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Autore: RiceGrain    03/07/2009    9 recensioni
Da quando lui se ne era andato avevo deciso di chiudere i ponti con la famiglia Pattinson. Avevo creduto che avrebbe fatto meno male, forse, far finta che quella parte della mia vita non fosse mai esistita.
Stupida illusa.
"-Forse è stato meglio che tu non sia venuto, altrimenti avresti trovato il tuo posto occupato-
L’azzurro dei suoi occhi si fece improvvisamente più scuro.
-Forse è così che devono andare le cose, Rob. Non vedi? Non riusciamo mai a trovare il momento giusto. Gli passiamo accanto e non lo cogliamo mai.-
"
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie '๑Maybe Memories๑'
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-Parlo sul serio Sugar, vuoi che venga a tenerti un po’ di compagnia

3

 

 

-Parlo sul serio Sugar, vuoi che venga a tenerti un po’ di compagnia?- le parole di Trevor furono sgradevolmente accompagnate dalla sua mano sulla mia gamba.

-So io che genere di compagnia hai in mente, Trevor-

-Sei gelosa, tesoro?-

-Di te?- la risatina acuta di Charlene si diffuse velocemente nell’abitacolo fumoso del taxi che avevamo preso fuori dal Cherry Jam.

-Neanche fra un milione di anni-

Trevor le scoccò un’occhiatina obliqua prima di continuare a dedicare tutta la sua attenzione alla sottoscritta.

-Ti ringrazio Trev- gli tolsi delicatamente la mano dalla mia coscia per metterla sulla sua prima di sorridergli –Starò bene da sola-

-Non è che hai qualcuno che ti aspetta, eh?- sorrise sornione e a me venne leggermente la nausea.

-Per quanto possa sembrarti assurdo voglio solo andare a letto. A dormire. Sola.-

-Se lo dici tu, baby-

Si discostò un poco e finalmente capii che ero libera di scendere dal taxi e andarmene a letto.

-Ti chiamo domani Sugar- mi disse Charlene, baciandomi velocemente su entrambe le guance –Oh e ricordati che hai promesso di farmi conoscere Robert- alla sola pronuncia del suo nome il mio stomaco si capovolse due o tre volte, una sensazione acuita dalla risatina che aveva accompagnato le parole della mia amica.

-Ho promesso- le risposi, prima di alzare gli occhi al cielo e scendere.

Una volta sul marciapiede cercai in fretta le chiavi ed entrai svelta nel calore confortevole del mio portone.

 

Non capivo che cosa mi prendeva. In genere mi piacevano le serate con i ragazzi. Trevor e Charlene erano la cosa più simile a degli amici che avessi mai avuto da quando Robert se n’era andato e, vanterie e perversioni a parte, stavo bene con loro, mi facevano sentire come parte di qualcosa…eppure quella sera ero stata per tutto il tempo con la testa da un’ altra parte.

E detestavo quel fatto.

Detestavo non poter essere più padrona di me stessa e dei miei sentimenti. In genere riuscivo bene a mantenere il controllo e a non farmi trascinare troppo dall’emotività, ma con Robert non ci riuscivo.

Non più almeno, non da un anno a questa parte.

Mi passai velocemente una mano fra i capelli e salii le scale fino al mio appartamento, con una sensazione orribile di vuoto dentro.

L’unica persona che avrebbe potuto colmarlo era proprio l’unica che non potevo avere, almeno non nel senso in cui quel vuoto voleva essere colmato.

In ogni caso, smisi di pensarci, o perlomeno mi costrinsi a farlo e mi gettai sotto il getto bollente della doccia e per qualche minuto spensi il cervello.

Circa 20 minuti dopo, non appena uscii mi resi conto di non avere uno straccio di sonno, nonostante la stanchezza latente, e così mi diressi in salotto e misi il dvd dei Goonies, come mio solito nelle notti insonni.

Era il mio film preferito da sempre e avevo ormai perso il conto di tutte le volte che l’avevamo visto io e Robert, tanto che ormai sapevamo praticamente tutte le battute a memoria e le recitavamo insieme ai Goonies stessi.

Una volta i suoi per le vacanze estive ci avevano portato a Plymouth e noi avevamo passato tutta l’estate a cercare tesori sepolti nella spiaggia, mappe del tesoro nella vecchia soffitta polverosa della casa in affitto e galeoni di pirati in qualche grotta nascosta nella baia.

Sospirai e mi concentrai sulle immagini nello schermo davanti a me, sistemandomi meglio sopra ai cuscini che mi ero portata dal letto.

 

-Un giorno andremo ad Astoria-

-Guarda che poi dovremo andarci davvero-

-Hey, è quello che ho detto, adesso non ti fidi più di me?-

-Io mi fiderò per sempre di te, Robert-

 

 

Era passato un bel po’ da quella conversazione, forse più di 10 anni eppure riuscivo a ricordare l’esatta sfumatura malinconica che gli aveva tinto la voce quando mi aveva chiesto se non mi fidassi più di lui e il mio senso di colpa immediato per averglielo anche solo fatto supporre.

Che strano, per qualche motivo i dettagli erano le cose che ricordavo con più chiarezza, era sempre stato così.

Il colore della mia camicetta il giorno che ci eravamo persi nel bosco dietro la casa di Plymouth, il sapore delle pesche mature che Clare ci sbucciava per merenda, il calore del crepuscolo sulla nostra pelle lievemente abbronzata mentre ci dondolavamo avanti e indietro sull’altalena nel cortile.

Bei ricordi, quelli della mia vita.

Inspiegabilmente mi venne da sorridere a ripensare a tutte quelle estati, come se fossero una sorta di sogno infantile che forse non era mai del tutto finito ma che sarebbe continuato in eterno dentro me.

 

Fu il suono del citofono a risvegliarmi, quasi 2 ore dopo.

Neanche mi ero accorta di essermi addormentata, in genere con i Goonies non mi succedeva mai, eppure Mikey e gli altri sulla spiaggia pronti a riscattare la loro Astoria, mi avvisarono che mi ero persa quasi completamente il film.

Così mi alzai e mi diressi all’ingresso, leggermente innervosita dalla sveglia improvvisa e soprattutto un tantino spaventata da chi potesse essere a quell’ora della notte.

Ma quando udii la sua voce dall’altra parte dell’apparecchio fu come se fossi tornata a respirare dopo secoli di apnea.

Quanto avevo desiderato sentirlo di nuovo parlare così come stava facendo ora? Non in qualche intervista, ma a me, solo ed esclusivamente a me.

-Sugar, sono io…-

-Io chi?-

-Dai stupida…posso salire?-

-Passiamo subito ai complimenti, vedo-

-D’accordo, vorrà dire che li terrò per me i muffin alla fragola di mia madre-

Senza aggiungere altro aprii il portone e mi preparai mentalmente al fatto che di lì a qualche minuto me lo sarei trovato sulla soglia di casa, e saremmo stati di nuovo io e lui.

Quella consapevolezza mi terrorizzò.

Catturai il mio riflesso sulla finestra di fronte e mi sistemai alla meno peggio i capelli in una coda orribile, dato che dopo la doccia li avevo lasciati asciugare all’aria, e scoprii di essere davvero spaventata, quasi atterrita.

-Che sciocchezze, è solo Pattz- tentai di ripetere a me stessa, ma con scarsissimi risultati sulla mia tranquillità interiore.

-Dormivi?- sollevai lo sguardo e me lo trovai lì, un braccio appoggiato allo stipite della porta aperta e il suo sorriso genuino a curvargli le labbra rosee.

Rimasi un secondo in silenzio a fissarlo e poi sorrisi a mia volta –No, ma come ti viene in mente?-

Mi feci da parte e lui entrò, ostentando un’aria sbarazzina che mi fece ridere e scuotere la testa.

-Che c’è da ridere?- fece lui, chiudendosi la porta alle spalle e continuando a fissarmi come se fossi la cosa più buffa su cui avesse mai posato gli occhi.

-Niente, è che pensavo che è come se non te ne fossi mai andato-

-…e questo fa ridere?- mi guardò un po’ spiazzato, sorridendo.

-Sì, insomma…è che è strano. Solo strano.-

Si avvicinò e posò un bacio delicato sulla mia fronte –Vuoi sapere qual è una cosa strana? Una cena con la mia famiglia, senza te-

Era serio adesso, mentre mi fissava con quel cipiglio crucciato negli occhi e lasciava scivolare una mano ad accarezzare la mia.

Deglutii e distolsi lo sguardo, voltandomi verso il divano e la Tv ancora accesa.

-Stavo guardando i Goonies…-

Una nuova luce si accese nei suoi occhi e capii che per il momento il nostro “problema”, se così lo potevamo chiamare, era accantonato.

Volse lo sguardo verso la televisione e proruppe in una risatina –Li stavi guardando 2 ore fa?-

Feci caso solo allora che in effetti i titoli di coda stavano volgendo al termine.

-Sì, beh…potrei essermi addormentata circa quando Chunk rimane chiuso nella cella frigorifera con il cadavere-

-Sugar!- si scandalizzò ridendo –Non posso credere che ti sei addormentata guardando i Goonies! E proprio nel pezzo che più ti terrorrizza! Chi sei e cosa ne hai fatto della mia amica?-

-La tua amica era davvero molto, molto stanca ed in più ha smesso di essere terrorizzata da quel cadavere circa 5 anni fa.-

-Cosa?! 5 anni fa?- e scoppiò a ridere come un deficiente –“Robert, Robert, manda avanti, sbrigati” – imitò la mia voce con una ben poco lusinghiera parodia –Devo aver sognato, probabilmente-

-Sì, devi aver sognato, simpaticone-

Gli feci una linguaccia e mi diressi verso il divano -Tu prendi il cuscino verde- glielo indicai e tornai a sistemarmi fra i miei cuscini e le coperte, senza tuttavia mascherare troppo la felicità devastante che stava iniziando a dilagare da ogni parte di me stessa.

Ben presto, quello stupido sorriso da ebete mi sarebbe rimasto impresso in viso come una caratteristica permanente della mia fisionomia.

Dopo neanche un istante lui prese posto accanto a me, accomodandosi tranquillamente sul divano, togliendosi le scarpe e strappandomi metà coperta dalle spalle.

-Non si divide più, adesso?- mi chiese tentando di fare il risentito.

Per tutta risposta con uno strattone gliela tolsi e mi ci avvolsi completamente.

-Ed io che pensavo che a Los Angeles ti avessero insegnato a comportarti da gentiluomo- scossi la testa e risi.

-A proposito, ho letto Twilight, sai?- di nuovo scoppiai a ridere.

-E’ che per quanto mi sforzi proprio non riesco ad immaginarti come Edward Cullen-

La sua faccia fintamente imbronciata era la cosa più divertente che avessi mai visto e dopo qualche istante, anche lui si unì alle mie risate.

-Te la cavi a suonare, te lo concedo…- esclamai io dopo un momento.

-Beh, grazie tante – mi sorrise in cagnesco prima di ritornare a ridere di cuore.

-E i tuoi capelli potrebbero assomigliare ai suoi, se continui a spettinarteli così.- sollevai una mano e la passai fra la seta morbida dei suoi capelli, scompigliandoli ulteriormente.

-Solo che, ahimè, temo le somiglianze terminino qui.-

-Mi dispiace di non poter essere l’uomo perfetto, zuccherino-

Alzai le spalle e sorrisi –No, non fartene un problema. Io preferisco di gran lunga te a lui-

Con la coda dell’occhio lo vidi sorridere di felicità e impercettibilmente si avvicinò a me, finchè non ci ritrovammo uno addossato all’altra, immersi fra le coperte e i cuscini, così come avevamo fatto per 16 anni.

 

-Ahia, sposta il piede Robert, è sotto il mio culo-

-Non è il mio piede ad essere sotto il tuo culo, è il tuo culo ad essere sopra al mio piede. Vedi di spostarlo, perciò.-

-Antipatico!-

-Rompipalle!-

-Oddio ecco quel pezzo! Manda avanti ti prego!- mi tappai gli occhi e mi nascosi fra le sue braccia.

-Potresti evitare di starmi così appiccicata, così magari riesco a prendere il telecomando che è finito sotto questa montagna di coperte?-

-Sbrigati, Rob!!!-

-Quanti anni hai, 5?-

-17 e non me ne vergogno.-

Scosse la testa e mandò avanti –Come fai ad essere spaventata da un cadavere in una scena che dura si e no 1 minuto e a guardare in tranquillità tutti i film horror possibili immaginabili?-

-Non lo so, so solo che quel cadavere lì dentro al congelatore mi terrorizza, letteralmente.-

-Quel che si dice una donna temeraria-

Misi il broncio e mi voltai da tutt’altra parte.

-Eddai, zuccherino.- sentii lentamente le sue dita scendere dalla mia spalla e finire a farmi il solletico sul fianco.

-Ti odio, Pattz!-

-Oh, sì lo so! Anche io-

Ok, sono le ore 2.52 e finalmente ce l’ho fatta a finire questo schifo di 3° capitolo.

Speravo venisse diverso, o perlomeno un tantino meglio e invece mi è venuto così e non riesco a farlo venire altrimenti ç_ç

Perdonatemi vi pregoooo.

Soprattutto perdonatemi perché ci ho messo una vita a postare, anche se per i miei standard è decisamente un passo avanti :)

Ma bando alle ciance, [ahahaha non so come mi è presa stasera, scusate ma mi sono appena vista miliardi di foto di Rob dal set di ieri e sto praticamente al Seventh Heaven ^^]

Ringrazio infinitamente tutte le 9 meravigliose persone che hanno messo questa fanfiction fra i preferiti e le 5 fra i seguiti, vi voglio bene, grazie mille!

Per non parlare di quelle meraviglie che mi hanno commentato :D

KikyCullen: non l’ho continuata tanto presto, scusamiii ç__ç ma alla fine ce l’ho comunque fatta! Spero ti piaccia, morsetti :D Grazie mille!

Frytty: Non so davvero come ringraziarti, grazie, grazie, grazie. Il tuo commento mi ha fatto davvero tantissimo piacere, e spero che anche questo 3° sia stato di tuo gradimento anche se ammetto che fa alquanto pena (: Anyway, la speranza è l’ultima a morire XD

Dod: Tesoro miooooooooo..ma cosa vai dicendo?! Non ci siamo più sentite e così non ho avuto modo di dirtelo e tu di saperlo!

Ma quanto ti adorerò mai!? Eh?! Non so nemmeno dirtelo e non so dirti quanto sia contenta che la storia sia stata di tuo gradimento per ora :D

Ahahahaha e mi fai sempre morire dal ridere con le cose che mi dici, tnx!

Ci ho messo un pochettino, ma alla fine  le canzoni strappalacrime mi hanno dato una mano a tirare fuori anche questo XD

Spero di sentirti prestissimo, mi manchi!

Clodiina85:  Ahahahaha ma non preoccuparti, il caldo fa brutti scherzi a tutti, la sottoscritta ovviamente compresa, ma forse nel mio caso non è tanto il caldo..è che io sono così di natura XD cmq è anche colpa mia che ho scelto un nome che non è neanche un vero e proprio nome e quindi confondibilissimo!

Grazie mille per le cose che mi hai detto! Spero ti piaccia anche questo e prometto di metterci meno tempo col prossimo! Bacio :*

PiccolaKetty: Ahahahah perfetto, aprila e io sarò la prima paziente XD

Uaaa come ti sta andando la maturità? Mia sorella ha appena fatto l’orale ieri e quindi ho vissuto con lei da vicino questo periodo di stress e ti capisco benissimo!

Sono contentissima che la mia fiction ti aiuti a staccare la spina, cioè ti giuro *__* uaaa mi hai fatto proprio felice! Scusami se ci ho messo 3 vite e mezzo a continuare a molto probabilmente avrai già finito con gli esami e adesso ti starai godendo il meritato riposo senza più bisogno di staccare la spina, e te lo auguro, altrimenti beh in bocca al lupooooo!

Ahahahahaa P.S. Ti adoro (:   spero che anche questo sia stato di tuo gradimento!

 

Bene, fanciulle alla prossima! Non ci metterò altre 4  vite, I swear!

 

Ovviamente non conosco Robert, nessuno dei suoi familiari, non ho idea se conosca i Goonies, ma dato che è il mio film preferito DOVEVO metterlo (:, e boh insomma se lo conoscessi mi sa che non starei qui ora, no?

 

Baci, RiceGrain

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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