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Autore: Sistxh    16/04/2018    1 recensioni
Sequel "Invader of the light."
Quando si pensa al diamante il primo colore che viene in mente sicuramente non è il nero, ma il bianco.
Eppure, i diamanti neri sono tra le pietre più preziose per la loro particolarità che li rende unici.
Loro sono due diamanti, attratti dal Lato Oscuro della Forza. L'Oscurità è generosa, paziente e vince sempre. Ma nel cuore della sua forza sta la sua debolezza: una sola scintilla è sufficiente per sconfiggerla.
L'Amore è più di una scintilla... l'amore da fuoco alle stelle.
Genere: Romantico, Science-fiction, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Kylo Ren, Leader Supremo Snoke, Luke Skywalker, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Klelia and Kylo Trilogy.'
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                                                                                                                      IV.

Klelia non riusciva a prendere sonno, era sveglia da ore, sdraiata sotto le coperte a guardare il soffitto con gli occhi spalancati. 
Immobile.
Sola.
Evidentemente aveva tenuto gli occhi aperti per troppo tempo, perché avevano cominciato a lacrimarle, e così fu costretta a serrare le palpebre. Un ronzio fastidioso era vivido nella sua mente, si sentiva come se fosse in sovraccarico sensoriale. Troppi pensieri.
E Ben ne costituiva la base, era diventata un'abitudine ormai, si chiedeva sempre dove fosse, cosa stesse facendo, come si sentisse. Considerava strano il fatto che Ben, che per lei era stato uno sconosciuto, all'improvviso fosse divenuto il centro vibrante del suo mondo. 
In quel momento forse stava dormendo profondamente, Klelia era curiosa, doveva sapere. 
Lentamente si sollevò e si mise seduta a gambe incrociate, vide Shila dormire beata nel letto accanto. Cercò di rilassarsi, respirò profondamente ed espanse il suo campo sensoriale, proprio come le aveva insegnato il Maestro Skywalker durante quelle settimane. Viaggiò nell'ambiente attraverso la Forza e raggiunse la camera di Ben.
Vuoto.
Corrugò la fronte, stranita perché non riusciva a percepirlo, poi avvertì un qualcosa di labile e lontano.
Quando lo vide, gli angoli della sua bocca si curvarono in un lieve sorriso, stava uscendo dal tempio con fare sospetto.
Dove stava andando? Doveva assolutamente raggiungerlo.
Si alzò cercando di non fare rumore, indossò un mantello bianco e diede un'ultima occhiata a Shila, il respiro ancora regolare, sembrava non aver sentito nulla, poi lasciò la stanza.
Mentre scendeva freneticamente le scale, fu sopraffatta da una forte sensazione di pericolo; per loro era vietato aggirarsi, dopo un certo orario, nei territori esterni all'Accademia. Però se fosse restata da sola, immersa nelle sue riflessioni, avrebbe decisamente passato l'intera notte a rimuginare, un secondo in più e sarebbe impazzita.
Quindi ancora una volta si ritrovava a dover infrangere le regole per stare con Ben. 
Uscita dal tempio, scorse la sua figura inoltrarsi nella foresta, la seguì mantenendo una certa distanza. Raggiunsero il punto più profondo di quel labirinto boscoso e oscuro, d'un tratto Klelia vide Ben fermarsi. Rapida si nascose dietro un albero, la schiena a contatto col legno duro, mentre il battito cardiaco accelerava drasticamente. Klelia sentì il fruscio dei passi di Ben fra la vegetazione incolta, si era avvicinato.
"Klelia, quando hai intenzione di rivelarti?" le chiese Ben, il tono della voce era ironico.
Klelia abbassò il capo imbarazzata, sospirò ed uscì allo scoperto "Quando mi avresti fermata?" controbatté fissandolo con timore, lui le rivolse un sorriso affettuoso.
"Volevo vedere fino a che punto ti saresti spinta." perfino nell'oscurità, il chiarore della luna metteva in risalto i tratti ben definiti del suo volto. Klelia lo osservò e notò che portava un bastone da combattimento.
"Dove stai andando?”
"Non avresti dovuto seguirmi, è pericoloso." lo sguardo di Ben si incupì.
"Sei una parte di me, quello che senti tu, lo sento anch'io," spiegò Klelia mentre si avvicinava a lui pacatamente "Quindi non posso lasciarti da solo, sapendo che corri un pericolo."
"Capisco." Ben piegò la testa di lato per osservarla meglio e le accarezzò dolcemente la guancia. 
Klelia chiuse gli occhi e si lasciò cullare da quella soave sensazione "Devo proteggerti." riuscì a dire con un filo di voce.
"Lo so." Ben sorrise leggermente e le diede un semplice bacio sulla fronte, non si era mai sentita così al sicuro da tanto tempo.
Klelia sentiva che una parte della sua anima lo aveva cercato fin dall’inizio.
Forse erano stati generati dalla stessa stella, ed era stata la Forza a volerli insieme.
"Andiamo, stammi vicina."
Klelia annuì appena e restò sorpresa quando Ben la prese per mano, pronto a mostrarle il cammino verso l'ignota destinazione. 

                                                                                                                 ***
"Ben, dove siamo?" 
Avevano deambulato per un po' e si erano ritrovati in una zona della foresta dove la vegetazione era presente in minima parte, dato che prevalevano grandi massi ai quali il terreno sabbioso faceva da cornice. 
"Dovremmo essere vicini." rispose Ben enigmatico. 
"A cosa?" improvvisamente Ben si fermò e Klelia andò a sbattere contro la sua schiena.
"Eccola!" urlò lui indicando un punto indefinito in lontananza. 
Klelia si fece di lato e riuscì a scorgere l'entrata di una caverna "Siamo alla ricerca di qualcuno?"
Ben si voltò per guardarla e le mise le mani sulle spalle "Qualcuno? Stiamo cercando uno Jurgoran"
Klelia aggrottò la fronte "Un che?"
"Essenzialmente sono una leggenda, dei grandi anfibi usati dall'Impero per uccidere i Jedi, ho letto che in qualche modo uno Jurgoran arrivò qui su Thyton..." spiegò Ben mentre camminavano.
"Ma non si sa se esiste ancora."
"Esatto, ed ho intenzione di scoprirlo." appena finì di parlare, udirono dei suoni indistinti provenire dal fondo della caverna. 
"Sta' dietro di me." disse Ben guardandola negli occhi.

Quando Klelia lo vide restò pietrificata, lo Jurgoran era uscito dalla caverna come se facesse parte del mondo delle ombre. Klelia percepì freddezza nel suo cuore e nella sua mente non vi era spazio per la pietà, poiché era affamato e l'unica cosa che desiderava era cibarsi della loro carne morbida. Si fermò a pochi passi da loro e rivelò i suoi denti affilati e macchiati di giallo, in un sorriso inquietante, poi emise un ringhio profondo. Klelia era disgustata, lo Jurgoran era enorme, con possenti gambe e braccia allungate. Parte del corpo era ricoperta da squame, il resto della pelle sembrava viscida, rugosa e brillava come uno smeraldo. Aveva dei lunghi artigli, degni di un predatore pronto a fare a brandelli gli invasori. I suoi occhi non avevano pupille, Klelia si perse nel bianco della sua cornea, le ricordava le prime nevicate invernali su Mygeeto e, dal modo in cui allargava ferocemente le narici, si rese conto che usava l'olfatto come senso per percepirli, era stato attratto dall'odore del loro sangue.
Lo Jurgoran avanzò verso Ben, il quale cercò di usare il suo bastone per difendersi e lo colpì violentemente al braccio. L’essere però era decisamente più forte, infatti afferrò il bastone e lo spezzò a metà. Ben fu sollevato per le braccia e scaraventato a qualche metro di distanza, gridò a causa dell'impatto con la superficie rocciosa, mentre il dolore gli attraversava la schiena come un fuoco rovente. Era confuso ma aveva un solo pensiero fisso in mente, anzi un nome.
Klelia.
La sentì gridare, Ben fu pervaso dalla furia, circondato dal caos e dal dolore. Cercò di riprendersi velocemente e quando riuscì ad aprire completamente gli occhi, vide lo Jurgoran mettere le mani attorno al collo di Klelia e alzarla da terra, lei gorgogliava mentre si sforzava di respirare, il suo corpo stava tremando.
Ben si trascinò in una posizione seduta, lentamente cercò di alzarsi, per un secondo si sentì troppo debole, gli girava la testa. Ma, alla fine, il dolore si trasformò in risoluzione. Si ricordò del blaster che era riuscito a rubare precedentemente dall'armeria, lo aveva nascosto sotto la tunica. Lo prese e riportò lo sguardò su Klelia, la sentì sussurrare il suo nome, ed un'ombra nera si risvegliò in lui. Ben si mise in piedi, catturando l'attenzione dello Jurgoran, caricò l'arma e cercò di prendere bene la mira, il persistente tremolio del suo braccio gli stava rendendo la cosa abbastanza difficile, però ci riuscì.
Il rimbombo dello sparo riecheggiò nell'ambiente.
Lo Jurgoran lasciò la presa sul collo di Klelia, la quale crollò a terra con un tonfo, poi barcollò leggermente all'indietro prima di lasciarsi andare e morire. L'ultima cosa che Klelia vide fu la figura di Ben.
Palpitante.
Tremante.
Che la guardava dall'alto, con qualcosa che brillava nei suoi occhi, con qualcosa che non riusciva a comprendere. 
Ma lo percepì. Sentiva ogni suo pensiero. Oh, la sua mente. 
Klelia doveva riposare, anche se solo per un momento.
                                                                                                                             ***

Quando riprese i sensi, si rese conto di essere sdraiata di schiena sull'erba. Da quella posizione aveva una perfetta visuale del cielo notturno, le stelle brillavano così intensamente, che quasi sembrava stessero danzando per produrre una luce mozzafiato.
Klelia voltò il capo a destra e vide Ben steso affianco a lei, la stava osservando, i loro palmi sudati premuti insieme.
Aveva aspettato il suo risveglio con pazienza, contando le stelle, perdendo il conto e ricominciando da capo, immaginando di poter collegare le lentiggini sul corpo di Klelia per creare le proprie costellazioni. L'universo era crollato intorno a loro ed il modo in cui gli occhi di Ben la stavano divorando le fece credere di essere per lui la cosa più importante.
"Sei sveglia." disse Ben mentre tracciava con le dita le vene sul polso di Klelia, con una delicatezza immane, come se avesse paura di romperle. Qualcosa la stimolò, spingendola ad avvicinarsi a lui, l'umidità dell'erba lasciò spazio al calore del corpo di Ben. Il suo respiro era lento e la sua mente calma, in quello stato di serenità chiese alle stelle perché si sentiva così, temendo però la risposta. 
"Avresti dovuto riposare anche tu." disse Klelia toccando leggermente il volto di Ben. 
"Mi sono abituato a non dormire."
 Klelia percepì l'amarezza nel suo tono di voce "E' sempre stato così?"
"No, c'è stato un tempo in cui riuscivo a sognare." 
"Cosa sognavi?"
"Ricordo una donna... con... dei fiori nei capelli." d'un tratto si fece silenzioso, troppo orgoglioso forse per versare una lacrima, poi allungò la mano verso di lei per toccarle il collo, i segni lasciati dagli artigli dello Jurgoran erano vividi sulla sua candida pelle.
"Non sono stato in grado di proteggerti." 
"Ero disarmata," disse Klelia sorridendo "E poi non sei onnipotente."
In realtà Ben era divenuto così potente, grazie anche alla guida di Snoke, che avrebbe potuto fare qualsiasi cosa, persino scuotere le stelle, se solo avesse osato. E in fondo lo sapeva anche lui. Questo era ciò che lo spaventava di più. 
Ben si mise a sedere "Qui è dove ci siamo incontrati la prima volta."
Klelia si guardò intorno, l'ambiente le sembrò familiare, poi vide il lago e i ricordi le balenarono nella mente. 
Improvvisamente si fece seria "Ben, voglio fidarmi di te."
"Puoi." disse Ben poggiandole una mano sul ginocchio.
"Allora devi dirmi la verità." Klelia vide nei suoi occhi un buio così audace, che le fece sciogliere il cuore, erano profondi ed adorò il modo in cui la fecero sentire.
"Con chi stavi parlando l'altro giorno?"
Ben sospirò "Tutto quello in cui credi è una bugia." 
"Cosa significa?" Klelia aggrottò le sopracciglia.
"Ad esempio la morte della tua famiglia."
Klelia si mosse troppo velocemente perché lui potesse reagire, prima che se ne rendesse conto, era di nuovo disteso sul prato con lei sopra, che gli stringeva una mano intorno al collo "Che ne sai tu della mia famiglia?" ad un tratto Ben tremò così forte che riuscì a malapena a pronunciare le parole "Il mio maestro mi ha detto tutto."
"Skywalker?" chiese Klelia confusa, avrebbe potuto strangolarlo, mentre lui se ne restava lì inerme sotto di lei. 
"No, Snoke," mormorò Ben "Colui che mi ha aperto gli occhi e mostrato la giusta via da seguire."
"La giusta via?" Klelia era sconvolta, uno spettro con occhi vuoti che emanavano furia e disperazione in egual misura. 
"Il lato Chiaro non è l'unica opzione, esistono anche persone che per raggiungere i propri obiettivi sfruttano l'Oscurità, la stessa che percepisco in te."
Klelia aumentò la presa sul collo di Ben.
"Cosa farai ora? Mi ucciderai come la Resistenza ha ucciso i tuoi genitori?"
"Che cosa stai dicendo!?" urlò Klelia.
"La missione era divenuta critica, avrebbero dovuto ritirarsi," cominciò a spiegare "Ma il generale del loro squadrone gli ordinò di continuare, fino a quando non si ritrovarono sotto il tiro dei cannoni del Primo Ordine e-"
"Smettila," lo interruppe Klelia "Non ho bisogno di sentire il resto." la sua voce suonò quasi febbrile.
"Hanno preso la vita di qualcuno che ti amava," disse Ben freddo "Prima o poi dovrai fare la tua scelta."
 La rabbia che Klelia provava nei confronti della Resistenza crebbe drasticamente, da sempre aveva desiderato che la sua famiglia fosse ancora viva. Crollò e cominciò a piangere, nascondendo il volto contro il petto di Ben. Lui la abbracciò, cercando di calmarla.
Ben si ritrovò a litigare di nuovo con le stelle, le domande dell'universo gli erano sempre sfuggite, ma la risposta che vi trovò gli apparve così cristallina ... anche se in fondo la conosceva e l'aveva ignorata per troppo tempo. 
"Sei tutto ciò di cui ho sempre avuto bisogno." sussurrò sperando che lei fosse riuscita a sentirlo.


SPAZIO AUTRICE:
Vi chiedo perdono per il ritardo della pubblicazione di questo capitolo, 
ma mi sono concentrata nella scrittura di ben due OS che ho pubblicato di recente
e di cui vi lascio i link, così se volete le leggete e mi fate sapere cosa ne pensate.
(Reylo
: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3758274&i=1
 Ben/Poe: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3760297&i=1 )
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, finalmente Klelia comincia a scoprire qualcosa
e presto dovrà incontrare qualcuno di importante. Secondo voi chi è la donna con i fiori nei capelli?
Fatemelo sapere, sono curiosa di vedere se indovinate.
Ultima cosa, questa settimana partirò per uno Stage, quindi a fine settimana non ci sarà il capitolo,
ci rivediamo alla prossima
Un abbraccio xx
Sistxh 

 
   
 
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