo ha visto dentro.
All’alba d’un giorno freddissimo, trova Dean rannicchiato contro il suo garage come il peggiore dei barboni. In lui non riconosce che un bambino. Dice, ad alta voce – Ho proprio bisogno di una mano. Sai, qui, in officina – e quando Dean rifiuta lo solleva di peso, tutto muscoli e denti digrignanti – Hai bisogno di soldi, no? E allora cammina, babbeo.
Dean borbotta che è uno zotico.
Castiel, da lontano, ride.
 
 

 

 
2)
La mansarda è fredda e terribilmente piccola. Adesso che è cresciuto, a Dean sta stretto anche il letto. Ha una finestra, però, lunga e bianca. Dean ci si affaccia ogni mattina, guarda la vita che gli scorre sotto gli occhi. E Castiel guarda lui, rapito. Il vento gli danza tra i capelli e il sole bacia tutte le sue lentiggini. Dean s’aggrappa alla sua camicia, lo tira in basso, se lo stringe al cuore – Cas – pigola – baciami – e Castiel gli accarezza il collo con le dita, lo accontenta.
Le sue labbra sanno di miele.
 
 
 

 

3)
Il dolore non vuole andarsene. In Terra, in Paradiso, il suo cuore prende a battere furioso. E Castiel non trova pace.
Mormora – C’è qualcosa che non va, fratello – si batte il petto – proprio qui
E Gabriel scuote la testa, ridacchia – È cambiato tutto, nevvero? Persino il modo in cui lo ami – e Castiel gli si accoccola contro, sospira inquieto in quel modo sottile che aveva Sam quando s’allungava su Dean quelle che sembrano ere fa. Lascia che l’amore dorato di Gabriel gli sfiori il viso.
E la sua risata risveglia le stelle. Ha il sapore, dolce, dei baci di Dean.
 
 
 


 
4)
Dean fa domande. Castiel non è mai pronto.
Chiede di Sam, di sua madre. E dell’incendio. È un dubbio che si è affacciato su di lui un giorno qualunque. Ha messo un piede fuori ed è rimasto lì. Nemmeno le botte di John lo hanno coperto.
- Tu c’eri – sussurra una notte, e le ali di Castiel hanno un fremito. È in piedi, sotto la luce della luna. Ricorda a Dean i loro primi incontri, il loro primo bacio – Quando è scoppiato l’incendio, tu-
- Dean – l’interrompe – ti prego – ma Dean solleva quelle sue belle, bellissime spalle larghe, gli occhi che gli si accendono di consapevolezza – Io ricordo che c’eri – e poggia i piedi per terra, i pantaloni lunghi che gli sfiorano le caviglie sottili.
- Non mentirmi – gli mormora ad un soffio dalle labbra – Cas
Castiel sospira, sconfitto. La luce bianca della notte dà a Dean una bellezza tutta particolare. Concreta e pesante. E le parole prendono la via che ha preso il suo cuore, tanto, tanto tempo prima. Dice – Mi dispiace, Dean. Ho tentato. È solo che, Mary- gli occhi di Dean si fanno grandi come biglie. Si lecca le labbra. Ingoia l’aspro che ha conficcato in gola, l’amore che gli riempie lo stomaco.
- Ho pensato a John. Vi avrebbe portato in salvo. Sapevo che l’avrebbe fatto. Io-
La bocca di Dean si solleva un poco – L’hai svegliato tu – mormora. E solleva un braccio, gli accarezza una guancia fredda con le dita. Lascia la mano lì, in attesa – Era ubriaco da fare schifo, ma l’hai svegliato tu – e adesso, ha addosso un sorriso così storto e luminoso da far invidia alla luna – Ci hai salvati – singhiozza – Sammy, mio padre e me. Dio, Cas, hai salvato me in modi che non credevo nemmeno possibili
- Dean, non-
- No – dice – va bene così – gli accarezza il labbro inferiore con un dito. E Castiel gli afferra il polso, quei suoi occhi blu così vivi e scuri, e gli bacia le mani, una alla volta, ogni dito, ogni lembo di pelle. E quando s’allunga su di lui e gli morde le labbra, il suo petto s’è fatto un tamburo.
 
 


 
 
5)
La pelle di Cas sa di sale. E Dean si schiude sotto di lui come un fiore. Lo circonda con le braccia. Se lo tira vicino, vicinissimo. Spera, a lungo, che possano fondersi assieme.
Castiel tira indietro i fianchi, spinge. E Dean s’aggrappa al suo collo, chiama il suo nome finché non gli fa male la gola. E il viso di Cas si apre in uno di quei suoi sorrisi mozzafiato.
E i polmoni di Dean hanno un collasso. D’uno spasmo improvviso gli si contrae il cuore.
È qui, si dice, qui, che dovevo arrivare.







 

  
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