Sai che è una bugia. Ti sei arreso, eccome.
Ti sei arreso all’idea di non vederla mai più,
Di averla persa per sempre.
Ti eri rassegnato all’idea
Di passare il resto della tua vita
Tormentato dai “chissà come sarebbe andata se…”
Gli amici non mentono, Mike.
Sei stato tu a insegnarglielo.
Ma allora, perché lo fai?

Forse non le dici la verità
Perché non hai la forza di dirla nemmeno a te stesso
E dirlo a lei la rende concreta, reale.
Forse semplicemente non hai la forza di ammettere
 Che non hai avuto la forza di aspettarla

O forse non vuoi che lei lo sappia
Perché non vuoi che pensi che non t’importasse di lei
Quando invece ti importava fin troppo

Forse non vuoi che lei pensi
Che l’avessi dimenticata.
In fondo lei non può sapere
Quanto il ricordo di ogni momento passato insieme
Ti abbia tormentato, nei pensieri di giorno e nei sogni di notte,
rinfacciandoti ciò che avevi perso
ricordandoti quel breve assaggio di felicità avuto
e quanto in fretta ti sia sfumato tra le dita.

Non può sapere che senza di lei
Ti sentivi soffocare,
come se lei fosse stata l’aria di cui avevi bisogno per vivere.
Non può sapere che quando l’hai rivista
È stato come se ricominciassi finalmente a respirare.

In fondo anche lei ti ha mentito su qualcosa.
La tua bugia non è poi così grave.

Perché in effetti era questa la tua unica preoccupazione ormai, vero Mike?
Non più la speranza che tornasse,
Solo il desiderio di saperla viva,
Al sicuro,
Sebbene lontana da te

Cos’è quel peso che ti è appena scomparso dal petto, Mike?
Forse credevi che non fosse tornata perché non le importava di te
E scoprire che non è così
Ti ha ridato quella speranza
Da così tanto tempo perduta?

Perché lo ripeti, Mike?
Stai forse cercando di convincertene?

Perché non obbietti, Mike?
Non dovresti voler parlare con lei?
Non dovrebbe essere lei a spiegarti il perché della sua assenza?
Hai forse paura che lei ti dica
Che è giusto sia andata così,
Che a lei andava bene
Stare lontani così a lungo,
Mentre tutto ciò che tu desideravi
Era averla con te,
anche a costo di metterla in pericolo?

Perché gli urli addosso così, Mike?
Cosa c’è, credi forse che lei sarebbe stata al sicuro
Solo con te?

 Non credi che il capo abbia saputo proteggerla
Molto meglio di quanto avresti potuto fare tu?
Forse a volte dimentichi
Di essere solo un tredicenne.

A questo non avevi pensato, vero?
O forse l’avevi fatto.
Forse semplicemente
Non ti importava di mettere in pericolo i tuoi,
Pur di averla accanto

Forse dovresti.
In fondo, lui l’ha protetta.
Forse senza di lui
Lei oggi non sarebbe qui,
Forse senza di lui
Tu staresti ancora soffocando

Ma tu non capisci, Mike.
Potresti farlo, se solo riuscissi
 a mettere da parte il risentimento
Anche solo per un attimo

Perché urli ancora, Mike?
Lui si sta solo spiegando.
Forse è contro di lei che dovresti urlare.
Forse è a lei che dovresti dire come ti senti,
Come ti sei sentito in tutto questo tempo.
Forse è lei che dovresti accusare
Di averti ascoltato soffrire in silenzio

Quando l’hai rivista
Non hai pensato neanche lontanamente
 di incolparla della sua assenza.
Tutto ciò a cui hai pensato
È stato che lei fosse tornata da te.
Non ti è importato nient’altro.

O forse semplicemente
Non va bene che lo sia stata senza di te?

E lo farà anche questa volta.
Lo ha promesso.