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Autore: Spensieratezza    16/04/2018    5 recensioni
Sam Winchester è adorabile, sveglio e magico. è il fratellino minore di Dean, che il maggiore non sapeva di avere. Capirà ben presto che il suo fratellino è speciale, è magico e deve essere protetto da forze oscure che vogliono fargli del male.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sam, Dean e gli Dei '
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Dall’ospedale fecero tutti i controlli necessari, una volta stabilito che il ragazzo era sano, dissero che poteva andare a casa. Erano tutti molto sollevati.

Dean continuava a guardare il ragazzo dai sedili posteriori e notava che teneva la testa bassa.

“Non sei contento che hanno detto i dottori che sei sano come un pesce?” cercò di sorridergli Dean.

“Non hanno saputo dirlo di mio p..di papà, però.”

Mary e Dean si guardarono.
“Beh, io..”

“Stavo pensando una cosa..” riflettè Sam con lo sguardo perso nel vuoto. “Dovrò comprare dei vestiti, dentifricio, spazzolino e altre cose utili, prima di venire affidato a una casa famiglia o ad altri genitori?”

Dean rimase attonito davanti a questa frase.

“Che cosa stai dicendo? Non andrai in nessuna casa famiglia.” Cercò di rassicurarlo Dean.

Sam sgranò un po’ gli occhi e guardò Mary. “Lui non sa che tu non vuoi che resti?”
 
 
 

*

Il tragitto in macchina fu imbarazzante per Mary, ma mai quanto rinchiudersi in cortile con il figlio Dean a discutere della faccenda di Sam, del ragazzo che non era suo figlio e sentirsi rimproveri da parte del suo vero figlio su come fare la madre con un ragazzo che non era suo figlio.

“Dean, quel ragazzo potrebbe avere altri famigliari, lo capisci o no? Non può..non può stare con noi!” diceva Mary, cercando di convincere suo figlio, come se stesse parlando con un bambino che non capisce le cose.

“Come puoi fargli questo? Quel ragazzo ha appena vissuto qualcosa di terribile e ora vorresti che si sentisse abbandonato di nuovo??” diceva Dean.

Mary sospirò affranta.

“Non possiamo occuparci di lui, Dean.”

“Certo che possiamo, dì piuttosto che non vuoi. Magari perché ti ricorda papà e tu ancora lo odi per averci abbandonati. Mamma, per quel che ne sappiamo, papà potrebbe essere morto. Sam potrebbe non avere nessuno più.”

Mary si passò una mano sugli occhi.

“E va bene, va bene, può restare! Per il momento! Non credo per molto! Qualcuno di sicuro verrà a cercarlo.”

“Mamma, perché lo odii così tanto? È solo un ragazzo.”

“Odio quello che tuo padre fa. Non è nato per fare il padre. Questo chiaramente è lampante. Non consapevole dell’errore, insiste e persevera!”

Dean l’aveva guardata basito, ma non aveva osato replicare, troppo scioccato.

“Giudichi Dean un errore, o me?” chiese Sam, sbucando dal cortile in quel momento.
 
Mary guardò Sam a bocca aperta, Dean era attonito semplicemente, ma un po’ orgoglioso. Buon sangue non mente.

“Se..la mia presenza qui, disturba, me ne vado semplicemente. Non c’è problema, non era mia intenzione creare malumore.”

“Io..non stai creando malumore, tesoro. Sono io, è colpa mia. Tu e Dean non siete assolutamente degli errori, mi sono espressa male..è che sono un po’ stressata, tutta questa storia è assurda..fino a ieri non sapevamo neanche della tua esistenza..Sam, vero? Ti chiami così? Ti va di raccontarmi un po’ della tua vita con John, caro?”

“A dire la verità, no, non mi va molto al momento, però, se posso restare e se per ora è tutto, io vorrei andare a dormire. Tutte quelle visite mi hanno fatto venire sonnolenza. Posso andare in camera tua, Dean? “ disse Sam. “S-sì. Certo.”e scomparì su per la scala.
 
 
 
 
*

Dieci minuti dopo, Dean, aveva bussato alla porta della sua camera.

“Sam, posso entrare?”

“Entra, Dean, è la tua stanza. Non devi chiedere il permesso.”

Dean sorrise, mentre entrò, ma poi vide Sam semi sdraiato sulla sua scrivania, con addosso il suo golfino blu che usava come una copertina. Sembrava un qualche tipo di strano coniglietto.

All’inizio sembrò terrorizzato dalla cosa, ma poi si avvicinò a lui, sorridendogli.

“Cosa stai facendo qua? Scendi subito.”

Sam aprì quei grandi occhioni verso di lui e poi protese le mani verso di lui in un chiaro invito.



Ma che sfacciato pensò Dean, nonostante ciò, lo tirò su, tirandolo verso di lui per la schiena e sollevandolo praticamente di peso. Sam gli cingeva le braccia intorno al collo e per quel breve periodo che lo sollevò, prima di farlo scendere, finirono abbracciati.
 
“Okay..” disse Dean, un po’ imbarazzato, da quella vicinanza così veloce che si era già creata con il suo nuovo fratello.

Sam tornò a guardarlo con quei suoi grandi occhi, come se non fosse minimamente imbarazzato, ma più che altro curioso.
 
“Vuoi dirmi il perché ti eri messo lì? Potevi sdraiarti sul mio letto.” Disse il maggiore.

Sam scrollò le spalle. “Il letto è una cosa intima..è dove una persona dorme. Non mi avevi dato il permesso.”

“Credevo fosse implicito. Se ti dico di venire nella mia stanza..lasciamo perdere.” Quel ragazzino era davvero strano.
Sam sorrise.

“Comunque, mi dispiace per mia madre. Davvero, ma sappi che nessuno ti caccia da questa casa..anzi, perché non vieni di sotto a giocare alla playstation con me, un po’? So che sembra una cosa un po’ strana, ora..ma..”

“Accetto!” disse Sam illuminandosi.
 
 
 


*

Dean aveva da poco fatto partire Spyro e Sam, brillante come un piccolo genio, aveva già capito le regole e preso dieci uova in pochissimi minuti. Era impressionato.

“Per fortuna che non c’è tua madre, così puoi rilassarti un po’.” Disse Sam.
Dean lo guardò scioccato.

“Di sicuro non mi avresti chiesto di scendere, se lei fosse stata ancora qui.”

Dean sospirò. Non sapeva cosa dire.

“Lei..non voleva offenderti..è che..”

“è solo che vorrebbe che papà non vi avesse mai abbandonati e quindi che io non sia mai nato..” disse Sam sempre con lo stesso tono allegro.

“Ehi, va tutto bene…” disse Sam, vedendo l'espressione scioccata di Dean. “Se io avessi potuto scegliere, avrei preferito lasciarlo a te..” disse Sam.

Dean lo guardò basito ancora una volta, una frase che detta con un tono particolare poteva sembrare orribile, ma dalla dolcezza con cui l’aveva detta quel ragazzo, sembrava davvero una frase dolce detta solo per lui.

“Sei..simpaticissimo, sai.” Disse Dean, ridendo.

“Sì, beh, immagino che abituato allo spirito dell’umorismo della tua suddetta madre, io devo sembrarti simpaticissimo.”

Dean scoppiò in una risata più fragorosa.

“Sei incredibile. Dici sempre quello che ti passa per la testa?”

“Sì e alla fine a papà è cominciata a venirgli l’idea di farmi esorcizzare.”
 
Qui, Dean, non sapeva se ridere ancora o se essere triste.

“Ehi, va tutto bene. Mi ha voluto bene a suo modo..credo me ne voglia ancora..e poi almeno con lui la vita non è monotona. Tutto quel parlare di mostri…”

“Quando ti andrà di parlarne, puoi farlo con me, se vuoi..so che può sembrare che ci siamo appena conosciuti ma..in fondo siamo fratelli..”

Sam si illuminò a quelle parole.

“Eh già..papà ha aspettato quattro anni per darti questo adoraaabile fratellino!” cantilenò Sam.

“Beh, meglio tardi che mai. E sei davvero adorabile.” Disse sorridendo Dean. E lo pensava davvero.
 






















Note dell'autrice:  ragazzi sorpresonaaaa :D :D vi piace??? xd Spero vi piace Sam! L'idea è quella di rendere un Sam diverso, cucciolo ma anche divertente :D

so che qualcuno se lo starà chiedendo, Sam in questi capitoli ha 15 anni, Dean 19, ma Sam tra qualche capitolo ne farà sedici :D e lui e Dean andranno in classe insieme!
   
 
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