Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Born_Villain    14/04/2018    1 recensioni
In questa storia, remake di una ff che pubblicai tempo fa sempre qui su efp, si apre il sipario sul personaggio di un Vegeta adolescente, alla soglia dei suoi diciotto anni ed al tramontare dei suoi diciassette, combattuto tra la scelta del proprio passato, o quella del proprio presente, e sul personaggio di un agili ventiquattrenne che invece, uscito dalla sua complicata relazione come Chichi e costretto a prendersi le proprie responsabilità come padre, si interrogherà sulla propria identità.
Entrambi cresceranno e matureranno, chi mentalmente, chi sentimentalmente, e capiranno molte cose.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.
-Fabrizio De Andrè
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Bulma, Goku, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Goku/Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Aprì gli occhi, trovandosi con la vista quasi totalmente appannata, e con le braccia e le gambe leggermente indolenziti. Aveva un gran mal di testa, ed era sdraiato in un bagno di sudore.

Non che ricordasse molto della notte precedente... ma il poco che ricordava, gli dilaniava il cuore, e gli aveva fatto così male, che per un attimo aveva sperato di morire di qualche male terribile. Anzi, lo aveva desiderato così tanto, che era volato fino alla Capsule Corporation, entrando senza permesso nella Gravity Room che il principe dei saiyan, ormai residente sulla Terra da un po’, utilizzava per i suoi allenamenti.

Quando si alzò a sedere, notò la migliore amica di suo padre, nonché colei che aveva migliorato quella sofisticata macchina e che aveva inventato molti altri aggeggini meravigliosamente utili, dormire su una sedia di fianco al lettino sul quale si trovava lui... probabilmente, la povera Bulma si era preoccupata così tanto, da rimanere a vegliare su di lui per tutta la notte, crollando infine.

Era proprio una ragazza d’oro.

 

Si alzò da quel lettino silenziosamente, uscendo dall’infermeria senza osare svegliarla, pensando che la turchina si sarebbe meritata un bel po’ di riposo.

Ma aveva una fame terribile, per cui si diresse in direzione dell’odore di dolce che proveniva dalla cucina, trovando proprio lì la signora Bunny Brief, che canticchiando, preparava una succulenta colazione, probabilmente conscia che in casa c’era qualcun altro, oltre loro.

Quando lo vide, si precipitò immediatamente da lui “Gohan, piccolo mio! Ho sentito da Vegeta ciò che è successo stanotte! Oh mio Dio, tesoro, va tutto bene?”

“V-Vegeta?”

Lo sorprendeva molto di più il fatto che Vegeta fosse uno di quelli che sapevano dell’evento di quella notte e che lo avesse addirittura comunicato ai due coniugi, piuttosto che il fatto che fosse davvero ancora vivo, dopo aver portato la gravità ad un livello così alto, in quella stanza.

Senza aggiungere altro, e rivolgendo un dolce sorriso alla bella signora, corse in direzione dell’uscita, andandomene in cortile e sorprendendo suo padre e Crilin parlottare sotto un albero.

Appena lo vide, Goku gli corse incontro, con aria preoccupata.

“Figliolo, tutto bene?” lo sollevò da terra, abbracciandolo, mentre il bambino, stremato, scoppiava in un pianto isterico, stringendosi al padre con una forza sovrumana, ed infilando le unghie nella sua tuta arancione “Gohan...”

“Papà! Scusami! Non... non volevo creare tanti problemi!”

 

Nel frattempo il principe dei saiyan, sudato e con addosso una tuta ormai quasi da buttare, era uscito dalla Gravity Room, tirando su il cappuccio dell felpa e addentando un pezzo di dolce che aveva rubato dal frigo prima che la signora Brief se ne accorgesse.

Quella donna era veramente una totale idiota, ma faceva dei dolci straordinari, troppo buoni per non essere mangiati, e c’era da dire che avesse anche una bella dose di coraggio, dato che, a parte suo marito, era l’unica che non lo aveva mai guardato con il terrore negli occhi, neanche quando lo aveva visto per la prima volta, dopo la brutta esperienza che lui, Kaharoth e i terrestri avevano avuto su Namecc... e c’era da dire, che aveva anche preso a trattarlo come un figlio, e di questo, lui per primo se n’era accorto.

Aveva guardato in direzione dell’ingresso di casa, ed aveva notato la scenetta padre-figlio tra Kaharoth e il moccioso, che lo fece andare in bestia, oltre che disgustarlo.

Quello stupido avrebbe dovuto punire il figlio, primo per aver attentato alla propria vita, secondo per aver disturbato delle persone durante la notte, terzo per aver rovinato il funzionamento della Gravity Room a causa del sovraccarico di energia.

Ma, nonostante ciò, sospirò, reprimendo la rabbia e continuando a mangiare in silenzio.

Poi, decise di dirigersi verso l’unico balcone con la finestra ancora aperta, in modo da entrare in casa senza essere disturbato da nessuno, né da Kaharoth, né da suo figlio, né tantomeno da quella donna fastidiosa che era la madre di Bulma. Ma decise comunque di raggiungere quest’ultima in infermeria, per darle una svegliata ed avvertirla di una cosa che, lei le aveva chiesto in seguito alla discussione avvenuta quella mattina presto, prima che crollasse dal sonno.

“Hey, donna.” bisbigliò, aprendo piano la porta “Donna! Svegliati!”

Prese ad avvicinarsi alla sedia, in modo da farsi sentire meglio, ed alzò la voce, chiamandola di nuovo “Maledetta cornacchia! Muoviti a svegliarti, io a quest’ora dovrei essere a farmi una doccia! Puzzo, porca puttana!”

Lei aprì piano gli occhi, stropicciandoseli con pigrizia e sbadigliando, per poi chiedere: “Cosa è successo?”

“Kaharoth è tornato.” le disse, senza troppi convenevoli “È qua fuori.”

Subito, il sonno le passò.

Era palesemente felice del ritorno del suo migliore amico, e fece per alzarsi, con l’intenzione di correre fuori a salutarlo, ma Vegeta la spinse di nuovo sulla sedia, asserendo: “Non ho finito.”

“Eh?” lo sguardo della turchina si fece confuso “Voglio andare da Goku, sono mesi che non lo vedo, muoviti! Maledetto scimmione.”

“Pare che il figlio abbia fatto quel danno di proposito.” continuò “Non so cosa sia successo, fatto sta che adesso il mocciosetto sta piangendo, e Kaharoth sta lì come un idiota.”

“Mmmh...” Bulma abbassò la testa “Devo parlare con Goku di questo... perché credo di capire il motivo per il quale Gohan ha deciso di venire qua a-”

“Ha palesemente tentato il suicidio, il piccoletto.” la interruppe lui, gelido “Lo sai, no?”

“Vegeta, i bambini prendono parecchio esempio dagli adolescenti.” disse lei, alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso la porta della stanza “Tu rappresenti un esempio da seguire per Gohan, perché sei veramente pochissimo più grande di lui... per favore, se ti capitasse l’occasione, mi faresti il piacere di parlarci?”

“Tsk...” la seguì fuori dall’infermeria, soltanto per andarsene in camera e darsi una lavata “Solo se mi si presentasse l’occasione davanti agli occhi. Anche se... beh, ne dubito.”

 

 

“Goku!”

Si voltò in direzione della porta d’ingresso di casa Brief, vedendo la sua migliore amica, colei che aveva dato l’inizio alla sua vita zeppa di avventure, la sua adorata Bulma, corrergli incontro, con un larghissimo sorriso sulle labbra, ed una grande preoccupazione negli occhi azzurri.

Mise giù per un minuto suo figlio, ancora piangente, soltanto per accoglierla con un abbraccio, e cercare di non farla cadere, dopo averla presa al volo, contento anche lui di vederla.

“Bulma, che bello rivederti!” esclamò, sorridendole e mettendola poi giù, solo per tornare dal suo Gohan e stringerlo nuovamente tra le braccia, tentando in tutti i modi di farlo calmare “Era da un bel po’ di tempo che mancavo da casa, e come vedi, la mia assenza non ha fatto bene per niente a molte persone.“

Vide la turchina avvicinarsi a lui e Gohan, e mettere una mano sulla testa del bambino, chiamandolo per nome, per poi chiedergli: “Te la senti di lasciare tuo padre da solo con me per un po’? Vorrei parlargli di una cosa..”

Il bimbo annuì, dando la possibilità a suo padre di metterlo giù, e di allontanarsi con la sua cara amica d’infanzia, per parlare di chissà quali problemi da adulti.

 

“Non mi aspettavo di doverti salutare in questo modo, amico mio.“ disse lei, senza troppi giri di parole “Non me l’aspettavo davvero, e se devo essere sincera, la cosa non mi piace affatto.”

“Lo so, Bulma.” il giovane saiyan stava cercando in tutti i modi di sembrare forte in quelle circostanze, e di non scoppiare in lacrime, dato che già ci aveva pensato il suo povero figlio a farlo “Non me l’aspettavo, non me l’aspettavo davvero e forse non la supererò mai, ma devo farlo. È per il bene di Gohan.”

“E così è successo davvero...” la turchina abbassò lo sguardo “Mi spiace, ma non riesco ad essere triste... ci sto provando, Goku, davvero, a fingere che la cosa mi dispiaccia almeno un pochino, ma non mi dispiace affatto, e tutto ciò mi porta a pensare di essere una pessima amica.

Goku, tu... riesci a capire che quella donna non ti ha mai amato, vero? E che tu non hai mai amato lei?”

“Bulma, io non so neanche cosa sia l’amore... in quel senso.” rispose “Non so cosa significhi amare una persona e scegliere di tenerla con sé tutta la vita, non so neanche se io sia in grado di provare un sentimento del genere, io...” abbassò la testa “Non lo so.” 

La giovane donna, sorridendogli amorevolmente, quasi come una madre farebbe con il proprio bambino, gli mise una mano sulla spalla, e cominciò a dire: “Amico mio, nessuno, finché non troverà la persona della sua vita, può dire di sapere cosa sia l’amore in quel senso... tant’è vero, che neanche io lo so, anche se pensavo finalmente di aver capito. Devi solo dare tempo al tempo, e qualcosa di bello ti capiterà... presto.

Sei una delle persone più meravigliose che io abbia mai incontrato, semplicemente, non eri fatto per una come Chichi, e lei non era fatta per uno come te. Non c’era storia. Solo una stupidissima promessa fatta da bambini, che lei aveva preso, probabilmente, troppo seriamente.

Ed ora, guarda dove siete finiti. Con un bambino in lacrime, perché non siete stati in grado di portare avanti un matrimonio che non si sarebbe dovuto fare.

Non ti sto rimproverando, Goku, non lo farei mai. Solo... sto cercando di farti ragionare.”

 

 

“Hey, Kaharoth!” lo aveva chiamato, mentre si dirigevano verso la Città del Nord “Dobbiamo muoverci. Puoi ancora usare il teletrasporto, no?”

“Purtroppo temo di no, amico mio. Dobbiamo arrivarci volando.”

“Tsk. Accidenti.”

 

Angolo autrice

OKAY

MI SCUSO PER LA LUNGHISSIMA ASSENZA E PER IL CORTISSIMO CAPITOLO, MA LA SCUOLA E IL LAVORO MI DISTRUGGONO OKS.

Niente, stavolta non sono in vena di chiacchierate nel mio angolino

Quindi tralasciamo le mie chiacchiere inutili e... alla prossima :)

 

-Villain

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Born_Villain