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Autore: ZarxielZerg    19/04/2018    1 recensioni
Spin-off della fanfiction Pokémon Ghost (crediti per la creazione a Darken) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3490499&i=1
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Giuls si alzò e fece colazione insieme a Marisio ed Ibis. Poi, insieme, i tre si misero in marcia. Mentre camminavano la ragazza si mise a cantare, e i due si sentirono pieni di forze.

'Dovrei chiederle come fa, ma se avesse voluto spiegarcelo l’avrebbe fatto.' Pensò Giuls 'Forse ci tiene a mantenere i propri segreti.'

Poi fece uscire la propria squadra dalla Ball, cercando di esercitarsi a parlare con i vari membri. Lucario e Latias facevano da interpreti, nel caso in cui non riuscisse proprio a capire.

“Quindi, mi stai dicendo che hai trovato qualcosa.” Disse la ragazza fissando Togekiss. La Pokémon sorrise.

“… Trovato una Pietra…”

“Una Pietrabrillo.”

“… Trovato una Pietrabrillo.” Disse la Togekiss.

“Ho trovato una Pietrabrillo.” Tradusse finalmente la ragazza.

“Ho trovato una Pietrabrillo!” Esclamò Togekiss, sorridendo e porgendole la pietra.

“Grazie.” Disse Giuls, poi sospirò “Questo è così… frustrante! Voglio tanto bene a Togekiss e lei ne vuole a me, ma allora perché è così faticoso capire quello che dice?”

“Su, su, ce la farai.” Disse Marisio “Ci vorrà solo tempo ed esercizio.”

La ragazza sospirò. Con alcuni Pokémon parlare era semplice, come se fossero umani. Per altri invece doveva capire parola per parola cosa volevano dire, un’operazione lunga e parecchio frustrante.

I tre attraversarono la Cava Pietraelettrica, e poco dopo raggiunsero Ponentopoli.

La città aeroporto era formata dalla cittadina vera e propria, poche case sparse, e dal grande aeroporto. A sud di esso sorgevano diverse serre, dove piante di vario tipo crescevano rigogliose. Giuls guardò gli aerei e non riuscì a reprimere un brivido, al pensiero di volarci sopra.

“Prima o poi dovrai fare qualcosa a riguardo.” Commentò Marisio.

“Paura di volare?” Chiese Ibis.

“Non me ne parlare…” Rispose Giuls “Non ce la faccio proprio.”

Ibis annuì, poi i tre si diressero al Centro Pokémon e da lì alla Palestra.

Se Giuls pensava che la parte peggiore della città fossero gli aeroplani, si sbagliava di grosso. I cannoni della Palestra la scagliarono qua e là come una bambola di stoffa, e anche se atterrò sempre sui materassi adeguatamente posizionati, si trovò a chiedersi quale sadico avesse ideato quel macchinario infernale.

“Vi piace? Una mia creazione.” Disse Anemone, sorridendo. “Benvenute alla Palestra di Ponentopoli.

“Ah.” Rispose Giuls. “Bene, chi di noi vuole andare prima?” Chiese a Ibis, che sorrise.

“Prego, vai tu.” Rispose la ragazza.

Giuls annuì e si rivolse verso Alice. Le due decisero per un quattro contro quattro.

Anemone iniziò con Swoobat, che si trovò ad affrontare Crobat.

“Ehilà, clone di Unima.” Disse Crobat sorridendo. La Swoobat non la prese bene ed esordì con Psichico, centrandolo in pieno e scagliandolo via.

“Penso che starò zitto finché non avrò vinto.” Commentò il pipistrello, e si lanciò all’attacco a propria volta, colpendo con Forbice X. Swoobat volò indietro e si rialzò per colpire con Acrobazia. Crobat volò indietro a propria volta, accompagnando ogni giravolta con epiteti non ripetibili sulle pagine di questa storia, ma rialzandosi colpì con Velenocroce.

Swoobat arretrò mentre il veleno entrava in circolo.

“Ah-ah!” Esclamò il Pokémon Veleno, trionfante. Poi uno Psichico lo colpì e il Pokémon precipitò, seguito a ruota dall’avversaria, sconfitta dal veleno.

Giuls, che per tutto quel primo scontro aveva fatto del suo meglio per non ridere, riuscì a richiamarlo in tempo e osservò la propria squadra, mentre in campo entrava Swanna. Sorrise e mandò quindi in campo Jolteon.

Il Pokémon Elettro scagliò un Fulmine, che Swanna schivò per colpire con Tifone. Tuttavia, l’attacco sortì scarsi effetti nonostante la potenza, al contrario del successivo Fulmine, che danneggiò gravemente il Pokémon Volante.

Swanna allargò le ali e scagliò un Surf. L’onda d’acqua investì il Pokémon Elettro. Jolteon fece del proprio meglio per mirare, ma il suo Fulmine mancò l’avversaria, che ne approfittò per colpire ancora con Surf. Stavolta però il colpo andò a segno, e sconfisse Swanna.

A quel punto, Anemone richiamò la Pokémon e schierò Mandibuzz. La Pokémon Buio colpì con Neropulsar, incassò Fulmine e con un secondo Neropulsar chiuse la partita. Giuls annuì, e mandò in campo Glaceon.

“Bene, bene, chi devo sconfiggere?” Chiese. In quel momento si trovò davanti Mandibuzz, posatasi apposta per vedere meglio la sua avversaria. La Pokémon sollevò lentamente la testa fino al volto di Mandibuzz, che a Giuls diede proprio l’impressione di star sorridendo come un predatore davanti alla preda. La Pokémon Ghiaccio non riuscì ad evitare di deglutire.

Poi la Pokémon Volante spiccò il volo e si sollevò di diversi metri.

“Giuls, che faccio?” Chiese la Pokémon.

“Che domande.” Rispose la ragazza, sorridendo “Congelala.”

Glaceon sorrise. E dal suo pelo si sollevò un vento gelido che volò verso Mandibuzz, la Pokémon si scansò in tempo, evitando la Bora, ma ora si muoveva con più attenzione, scagliando Neropulsar e facendo del proprio meglio per evitare attacchi Ghiaccio. Incassò un Geloraggio, colpendo in cambio con Neropulsar, schivò Bora e Glaceon riuscì a schivare a propria volta Eterelama, per poi colpire con Geloraggio ancora. Mandibuzz perse quota a causa del ghiaccio formatosi sul suo petto, e prima che potesse spezzarlo una Geloscheggia la centrò in pieno.

Anemone la richiamò e sorrise schierando il proprio ultimo Pokémon. Unfezant piombò in campo.

“Perché mi ritrovo sempre a combattere contro Pokémon tanto più alti?” Chiese Glaceon, fissando il Pokémon.

“Pensavo ti piacessero i Pokémon più alti.” Commentò Latias, ridacchiando.

“Non l’ho capita questa.” Commentò Lucario, dalla Poké Ball.

“Ma non mi dire. Certo che voi maschi non capite proprio niente.” Replicò Latias. Glaceon borbottò qualcosa che Giuls preferì non tradurre, poi tornò a concentrarsi su Unfezant. Il Pokémon Volante attaccò con Alacciaio, e la Pokémon incassò per rispondere con Geloraggio. L’attacco sortì discreto effetto nonostante la parziale schivata, ma già indebolita dai colpi di Mandibuzz Glaceon crollò a causa di Aeroassalto.

Giuls la richiamò e schierò Togekiss. La Pokémon Volante fissò l’avversario dello stesso tipo.

“Voglio uno scontro pulito.” Tradusse Latias.

“E lui ha detto ‘Non temere, sono un cavaliere dei cieli, intendo mostrare il massimo rispetto per una compagna combattente dell’aria.’ Esagerato.”

“Cavalleresco, vorrai dire.” Commentò Latias.

“Volete smetterla di beccarvi voi due?” Chiese Giuls.

“Scusa mamma.” Risposero i due Pokémon all’unisono. “Ehi!” Continuarono. “Smettila!” Ripeterono. “Piantala!”

“Smettetela tutti e due!” Esclamò Giuls.

“Ehm… Se serve possiamo fare una pausa…” Disse Anemone, fissandola preoccupata. Giuls arrossì, lanciò uno sguardo in cagnesco alla Ball e al punto dove sapeva che Latias, invisibile alla vista, stava volando, poi tornò a guardare lo scontro.

Il primo impatto fu tra due identici Aeroassalto, ed entrambi i Pokémon furono spinti indietro. Il colpo successivo, una Forzasfera, fu incassato con abilità da Unfezant, che poi colpì con Alacciaio in cambio.

Lo scontro proseguì con scambi più o meno equivalenti, e alla fine fu solo per maggior resistenza che Togekiss uscì vincitrice.

Giuls sorrise e richiamò la Pokémon, poi si avvicinò ad Anemone, che le conferì la medaglia e sorrise. Giuls sorrise a propria volta ringraziandola, poi diede il cambio ad Ibis.

Lo scontro come sempre fu a tema canoro. Exploud cominciò con Granvoce, e Swoobat fu quasi sconfitta prima di riuscire a colpire con Psichico. Nonostante ciò, un nuovo Granvoce la finì. In cambio però Braviary sconfisse sia Exploud che Wigglytuff, prima di essere sconfitto da Seismitoad. Poi, quando anche questi crollò, dopo aver sconfitto Mandibuzz, a causa di Swanna, entrò in campo Chatot.

La scelta sorprese Giuls, ma lo scontro aereo seguente fu accompagnato da una cacofonia di Schiamazzi, Sincrumori e Granvoci. Alla fine, Swanna crollò e Chatot si erse vittorioso sulla spalla di Ibis.

Ancora una volta Giuls si trovò a chiedersi che razza di bestia potesse averlo ridotto così male sul Percorso 1.

Usciti dalla palestra, decise di chiederlo.

“Scusa Ibis, ma il tuo Chatot è veramente forte. Contro cosa ha combattuto sul Percorso 1 per essere stato ridotto in quel modo?”

“Oh, quello… Beh, è un segreto.” Si limitò a rispondere la ragazza, sorridendo. Giuls la fissò interrogativa, ma Ibis si rifiutò di rispondere.

“Credi ci sia qualcosa che non va?” Chiese Marisio a Giuls poco dopo, quando furono fuori dalla portata dell’udito della ragazza.

“Non lo so, ma ci sono molti misteri su quella ragazza.”

“Disse quella che può parlare con i Pokémon.”

Giuls sospirò e si trovò a ridere “Quand’è che la mia vita è diventata così assurda?”

“Punterei il dito su Raziel o sul Pokédex.”

“Impossibile. Non tutti i dexholder si ritrovano in queste situazioni.”

 

In quel momento Armonio si trovava in una di quelle situazioni che odiava. Nemici davanti, nemici dietro, nemici di lato, e solo poco tempo per infiltrarsi.

Sgusciò tra le Reclute del Team Rocket, passando inosservato grazie all’uniforme. Il covo era vasto, ma dalla sua parte aveva l’aiuto di Cetra, che gli parlava grazie alla radiolina portata all’orecchio.

“Tra poco devi girare a destra.”

“Sissignora. Ricordami perché lo sto facendo io però…”

“Sei il più bravo a recitare. E poi conoscono le nostre facce, ma non dovrebbero sapere chi sei tu.”

“Quel dovrebbero non è molto rassicurante.”

“Senti, o tu o Alcide, chi avrei dovuto mandare?”

“Chi Giratina è Alcide?”

“Quello nuovo. Non hai ricevuto l’aggiornamento?”

“Scusa se ero impegnato.” Commentò il ragazzo, poi entrò nell’ufficio che si era trovato davanti. Sgusciò dentro e frugò tra le carte finché non trovò l’oggetto che cercava.

“Eccoli qui. I documenti che ci servivano.” Disse il ragazzo “Anche se non ho idea di cosa dovremmo farcene…”

Cetra sospirò “Ma perché non ascolti mai.”

“Posso ascoltare o posso portarti i documenti.”

La ragazza non lo degnò di risposta.

   
 
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