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Autore: Daerys the Drow    22/04/2018    0 recensioni
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(In a heartbeat) Ecco perchè JJay non si dovrebbe presentare in anticipo per le prove della band. E lo sapeva anche lui.
(Friends...?) Hugo si fidava ciecamente di Etan e l'avrebbe sempre fatto.
(Tip-mistle-toe) Etan è in missione e nessuno riuscirà a fermarlo!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing
Note: OOC, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Tip-mistle-toe

 

Meno male, Hugo non l'aveva presa così male, in fondo!

Etan era rimasto non poco sorpreso da quello che gli aveva detto l'amico. Quello che era successo con J.Jay, i suoi sentimenti, il bacio... di certo non poteva mentire al suo migliore amico, il suo onore non glielo permetteva! Così aveva dovuto dirgli cosa provava lui in realtà: una profonda, meravigliosa, infrangibile amicizia.

Ma ecco, era amicizia. Si era quasi sentito male nel dirgli la verità, quello era il suo migliore amico! Gli avrebbe spezzato il cuore! Ma sarebbe stato peggio mentirgli per sempre ed era convinto di aver fatto la scelta giusta, ma non bastava: per essere corretti doveva chiarire le cose non solo con Hugo, ma anche con l'altro interessato, JJay.

E qui cominciavano i dolori.

Perchè in realtà, di tutto il discorso che gli aveva fatto Hugo, c'era una cosa che proprio non gli andava giù ed era il fatto che avesse baciato J.Jay.

Lo sapeva che in fondo non era colpa di Hugo ed era stato quel ciuffetto di zucchero filato a farlo, però... no, non doveva pensarci. Ora il problema era un altro: come avvicinarlo? Lui era abituato a seguire la regola d'oro “sorridi e gli altri ti sorrideranno”, ma sapeva che con J.Jay non avrebbe funzionato; allo stesso tempo, non si era curato di pensare a come avrebbe dovuto comportarsi. In fondo come poteva pensare che un giorno gliel'avrebbe detto?

Per fortuna, i lunghi pomeriggi passati ad osservare il suo comportamento l'avrebbero aiutato, o almeno ci sperava. Quel giorno si trovò nel luogo cruciale in cui avrebbe portato a termine il suo piano: il centro commerciale. Finalmente era arrivato il momento dell'azione!

Scrutò la folla circostante per adocchiare Hugo, che lo avrebbe dovuto raggiungere per il loro consueto giro dei negozi di giochi sotto il periodo natalizio. Era contento di poter ancora fare quelle semplici piccole cose in sua compagnia; anche se l'aveva rifiutato, Hugo restava il suo migliore amico e principale punto di riferimento, anche se c'erano un paio di cose che non aveva detto nemmeno a lui.

E sì, gli sarebbe anche stato utile, perché dove c'era Hugo, c'era... bingo! Una testolina rosso acceso spiccava tra la folla, attirando il suo sguardo. J.Jay ci provava con tutte le belle ragazze, il che comprendeva Eliantho.

“Un buon modo per aumentare le probabilità di incontrarlo” sorrise tra sé.

Agitò il braccio per farsi vedere e li raggiunse.
-Finalmente! È mezz'ora che mi trascino dietro questo peso morto!- brontolò Hugo raggiungendolo.
-Ma Hugino, il peso morto l'hai appena incontrato...- la ragazza squadrò Etan, indispettita.

Tra una battuta di Etan, una frecciatina di Eliantho e le risposte scazzate di Hugo, iniziarono il loro giro per il centro commerciale, a caccia di cosine interessanti nei negozi di giochi, giocando mentre camminavano. Hugo adocchiò un GameStock.

-Hey, ci sono i saldi! Etan, andiamo a dare un'occhiata!-

-Sììì! Magari Zelda è sceso di prezzo!- il biondino fece per seguirlo, ma fu accalappiato da Eliantho.

-Dove credi di andare anche tu?- La ragazza attese che Hugo fosse abbastanza lontano, poi guardò intensamente Etan negli occhi: -Lo vedi quel vischio laggiù? Tra dieci minuti portaci Hugo sotto.-

-Cosa? E perché?-

-Niente domande!-

“Ah, quindi ha un piano anche lei...” Etan mise su un sorriso e andò verso il negozio lasciandola con una delle sue solite osservazioni sceme. Peccato che, al contrario della rossa, si fosse già accorto di un altro particolare: un ceruleo ciuffetto cotonato.

“Spiacente Eliantho, oggi non posso stare al tuo gioco.”

Si assicurò che la ragazza non lo notasse mentre non entrava da GameStock e tornava indietro trottando:-Eliantho, ha detto Hugo che ti deve parlare! È ancora nel negozio!-

-Il mio Hugino mi vuole! Arrivo subito, amore mio!- la giovane partì in quarta senza pensarci due volte. A Etan dispiacque un po' per la menzogna, ma le avrebbe chiesto scusa dopo: in quel momento era troppo concentrato sul suo obiettivo, il ragazzo che adesso lo guardava irritato.

Ricambiò con uno sguardo serio e J.Jay sentì che c'era qualcosa di strano.

-E allora? Devi stare lì a fare lo spaventapasseri ancora a lungo?-

-No, ti devo parlare.- si avvicinò senza staccare gli occhi da lui.

-Allora spara, mi hai appena fatto scappare un bocconcino e la cosa non mi fa felice.-

-Riguarda il bacio che hai dato a Hugo.-

A J.Jay sembrò che l'aria fosse diventata irrespirabile e irrigidì tutti i muscoli, prendendo in considerazione l'ipotesi di imitare gli opossum per scamparla. Ma poi vide Etan che continuava ad avvicinarsi.

-Ok, e allora? Hai qualcosa di intelligente da dire?-

-Circa.- gli arrivò di fronte, molto, troppo vicino.

J.Jay sembrò capire qualcosa.

-L-lo sai che qua sopra c'è del vischio...-

-Appunto.-

Etan si sporse leggermente e lasciò che le labbra s'incontrassero.

   
 
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