Film > Thor
Segui la storia  |       
Autore: kibachan    22/04/2018    2 recensioni
Un excursus su vari momenti della vita di Loki, dalla sua nascita in poi, sui legami e le relazioni con la sua famiglia, in particolare con sua madre Frigga, che l'hanno condotto lentamente a diventare il dio degli inganni.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frigga, Loki, Odino, Sif, Thor
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAP 4 – 3 ANNI DOPO
 
Loki guardava stranito suo padre che lo teneva per mano mentre percorrevano i corridoi del palazzo. Non lo faceva mai. Ma stava tenendo per mano anche Thor dall’altra parte, perciò pensò che fosse per quello.
Gli aveva raccontato la storia del tesseract mentre raggiungevano la sala dei trofei, di come l’aveva portato via ai giganti del ghiaccio perché non potessero più servirsene, e lui aveva pensato che fosse davvero potente per aver sottomesso un intero popolo… ma anche… e non era riuscito a impedirsi di pensarlo… davvero crudele.
Guardò Thor che al contrario di lui saltellava al fianco del padre, sembrando incapace di tenere a freno la sua energia traboccante. Aveva 8 anni e, come Loki aveva previsto, già da un anno era alto quanto lui e parecchio più grosso.
 
-padre! Padre! Raccontaci ancora delle tue battaglie!- esclamò il biondo
 
-il momento più importante è quello in cui si ristabilisce la pace Thor, più che la battaglia stessa- rispose Odino sorridendogli.
 
-padre, non pensi che la pace non sia sincera se una delle due parti è stata talmente stremata da non avere scelta?- intervenne Loki. Odino gli rivolse uno sguardo in tralice, ma fu Thor a rispondergli
 
-ti riferisci a quando fai la pace con me perché hai paura che ti picchi troppo fratello??- esclamò ridendo, alleggerendo involontariamente la tensione –padre quando sarò grande diventerò così forte che sbaraglierò chiunque si parerà sulla mia strada! Sarò il guerriero più feroce che si sia mai visto ad Asgard!- urlò con il pugno in alto un attimo prima di scappare in giro, correndo per la sala dei trofei appena raggiunta.
 
Odino sospirò sorridendo, ma domandandosi se tanto ardore sarebbe riuscito ad indirizzarlo nella direzione giusta. Poi si voltò verso Loki, che invece gli era rimasto accanto. Lo guardò per un momento negli occhi, quegli occhi neri come pozzi che quel bambino non abbassava mai davanti a lui. Cercò di scorgere qualche segnale del mostro che si celava dietro l’illusione di sua moglie, ma vide solo un ragazzino minuto.
Teoricamente era il suo primogenito, e riconosceva la sua intelligenza e la sua scaltrezza, atipica per i suoi 13 anni, eppure non gli piaceva il cipiglio del suo sguardo. Gli sembrava non avesse alcun rispetto per lui, che lo guardasse sentendosi superiore. Nei momenti più lucidi si domandava fino a che punto il suo giudizio su quel bambino fosse influenzato dal sapere chi fosse in realtà.
 
-non mi piace che mi manchi di rispetto di fronte a tuo fratello, Loki- lo apostrofò duramente
 
-non intendevo mancarti di rispetto padre- rispose sinceramente il ragazzino
 
-le insinuazioni che hai fatto prima mi hanno mancato di rispetto- replicò Odino.
 
Loki lo guardò per un lungo momento. Come figlio sapeva fosse sbagliato pensare male di suo padre, eppure non poteva fare a meno di credere che fosse sbagliato che Odino non ammettesse che ci fosse della crudeltà nell’aver decimato il popolo dei giganti del ghiaccio, nell’avergli sottratto la fonte del loro potere affinché non tornassero mai più ai fasti di un tempo.
L’ipocrisia di suo padre, che nascondeva la sua ferocia dietro alla necessità di fare la cosa giusta, lo infastidiva. Pensò che fosse uguale a Thor in questo.
Lui non era così.
 
-perdonami. Non era mia intenzione- disse in tono neutro.
 
Odino notò di come non ci fosse alcun rammarico nella sua voce e nei suoi occhi e si inginocchiò di fronte a lui tenendogli le mani sulle spalle
 
-ricordati Loki, la cosa più importante è la pace. Un re deve perseguire qualsiasi strada per raggiungerla- gli disse.
 
Loki annuì. Lui sarebbe stato il re di Asgard un giorno. Suo padre stava tentando solo di insegnargli ciò che voleva dire secondo lui essere…
 
-padre!!- l’urlo di Thor oltre le spalle di Odino interruppe il flusso dei suoi pensieri – cos’è questo!?- urlò ancora facendo girare i due
 
-per tutti gli dei- sussurrò Odino scattando in piedi stupefatto. Loki saettò lo sguardo dal padre al fratello: Thor brandiva tra le mani un colossale martello tutto decorato da intarsi. –il Mijolnir… Thor… riesci a reggerlo?- quasi balbettava dall’eccitazione il padre degli dei
 
-è leggero padre…- rispose il biondino, accortosi persino lui di tanto sgomento.
 
Il sorriso di puro orgoglio che attraversò il volto del padre fece stringere il cuore di Loki
 
-non è un martello qualsiasi, figlio. Solo chi è degno di salire sul trono di Asgard, di governare i nove regni, riesce a brandirlo!- spiegò Odino non riuscendo a frenare l’eccitazione nella sua voce.
 
Thor, suo figlio, il suo unico figlio, riusciva a sollevare Mijolnir, a soli 8 anni! Era degno, non c’era dubbio, il Mijolnir non poteva sbagliare. Tutto sarebbe andato a posto, il furore e la ferocia del suo ragazzo sarebbero stati indirizzati solo al bene dei nove regni, non doveva più preoccuparsi.
Loki osservò il fratello che sorrideva, anche lui gonfio d’orgoglio come un tacchino.
Lui sarebbe stato in grado di sollevare Mijolnir? Desiderò provare con tutte le sue forze. Ma il terrore di fallire sotto gli occhi di suo padre lo fermò.
 
-bene- stava dicendo Odino –questo è un grande giorno! Da oggi quello sarà definito da tutti “il martello di Thor” degno erede del trono di Asgard!- aggiunse non rendendosi conto della pugnalata invisibile che stava sferrando a Loki in quel momento. Suo padre non considerava nemmeno l’ipotesi che anche lui potesse sollevarlo? Il moro aprì la bocca per parlare ma non ne uscì alcun suono. Rimase fermo a guardare il martello che Odino aveva chiesto a Thor di poggiare di nuovo, prima di rincamminarsi. Degno erede del trono, aveva detto. Ma lui era il primogenito di Odino, non era forse lui l’erede del trono di Asgard?
 
-Loki! Vieni figliolo, non restare indietro- la voce di suo padre fermò la sua mano un attimo prima che sfiorasse il martello. La ritrasse.
Non volle scoprire in quel momento se fosse in grado si sollevarlo.
Lui era degno. Si ripeté. Era il primogenito di Odino, era già vicino a diventare il mago più potente che i nove regni avessero visto, lo era per forza.
 
Fu mentre tornavano indietro che, un po’ defilato in un corridoio laterale, quasi nascosto, scorse un oggetto che attirò la sua attenzione. Prima, preso dai racconti di suo padre, non lo aveva notato. Ma ora esercitava su di lui un fascino particolare. Era un grosso cubo luminescente, di un ammaliante tono di azzurro. Dalla descrizione che il padre aveva fatto Loki capì che si trattava del tesseract. Quell’oggetto lo chiamava. Di più, sembrava chiamarlo a sé proprio per nome. Sentì i polpastrelli fremere mentre li avvicinava a quel cubo incantatore
 
-non toccare il tesseract Loki!- la voce di Odino era gelida. Come non era mai stata –non toccatelo nessuno dei due- si corresse un istante dopo davanti agli occhi sgranati e smarriti del ragazzino –è un potere che non siamo in grado di comprendere- spiegò mentre il moro ritraeva le mani e Thor si affacciava curioso da dietro di lui –non toccarlo mai, Loki- aggiunse, Loki notò, tornando a riferirsi solo a lui –sei in grado di mantenere questa promessa?-
 
-si padre- annuì arrendevole –lo giuro- aggiunse mentre dentro di lui il desiderio di conoscerne il potere si gonfiava come non mai.
 
Odino aveva detto a lui in particolare. Ne era certo. Questo genere di cose non gli sfuggivano. Era perché era un mago? Quali poteri celava quell’oggetto?
Lanciò un ultimo sguardo al tesseract prima di seguire suo padre e suo fratello. Si chiese quanto a lungo la forza del suo giuramento sarebbe stata in grado di arginare la sua travolgente sete di conoscenza e di potere.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: kibachan