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Autore: Orchidea_22    16/04/2018    1 recensioni
"Perché hai … iniziato a ballare?”
“Beh, a dire il vero non c’è chissà quale motivo dietro: a dirla tutta non credo di essere in grado di dire quando e perché ho iniziato a ballare. Forse è per il semplice fatto che è una cosa che ho sempre avuto dentro di me, che è parte del mio corpo e della mia anima, è parte del mio essere. È’ … nella mia natura, credo. Per me ballare è come … camminare. Le persone camminano sempre, no? Ecco, io voglio sempre ballare.”
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Key, Nuovo Personaggio, Quasi tutti, Taemin
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO VII

Hee Rin è in sala di danza come ogni pomeriggio, quando lo squillo del suo cellulare interrompe le sue prove.

“Pronto?”

“Pronto Hee Rin, sono io”

Il cuore della ragazza sussulta di poco quando sente la voce di Taemin dall’altro capo de telefono. Accenna ad un sorriso prima di parlare.

“Oh, ciao Taemin. Come mai mi chiami a quest’ora?”

“Beh nulla di che … volevo sentirti. E vederti” risponde lui, sussurrando quasi l’ultima parola.

Questa però raggiunge comunque le orecchie della ragazza, come una ventata di dolcezza e tenerezza.

“Ti aspetto stasera sotto il solito acero … tanto so che muori dalla voglia di passare del tempo con me” conclude lui ridacchiando, nel tentativo di nascondere il suo stesso imbarazzo.
La ragazza alza gli occhi al cielo scuotendo leggermente la testa nell’udire quelle parole, ma arrossisce leggermente. Nonostante tutto, non può riconoscere a sé stessa che Taemin ha ragione: Hee Rin ama passare il tempo con lui, e da quando hanno parlato quel pomeriggio di qualche settimana prima, in occasione del quale lui ha scoperto il segreto del suo passato, la voglia di vederlo e sentirlo si è fatta sempre più presente in lei. Sarà perché ha potuto conoscerlo meglio, sarà che adesso si sente più a suo agio con lui, sarà perché riconosce che Taemin sta facendo di tutto per aiutarla … sta di fatto che la presenza del ragazzo nella sua vita è divenuta sempre più una vera e propria esigenza.
Tuttavia, si ritrova costretta a declinare il suo invito.

“Mi piacerebbe Tae, sul serio, ma non posso proprio. Gli esami si avvicinano, e se non studio almeno 8 ore al giorno rischio di essere bocciata e di dover lasciare l’accademia, e addio sogno di diventare una ballerina”

“Oh … avevo dimenticato che tra poco ci sono gli esami” commenta, leggermente deluso.

“Certo, perché tanto sei un insegnante e non devi studiare. Pensa noi poveri allievi invece, buttati in sala di danza tutto il pomeriggio e la notte senza nemmeno avere il tempo di cenare”

“Cosa? Non hai nemmeno cenato?” chiede Taemin stupito.

La ragazza si morde un labbro, pentendosi di essersi fatta scappare un dettaglio del genere. Fa per parlare ma Taemin la interrompe.

“ Così non va … dove sei ora?”

“Ora? Mh, primo piano, al mio dipartimento”

“Ok, ci vediamo alle 19 al secondo piano, sala 78”

“Eh? Taemin ascolta, ti ho detto che ho bisogno di studiare, non posso perd…”

“No, ascolta me. Se salti i pasti puoi studiare quanto vuoi, ma rischi di collassare ancora prima che gli esami inizino, quindi stasera ci penso io a farti mangiare. Comunque la sala 78 è una sala di danza, quindi puoi benissimo continuare a studiare lì dopo cena”

“Pff … ok ok, ho capito, ci vediamo tra poco” risponde ubbidiente la ragazza iniziando a raccogliere le sue cose.

“Brava, non farmi preoccupare. A dopo”

Hee Rin annuisce, quasi come se il ragazzo potesse vederla, chiude la chiamata, e sorride tra sé e sè.
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Quando Taemin entra in sala di danza, trova Hee Rin intenta a provare.

“Sei veramente incorreggibile. Non posso lasciarti sola a riposare nemmeno 5 minuti, non appena vedi un parquet ti metti a ballare” la saluta lui, facendola voltare.
La ragazza si volta a guardarlo.

“E’ facile per te parlare, sei l’insegnante e non devi provare un cavolo. Siete voi che ci tartassate la vita lasciandoci un’infinità di cose da fare” gli risponde lei facendogli una linguaccia .

Taemin sorride scuotendo la testa, la raggiunge, posa il sacchetto con la loro cena a terra e si siede di fronte a lei.

“Ok ok ho capito, è colpa degli insegnati. È sempre colpa degli insegnanti alla fine” commenta tirando fuori la scatola di pollo fritto e due lattine di birra.

“Esattamente” dichiara convinta Hee Rin, guardandolo con sfida e strappandogli dalle mani una lattina.

Taemin la guarda mentre la apre, e sbuffa con un mezzo sorriso.

“Ma guarda un po’ tu … sai, non ti facevo così ribelle e scapestrata”

“ … e non hai ancora visto nulla” risponde lei avvicinando la lattina alla sua, ed invitandolo a fare lo stesso.

Taemin scuote la testa e ride, mentre fa scontrare la sua lattina, ed entrambi prendono un sorso.

“Sul serio?” chiede poi lui addentando un pezzo di pollo.

La ragazza finge di pensarci un attimo, poi risponde.

“In realtà no. Almeno non più … mi sono calmata con gli anni, ma a quanto pare da bambina ero una piccola ribelle testarda” risponde.

Taemin non può fare a meno di ridere, pensando ad Hee Rin da piccola.

“Ahahahah davvero?”

La ragazza annuisce e abbassa leggermente lo sguardo, facendo spallucce.

“Si. A quanto pare quando ho deciso di studiare danza avevo solo 6 anni: stavo guardando la tv, e ad un tratto ho deciso che volevo diventare una ballerina. Quando l’ho detto, i miei genitori hanno cercato in tutti i modi di dissuadermi, ma non c’è stato nulla da fare: volevo diventare a tutti i costi una ballerina, e ci sono riuscita”

“Per fortuna, aggiungerei” interviene Taemin.

Hee Rin arrossisce leggermente, non si è ancora del tutto abituata ai complimenti rari ma improvvisi del ragazzo. Cerca di cambiare discorso.

“E tu invece? Com’eri da bambino?”

“Io? Molto più calmo di te, se è questo che vuoi sapere” le risponde alzando un sopracciglio, e la ragazza risponde con una linguaccia.

“In realtà non ho moltissimi ricordi della mia infanzia … forse perché ho passato tutta la mia vita dentro la sala di danza. Sai, la storia del bambino prodigio e tutto il resto … non ho vissuto come tutti i miei coetanei. Stavo sempre a ballare, a viaggiare, ho girato la Corea in lungo ed in largo con i miei, in un modo o nell’altro avevo sempre qualche spettacolo da fare o qualche programma a cui partecipare. Può sembrare strano, ma nonostante tutto mi piaceva quella vita. La sala di danza è sempre stata la mia casa” continua lui, mentre Hee Rin lo guarda e lo ascolta, totalmente presa dal suo racconto.

Lo guarda mentre parla, e prova ad immaginarselo, Taemin da piccolo. Le sembra quasi di vederlo con i suoi occhi, un bambino timido, con le guanciotte paffute, il naso a patata e un sorriso raggiante, che balla felice.
E prima di rendersene conto, la sensazione di deja vu ritorna, insieme al solito mal di testa.
La ragazza chiude gli occhi e si porta le mani alle tempie.
Taemin se ne accorge.

“Hee Rin, che hai? Stai male?”

“Taemin … so che è assurdo, ma per caso … ci siamo già visti da qualche parte?”

“Cosa?”

“Tu … per caso mi conosci?”

“N-no, Hee Rin, non credo. Se ti avessi vista prima me lo ricorderei senz’altro, credimi” risponde lui, rendendosi conto soltanto dopo di averle fatto involontariamente l’ennesimo complimento.

“Io … non so perché, ma penso di averti già visto prima. Sono settimane che mi prende questa sensazione, ma non riesco a ricordare nulla … è snervante” confessa la ragazza poggiando la fronte sulle ginocchia.

“Lo so, ma non pensarci troppo.  Alla fine la cosa importante è che ci siamo incontrati, no?” chiede lui abbassandosi leggermente in modo da incontrare il suo sguardo.

La ragazza alza di poco la testa, quel tanto che basta per guardarlo negli occhi.
Gli occhi azzurri incontrano quelli neri, si fondono, si intrecciano, in una danza di sguardi e brividi.
E Hee Rin non riesce a fare a meno di pensare che , in fin dei conti, Taemin ha proprio ragione.

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Finito di cenare puliscono tutto, e si distendono l’uno di fianco all’altra sul parquet.

“Ma tu non eri quella che dopo cena doveva provare?” chiede Taemin con un sorriso ironico, guardando Hee Rin distesa e assonnata di fianco a lui.
La ragazza gli lancia uno sguardo e sbuffa.

“Si, prima che tu mi facessi ingozzare di pollo però. Adesso l’unica cosa che riesco a fare sul pavimento è rotolare” risponde lei massaggiandosi lo stomaco con una mano.

Taemin scoppia a ridere di gusto, e la ragazza lo segue a ruota.
Taemin non ride spesso, ma in quelle rare occasioni in cui lo fa, splende come il sole. Hee Rin lo sa, ha adorato la sua risata fin dal primo momento in cui l’ha sentita, e ogni volta che lo sente ridere in quel modo non può fare a meno di ridere a sua volta, godendosi la sensazione di freschezza e tranquillità che il ragazzo le trasmette.

“Hee Rin-ah …”

“Mh?” chiede lei provando a voltarsi verso di lui facendo perno su una spalla.
Il dolore improvviso però, le fa scappare un gemito, rovinando il momento.
 Taemin si volta di scatto e si alza su a sedere.

“Hee Rin, che hai? Ti sei fatta male da qualche parte?”

Anche la ragazza si mette a sedere, massaggiandosi con una mano la spalla.

“N-no, non è niente di grave, capita spesso quando provo per molte ore di seguito” risponde lei cercando di sminuire il più possibile la cosa.

Taemin però non la ascolta, e si sposta quel tanto che basta per guardarle meglio la spalla.

“Non dire cavolate, fammi ved …” le parole gli muoiono in gola, quando scorge sulla spalla della ragazza un livido verde-violaceo, del diametro di alcuni centimetri.

“Questo per te è niente?” chiede Taemin serio.

La ragazza abbassa lo sguardo.

“Ho detto niente di grave, non niente di niente …” bisbiglia lei giocherellando con le sue stesse dita.

Taemin sospira e scuote la testa, costringendola a guardarlo.

“Che c’è?” chiede lei cercando di mascherare l’imbarazzo.

“Ti sei maciullata qualche altra parte del corpo oltre a questa?” le chiede lui tra il preoccupato e l’avvilito.

Hee Rin è tentata di mentirgli, ma Taemin le sembra davvero preoccupato, quindi opta per la verità.

“Uff, ok … un pochino le ginocchia anche. E mi sa che devo cambiare la fasciatura ai piedi” confessa sconfitta.

“Bene. Non ti muovere, vado a prendere la cassetta delle medicazioni” le ordina, prima di sfiorarle leggermente i capelli ed alzarsi.

Hee Rin si limita ad annuire, mentre guarda Taemin allontanarsi ed uscire dalla sala.

In fondo non è così male. Non è male per niente.

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Quando Taemin rientra in sala con tutto il necessario per la medicazione, Hee Rin ha già tolto la vecchia fasciatura dei piedi.
Il ragazzo la raggiunge e si siede a terra di fronte a lei, aprendo la cassetta delle medicazioni.

“Che fai?”

“Secondo te? Ti faccio la medicazione, ovvio” dice lui tirando fuori l’occorrente.

“Cosa? N-no Taemin sul serio, dà qua, la faccio io” prova a ribattere la ragazza, ma lui è irremovibile.

“Hee Rin, voglio farlo io. Voglio prendermi cura di te. Voglio aiutarti, lasciamelo fare, per favore. E poi in questo modo puoi allenarti un altro po’ con la questione del contatto fisico, no?”

La ragazza resta un attimo in silenzio, prima di arrendersi del tutto ed annuire, sconfitta. In fondo, si dice, Taemin non ha tutti i torti.

“Ecco brava, stai buona, ci penso io qui” le dice lui mentre delicatamente, prende il suo piede destro.
Prende il disinfettante e inizia a tamponare le sue ferite.

“Più che da una prova di danza sembri reduce da un campo di battaglia … che hai fatto a questi poveri piedi?”

“Nulla, purtroppo nella contemporanea si balla a piedi scalzi, quindi è normale ferirsi spesso … quando poi provi tante ore al giorno le ferite non guariscono più tanto velocemente” spiega la ragazza.

“Dovresti avere comunque più riguardo nei confronti del tuo corpo, va bene che un ballerino studi, ma se non ti proteggi bene puoi rischiare di ferirti seriamente” le risponde il ragazzo iniziando la fasciatura.

“Si, lo so …” replica Hee Rin guardandosi le dita dei piedi fasciate.

“Comunque mi sembra che tu sia più calma oggi, anche se ti sto toccando, vero?”

“Ugh? Ehm si, non mi fa un grandissimo effetto se mi tocchi i piedi, solo un po’ di solletico come adesso” risponde lei scuotendo leggermente il piede.

“Ah si? Davvero? Così?” Taemin ridacchia divertito, e continua a giocare facendole il solletico sotto la pianta.

“No no per favore quello no, non lo sopporto” protesta lei ridendo e muovendo la gamba, cercando di liberarsi dalla presa del ragazzo.

“Ahahah ok basta, non vorrei ti facessi ancora più male” dichiara lui alzando le mani in simbolo di arresa.

“Sei tremendo, mi fa male la pancia per il troppo ridere” risponde Hee Rin tenendosi il ventre con una mano e usando l’altra per strofinarsi un occhio.

Taemin prende dalla cassetta un tubetto di crema e si sposta alle spalle della ragazza.

“Adesso tocca a questo scempio. Sembra che ti hanno massacrata di botte, Hee Rin, davvero”

“Lo so, ne ho visti tanti di lividi come quello, sai”

“Tranquilla, un po’ di arnica* e passa tutto. Adesso concentrati però, perché devo … toccarti la spalla. E so che quello non ti fa molto piacere di solito” le dice lui serio.

Hee Rin diventa seria tutto ad un tratto, rendendosi conto di quello che Taemin farà da lì a qualche secondo. Fa un profondo respiro, chiude gli occhi e gli dà il via.
Taemin spreme una generosa dose di crema all’arnica sul livido della ragazza, che rabbrividisce leggermente a contatto con quel gel freddo, e poi lentamente, inizia a spalmare la crema su tutta la superficie del livido.

“Stai bene?”

“S-si, è solo congelata … sto bene”

“Se stai male dimmelo” le dice lui serio.

Hee Rin annuisce, e resta in silenzio, cercando di mantenere la concentrazione. Per la verità pensava che si sarebbe sentita molto peggio, invece a parte il cuore che batte più velocemente del solito, non percepisce altri sintomi. E non è nemmeno sicura che il suo cuore batta all’impazzata per la paura. Forse ciò che le fa battere così forte il cuore è soltanto Taemin, la sua vicinanza, la sua mano che delicata e leggera le massaggia il livido sulla spalla.

“Taemin …”

“Mh? Cosa? Mi fermo?” chiede lui togliendo rapidamente la mano.

“N-no io … stranamente sto … bene. Credo. Non ho paura. Continua” gli dice lei a bassa voce.
Taemin sorride e abbassa leggermente lo sguardo, prima di ricominciare a massaggiare il livido facendo lentamente assorbire tutta la crema.

“Forse piano piano sta funzionando … la tua idea, dico. Ogni giorno sento di diventare un pelino più … normale. Grazie”

“Tu lo sei già Hee Rin. Anzi no, non sei normale … io penso che tu sia un po’ speciale” le confessa lui continuando il massaggio, la mano ormai più sicura ed energica, che si muove abile sulla sua pelle.

Hee Rin lo sa, sente la sua mano muoversi più sicura sulla sua spalla, e nonostante il livido le faccia male, è quasi certa che quella sensazione sia anche abbastanza piacevole … anche se un po’ imbarazzante.
Vaga con lo sguardo per tutta la sala, cercando di distrarsi, fin quando la sua attenzione non viene colpita da una foto, appesa alla parete, che mostra una bellissima ballerina intenta ad eseguire alcuni esercizi alla sbarra. Hee Rin resta profondamente colpita dalla bellezza di quella figura, dalla sua grazia e dalle sue linee eleganti, nonostante non la conosca.

“Chi è quella?” chiede curiosa, indicando il quadro posto alla sua sinistra.

Taemin sposta lo sguardo sul punto indicato dalla ragazza, e il suo cuore si ferma, insieme a tutto il resto del suo corpo. Smette di massaggiare la spalla di Hee Rin e resta in silenzio.

“Tae?” chiede la ragazza voltandosi leggermente, appena in tempo per vedere il ragazzo chiudere gli occhi:  a causa della sua posizione però, non si accorge della minuscola lacrima che percorre il suo viso.

“Tae, stai bene?”

Il ragazzo fa un profondo respiro, apre gli occhi e annuisce, riprendendo a massaggiare la spalla della ragazza.
Hee Rin si gira nuovamente, rassegnata a non ricevere alcuna risposta, ma dopo alcuni minuti il ragazzo rompe di nuovo il silenzio.

“E’ mia madre”

Hee Rin resta in silenzio, e metabolizza la risposta. Capisce che c’è qualcosa che non va, e si pente subito di averlo chiesto.

“Oh … s-scusa, io non volevo, sono stata inopport…”

“Non fa nulla, sul serio. Ti posso parlare di lei … voglio farlo. Ma se non ti dispiace vorrei restare qui”

Hee Rin annuisce e resta in ascolto.

“Sai, questa accademia … era dei miei genitori”

“Eh? Cosa? Ma come …” inizia a dire la ragazza, prima di ragionare un attimo.

“Ma certo, come ho fatto a non capirlo … Lee Dance Academy. Lee Taemin. Che idiota che sono, come ho fatto a non capirlo?” dice più a sé stessa che a lui.

Taemin, nonostante tutto, ridacchia.

“Non sei idiota, non era semplice da capire, un terzo della popolazione coreana si chiama Lee, sarebbe stato impossibile capirlo”

“Forse è vero … ma quindi, il direttore, Lee Jin Ki … anche lui è tuo parente?”

“Si, Jin Ki è mio fratello maggiore”

“Eeeeeh???”

Taemin scoppia a ridere.

“Non pensavo ti avrei sconvolta così tanto”

“Non ci posso credere. Non ci posso credere. Cioè, non solo sei un insegnate, ma sei il proprietario dell’intera accademia! Da non crederci! E io che ti ho dato del bamboccio, del deficiente e dello stronzo per tutto il tempo!” dice la ragazza fuori di sé.

“Ah, davvero?” chiede lui curioso.

Hee Rin si morde la lingua.

Accidenti alla mia stupida boccaccia.

“Ecco,vedi …”

“Tranquilla Hee Rin, stiamo parlando del passato. Adesso è diverso no?” chiede lui.
La ragazza annuisce, imbarazzata.

“Dunque ti dicevo … quella nella foto è mia madre. Mia madre è stata una ballerina di danza classica. Ed è stata la mia prima insegnate di danza. Tutto quello che ho imparato lo devo a lei. Tutto quello che sono lo devo a lei, e a mio padre. Questa è stata la sala di danza in cui ho passato gran parte della mia vita: quando ero piccolo, e mia madre doveva fare le lezioni in accademia, mi portava con sé. E io adoravo assistere alle sue lezioni di danza. Mi piaceva moltissimo questo posto, e un giorno, dopo la lezione, mi ha fatto provare. All’epoca avevo 4 anni, ma si è accorta subito del mio talento. E da quel giorno non ho più smesso di ballare. O quasi … anche se non ballo più sto continuando comunque  a dedicare la mia vita alla danza”.

Hee Rin ascolta attentamente ogni sua parola, e trattiene le mille domande che le sorgono spontanee. Vuole che sia Taemin a parlare, a sfogarsi, lei è lì solo per ascoltare ciò che ha da dire.
C’è solo una cosa che non può fare a meno di domandargli, una cosa che ha molta paura di chiedere, ma anche di sapere.

“Perché parli al passato? Dove … sono, i tuoi genitori?”.

Il silenzio che piomba nella sala è peggio di qualunque risposta. Hee Rin non riesce nemmeno più a sentire il respiro di Taemin, ed è certa che il ragazzo lo stia trattenendo.

“Tae …” fa per dire, quando qualcosa tocca di nuovo la sua spalla. Questa volta non è una mano però, la ragazza è sicura: percepisce un peso maggiore, e sente anche un leggero solletico.
La fronte di Taemin è poggiata sulla sua spalla, i suoi capelli neri le sfiorano la pelle … Hee Rin resta immobile, sorpresa e incapace di pensare razionalmente. Sente la sua fronte su di lei, il suo respiro sulla sua pelle … è troppo vicino questa volta, e la ragazza inizia ad avere paura.

“Taemin …”

“Hee Rin … per favore. Ti prego. Solo un minuto. Ho bisogno di stare così solo un po’”.

La voce di Taemin è un sussurro, pieno di dolore e sofferenza. Hee Rin resta immobile, e non può fare a meno di obbedire. Taemin ha bisogno di lei, e questa volta è suo compito sostenerlo, come ha fatto lui in queste settimane.
Il silenzio viene rotto da un piccolissimo ma inconfondibile singhiozzo, e prima che la ragazza possa chiedere qualunque cosa, sente le braccia di Taemin passarle sotto i fianchi, cingerle la vita, e stringerla al suo corpo. Hee Rin trattiene il respiro, quel contatto è troppo per lei, in quel momento, non è ancora pronta.

“Scusa. Solo un altro po’ Hee Rin, per favore” bisbiglia lui tra un singhiozzo e l’altro.
La ragazza sente il cuore frantumarsi, e nonostante il senso di vomito avanzi, lo stringe un po’ di più a sé, accarezzandogli leggermente le mani.

 

(* l'arnica è una pianta molto usata per i rimedi naturali, in particolare per la sua capacità di dare sollievo dal dolore con il suo effetto antiinfiammatorio e di favorire la guarigione da vari infortuni, da lividi ed ecchimosi alle distorsioni di cui si può essere vittima quando si pratica uno sport, e viene spesso usata dai ballerini)


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Buonasera gente! 
Finalmente ho trovato il tempo per scrivere e postare, era da un pò che non lo facevo va non mi sono certo dimenticata di voi ^^
Dunque, in questo capitolo sembra che non succeda nulla di che, ma in realtà emergono tanti elementi chiave che serviranno a portare avanti la storia, e che ritorneranno anche nei prossimi capitoli.
Hee Rin inizia a fare pratica per cercare di superare il suo trauma, ma in questo capitolo si è aperta anche una finestra sul passato di Taemin, un passato sicuramente non facile, ma nacora tutto da scoprire.
E niente, non voglio annoiarvi ulteriormente, se vi va lasciate una recensione con le vostre curiosità/impression/supposizioni/dubbi/predizioni e chi più ne ha più ne metta!
Grazie a tutti coloro che stanno continuando a leggere, a recensire, e a chi ha inserito la storia tra le seguite/preferite ... GRAZIE! ^^
A presto Anime Danzanti
F.

 
 
   
 
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