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Autore: _fioredineve_    19/04/2018    3 recensioni
"Storia arrivata prima al contest The crack - The ship - The canon! Get ready! - II Edizione indetta da missredlights sul forum di EFP"; " Sakura non sapeva con precisione come fosse successo, ma lentamente aveva iniziato a nutrire dei sentimenti per quel ragazzo del tutto strano: amava la tranquillità, indossava continuamente una maschera fredda, ma quando sorrideva lo sapeva fare benissimo.
Detestava il fatto che fosse così freddo con l'esterno mentre con lei era del tutto diverso, una dolcezza incredibile albergava in quel ragazzo e mai nessuno - oltre a lei - era stato capace di ricevere tante attenzioni da lui. [...]"
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Li Shaoran, Meiling, Sakura, Sakura Kinomoto, Syaoran Li | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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lucciole e lanterne Titolo storia: Lucciole e lanterne;
Fandom:
Card Captor Sakura;
Personaggi:
Sakura Kinomoto, Syaoran Li, Meiling;
Categoria: Anime & Manga;

Pacchetto:
Asia / Ship Canon;
Introduzione storia:
"Storia partecipante al contest The crack - The ship - The canon! Get ready! - II Edizione indetta da missredlights sul forum di EFP"; " Sakura non sapeva con precisione come fosse successo, ma lentamente aveva iniziato a nutrire dei sentimenti per quel ragazzo del tutto strano: amava la tranquillità, indossava continuamente una maschera fredda, ma quando sorrideva lo sapeva fare benissimo.
Detestava il fatto che fosse così freddo con l'esterno mentre con lei era del tutto diverso, una dolcezza incredibile albergava in quel ragazzo e mai nessuno - oltre a lei - era stato capace di ricevere tante attenzioni da lui.
 [...]";
Note dell'autore:
ringrazio a chi leggerà e deciderà di lasciarmi un proprio pensiero, sperando che questa storia possa allietare la vostra giornata.
Vera.


Lucciole e lanterne

Sakura non sapeva con precisione come fosse successo, ma lentamente aveva iniziato a nutrire dei sentimenti per quel ragazzo del tutto strano: amava la tranquillità, indossava continuamente una maschera fredda, ma quando sorrideva lo sapeva fare benissimo.
Detestava il fatto che fosse così freddo con l'esterno mentre con lei era del tutto diverso, una dolcezza incredibile albergava in quel ragazzo e mai nessuno - oltre a lei - era stato capace di ricevere tante attenzioni da lui.
Quando poi le aveva proposto di andare ad Hong Kong insieme, per tornare per qualche giorno nella sua terra madre, aveva sentito il cuore riempirsi di gioia: avrebbe avuto l'opportunità di rivedere la madre di lui?
Ricordava perfettamente la prima volta che l'aveva vista, la sua famiglia aveva vinto dei biglietti per un viaggio e mai avrebbe immaginato d'imbattersi nei suoi compagni di classe lì.
Sapeva che Syaoran e Meiling erano di Hong Kong, ma incontrarli... non l'avrebbe mai pensato.
"Sai, in questo periodo si festeggia la festa delle lanterne" e mentre pronunciava quelle parole Syaoran le porse un altro sorriso, illuminandogli il viso.
"La festa delle lanterne?"
"Sì, quando atterreremo capirai" e lei lo guardò curiosa, aveva così tanto da imparare sulle tradizioni del popolo di cui faceva parte, voleva conoscere più cose possibili ma allo stesso tempo... le sarebbe piaciuto ricevere quelle informazioni da lui.
Quando parlava della sua città e delle varie feste del posto riusciva a coinvolgerla, e poi amava il suono della sua voce. Aveva imparato ad amare quel tono tranquillo solo quando aveva iniziato a chiamarla per nome: le piaceva come scandiva le sillabe, l'amore che metteva al suo interno ed il sorriso che lo accompagnava.
La voce metallica dell'aereo richiamò la loro attenzione, pregando a tutti i presenti di allacciare le cinture di sicurezza.
"Meiling sarà arrivata?" chiese curiosa, in preda all'euforia, non riusciva a tenere le dita delle mani ferme così come le gambe. Era felice di poterla rivedere dopo circa sei mesi di lontananza.
"Penso proprio di sì, non vedeva l'ora di abbracciarti" e anche lei non vedeva l'ora di abbracciarla. Le mancava così tanto, nonostante le videochiamate ed i messaggi che si inviavano che non bastavano a compensare quella lontananza.
Una volta atterrati applaudirono e ringraziarono per il volo andato bene.

"Syaoran! Sakura!" videro in lontananza una ragazza dai lunghi capelli scuri sbracciarsi, per farsi notare. Accanto a lei c'era Wei, il maggiordomo della famiglia Li che si era occupato di Syaoran durante la sua adolescenza a Tomoeda.
"Ah, Meiling, che bello rivederti!" esclamò Sakura contenta saltandole al collo "Anche io sono felice di vederti" borbottò l'altra con la testa sprofondata nel collo della cattura carte - nonchè unica padrona, ormai.
Entrambe si lasciarono, sorridendo, poi pose tutta la sua attenzione su Wei "E' un piacere rivederla, Wei"
"Anche per me signorina, signorino è cresciuto tantissimo ultimamente, sa?" disse l'uomo imbarazzandolo, mentre la cugina se la rideva sotto ai baffi "Andiamo" borbottò poi scocciato Syaoran, ma Sakura - così come Wei - sapeva che nonostante tutto anche lui era felicissimo di rivederlo.
Tutti salirono in macchina, dopo aver caricato i bagagli nel bagagliaio sul retro dell'automobile "Allora, verrai alla festa delle lanterne?" chiese curiosa Meiling guardandola "Penso di sì" e la ragazza rise di gusto, come se Sakura avesse detto qualcosa di estremamente divertente.
"Hoe?" farfugliò confusa, nonostante la maggiore età usava ancora quelle espressioni e termini che l'avevano accompagnata durante tutta l'infanzia.
"Mi sa che avrai proprio una bella sorpresa, non è vero Syaoran?" ma il ragazzo non rispose alla frecciatina della giovane, continuando a scrutare il paesaggio all'esterno del finestrino dell'auto: con piacere Sakura notò tutti i negozi e  le  abitazioni decorate all'esterno da varie lanterne, ognuna diversa dalle altre.
"Sai, si dice che bisogna scrivere il proprio desiderio sulla lanterna prima di lasciarla andare, così che possa realizzarsi" confessò Meiling allegra, scuotendo la chioma scura a ritmo di una musica lenta, invidiava quei capelli così curati, una volta aveva provato anche lei - su suggerimento di Tomoyo - a far crescere i suoi capelli, ma una volta arrivati a metà spalla aveva trovato molte difficoltà nell'aggiustarli. Preferiva di gran lunga il suo taglio corto e pratico, sempre semplice da sistemare.
"Spero tu abbia portato un kimono* per l'occasione!" chiese, poi, speranzosa Meiling, Sakura cercò di fare mente locale delle cose messe in valigia, Tomoyo le aveva dato una mano a prepararla.
"Penso di sì, se non sbaglio ce l'ha infilato Tomoyo"
"Ah, quella ragazza è una santa!"
"Eccoci, siamo arrivati"
Wei parcheggiò all'esterno dell'enorme villa della famiglia Li, quasi si sentiva a disagio nel vederla. Preferiva il piccolo appartamento in cui viveva Syaoran: semplice, con le cose necessarie.
Una volta scaricati i bagagli si avviarono alla porta, un tornando composto dalle quattro sorelle Li li sconvolse, stringendo entrambi in un caloroso abbraccio "E' così bello rivedervi"
"Come siete cresciuti!"
"Sakura sei diventata una ragazza bellissima!"
"Syaoran la stai trattando bene?" un susseguirsi di domande li colpì in pieno, imbarazzando entrambi.
Un'altra cosa a cui non si sarebbe mai abituata era la dolcezza dell'imbarazzo di Syaoran: iniziava con il guardare verso il basso, a balbettare frasi sconnesse, le guance gli si tingevano di un rosso acceso che neanche se fosse stato al sole per ore sarebbe riuscito ad avere quell'effetto.
Ed ogni volta sentiva la dolcezza riempirle il cuore, Syaoran era ancora un bambino in un corpo ormai adulto.
"Stasera verrai anche tu a vedere Meiling e Syaoran esibirsi?" chiese dolcemente una delle sorelle, Feimei, facendola accomodare su uno dei divani del salotto - erano così morbidi sotto al suo corpo stanco!
"Esibizione?"
"Sì, ogni anno la famiglia Li si esibisce in un ballo con le katane*, non te l'ha detto?"
"No" sospirò sorpresa: questo non se lo aspettava. Sapeva che il ragazzo era agile con la spada - e con gli anni l'aveva aiutata nell'imparare quell'arte - ma non si aspettava di vederlo ballare.
Che fosse questa la sorpresa di cui parlava Meiling?
Aveva appena scoperto un altro particolare del ragazzo e ne era estremamente felice, come se avesse ricevuto il suo regalo di Natale.
Forse era anche questo l'amore?
L'essere felice di recepire nuove informazioni dell'altro?
Scoprire sempre cose nuove, sia belle che brutte?
"Sono curiosa di vederlo" proferì sorridendo allegra, quello non se lo sarebbe mai perso.

"Sono pronta!" esclamò allegra, una volta finito di allacciare il suo obi* - che avrebbe fatto controllare accuratamente a Meiling e Syaoran - uscì dalla stanza mostrando lo splendido kimono preparatole da Tomoyo: richiamava i colori dei fiori di ciliegio con alcune stampe di fiori, la cintura alla vita era, invece, di un rosa molto più scuro.
"Sei bellissima, Sakura!" Meiling, invece, indossava gli abiti tradizionali cinesi che usava anche ai tempi della cattura delle carte: un pantalone bianco e la casacca dalle maniche larghe rossa che riportavano tanti ricordi a galla.
"Anche tu Meiling!"
Sentirono la porta della stanza di Syaoran aprirsi e chiudersi, curiosa Sakura si sporse con il capo oltre la porta della stanza degli ospiti, come si sarebbe vestito?
Riuscì a vedere solo una scia del suo completo verde prima di sentire i suoi passi su per le scale "Non sono riuscita a vederlo, è corso via" ammise rimanendoci un po' male.
"Vedrai che dopo l'esibizione gli passerà: ogni volta è sempre la stessa storia. E' solo nervoso" proferì Meiling facendola accomodare per aggiustarle un po' i capelli, arricciandoli sotto e regalandole una molletta con dei fiori simili a quelli del kimono.
"Vedrai che Syaoran sverrà ai tuoi piedi" Sakura sentì le guance scaldarsi e portò le mani sul viso sperando di poter attenuare il calore "M-Meiling"
"Andiamo, ci aspettano" disse poi Meiling, finendo d'intrecciare le sue ciocche in due semplici trecce.
Scesero le scale ridendo e scherzando e arrivarono fino alla porta d'entrata senza essere assalite dalle sorelle maggiori di Syaoran. Entrambe tirarono un sospiro di sollievo camminando verso il cancello esterno della villa, il santuario a cui dovevano arrivare era poco distante da loro, avrebbero impiegato circa quindici minuti di camminata.
"Come vanno le cose a Tomoeda? E gli studi?" chiese curiosa Meiling, voleva essere informata su tutto e tutti, anche di quell'antipatico di Kero-chan "Bene, Tomoyo sta continuando a studiare moda all'università mentre segue anche vari corsi di lingue, io continuo con i miei corsi di pasticceria, Syaoran sta facendo di tutto per entrare a far parte del gruppo di ricerca di mio padre, lo ha sempre ammirato e da quando è diventato un suo tirocinante lo vedo più tranquillo"
"Tuo fratello e Yukito? Vivono ancora insieme?"
"Sì, ormai torna raramente a casa, come al solito svolge troppi lavori contemporaneamente, ma appena può mi manda tanti dolci" esclamò allegra, era ormai risaputo il fatto che fosse una golosona incredibile.
"Ah quanto mi piacerebbe tornare a Tomoeda, mancano tutti così tanto"
"Sai che a casa mia sei sempre la benvenuta e puoi fermarti quanto vuoi: ora abbiamo anche una camera libera"
"Grazie, Sakura"
 
Arrivate davanti al santuario le due si divisero mentre Sakura si aggiungeva al gruppo formato da Wei e la famiglia Li: rimase sorpresa nel vedere anche la madre di Syaoran.
"E'-è un piacere rivederla signora Li" s'inchinò facendo scivolare in avanti le ciocche corte dei suoi capelli, era così nervosa e non aveva il sostegno nè l'aiuto di Syaoran nè di Meiling in quel momento.
"Anche per me è un piacere, Sakura, spero che mio figlio continui ad esercitarsi con la magia"
"O-oh certo signora, spesso mi da una mano ad imparare nuove tecniche" rispose veloce cercando di mettere in luce l'abilità del suo ragazzo.
"Ne sono felice" rispose la donna aprendosi in un sorriso tranquillo, tornando subito dopo in una posa elegante e serie.
Ora capiva perché Syaoran apparisse tanto composto e serio quando lo conobbe.
Fortunatamente le sorelle Li ci misero poco a farla sentire di nuovo a suo agio, con il loro aiuto scelse la sua lanterna e quella per Syaoran, ammirò le varie danze e spettacoli di burattini. La danza del dragone la sorprese in pieno, ma ciò che attendeva più di tutto doveva ancora arrivare.
"Penso che a momenti inizi l'esibizione di vostro fratello, si sarà preparato a dovere?" ecco un altro motivo per cui il ragazzo era fuggito via come un fulmine: il timore di sbagliare.
"Certo che sì, madre. Meiling ha detto che si è esercitato ogni sera nelle ultime sei settimane" e Sakura scoprì, in quel momento, un'altra cosa che non sapeva. Se solo Syaoran glielo avesse chiesto lei gli avrebbe dato una mano.
Si diressero verso il palco allestito per l'occasione, sullo sfondo vi erano alberi di cartone e cespugli. Presero posto tra le fila iniziali, non stava più nella pelle, era troppo curiosa di sapere cosa avrebbero fatto.
La musica tradizionale cinese partì, era un assolo di erhu* quello?
Accompagnati da quelle note i due cugini Li salirono sul palco e, prima di sfoderare le due catane s'inchinarono. Si misero in posizione, estraendole: Sakura rimase sopresa nel vedere che la katana da lui usata era rossa, diversamente dal completo verde ed oro che indossava... e che gli stava benissimo.
Entrambi iniziarono a muoversi lentamente, facendo girare le spade e incrociandole tra di loro, era la prima volta che assisteva a qualcosa di simile.
Ad ogni fendete la posizione dei piedi e delle braccia cambiava, fingevano di colpirsi l'un l'altro, giravano su di loro facendo svolazzare le maniche delle casacche che sembravano avvolgerli tra i loro colori.
L'eleganza di ogni gesto la lasciava sempre di più a bocca aperta: Syaoran era capace di ciò e non glielo aveva detto?
Avrebbe tanto voluto essere brava con le riprese come Tomoyo, avrebbe voluto averla lì con lei per immortalarle quel momento e custodirlo.
La musica arrivò ormai alla nota finale e, con un fendente, Meiling finse di colpire a morte Syaoran che lasciò cadere la sua katana sul pavimento del palco in legno.
Un applauso si levò alto nel cielo mentre molti dei presenti si alzavano in piedi fischiando. Anche Sakura si alzò in piedi applaudendo vivacemente, Syaoran incrociò il suo sguardo sorridendole e lei sentì il cuore volare via dalla sua cassa toracica. Lei a quei sorrisi non ci si sarebbe abituata mai.
Una volta conclusosi con i ringraziamenti, Meiling e Syaoran tornarono dai loro familiari.
"Ho comprato una lanterna anche per te" disse Sakura euforica avvicinandosi a lui che la guardò sorpreso "Non dovevi"
"Infatti volevo, ed eccola qua"
"Perché non le fate volare insieme? Potete andare in cima alla collina, da lì si ha una vista magnifica" suggerì Fuutie indicando la collina alle loro spalle.
Syaoran afferrò la mano di Sakura, salutando frettolosamente tutti, trascinandosela dietro tra la folla presente in quel vasto spazio. Sakura rideva, accompagnata dalla risata del ragazzo. Ormai lontani, sulla sommità della collina, cercarono di riprendere fiato "Perché l'hai fatto?"
"Perché volevo condividere questo momento solo con te" strinse maggiormente la mano della ragazza, per poi addolcire la presa e accarezzarla con il pollice. Sakura gli sorrise apertamente, porgendogli nuovamente la lanterna "A momenti le faranno volare, scriviamo il nostro desiderio?"
Il ragazzo la guardò annuendo, cosa avrebbe scritto lui?
Lei non aveva molto da esprimere, aveva tutto ciò che voleva.
Forse... scrisse sulla lanterna passando poi il pennello e la vernice a Syaoran - aveva acquistato anche quelli con le lanterne.
Con la magia Syaoran accese la fiammella della lanterna di Sakura "Al mio tre la lasciamo... uno..." Sakura deglutì, sperando non scorgesse la scritta "...due..." allentò la presa e stessa cosa fece anche lui "...tre!" la lanterna prese il volo alzandosi sempre più in alto. Seguirono lo stesso procedimento anche con quella di lui e rimasero seduti lì, sull'erba ad ammirarle: si unirono ad una scia luminosa, creata dalle altre lanterne. Sembravano tante lucciole che si mischiavano tra loro.
Sakura sorrise, poggiando la testa contro la spalla del ragazzo.
"Che desiderio hai espresso?" chiese lui, curioso; Sakura gli sorrise lasciandogli un bacio sulla guancia "Desidero poter vivere altri momenti come questo, tu?"
"Di poterli vivere con te" e sotto le luci di quelle lanterne si scambiarono - l'ennesimo - bacio, di quelli silenti e carichi di emozioni.
Uno di quei baci che ti lasciano con il sorriso sulle labbra, lo stesso sorriso che Syaoran le dedicò prima di poggiare la fronte contro la sua.
E lei viveva di quel sorriso.


Kimono*: abito tradizionale giapponese.
Katana*: tipica spada giapponese, lunga e curva con un taglio solo da un lato.
Obi*: la tipica cintura usata per chiudere il kimono.
Erhu*: tipico strumento cinese, simile ad un violino.




   
 
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