Videogiochi > Final Fantasy - Dissidia
Segui la storia  |       
Autore: AlekHiwatari14    17/04/2018    1 recensioni
La realtà si fonde con la fantasia tramite degli eventi. Quando il destino è stato scritto e Materia ti ha scelto per combattere nella sua armata, non puoi far almeno di combattere e accettare ciò che accade. Guerrieri di Cosmos e di Chaos vengono a contatto con me. Sun, ragazza comune, finita per scherzo su Dissidia.
Perchè sono qui? Cos'ho fatto per meritarmi questo?
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 31


Le cose si mettono male. Vengo colpita di sorpresa dal ghiaccio paralizzante che, dal braccio, si propaga per tutto il corpo.
Da lontano intravedo delle sagome e comprendendo che è un agguato, mi volto verso il moogle che ho aiutato urlando:"Scappa! Mettiti in salvo!"
Lui fa come gli dico, mentre cerco di prendere l'arma che, ahimè,  è bloccata dal ghiaccio.
"Maledizione!"
"Credevi davvero che l'avresti fatta franca?"
Quelle parole mi paralizzano di colpo. Riconosco la voce. E' quella di Gabranth e voltandomi lo vedo insieme alle due bastarde.
"Che schifo!"Dice Giselle, seguita da Vivian che continua:"Che essere viscido che sei."
Le due mi vengono vicine, mentre cerco di alzarmi, ma sono bloccata dal ghiaccio.
Giselle mi da un calcio in faccia, facendomi cadere per poi calpestarmi la testa, mentre l'altra cerca di congelarmi.
Che ho fatto di male per meritarmi tutto questo? Possibile che debba finire tutto così?
Nel frattempo, il moogle non è scappato, ma è andato a cercare soccorso. Kuja è poco lontano di lì, ignaro di ciò che mi sta accadendo. E' preso dai pensieri e dalle parole che il fratello gli ha detto.
"Arg...non ci sto capendo più nulla. Da quanto in qua Bartz e Sun...?"Si chiede quando il moogle lo passa davanti per poi tornare indietro e bloccargli la strada.
Vedendo l'esserino, il genoma cerca di evitarlo, ma lui continua a fermarlo.
Ormai stanco da quel comportamento, il villano comincia a fissarlo ponendo la sua domanda:"Che diamine vuoi adesso? Non vedi che ho fin troppi problemi?"
Il moogle si agita scuotendo la testa e mettendosi nuovamente davanti a lui.
Il genoma si mette le mani ai fianchi e, autoritariamente, continua:"Parla o scompari dalla mia vista."
Inaspettatamente, l'esserino sembra fargli strada. Confuso, il villano lo segue trovandomi poco distante da lì.
Calciata, picchiata, maltrattata e completamente inerme. Non posso muovermi. Mi hanno gelato e  sento che presto sarà la mia fine.
Vedendo tutto ciò, Kuja non perde tempo ad attaccare le due con la sua magia, per poi mettersi davanti a me per proteggermi da ulteriori attacchi.
"Kuja!"Chiamano le due vedendolo difendermi.
"Che stai combinando?"Domanda Gabranth vedendolo lì davanti a me.
"Mpf...lo spettacolo è durato fin troppo, signori. E' ora di alzare il sipario."Afferma lanciando vari incantesimi di cura e sciogliendo anche il ghiaccio creato dalle due.
"Sei impazzito?"
"Oh, non sono impazzito."Risponde a Giselle, per poi voltarsi verso di lei con i suoi nuclei di bruma, pronto a combattere, contunua:"Tutti sanno che sono doppiogiochista. Avete fatto male i conti cari."
Con questo comincia a lanciare varie magie, per poi fare anche un evocazione.
Con l'ascesa di Ifrit le due iniziano a tremare.
Io rimango lì ferma. Sono senza forze e completamente paralizzata dal terrore e dal freddo provato.
Riesce a metterli in fuga, senza neanche andare in trance. Fa rientrare l'evocazione, per poi venire verso di me.
Il moogle mi sta vicino e tenta di tirarmi su continuando a fare quei strani versi che non capisco, mentre Kuja comincia a chiedere:"Che fai? Non ti alzi?"
Mi sento terribilmente fragile. Avrei dovuto combatterle io e.... invece... mi sono fatta prendere alla sprovvista.
Che sciocca che sono stata! Devo imparare a non andarmene per fatti miei o almeno a non pensare quando sono in giro da sola.
I brividi continuano a venir fuori e il tremore non cessa.
"Ho... freddo..."Farfuglio con un briciolo di voce, ma il freddo non viene da fuori. Viene da dentro. 
Tutta quella situazione mi ha lasciato perplessa. Non volevo avere nuovamente quei ricordi e quei momenti passatia scuola.
Mi sento così vulnerabilmente fragile, come una tazza di porcellana che viene sbattuta più e più volte a terra nella consapevolezza che prima o poi si sgretolerà.
Ho tanta voglia di piangere, ma non voglio farmi vedere con quella debolezza che esce fuori come se niente fosse. Mi trattengo.
"Ehi, se ti aspetti che ti porto in braccio, hai sbagliato persona."
"Huh?"Mormoro alzando il volto verso di lui.
Perchè sta dicendo questo? Sto dando davvero l'impressione di una nullafacente?
"Su, alzati. Se vuoi scaldarti, andiamo al castello. Ti puoi fare benissimo una doccia calda lì."Consiglia, voltandosi e facendomi strada per quel luogo.
Con l'aiuto di quel moogle, riesco ad alzarmi, ma a stento mi tengo sulle mie gambe. Cado dopo pochi passi.
Il genoma se ne accorge e comincia a chiedere perplesso:"Per quanto tempo sei stata nel ghiaccio?"
"Finchè non sei arrivato."
"Non è quello che ti ho chiesto."Replica, mettendosi le mani alla vita e allora rispondo:"Qualche ora...credo."
"Qualche ora...eh?"
Lo vedo sorpreso, per poi pensare.
Mi fissa con quell'aria strana. Poi sospira, avvicinandosi:"E' logico che non riesci a camminare. Le articolazioni si sono congelate."
"Che?"Borbotto, mentre lo vedo venire da me e caricarmi sulle spalle lamentandosi:"Ah...guarda tu che roba. Che umiliazione!" 
Che umiliazione? Mpf...io non gli ho chiesto di caricarmi sulle spalle. Poteva anche farne almeno.
Sto per dire la mia, quando noto l'imbarazzo sul suo volto. Sta fingendo che non gli importa, ma non è così.
Lo comprendo soprattutto quando continua a dire:"Facciamo presto. Non voglio che i miei alleati ci vedano."
Intenerita da quel gesto, stringo le braccia lungo il collo del villano per tenermi e al tempo stesso abbracciarlo.
Non pensavo che un cattivo potesse avere un lato buono. Questo genoma mi sta davvero sorprendendo, anche perchè mi rendo conto che ci tiene davvero a me.
"Kuja?"
"Che c'è ancora?"
"Grazie."
"Chiudi quella bocca e cerca di farti leggera. Pesi un quintale."Commenta acidamente.
Si vede lontano un miglio che è agitato, però non capisco il motivo.
Non riesco a comprendere se è agitato perchè è infastidito dal fatto che mi sta portando sulle spalle oppure è semplicemente nervoso per la mia troppa vicinanza a lui.
Appoggio la testa sulle sue spalle, mentre continuo a tenere quell'abbraccio, ignara che lui arrossisce a quel gesto.
Presto mi ritrovo al castello di Alexandria. Fortunatamente non ci ha visti nessuno. Si avvicina al letto per farmi scendere e sedere. Lo vedo andare nel bagno e rimane un bel po' a pensare. 
Infatti, non so che c'è un vero caos che regna nella testa del genoma. Si schiacqua il viso per poi guardarsi allo specchio chiedendosi mentalmente per quale motivo provava quelle emozioni e quelle sensazioni.
Nel frattempo, i miei muscoli sembrano essersi quasi sciolti, ma la debolezza è rimasta.
La porta del bagno si apre dopo qualche manciata minuti. Lo vedo uscire, mentre si tocca la nuca e mi guarda turbato.
Poi toglie quella mano, incrociando le braccia per fingersi contrariato e dire:"Ti ho preparato la vasca. Deve finire di riempirsi."
"Grazie."Rispondo vedendo quel gesto d'attenzione incondizionato, per poi vederlo andare avanti e indietro per la stanza nervosamente.
"Tranquillo. Mi faccio solamente il bagno e me ne vado."Rassicuro, ma lui non perde tempo a dirmi la verità.
"Non è per il bagno. Puoi stare quanto ti pare."
"Allora, cos'hai?"Comincio a chiedere e lui espone la sua perplessità:"Ho sentito da Gidan che tra te e Bartz..."
"Tra me e Bartz c'è solo un'amicizia."Interrompo, per poi spiegare amareggiata:"Lui è innamorato di Terra."
Kuja si porta la mano al mento, per poi ipotizzare:"Così sta facendo il doppiogioco, eh?"
Doppiogioco? Ma di che diamine sta parlando?
Bartz non sembra essere il tipo doppiogiochista.
Forse...lui ne sa qualcosa in più di me?
Presa dai dubbi e dalla curiosità, chiedo:"Di che stai parlando?"
"Avevo sentito diversamente. Che a lui piaceva un'altra."
"Un'altra?"
"Si, avevo sentito che gli piacevi tu, ma se dici che è innamorato di Terra, cambia tutto."Rivela lasciandomi sorpresa.
Bartz....innamorato...di me? Allora non mi sono impressionata. Allora lui...davvero stava per baciarmi.
Poi, nella mia mente rimbombano quelle strane parole del genoma.
"Cambia tutto, cosa?"Continuo a domandare, quando lo vedo avvicinarsi.
Prende il mio volto tra le mani guardandomi diritto negli occhi.
"Se dici che tra te e lui non c'è nulla, allora deve stare lontano da te, perchè tu appartieni a me."
Appartengo a lui? Ma è impazzito?
"Io non sono un oggetto!"Gli sbraito contro, mentre lui si avvicina sempre più a me. 
"Forse non ti è chiaro, ma dal momento che tu hai deciso di badare a me, sei diventata di mia proprietà. Non voglio che altri si fanno toccare il loro corpo da te e neanche che loro toccano ogni centimetro di te. Tu sei mia."
Quelle parole mi sconvolgono. Perchè parla così? Cos'è tutta questa possessività da parte sua?
Sono ancora debole per ribellarmi. Mi blocca a letto  sussurrarmi:"Strega."
Si sposta di dosso, mettendosi accanto a me.
Mi accarezza il volto e il suo sguardo è quasi estasiato verso di me. Mi perdo nei suoi occhi, mentre comincia ad accarezzarmi i capelli. 
Sorrido e faccio altrettanto con lui, mentre mi avvolge teneramente in un abbraccio.
Non capisco. Non ho mai visto Kuja così vulnerabile. Accarezzo nuovamente i suoi capelli, mentre lui sposta lo sguardo su di me. Poi, un pensiero invade la mia mente.
Bartz....
Possibile che si sia davvero innamorato di me?
Cerco di svincolarmi, ma lui mi trattiene.
"Dove vai?!"Domanda stringendomi più forte per non farmi allontanare da lui
Lo spingo con tutta la forza che ho, facendolo cadere dal letto.
Mi alzo, andando verso il bagno.
Mi chiudo dentro. Non ci sto capendo più nulla.
Lo sento venire verso la porta e appoggiarsi su di essa dicendo:"Sappi che c'è una persona che richiede le tue attenzioni qui. Sbrigati."
La situazione sta degenerando. Kuja si allontana, sdraiandosi sul letto nell'attesa della mia uscita di lì.
L'acqua scorre ancora riempendo l'intera vasca. Mi avvicino, chiudendo il rubinetto avvolta dai miei dubbi e pensieri.
Che mi sta succedendo? Come ho fatto a mettermi in questo pasticcio?

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy - Dissidia / Vai alla pagina dell'autore: AlekHiwatari14