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Autore: amilcara95    22/04/2018    2 recensioni
Questa storia è una riscrittura degli eventi, dal secondo film in avanti, che si regge su una importante modifica: Nicole Noone è rimasta sempre al fianco di Flynn Carsen.
Seguite le avventure di Flynn e Nicole mentre saranno impegnati a salvare il mondo dalle più svariate minacce, due volte prima di venerdì, a scoprire i misteri della Biblioteca e a rivelare i segreti della famiglia Carsen.
Se la mia storia vi ha incuriositi almeno un po' siete i benvenuti; per un' introduzione più approfondita c'è il primo capitolo, la storia vera e propria inizia dal secondo ( considerato come il primo dell' elenco).
Storia in più archi narrativi:
- Capitoli 1-8: Ritorno alle Miniere di Re Salomone ( riveduto e corretto, ora è coerente con quanto scritto un anno dopo).
- Capitoli 9-14: La Maledizione del Calice di Giuda.
- Capitoli 15-34: The Librarians, prima stagione.
- Capitoli 35-54: The Librarians, seconda stagione.
- Capitoli 55-74: The Librarians, terza stagione.
- Capitoli 75-?: The Librarians, quarta stagione (dovrò capire se basarla sulla canonica quarta stagione o sullo spin-off annunciato il 18/05/2023).
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Carsen, Nicole Noone
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Librarian and The Guardian '
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Cinquantaduesimo capitolo 

Flynn e Ariel erano tornati a Cicely grazie alla Porta sul Retro e immediatamente si erano accorti, con un certo disappunto, che nella cittadina si stava svolgendo una vera e propria caccia all' uomo con Moriarty a ricoprire il ruolo più attivo; fu proprio l' Immaginario a notare il duo mentre giravano l' angolo.
Sentendo le urla che incitavano la Guardiana a catturare i ricercati il Bibliotecario incitò la fata alla fuga, i due riuscirono a seminare l' Immaginario con relativa facilità così al sindaco non rimase che cercare aiuto e rivolgersi ai cittadini, radunati rapidamente nella piazza cittadina e divisi in squadre di ricerca:" Vi prego, cercate di rimanere calmi. Ora, so che siete tutti turbati per questi stranieri fra di noi, ma vi assicuro che lo sceriffo Noone è... Beh, eccola!"
In quel momento Nicole con un cipiglio furioso in volto arrivò nella piazza della cittadina e chiese stizzita:" Che cosa sta succedendo?"
Il sindaco rispose convinto di aver fatto la mossa migliore:" Beh, ho radunato qualcuno per darti una mano a cercare gli stranieri."
Nicole sibilò irritata:" E secondo te radunare una folla inferocita armata di mazze e bastoni è stata la scelta migliore? Stiamo parlando semplicemente di due forestieri non di due criminali internazionali! È impossibile che siano stati loro a portare via quell' enorme totem, lo avresti già capito anche tu se ti fossi degnato di usare il cervello!"
La Guardiana aveva detto ciò che pensava senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze: aveva infatti ricevuto un messaggio di Flynn che l' aveva messa al corrente di tutto e lei era stata ben felice di sapere che quell' incubo durato tre giorni stava per finire.
Il Bibliotecario e Ariel erano nascosti dietro l' angolo di un edificio che garantiva loro un' ottima visuale sulla piazza; Flynn aveva commentato acido, vedendo Moriarty così vicino a Nicole:" Perché mai anche lui è qui?"
Fu Ariel a dargli una risposta:" Non ci saranno molti luoghi al mondo per un uomo come James quando lo stregone avrà terminato."
Nel frattempo Nicole aveva finito di rimproverare il sindaco, che decise di rivolgersi ai cittadini con il tipico sorriso da politico in campagna elettorale:" Fate tutti silenzio per favore. Dopo aver discusso con il nostro sceriffo, siamo giunti alla conclusione che gli stranieri sono ancora sull' isola."
A quell' affermazione dalla folla di levarono mormorii di stupore e disappunto così l' Immaginario proseguì nella sua arringa:" Sì, sì, lo so. Lo so. Sono venuti, hanno rubato il nostro amato totem. Hanno rovinato la nostra perfetta e felice vita e ancora non sappiamo chi siano o perché vogliano ferirci, ma prometto che io e lo sceriffo elaboreremo un' idea, un piano, per prenderli. Sceriffo?"
Nicole in quel momento stava tenendo a bada l' istinto di fare del male all' Immaginario davanti a tutta quella gente, possibile che Moriarty non avesse ascoltato minimamente nessuna delle sue parole? 
Decise di intervenire per limitare il più possibile i danni e al contempo agevolare Flynn a riportare i Bibliotecari in Biblioteca, disse quindi con tutta la severità e l' autorità di cui era capace, cercando di risultare credibile nella sua parte:" Abbiamo bisogno di tutto l' aiuto possibile. Io, il professor Stone, l' agente Jones e il comandante Cillian con qualcuno di voi guideremo la ricerca all' interno della città. Il sindaco Moriarty invece prenderà il grosso delle forze ed estenderà la ricerca nelle zone boschive e non abitate, dove è più probabile che si nascondano gli stranieri. Insieme riusciremo a trovarli."
Dalla folla si levarono grida di assenso mentre in tutto questo Flynn e Ariel non si erano mossi di un millimetro dalla loro posizione; la fata pensò bene di aggiungere altri dettagli su Moriarty, a beneficio di un irritato Flynn:" James ha implorato di essere mandato qui con i tuoi amici."
L' uomo sibilò irritato:" Già, così può stare con Nicole. Fortunatamente mia moglie non è stata influenzata da questa pazzia collettiva e schifa Moriarty come al solito."
La fata commentò interessata la situazione:" L' incantesimo ha intrecciato assieme le loro storie secondo i loro desideri. Lei però non desidera lui o questa vita, per questo si ricorda tutto. Le loro storie non sono compatibili."
Il Bibliotecario rispose mentre osservava la folla:" Il problema, Ariel, è che questa non è una storia, loro eccetto Moriarty non sono personaggi. Sono persone reali con le loro vite reali e noi salveremo tutti dall' illusione in cui sono finiti."
Ariel sentendo quelle parole rispose spiegando la soluzione al problema:" Allora dovremo far scegliere loro le loro vite e non la storia."
Il newyorkese disse serio:" Bene, allora procederemo con il piano di partenza: li porteremo in Biblioteca e lì cercheremo di farli rinsavire. Useremo la Porta sul Retro per velocizzare il processo."
Nicole nel frattempo aveva lasciato Moriarty con il grosso dei cittadini a perlustrare i boschi, mentre lei aveva suggerito ai Bibliotecari di sparpagliarsi per la cittadina; decise di chiamare Ezekiel per sapere la sua posizione prima di comunicarla a Flynn, ringraziando immensamente chi avesse inventato i cellulari:" Agente Jones, sono lo sceriffo Noone. Ci sono progressi?"
L' australiano comunicò prontamente i dettagli, dopo che Nicole ebbe ottenuto le informazioni di suo interesse:" Abbiamo appena iniziato sceriffo. Vorrei che coinvolgessi l'agenzia. A quest' ora li avremmo già presi."
Nicole disse intransigente e irreprensibile:" No, non voglio che questa città si trasformi in un porto di mare."
Ezekiel, seguito da quattro uomini aveva proseguito nella sua camminata prima di rispondere alla Guardiana, inconsciamente intimorito e certo che se non avesse seguito gli ordini della donna le cose per lui non sarebbero finite bene:" Ricevuto. Appena vedremo l' obiettivo potremo..."
In quel momento infondo ad un incrocio comparve Flynn che si guardò attorno per un attimo per poi fissare Jones e i suoi rinforzi; tutti si fermarono ed Ezekiel avvisò Nicole prima di mettersi all' inseguimento:" Abbiamo appena avvistato il fuggitivo maschio!"
Dopo aver messo via il telefono si rivolse agli uomini che erano con lui:" Fate il giro, bloccate l' altro lato. Non fatevelo sfuggire, ok?"
A quel punto tirando fuori la pistola si mise ad inseguire il Bibliotecario, che con tutta calma aveva svoltato l' angolo e poi era misteriosamente svanito nel nulla; raggiunto dai rinforzi fece loro cenno di tornare indietro, dato che non c'era più traccia dello straniero, rimasto da solo si guardò un attimo intorno pensieroso, per poi essere afferrato da dietro e trascinato chissà dove.
Jacob invece era seguito da un consistente numero di giovani ragazze e qualche ragazzo, diede indicazioni a tutti con piglio autoritario e deciso, sfruttando il suo ruolo di professore:" Attraversate la strada. Attraversate la strada. Controllate da entrambi i lati. Ora potrebbe diventare pericoloso, ok? Ho perso tante brave persone per salvare i Buddha di Bamayin dai talebani. Oggi non succederà."
L' attenzione del professore venne attirata da Ariel che dopo averlo salutato allegramente si era messa anche a girare attorno ad un lampione con aria divertita, provocando volutamente il Bibliotecario perché la inseguisse, per poi salire su una scala che conduceva momentaneamente in Biblioteca; Jacob e il suo gruppo la inseguirono ma il finto professore fu il più veloce a reagire e così, dopo aver ordinato di chiamare Nicole, partì all' inseguimento di Ariel, solo per finire nella trappola della fata.
La Guardiana stava passeggiando con aria attenta, cercando di scorgere qualsiasi ostacolo al piano escogitato da Flynn quando il suo cellulare vibrò; era il marito che le comunicava che tutto era andato per il verso giusto e che i Bibliotecari erano tornati in Biblioteca, a lei sarebbe bastato raggiungerli passando per il bar che era la base dei tre.
Raggiunta la destinazione Nicole vide con sollievo che i tre erano stati semplicemente immobilizzati da Merlino e che, soprattutto, oltre al mago e alla suocera erano presenti anche i suoi figli; per prima cosa la donna andò da loro e abbracciò tutti e tre con affetto e una leggera dose di preoccupazione, disse poi rivolta ad Alastair:" Avete fatto i bravi dalla nonna e soprattutto mi avete dato retta?"
Il diretto interessato annuì per poi chiedere preoccupato:" E tu? Com'è stato passare tre giorni nella città più noiosa d' America?"
La Guardiana sorrise per poi scompigliare affettuosamente i capelli al figlio e rispondere seccata dal ricordo:" Non lo augurerei a nessuno sano di mente. Questa vita è decisamente molto meglio."
Regan voleva sapere altro ma Nicole, con la promessa di posticipare l' interrogatorio si rivolse a Merlino e a Jenkins per fare il punto della situazione:" Flynn mi ha spiegato come stanno le cose. Ho principalmente due domande: Jenkins le è tornata la memoria? Martin com'è possibile che io non sia finita come loro?"
Il primo a rispondere alle domande fu il cavaliere:" È tutto alla normalità ora, signora Carsen. Devo ringraziare la terapia d' urto dei suoi figli per questo, non convenzionale ma decisamente efficace oserei dire."
In tutto questo Cassandra, Jacob ed Ezekiel osservarono confusi e perplessi la scena non sapendo minimamente come comportarsi o cosa pensare di tutta quella situazione a dir poco folle; nessuno sembrava intenzionato ad ascoltarli o a dar loro retta al momento così i tre si rassegnarono a rimanere in disparte ma chiedendosi perché lo sceriffo si comportasse in quel modo.
Merlino nel frattempo espose la sua teoria:" Non ne sono convinto ma potrebbe essere a causa dei miei incantesimi di protezione, avendolo inteso come un maleficio hanno impedito che tu e Flynn perdeste la memoria."
Alla bionda bastò dato che subito dopo si mise di fianco a Flynn e gli disse con aria leggermente divertita:" Spiegherai tu ai ragazzi come stanno le cose, vero? Io ho sopportato tutte queste stranezze per tre giorni, la mia parte l' ho fatta."
Il moro rispose con un sorriso, prima di rivolgersi ai tre prigionieri:" Sei sempre la solita Psicopatica e ti amo per questo."
Dopo una pausa ad effetto iniziò la sua spiegazione dicendo con voce allegra ma con una certa aura d' autorità:" Per iniziare credo sia meglio farvi un piccolo riassunto di tutto quello che vi siete dimenticati. Questa è la Biblioteca; io sono Flynn Carsen, il capo Bibliotecario; il vecchio dall' aria brontolona ma dal cuore d'oro è Jenkins; il vecchio dall' aria più simpatica è Merlino, la graziosa signorina che volevate arrestare è Ariel, una fata; i tre bambini sono Alastair, Regan e Astrea, i figli miei e di Nicole, che fra parentesi è mia moglie; la signora è mia mia madre, Margie Carsen; lo sceriffo Noone la conoscete già ma non ricordate che è la Guardiana e soprattutto c'è una cosa fondamentale che a quanto pare vi siete dimenticati: voi siete Bibliotecari. Siete sotto l' effetto di un incantesimo che vi sta confondendo la memoria. Per farla breve non siete chi credete di essere."
I tre non seppero cosa dire, limitandosi a fissare Flynn con espressioni perplesse ma anche furiose per il rapimento e per essere stati immobilizzati da una forza sconosciuta, non rendendosi conto che Merlino aveva già sciolto l' incantesimo; il Bibliotecario a quel punto dece qualche passo per avvicinarsi a Ezekiel e dirgli convincente e appassionato:" Jones, io non ti sono mai andato a genio e tu non sei mai andato a genio a me. Però dopo due anni abbiamo imparato quantomeno a conoscerci. Tu non sei nelle forze dell' ordine. Tu sei un ladro, anzi, sei il ladro per eccellenza, sei la risposta all' enigma, sei quello che oltrepassa tutti i limiti e apre tutte le porte. La Biblioteca ti ha invitato a unirti a noi*."
Dopo una breve pausa si spostò di qualche passo, si mise di fronte alla rossa e le parlò con lo stesso tono:" Cassandra, hai trascorso la prima parte della tua vita come se fossi invisibile, per tutti quelli attorno a te. Nessuno sapeva che avessi l' intero universo nella tua testa. Quella mente... Quella mente meravigliosa non è fatta per il lieto fine di una fiaba. È fatta per confutare i limiti, e disegnare le mappe, cosicché gli altri possano seguirti."
Infine fu il turno di rivolgersi a Jacob:" Signor Stone, sei fra i migliori cinque storici d' arte del mondo. Rappresenti diecimila anni di storia di esseri umani che cantano, ballano, dipingono e scrivono i loro cuori e le loro anime nel mondo. Questa Biblioteca è stata costruita per te. Questa è casa tua e noi siamo la tua famiglia."
Ariel a quel punto dopo aver constatato che le parole di Flynn avevano smosso i Bibliotecari fece una constatazione con la sua voce sognante:" Qualcosa si è mosso ma non durerà. No, no, no, no. Le loro storie sono state cambiate. Se vuoi farli tornare per sempre, devono rifiutare le nuove storie e... E distruggere quei talismani."
La fata si riferiva al braccialetto di Jacob, la collanina di Cassandra e il badge di Ezekiel, che si erano illuminati di azzurro quando Flynn aveva parlato ai proprietari.
Nicole chiese con un sorriso:" Allora che ne dite ragazzi? Rivolete le vostre vecchie vite? A proposito Secchione, bel discorso."
I tre Bibliotecari diedero un cenno affermativo così loro, la Guardiana, Flynn e Ariel tornarono al bar gestito da Cassandra; il newyorkese fece anche il punto della situazione, decisamente a suo agio nel ruolo di leader della missione:" Ok. Tutti sapete qual è il vostro talismano. Li appoggerete alla base del totem quando Ariel lo riporterà indietro e romperemo l' incantesimo."
La fata disse la sua:" Il totem è ancora là ma è invisibile. O intangibile? Me li confondo. O entrambe?"
A quel punto dalla porta entrò Moriarty con una pistola in mano e un' aria parecchio alterata e minacciosa; disse poi freddo:" Nicole, dietro di me. Ti proteggerò."
Essendo impegnato a tenere sotto tiro Flynn non si accorse che Ariel era sgattaiolata via; la Guardiana d' altro canto fece una grossa risata, divertita dalle parole dell' Immaginario a cui si aggiunse poco dopo anche il newyorkese.
La fata grazie a quell' ulteriore diversivo riuscì ad arrivare tranquillamente dietro alle spalle di Moriarty e a stordirlo grazie alla magia; l' Immaginario cadde a terra privo di sensi così Flynn e Nicole lo scavalcarono senza degnarlo di uno sguardo mentre i tre Bibliotecari osservavano perplessi la scena. 
Cassandra decise di cambiare argomento così una volta affacciatasi alla finestra fece una scoperta nefasta per tutti loro:" Ragazzi... A proposito di andare al totem... Siamo circondati."
Effettivamente nella strada di fronte al bar si stava radunando una folla considerevole; Jacob dopo aver dato un' occhiata aggiunse preoccupato:" Sta arrivando tutta la città e sembra essere sul piede di guerra."
Ezekiel allora propose incoraggiante:" Sul serio, basta che faccia una telefonata all' FBI e posso far arrivare una scorta armata."
Sentendo quelle parole Nicole gli fece ricordare un piccolo dettaglio:" Sì Zeke, tutto molto bello... Peccato che tu non sia un vero agente e la magia di Prospero non è così potente da influenzare la nazione."
Il ladro a quel punto ammise che la bionda aveva ragione così rettificò immediatamente:" Giusto. Non sono dell' FBI. Scusate."
Jacob costatò la situazione è disse poi con una certa irritazione:" No, ma sembra vero. Sembra ancora vero. Hanno appena scoperto la sesta piramide di Giza. Dovrei essere il primo ad entrare!"
Anche Cassandra volle dire la sua:" Io ricordo di aver camminato sulla Luna. Beh... Saltellato in realtà."
Ariel spiegò il perché di quelle strane sensazioni:" Questo tipo di incantesimi narrativi percepiscono quando stanno per essere spezzati. Fanno di tutto per farvi tornare sotto di essi."
Nicole prese rapidamente in mano la situazione e diede i primi ordini:" Ok, tutti cercano Flynn e Ariel, voi tre invece potrete andare al totem indisturbati. Ci vediamo lì."
Tutti a quel punto uscirono dalla porta sul retro del locale diretti al totem mentre sul tetto di un edificio di Cicely era apparso Prospero, intento ad osservare la cittadina; disse poi con un tono minaccioso, rivolto ai suoi nemici, anche se erano impossibilitati a sentirlo:" Pensate di potermi sfuggire? Invece che scappare dall' incantesimo andrete incontro al vostro destino."
A quel punto si dissolse in una scarica di energia azzurrina, pronto a non far spezzare il suo incantesimo.
Jacob stava camminando nei vicoletti deserti della cittadina per ulteriore precauzione, voleva infatti evitare il più possibile i cittadini quando dal nulla apparve una sorta di fumo da cui emerse una donna bruna piuttosto attraente che si rivolse al Bibliotecario con un forte accento francese:" Professor Stone? Proprio l' uomo che cercavo."
Quando fu davanti a Jacob, il Bibliotecario le disse incerto:" Lei è la professoressa Lacroix, del Louvre."
La francese diede conferma e spiegò anche il motivo per cui era lì:" Oui, oui. Siamo rimasti molto impressionati dal suo lavoro, professore. Vorremmo che si unisse a noi come capo curatore e insegnante. La più grande collezione di tesori che il mondo abbia mai visto... Tutti da vedere, toccare e studiare..."
Jacob rimase come imbambolato sentendo le suadenti parole della francese, per poi ammettere:" È la cosa che voglio di più."
Dopo un attimo di pausa però cambiò immediatamente idea:" No. Ci sono persone che hanno bisogno di me."
Dopo quella frase la professoressa si allontanò di qualche passo per poi dissolversi in una nuvola di fumo; il Bibliotecario ne approfittò per rimettersi in cammino, ricordando che aveva una missione in corso.
Ezekiel nel frattempo era tornato nel bar, anche se sembrava che Nicole detestasse il sindaco non potevano lasciarlo da solo; disse infatti allarmato:" Signor Moriarty! Non possiamo andarcene senza di lei."
Nel locale non c'era traccia dell' Immaginario, al contrario c'era una strana nebbia da cui emerse un uomo parecchio anziano, dalla tipica aria da Federale e con un impermeabile scuro che si rivolse al ladro:" Agente Speciale Ezekiel Jones."
Il Bibliotecario rispose in tutta fretta, visibilmente agitato:" Sì? Intendevo no. Che c'è? Direttore Walter. Dell' Interpol?"
Il direttore rispose in tutta calma:" Esatto, figliolo. Ti tengo d'occhio da un po'. Credo che tu sia sprecato qui a Cicely. Ti andrebbe di unirti all' Interpol, e fare del mondo il tuo parco giochi?"
Il direttore proseguì convincente nella sua arringa:" Con noi potresti andare ovunque, fare di tutto ed essere intoccabile. Tutti i ladri d'arte temeranno il tuo nome."
Ezekiel rispose con un sorriso:" Potrei essere il migliore."
Dopo un secondo però il ladro cambiò idea e rispose al direttore con il tipico tono usato da Ezekiel Jones:" Mi spiace, bello. Sarebbero persi senza di me. La risposta è no."
Detto ciò il Bibliotecario corse nuovamente via, diretto all' uscita posteriore; 
Anche di fronte a Cassandra apparve la nebbia, da cui uscì un uomo di colore con addosso dei vestiti con il logo della NASA; la rossa lo riconobbe immediatamente dato che lo salutò con il saluto militare:" Generale McLarty."
Il generale per contro ricambiò il saluto per poi spiegare il perché della sua presenza:" Comandante Cillian. Il suo Paese ha un' offerta per lei. Vorrebbe essere il primo essere umano a mettere piede su Marte? Magellano, Armstrong, Cillian. Sarà d' ispirazione per bambini, donne, e per il mondo intero."
Cassandra scosse la testa, incredula per poi dire eccitata:" Non pensavo che avrei vissuto abbastanza per farlo."
Il generale proseguì:" Venga con me, comandante, e i suoi desideri diventeranno realtà."
Una volta stretta la mano che l' uomo le stava porgendo la rossa la ritrasse immediatamente chiedendo incerta:" E i miei amici? Il mio fidanzato**?"
L' uomo chiese perplesso:" Come prego?"
La rossa disse chiaramente il suo punto di vista:" Se dovessi farlo, non tornerei qui per anni."
Il generale le disse serio:" Comandante, non credo che lei capisca cosa le sto offrendo."
Cassandra però rimase ferma nella sua posizione:" No signore. Devo andare dagli altri."
Detto ciò anche Cassandra corse via. 
Nicole invece si era separata da Flynn e Ariel e per raggiungere gli altri al totem aveva preso una scorciatoia decidendo di passare per il teatro cittadino, stava attraversando la platea quando la voce di Moriarty la fece fermare:" Dobbiamo parlare."
La bionda rispose secca:" Credo di no, invece."
L' Immaginario però non diede ascolto alla donna:" Devo essere sincero con te. Prima non ne ero capace ma ora, in questo momento, sono libero dall' influenza di Prospero. Ciò che avete fatto ha indebolito l' incantesimo e ora posso parlarti come me stesso. Almeno per ora. Ti prego... Ti prego, concedimi un attimo."
Nicole non si lasciò incantare rispondendo secca:" Io ora uscirò da quella porta, non rimarrò qui a perdere tempo."
Moriarty però decise di giocarsi l' ultima carta, mentre camminava a fianco della Guardiana:" Nicole! So che tu e i tuoi amici siete confusi e vedete Cicely come una prigione."
La bionda disse secca:" Io non ho mai subito gli effetti. E comunque sta giocando con le menti e i ricordi, tu come lo definiresti?"
L' Immaginario rispose convinto:" Un santuario. La definirei come la nostra ultima occasione. Stammi a sentire. Sta per succedere qualcosa, qualcosa di terribile, e potrebbe succedere anche ora. Degli altri non mi importa un accidente ma di te... C'è qualcosa fra noi e non posso lasciare che lui se lo prenda. Si è già preso la mia vita e la mia libertà. Ho scoperto che non posso sopportare il pensiero che si prenda anche te. L' ho implorato affinché rendesse questa città adatta a te e ai tuoi amici così che tu potessi trovare l' amore e la felicità. Non credi che tutti noi meritiamo il nostro lieto fine?"
La Guardiana si fermò per poi dire inizialmente furiosa ma poi più calma mentre proseguiva il suo discorso:" Come ti ho sempre detto io amo mio marito! Fra noi due non c'è mai stato nulla e nulla ci sarà mai! Inoltre mi stai davvero chiedendo di abbandonare mio marito, i miei figli, la mia famiglia per vivere una vita falsa con te?! Mi spiace ma io l' amore e la felicità li ho già trovati con Flynn dieci anni fa; la nostra vita non è facile, non è perfetta, non c'è il lieto fine ma è tutto vero, è reale! Non lo cambierei mai per nulla al mondo! Mi spiace James, ma tu ti sei sempre illuso e hai creduto in qualcosa di inesistente e immaginario."
La bionda a quel punto se ne andò, stupendosi di non essere stata nemmeno troppo brusca con Moriarty, riflettendoci bene dopo aver sentito quelle parole più che il solito disprezzo per l' Immaginario per lui provava solo una grande pietà per la miseria del suo destino, si ritrovò a sperare che potesse tornare nel suo libro e dimenticare tutto quello che era successo nell' ultimo anno.
L' Immaginario d' altro canto non prese bene quel rifiuto, nonostante avesse messo in preventivo una possibile risposta di quel tipo da parte di Nicole; allontanandosi con espressione furente disse con un sibilo, mentre con il piede calpestava la spilletta con la bandiera americana che era il suo talismano:" D' accordo. Allora farò a modo mio."
Nicole, Cassandra, Jacob e Ezekiel raggiunsero il luogo dove si trovava abitualmente il totem quasi all' unisono e notando l' assenza sia di Flynn e Ariel che del totem la rossa constatò con un certo disappunto:" Qui non c'è. Hanno detto che sarebbe stato qui."
Anche Jacob manifestò la sua irritazione:" Non ho tempo per questo. Ho una classe a cui insegnare."
Anche Ezekiel manifestò una certa dose di inquietudine:" E io chiamo il Bureau. È stato un errore lasciarlo in mano a principianti."
Nicole sbuffò a metà fra l' irritazione e il divertimento nel vedere che certe cose non sarebbero mai cambiate; decise poi di tranquillizzare i Bibliotecari:" Ragazzi, un attimo. Noi siamo appena arrivati, vorrei ricordarvi che nessuno è mai morto per aver aspettato qualche minuto. Siete peggio di Reg quando fate così."
Jacob disse senza aver dato segno di aver ascoltato le parole della bionda:" Ah sì sceriffo? Abbiamo sbagliato a lasciarli andare via da soli! A quest' ora saranno già lontani."
In quel momento arrivarono Flynn e Ariel e il Bibliotecario spiegò la causa de loro ritardo con una certa ironia nella voce:" O siamo semplicemente in ritardo perché qualcuno ha insistito per fermarsi a raccogliere dei fiori?"
La fata spiegò divertita il perché del suo gesto:" Non fiori... Sì sono dei fiori ma sono anche ingredienti."
A quel punto Ariel girò attorno alla base del totem e lasciò cadere su di essa i fiori appena raccolti, che iniziarono a brillare di una luce azzurrina, per poi far apparire nuovamente il totem e dire soddisfatta:" Proprio dove lo avevo lasciato."
Nicole a quel punto chiese delucidazioni sulla prossima mossa:" Bene Secchione, ora che cosa dobbiamo fare?"
Il Bibliotecario rispose sicuro:" Ora, mia cara Psicopatica, dobbiamo porre fine a questa falsa storia. Ognuno prenda il proprio talismano, lo metta ai piedi del totem e racconti la propria storia. Quella vera."
Dopo aver gettato i tre talismani alla base del totem, che brillò per un breve istante di una luce azzurrina, il primo a prendere parola fu Ezekiel:" Io sono un ladro. Anzi, no. Sono il ladro. Mi chiamo Ezekiel Jones. Per tutta la vita ho sempre vissuto in bilico, seguendo solo le mie regole, il mio codice morale e facendo tutto quello che volevo, rubando più per avere una sfida alla pari delle mie abilità che per vera voglia di ricchezze. Dopotutto sono fantastico e necessito di sfide al mio livello per non perdere il tocco... Ma poi ho ricevuto una lettera dorata dalla Biblioteca. Questa lettera mi ha mostrato un nuovo mondo, mi ha fatto capire che c'era anche altro... Altre cose, altre persone, un' altra vita. Sono Ezekiel Jones, un ladro e un Bibliotecario."
La seconda a parlare fu Cassandra:" E io ho scoperto che la magia esiste. Proprio per davvero. Mi ha cambiato la vita. Ah giusto, sono Cassandra Cillian, un genio matematico che ha un tumore in testa che la stava uccidendo... Per tutta la vita il mio tumore ha condizionato ogni mia scelta, determinando chi sono agli occhi di tutti e anche ai miei... Ricevere la lettera della Biblioteca mi ha fatto scoprire chi sono davvero e soprattutto mi ha ridato la speranza che avevo perso da molto tempo. Sono Cassandra Cillian, una matemagica e una Bibliotecaria."
Infine fu il turno di Jacob:" Sono Jacob Stone, un Bibliotecario e uno storico dell' arte. Decidere, con dieci anni di ritardo, di presentarmi in Biblioteca è stata la scelta migliore che io abbia mai fatto. Per tutta la vita ho nascosto chi sono a tutti, amici, familiari, conoscenti e sconosciuti. Mi sono nascosto dietro tantissime false identità per paura che gli altri scoprissero chi sono davvero... Sono stato tante persone ma poi grazie alla Biblioteca ho capito che non serve, qui non ho bisogno di nascondermi con Jenkins, Nicole o gli altri Bibliotecari. Posso dire di essere Jacob Stone senza paura, qui mi posso fidare."
Flynn e Nicole osservarono la scena con un certo orgoglio mentre Ariel disse eccitata, applaudendo leggermente:" Bene! È il mio turno! Portami nella tua Biblioteca prima che..."
La fata però si interruppe a causa di quello che aveva appena visto arrivare; disse infatti con un certo orrore nella voce mentre vedeva Moriarty che si avvicinava a loro a capo di una consistente folla inferocita e armata alla bell' e meglio; aggiunse poi con un tono carico d' orrore:" James che cosa hai fatto?"
Immediatamente Ariel scappò dissolvendosi in una nube si scintille azzurrine; Flynn invece osservando quella scena commentò con una certa ironia nonostante tutto:" Ah... Moriarty... Ragazzi vi ricordate quando parlavamo di scappare? Beh, questo è proprio il momento adatto!"
Detto questo si avviò verso il bagno portatile che lo aveva portato a Cicely la prima volta mentre con il cellulare chiamava la Biblioteca:" Pronto Jenkins? Sì è lei. Bene. Ci servirebbe immediatamente e con una certa urgenza una porta come via di fuga immediata! Verso dove? Non importa! Basta che non sia qui!"
Il quintetto riuscì ad attraversare senza problemi la porta, abbandonando Cicely per sempre con grandissimo sollievo della Guardiana; arrivati dall' altra parte della porta si ritrovarono su un prato, la visibilità era ridotta a qualche centimetro a causa di una fitta nebbia che insospettì il capo Bibliotecario. 
Una volta tornati a vedere il newyorkese constatò che si trovavano in un posto decisamente familiare nonostante tutto: erano inspiegabilmente arrivati a Bryant Park***, il parco che sorgeva esattamente dietro la Metropolitan Public Library; appurato che non mancava nessuno all' appello e che tutti sembravano essere in buona salute il Bibliotecario iniziò a guardarsi attorno, cercando di capire come mai fosse finito all' esterno addirittura della struttura che ospitava la Biblioteca.
Anche Nicole era parecchio perplessa dato che chiese incerta:" Ok, c'è qualcosa che non va per niente. Come mai siamo finiti qui?"
A dare una risposta a Nicole fu Ezekiel dato che notò un particolare decisamente fuori posto, mentre constatava anche che il parco era inspiegabilmente deserto:" Beh, non ne sono sicuro... È solo un impressione ma credo che c' entri con quello."
Indicando un punto in lontananza l' attenzione di tutti si focalizzò sul totem di Cicely; mentre Flynn si era avvicinato per osservare meglio la struttura apparsa misteriosamente a New York, Jacob chiese un' informazione a Nicole:" Qui da qualche parte non c'è per caso un' entrata secondaria che porta direttamente alla Biblioteca? Un' entrata di servizio magari?"
Nicole annuì per poi specificare:" Sì c'è. Ma ho come l' impressione che non servirà a nulla... Se volete andare a controllare fare pure: è una porta che si affaccia sul parco, la riconoscerete perché sopra sono abbozzati gli stemmi che ci sono sulle porte dell' ufficio: un libro, una spada e un albero... Io intanto vado da Flynn per vedere se ha scoperto qualcosa."
Detto ciò i quattro si separarono e Nicole tornò dal Bibliotecario, che le espose i suoi dubbi:" Evidentemente ho sbagliato qualcosa quando ho riportato indietro i ragazzi. Ogni tanto a quanto pare sbaglio anche io... Succede raramente ma succede... Questo totem comunque non dovrebbe essere qui."
Nicole alzò un sopracciglio, sicura di quello che stava per dire:" Flynn, il totem è lo stesso che c'era a Cicely. Inoltre tu non sbagli mai sui fatti, è su tutto il resto che ti incasini."
Il Bibliotecario le disse frustrato:" E allora perché è ancora qui a perseguitarci? Stando ad Ariel è solo un fulcro, non contiene magia al suo interno. Salvando i Bibliotecari ho spezzato l' incantesimo, Ariel è scomparsa e per qualche ragione noi siamo finiti qui a Bryant Park, completamente deserto nonostante sia una bella giornata di sole, senza poter entrare in Biblioteca perché dubito che gli ingressi ordinari o l' ingresso di servizio che porta alla nostra Biblioteca funzionino. Ho anche provato a chiamare Jenkins, Martin o mia madre al cellulare ma non c'è campo, cosa impossibile visto dove siamo! Non capisco cosa ci stia succedendo e la cosa non mi piace per niente! Prospero è ancora la fuori a ordire chissà quali trame e noi siamo bloccati qui, a pochi metri dalla nostra stessa Biblioteca senza poter fare nulla!"
La Guardiana a quel punto ripetè una constatazione fatta in precedenza, esponendo le sue preoccupazioni e deduzioni con un tono preoccupato:" Flynn tu sui fatti non sbagli mai, me lo dicesti quando ci conoscemmo. Considerando poi che sei stato consigliato anche da persone del calibro di Merlino, Jenkins e una fata non depone a favore dell' ipotesi che tu ti stia sbagliando... Flynn molto probabilmente anche io e te siamo sotto l' influenza dell' incantesimo di Prospero."
Il Bibliotecario rispose leggermente scettico e paranoico:" Potrebbe essere ma mi sembra molto strano. Se io e te siamo sotto l' effetto dell' incantesimo di Prospero come mai non ci siamo dimenticati chi eravamo e chi erano gli altri? Inoltre sono parecchio sicuro che gli incantesimi di Merlino siano in grado di proteggerci da qualunque incantesimo di alterazione dei ricordi, di alterazione della capacità cognitiva e filtro d' amore! Non credo che Prospero, anche con il Bastone di Zarathustra sia più potente di Merlino! Stiamo pur sempre parlando di un mezzo demone^ che ha avuto millenni per poter padroneggiare la magia! Un Immaginario non può competere!"
La Guardiana dopo averci riflettuto rispose al marito, sicura di essere nel giusto:" Beh... Questo perché l' incantesimo di Prospero non è una maledizione! Sia Ariel che Moriarty lo hanno definito come una benedizione, una concessione, un regalo! Per questo la magia di Merlino non ci ha protetti: siamo comunque vulnerabili alla magia, basta vedere quella di trasporto della Porta sul Retro! No, la ragione per cui non abbiamo perso i nostri ricordi è un' altra: stiamo già vivendo il nostro lieto fine. Le uniche cose che potrebbero migliorarlo sono la cancellazione di eventi legati ai nostri passati che ci hanno fatto soffrire ma che ci hanno resi le persone che siamo ora... Se non fosse stato per Ice non sarei la Guardiana, se non fosse stato per la morte di tuo padre non saresti il Bibliotecario. Non so se è perché Prospero non ha potere sul passato o sul resuscitare i morti, o se è perché quello che ci è successo è parte integrante di ciò che siamo e quindi averlo accettato e superato assieme ha reso il nostro rapporto, qui potrei vomitare, il vero amore delle favole. Sappiamo che la magia di Prospero si basa sulle storie, in questo caso sulle favole... E cosa dicono sempre nelle favole? Il vero amore vince sempre. Forse è per questo che non siamo stati colpiti."
Flynn ascoltò attentamente le parole della moglie, per poi riflettere attentamente sulle teorie espresse da Nicole; alla fine convenne che la bionda aveva ragione, tutto tornava:" Credo sia come dici tu ma quali sono i nostri talismani? Voglio dire... Se non sapevamo di essere sotto incantesimo, perché per noi tutto è rimasto uguale, cosa dovremmo cercare? Dovrebbe essere qualcosa di nuovo, mai indossato da noi... Come un distintivo da sceriffo..."
Nicole annuì per poi notare un dettaglio: la catenella dell' orologio di Flynn sembrava diversa, molto più nuova; decise di farlo presente al Bibliotecario:" O come la catena di un orologio decisamente diversa dalla solita."
Il Bibliotecario prese l' orologio da taschino dalla tasca interna della giacca che indossava per poi notare che quello non era il suo orologio! Sulla superficie esterna non era presente il drago dello stemma dei Pendragon, era decisamente più nuovo ed una volta aperto constatò che si trattava di una bussola; lo staccò senza troppe cerimonie e lo appoggiò alla base del totem, mentre Nicole faceva lo stesso con il distintivo.
A quel punto il moro guardò Nicole e le disse con un sorriso stanco:" Prima tu o prima io?"
La Guardiana rispose convinta alla domanda:" Prima le signore, no? Beh, almeno so cosa devo fare..."
La bionda a quel punto prese un profondo respiro e iniziò a parlare:" Mi chiamo Nicole Noone, sono una moglie, una madre e sono la Guardiana. Non lo sono sempre stata... Ho iniziato come agente speciale della CIA con il nome in codice di Ice, per i primi tempi tutto è andato bene, poi a seguito di una missione finita male le mie mani si sono sporcate del sangue innocente di un bambino... È stato il momento peggiore della mia vita e mi ha fatto capire che persona ero diventata e che persona non volevo più essere... Grazie a una lettera ho trovato la mia strada per la redenzione, non è stato facile, la strada è ancora lunga, ma dopo essere diventata la Guardiana posso dire di potermi nuovamente guardare allo specchio senza essere disgustata dal mio riflesso. Ed è merito soprattutto del mio Bibliotecario, dell' uomo che amo."
Dopo quelle parole sia il totem sia il distintivo brillarono di una luce azzurrina, segno che la donna aveva appena spezzato l' incantesimo che la affliggeva; Flynn comprese che ora era arrivato il suo turno, si chiese cosa avrebbe dovuto dire ma un rapido sguardo a Nicole dissolse ogni dubbio, era grazie a lei se aveva capito chi era.
L' uomo si mise quindi a fissare il totem con aria pensierosa prima di iniziare a parlare:" Sono Flynn Carsen... Sono il... Sono un Capo Bibliotecario, il secondo, il settimo Vero Bibliotecario, un discendente di Artù e Salomone e attuale capo delle fazioni che rappresentano... Credo di essere il Pendragon numero quaranta a ricoprire la carica e il capo Massone numero centotre... Senza contare che sarò come minimo il millesimo Bibliotecario... Il punto è che prima di sapere del soprannaturale ero il migliore studente, nient' altro che quello. Sono stato solo per molto tempo, non facendo altro che studiare e imparare perché fondamentalmente avevo paura, paura di vivere davvero la mia vita, paura di innamorarmi e soprattutto paura di perdere tutto come è successo ai miei genitori. Poi una lettera dorata mi ha mostrato l' esistenza di un mondo completamente diverso, mi ha fatto capire chi ero davvero e chi potevo diventare ma, soprattutto, mi ha fatto conoscere l' amore, quello vero, per cui vale la pena rischiare tutto senza pensarci due volte. Soprattutto ho trovato una nuova famiglia allargata, composta da membri di sangue, Massoni, Cavalieri e Bibliotecari che mi ha fatto capire che non sono solo e che insieme possiamo risolvere tutto. Sono Flynn Carsen e da caso umano, con l' aiuto di una Psicopatica che amo da impazzire sono diventato un eroe, più o meno."
A quel punto la bussola brillò per poi sparire assieme al totem; il newyorkese commentò il tutto con un sospiro:" Non è stato così facile come poteva sembrare."
Nicole annuì solo, grata che sulle parole le avessero potute ascoltare solo loro due; pochi istanti dopo arrivarono di corsa i tre Bibliotecari e Ezekiel iniziò il suo resoconto prima di cambiare discorso:" Siamo riusciti solo a... Oh, il totem è scomparso!"
La rossa chiese con una certa speranza nella voce:" Quindi è finalmente tutto finito?"
Flynn le rispose mentre mandava un messaggio con il cellulare:" C'è solo un modo per scoprirlo. Ed ecco che è stato ricevuto... Bene avremo la conferma esattamente fra tre... Due... Uno..."
In quel preciso istante apparvero dal nulla Merlino, Jenkins, Margie e i bambini, il Capo Bibliotecario disse quindi per spiegare quell' apparizione:" Dato che eravamo stati tagliati fuori dal mondo ho voluto chiedere a Merlino se poteva raggiungerci assieme a tutti gli altri qua fuori. Mi sembrava più rapido che tornare noi in Biblioteca."
Tutti annuirono, l' idea del Bibliotecario non era stata sbagliata; dopo qualche veloce convenevole per appurarsi che ora era tornato tutto alla normalità sia per i Bibliotecari che per Jenkins la Guardiana osservò preoccupata il cielo, mentre pensava bene di avvertire anche gli altri:" Ehm ragazzi, credo sarebbe meglio se tutti alzaste la testa."
Tutti fecero come aveva detto la bionda e videro che nel cielo le Lay Lines avevano iniziato a formare dei reticoli; Flynn osservando quel fenomeno commentò preoccupato:" Se le Lay Lines sono così vuol dire che sono state sovraccaricate, così come il percorso magico."
Ezekiel chiese incerto:" Ed è una cosa buona o cattiva?"
Fu Merlino a rispondergli teso, in tutti i suoi millenni non aveva mai visto un fenomeno simile:" Dipende da cosa ne pensi della fine del mondo, ragazzo mio."




Note:

* ho modificato vagamente il discorso a Ezekiel perché mi sembrava quello più debole e meno poetico dei tre, Nicole ovviamente non conta dato che ricorda.
 
** preciso che anche qui Jake e Cass sono una coppia però il Bibliotecario è circondato lo stesso da belle donne, dato che è appurato che sia sensibile al fascino femminile.

*** google maps mi ha confermato che dietro la vera Biblioteca di New York c'è questo parco, onestamente non so né come sia né quanto sia grande, mi sembra però un ottimo sostituto per l' esterno dell' Annesso.

^ per alcune fonti Merlino era un mezzo demone che non è diventato l' Anticristo solo perché battezzato, ho preferito mischiare un attimo le carte in tavola rendendo il mago molto più antico ma mantenendo inalterati i suoi natali. Per la cronaca, non è del tipo di Sesselman 

Note dell' autrice:

Innanzitutto devo dire che questo è stato un capitolo di tagli da una parte e di aggiunte dall' altra. 
Con Nicole che si ricorda molte cose viste nell' originale non avevano infatti senso di esistere; per non avere un capitolo striminzito, striminzito ho però deciso di dedicarmi all' introspezione dei personaggi, soprattutto nel finale dato che due righe di battuta erano decisamente troppo misere dal mio punto di vista. 
Spero che la mia interpretazione della vera essenza di questi cinque eroi un po' improvvisati ma tanto affiatati vi sia piaciuta; una menzione a parte la meritano Flynn e Nicole: spero sia chiaro il perché del loro ricordarsi di tutto ma lo ripeto. Loro stanno già vivendo il loro " lieto fine" nel senso che la loro vita è dura, non è perfetta ma loro e i loro figli sono tutto ciò che possono desiderare; le protezioni di Merlino non c'entrano perché quella di Prospero non è una maledizione dal punto di vista dello stregone, è un modo gentile per tenere a bada i Bibliotecari.
Credo di aver detto tutto perciò ci rivedremo nel 1611, alla prossima Librarians:)

  
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