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Autore: AlekHiwatari14    20/04/2018    1 recensioni
La realtà si fonde con la fantasia tramite degli eventi. Quando il destino è stato scritto e Materia ti ha scelto per combattere nella sua armata, non puoi far almeno di combattere e accettare ciò che accade. Guerrieri di Cosmos e di Chaos vengono a contatto con me. Sun, ragazza comune, finita per scherzo su Dissidia.
Perchè sono qui? Cos'ho fatto per meritarmi questo?
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 34



"Perchè siamo venute qui?"Inizio a domandare a Terra presa dalla curiosità di quel luogo chiamato Gola Lunare.
"Wol e Y'shtola dovrebbero essere nei paraggi. Inoltre Cecil è addetto al cibo oggi. Noi stiamo andando solo ad alleggerire il suo incarico."Spiega facendomi comprendere la situazione.
Cominciamo a camminare, quando sentiamo dei rumori d'armi. Qualcuno sta combattendo.
"Presto, andiamo!"Incita Terra conducendomi nel luogo dello scontro.
Afferro l'arma, ormai pronta a tutto. Non posso permettere che mi faccia sopraffare un'altra volta. Non voglio. 
Con questi pensieri e la curiosità di capire chi fosse, ci dirigiamo in quel luogo. Con grande sorpresa, vedo Garland, Ardyn e Ex-Death che affrontano Wol, Y'shtola e Cecil.
Punto il mitra verso i miei rivali, colpendoli in pieno. L'agguato è riuscito. Sono riuscita a prenderli di sorpresa. Dopo vari colpi, vedendosi in minoranza numerica, i tre se la danno a gambe ed io mi avvicino a Cecil e agli altri:"State bene?"
"Si, grazie."Risponde il seleniano alzandosi e aiutando Y'shtola a curarsi, ma di certo per il raccolto non è andato tutto liscio come pensavano.
"Noi stiamo bene, ma le cibarie...."Mormora Wol mostrando quel mangiare che hanno raccolto.
E' tutto spappolato e rovesciato a terra. Pochi di quei frutti si sono salvati.
"E....adesso?"Chiede perplessa Terra.
"E adesso cerchiamo altro cibo. Se non troviamo nulla... dovremo fare il digiuno."Spiega la miqo'te amareggiando un po' tutti. 
Non credevo che del cibo andato così, potesse essere un problema.
"Forza, non è tempo di chiacchierare. Mettiamoci in marcia e dividiamoci."Propone Cecil, seguito da Wol:"Sono d'accordo. Così troveremo prima altre cibarie."
Facciamo come ci è stato chiesto. Terra decide di rimanere lì per raccogliere il cibo rimasto intatto, io e Y'shtola ispezioniamo altre aree, mentre Cecil e Wol vanno dalla parte opposta alla nostra.
Giriamo per Cordelia, Midgar, Besaid, Rabanastre e Eden lasciando il resto di ciò che non abbiamo visto ai nostri due compagni.
Purtroppo del cibo nemmeno l'ombra.
"Mi sa che dobbiamo arrangiarci."Ipotizza Y'shtola vedendo che siamo riuscite a raccogliere solo pochi frutti.
"Com'è possibile? Perchè c'è così poco cibo?"
"Guarda che non siamo gli unici a procurarcelo. Anche i guerrieri di Spiritus fanno come noi. E' normale che ad un certo punto il cibo scarseggia."
"Si, ma... le altre volte..."Tento di dire confusa, ricordandomi che ogni volta c'è sempre una grande varietà di frutta ovunque.
Com'è possibile che proprio ora non c'è nulla?
"Le altre volte hanno avuto il tempo di moltiplicarsi e crescere."Interrompe la miqo'te lasciando altri punti interrogativi nella mia mente.
"Cosa? Ma è assurdo. Cioè...com'è possibile una cosa del genere?"
"E' strano, lo so. Non chiedermi il motivo. Ne so quanto te. Questo posto non mi piace proprio per questa particolarità."
E' assurdo! Decisamente assurdo!
Presa dai dubbi, comincio a pensare al digiuno che dovrò fare. Non so se riuscirò a sopravvivere.
La miqo'te si accorge del mio disagio, venendomi vicino.
"Avanti, non fare quella faccia. Oggi mangeremo di meno. Domani facciamo una raccolta un po' più abbondante. Sta tranquilla."Cerca di tranquillizzarmi, ma... non è che io sia così calma.
Insomma...siamo riuscite a raccogliere a stento dieci mele e noi ne siamo ben sedici, senza contare dei altri sette che vegliano sul sonno di Shinryu e non si sa mai quando ritorneranno a rifocillarsi.
Arriviamo al palazzo di Materia e il banchetto è davvero scarso. 
"Ragazzi, prendete solo un frutto."Dirige Wol, lasciando anche gli altri insospettiti da quel disastro raccolto.
"Perchè è così poco?"Domanda Tidus afferrando la mela che gli porge il guerriero e Cecil non esita a rispondergli:"Siamo stati attaccati e il cibo è andato. Nella confusione ci abbiamo camminato sopra. Siamo riusciti a salvare ben poco."
"Eh? Cos'è questa miseria?"Ripete Bartz deluso dal poco cibo trovato dai compagni.
"Accontenti. Non siamo riusciti a trovare altro."Inzittisce Y'shtola dando una banana in mano all'eroe che comincia a protestare.
"E che me ne faccio di una banana?"
"Hai due opzioni. Mangiarla o darla a qualcun altro."Replica Firion, seguito da Gidan:"In realtà ci sarebbe anche una terza, mettertela da tutt'altra parte."
Tutti cominciamo a ridere vedendo il siparietto comico che si è creato.
"Tutt'altra parte? Ma per chi mi avete preso? Non mi piace prendere in quel modo le banane."Si lamenta il castano sedendosi accanto a Squall che gli da una pacca in testa.
"Ehi!"Sbraita Bartz, mentre Cloud si siede accanto a lui con il suo frutto tra le mani e difende il genoma dicendo:"Ma cos'hai capito?"
"Guarda che hai capito male."Interviene Tidus unendosi ai tre e facendo sussultare l'eroe del quinto Final Fantasy:"Che?!"
"Intendeva dire che avresti potuto conservarla."Spiega Squall per poi continuare insieme a Cloud e a Tidus chiamandolo:"Pervertito."
"Pervertito, io? Ma se mi dice che me la posso mettere da tutt'altra parte mi fa capire una cosa per un'altra."
Quell'aria così scherzosa e familiare che si è creata mi fa ridere. Anche se il cibo è scarso, questi ragazzi sono in grado di rendere tutto più armonioso.
Mi sento proprio bene a stare con loro, ma...non capisco.
Perchè mi sento così strana? 
E' quasi come se mancasse qualcosa, ma non capisco cosa.
Ho ancora lo stomaco che brontola. Di certo quella pera non ha colmato la fame che ho.
Decido di fare quattro passi, rimanendo in allerta nel caso venissi attaccata da nemici.
Durante il cammino mi imbatto in lui, in Kuja.
"Ah...ecco dov'eri finita."
"Piantala di starmi dietro. Ho altre cose da pensare."Mi irrito, sdeviando il percorso e tornando indietro.
"Perchè sei fuggita?"
Ma davvero fa? Cioè pensa che io sia così scema da non averlo capito che voleva scopare con me?
Tsk...adesso gliene dico quattro.
Mi fermo e mi volto nervosamente verso di lui, puntandogli il dito contro.
"Che domande? Pensi che non sappia quello che avevi in mente?"
"Huh?"Farfuglia confuso, mentre continuo a spiegare, incrociando le braccia:"Sia ben chiaro, non sono una che lo fa col primo che passa."
Dopo qualche secondo di silenzio sento la sua risata. Lo fisso incredula mentre lui scuotendo la testa sposta lo sguardo verso di me.
Smette di ridere, guardandomi maliziosamente chiamandomi:"Mpf...porcellina."
"Che?"
"Pensavi davvero che volessi farlo con te?"Comincia a domandare e allora rispondo:"Certo. Altrimenti quale altra attenzione volevi?"
"Beh...ci sono altre attenzioni come mettermi lo smalto, pettinarmi coda e capelli, farmi creme... non è che l'attenzione è solo quello."
Ok, mi sento una vera e propria sciocca.
Come se non bastasse lo stomaco brontola ancora. Il rumore mi crea un enorme imbarazzo e sposto lo sguardo verso altre parti per non far notare il rossore che ho in volto.
Il villano si mette la mano sul fianco iniziando a chiedere:"Non hai ancora mangiato?"
"In realtà ho mangiato. Una pera, ma ho mangiato."
"Come mai così poco?"
"Siamo stati attaccati dai tuoi alleati e il cibo è andato. Siamo riusciti a recuperare ben poco."Rivelo lasciandolo perplesso.
Lo vedo avvicinarsi a me per guardarmi negli occhi e dirmi:"Guarda che se hai fame, posso procurarti io altro cibo."
"E come? E' tutto finito!"
"Non proprio tutto. Ho la mia scorta personale."Informa per poi darmi le spalle e dirmi:"Seguimi."
Sinceramente non ho voglia di seguirlo, ma il brontolio e la fame non posso sopportarli. Faccio come dice e mi ritrovo ad Alexandria, nel castello che lui ha preso.
"Pensi che io creda che tu abbia del cibo qui dentro?"
"Non voglio che lo pensi, ma che lo vedi."Mi risponde aprendo una porta e lasciandomi esterefatta.
"Benvenuta nella cucina reale della regina di Alexandria. Prendi tutto quello che vuoi."
Avanzo lentamente vedendo non solo frutta, ma anche pesce, verdure e carne. Finalmente posso mangiare qualche altra cosa oltre alla solita frutta.
Ci sono anche le pentole per cucinare e non perdo tempo a mettermi ai fornelli. Il genoma rimane lì a fissarmi, quasi incredulo dai miei gesti.
"Che stai facendo?"
"Non vedi? Cucino."
"Sai cucinare?"
"Me la cavo."Gli dico, mentre lui rimane lì, per poi sedersi su di un tavolo ad aspettare che finissi di cucinare la carne e le patate.
Finalmente un pasto decente.
"Vuoi assaggiare?"Chiedo vedendolo incuriosito da ciò che ho cucinato.
Mi siedo accanto a lui dandogli una posata tra le mani per fargli gutare ciò che ho cucinato.
Lo vedo fissarmi e cominciare a fare domande:"Eri una cuoca?"
"No, te l'ho detto. Me la cavo in cucina."
"Però è buono. La prossima volta veniamo qui a mangiare. Sicuramente è meglio del cibo che portano i miei compagni."Rivela prendendo un altro boccone.
"Tu non sai cucinare?"
"Certo che no. Non mi metto a sporcarmi le mani con sudicia farina e altri ingredienti che potrebbero danneggiare le mie unghie."
Nel sentirlo lamentarsi, me la rido.
Quando fa il narcisista schifato è davvero divertente.
"Perchè ridi?"
"Niente."Replico scuotendo la testa e continuando a mangiare.
Non so perchè, ma quando sto con lui sembra che ogni vuoto nel mio petto va via, lasciando solo gioia.
Non credevo che un cattivo potesse rendermi felice.
Non credevo di poter provare un sentimento del genere proprio per lui.
Ho sempre sentito che fosse diverso, ma non so se riesco ad accettarlo. 
Lui è così femminile, è dalla parte di Spiritus e oltre ai gesti anche l'aspetto è molto androgeno e confusionario. Anche standoci bene...non so se riesco ad accettare questo suo lato.
"Sun?"Mi chiama vedendomi incantata a fissarlo.
Sono rimasta con la forchetta in bocca e il piatto vuoto tra le mani.
Mi alzo velocemente posando quegli oggetti, mentre lui continua a chiedere:"Dormi qui stasera?"
"Perchè me lo chiedi?"
"Così... per sapere."
Annuisco per poi voltarmi verso di lui e confermare:"Ovvio che dormo qui. C'è quel bel letto sopra che mi aspetta!"
Andiamo nella stanza da letto. Mi siedo, mentre Kuja va in bagno.
E' deciso a riprendere quello che abbiamo lasciato in sospeso, infatti ha preso la spazzola e me l'ha portata.
"Huh?"Farfuglio non capendo.
"Ho bisogno di una pettinata ai capelli e alla coda."Mi replica autoritario, sedendosi sul letto accanto a me.
Sospiro, per poi cominciare a pettinare quei capelli così soffici. 
Mi blocco di colpo e lascio cadere quei capelli, distaccandomi da lui.
"Ehi, che fai?" Mi domanda, mentre io poso la spazzola presa da quei strani sentimenti che tento di tenere per me.
Che mi sta succedendo? Perchè mi sento così presa da lui? 
   
 
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