033. Troppa grazia, Santità!
Prompt: Troppo/ Fandom: Saint Seiya - post Hades/ Autore: Zefiro / Personaggi: Shura, Saga, Kanon / Quando: primavera 1988
E cadenzato dalla gora viene
lo sciabordare delle lavandare
con tonfi spessi e lunghe cantilene:
(Giovanni Pascoli, Lavandare [vv. 4-6], in Myricae, 1891)
A suo proprio dire, dire, il Sommo Kanon è stato magnanimo, ché di lavarsi da sé lenzuola e mutande, il gemello di Saga non ne aveva proprio voglia.
«Contenti?», ha domandato, con quel sorriso che attira gli schiaffi come il miele fa con gli orsi appena usciti dal letargo.
«Troppa grazia, Santità», hanno mormorato, le pive nel sacco: come potevano chiedergli d’annullare quell’ordine, dopo che per anni alle fontane avevano tirato giù mezzo calendario tra cenere e sapone di Marsiglia?
«Siamo diventati la chiacchiera del Santuario», sospira Shura, le risatine delle lavandaie in sottofondo.
«Quello l’ammazzo, prima o poi», borbotta Saga.
Siamo convinte che dei baldi e vigorosi guerrieri possano lavarsi da sé la biancheria. Sì, c'è Galan, s'obbietterà; ma un uomo, certe cose, deve sapersele fare da sé, ché quando si va in missione mica ci si porta la domestica dietro. Sì, è stancante occuparsi del bucato, dei pasti, delle pulizie, specie in un mondo rustico e rimasto ancorato con pervicacia al passato (bello tutto, ma lavare la biancheria a mano non è uno scherzo); tuttavia, l'assenza di domestici, servitori et alia consente ai nostri cari fanciulli