Anime & Manga > Dragon Ball
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Autore: kamy    20/04/2018    1 recensioni
Raccolta di oneshot multipairing e multishipping su DBZ.
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Lime, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Threesome
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Ringrazio anche solo chi legge.
Godel. Fantasy!AU.
Day 14 cose che hai detto dopo avermi baciato.
Scritta sul testo Chasing Cars degli Snow Patrol.
Scritta per ‘Il prompt del lunedì’ di Il giardino di Efp.
Prompt di S.S. V. D.: - She came to me one morning/one lonely Sunday morning/her long hair flowing in the mid winter wind/I know not how she found me/for in darkness I was walking/destruction laid around me/from a fight I could not win. (Lady in Black - Uriah Heep).



Cap.15 L’amante della morte

Gohan camminava lungo la distesa di neve, a capo chino, strofinando le mani tra loro, il suo fiato si condensava davanti al suo viso. Sporadicamente si trovava di fronte degli alberi secchi, il cielo plumbeo sopra di lui si stava annuvolando e il vento gelido gli sferzava il viso.
< Mi sento richiamato qui, come se fossi in un sogno. Ad ogni passo mi sento sempre più distaccato dalla realtà > pensò.
Rischiò di cadere nella neve, si passò le mani sulle braccia. Vide una figura in lontananza e si fermò, il suo battito cardiaco accelerò.
Era una figura femminile che spiccava in contrasto col manto candido.
< In questa domenica mattina solitaria, nel cuore dell’inverno, ho trovato la creatura più bella che io abbia mai visto > pensò Gohan.
La giovane socchiuse le labbra rosee, le sue iridi azzurre brillarono.
“Vieni da me. Faremo tutto da soli, non abbiamo bisogno di nulla e di nessuno.
Se mi stendessi qui, ti stenderesti con me e dimenticheresti il mondo?” cantò con una delicata voce da usignolo.
< Non so come abbiamo fatto a trovarci. I tuoi capelli sembrano fiumi d’inchiostro che scorrono nel mare del bianco.
Questa oscurità in cui camminavo mi ha condotto a te, forse mi hai richiamato tu, splendida creatura sconociuta > pensò Gohan.
“I-io… non so chi sei, ma so che già provo qualcosa per te…”. Le corse incontro, le gambe le tremarono e cadde carponi nella neve, rabbrividì e si alzò, il viso bluastro per il freddo.
“Non so bene come dire quello che provo perché quelle tre parole: io ti amo, vengono dette troppo spesso e non sono di certo abbastanza per te.
Diventeremo troppo vecchi fin troppo presto, non voglio perdere neanche un secondo. Dimenticherò tutto quello che mi è stato insegnato per te. Troviamo un luogo dove la vita esplode dando il meglio di sé, un nostro giardino segreto, abbandonando questa landa ghiacciata” mormorò.
“Il tempo non conta, vieni da me” cantò lei. Raggiunse Gohan con passi cadenzati, i suoi piedi non lasciavano impronte nella neve. Prese le mani di lui nelle proprie e lo guardò in viso, la sua veste color pece le aderiva al corpo sottile.
“Come ti chiami, splendida creatura?” domandò.
“Mi chiamano in molti modi, ma per te posso essere semplicemente Videl” disse lei con voce dolce.
La neve divenne nera intorno a loro e gli alberi iniziarono a ripiegarsi su loro stessi, trasformandosi in cenere.
< Sento che questa è una lotta per la vita. La distruzione stessa avanza intorno a noi, ma è una battaglia che non posso e non voglio vincere > pensò Gohan. Il vento gli faceva ondeggiare una ciocca di capelli neri sull’ampia fronte, le sue iridi color ossidiana brillarono.
“Sprechiamo del tempo inseguendo idee che, come macchine, ci sfrecciano in testa. Ti prego, aiutami a non farlo mai più” implorò.
“Ho bisogno della tua grazia a ricordarmi di ritrovare me stessa” cantò Videl. I loro visi erano così vicini che i loro fiati si confusero.
“Ritrovo tutto quello che sono, e sono sempre stato, lo rivedo nei tuoi occhi perfetti” mormorò Gohan, rabbrividendo a guardare l’azzurro degli occhi di lei.
Videl lo baciò, Gohan sentì la spossatezza invadergli le membra, mentre ricambiava al bacio.
Videl gli accarezzò una guancia con la mano gelida e sorrise.
“Resteremo insieme per sempre, le nostre anime saranno legate. Perché un altro mio nome è ‘Morte’” sussurrò.
Il corpo di Gohan cadde nella neve, privo di vita, mentre la sua anima compariva tra le dita sottili di lei.


  
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