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Autore: ThreeRavensBlondie    23/04/2018    3 recensioni
Una nuova minaccia incombe sull'Emerald Coast.
Nonostante il dolore continui a lasciare il segno, bisogna farci forza l'un l'altro per andare avanti e combattere anche il più oscuro dei mali.
Nuovi segreti e nuove avventure porteranno al più inaspettato dei risvolti.
SEQUEL della Fanfiction "Emerald Coast 2: No more wings to fly."
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Knuckles the Echidna, Miles Tails Prower, Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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SONIC
 

 
Suona la sveglia, rimbombandomi nei timpani.
Un giorno o l’altro prometto di dare una martellata a quell’affare.
Mi metto seduto sul letto, stiracchiandomi.
Guardando fuori dalla finestra e noto che c’è il sole.
Finalmente, direi!
Questo tempo ultimamente è matto come un cavallo.
Fino al primo di marzo nevicava, e non potevo uscire di casa per la mia solita corsa senza il rischio di scivolare o congelarmi le chiappe.
Oggi è il 23 aprile, e ci sono 28 gradi.
Mi alzo dal letto e vado in cucina, smangiucchiandomi per colazione il chilidog che mi era avanzato da ieri sera.
È venuto a trovarmi Shadow (il mio gemello) per mangiare e giocare a un videogame.
Abbiamo mangiato qualcosa e parlato un po’.
Sì, vi è sempre tra noi la nostra piccola rivalità, ma dopo tutto ciò che è successo decisamente quel rapporto fraterno che ci era sempre mancato è arrivato.
E devo anche dire che lui adesso ha un carattere più aperto e sopportabile rispetto a un tempo, anche se continua ad essere di poche parole.
La sua relazione con Rouge pare andare ancora a gonfie vele, e questo deve averlo cambiato… senz’altro migliorato.
Butto giù un boccone amaro.
Sono passati 2 anni e mezzo.
2 anni e mezzo da quel giorno. Quel maledettissimo giorno.
Avete presente quella cosa che le persone dicono sempre… com’era?
Il tempo cura tutte le ferite.
Non per farvi allarmare, ma è una bella stronzata. Almeno secondo me.
Eppure lo sapete: io sono Sonic The Hedgehog!
Ho sempre superato ogni vicenda, anche quando tutto sembrava perduto.
Ma questo no…
Proprio non ce la faccio.

Ho gli incubi di continuo.
Sangue.. lei che giace abbandonata tra le mie braccia.. io che apro l’urna dal Tornado X, disperdendo le sue ceneri sull’Emerald Coast.
Per questo cerco sempre di non pensarci. Il dolore non se ne va.

Vado a farmi una doccia per schiarirmi le idee.




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Come al solito, mi sono dimenticato ciò che devo fare oggi.
Perciò inizio a passare in rassegna le mie commissioni.


 
  •  Comprare l’acqua e altri chilidog
  •  Comprare il giornale
  •  Pagare la bolletta dell’acqua
  •  Corsa quotidiana
  •  Tails


Giusto! Tails passerà da me alle 8 puntuali e poi andremo insieme a mangiare sushi, e infine al cinema.
È da una settimana che non lo vedo. Essendo il mio migliore amico siamo rimasti in contatto e continuiamo a vederci.
È veramente una brava persona… mi è stato sempre vicino negli ultimi anni, supportandomi e ascoltandomi.
Mi ha consigliato quando ero in difficoltà ed è rimasto in silenzio nei momenti opportuni.
Gli devo davvero molto, sono fortunato ad avere quella volpe come quasi fratello minore.
Afferro la borsa a tracolla con i soldi, gli occhiali da sole che mi ha regalato Shadow e mi avvio fuori casa.
Non appena metto piede in città vedo delle ragazze guardarmi e ridacchiare, ma io continuo per la mia strada.
Arrivo all’edicola e compro il quotidiano. Nonostante io inizi a leggerlo solitamente a casa, il titolo gigantesco in prima pagina cattura subito il mio sguardo.
Pago e ringrazio il giornalaio.



“MISTERIOSE SPARIZIONI A MOBIUS, AUMENTA IL NUMERO DI GIOVANI RAGAZZI SCOMPARSI”




Secondo il giornale, i genitori dei ragazzi non hanno alcuna spiegazione per l’avvenimento.
Nelle loro rispettive scuole nessuno ha denuciato bizzarre assenze prolungate.
Pare infatti che i giovani siano spariti mentre si trovavano a casa loro.
Chiaramente l’ipotesi allontanamento volontario è la più gettonata al momento: gli adolescenti tendono ad adottare condotte del genere, specie quando ci sono problemi in famiglia o a scuola.
Arrotolo il giornale, nella speranza che il caso venga risolto al più presto.
Mentre mi avvio in banca per pagare le bollette, mi suona il telefono.
S: “Pronto?”
T: “Hey Sonic!”
S: “Yo Tails! Che fai?”
T: “Le solite riparazioni… Casa della Quercia continua ad essere operativa, lo sai”
S: “Certo. Mi avrebbe sorpreso il contrario”
T: “Tu che stai facendo?”
S: “Commissioni in giro per Station Square”
T: “Okay! Allora confermato per stasera alle 8?”
S: “Sicuro, a stasera!”
T: “Ah ehm… Sonic?” la voce di Tails traballa un po’ “ho chiamato Knuckles poco fa… gli ho chiesto di venire con noi”
S: “E…?”
T: “Ha detto che non ha un altro guardiano per rimpiazzarlo e che non può”
S: “Non avevo dubbi”



Da due anni e mezzo Knuckles ha smesso di farsi vedere.
Ogni tanto, se vogliamo radunarci tutti quanti, decide di venire ma se ne va dopo poco tempo, dicendo di essere stanco e che non può venir meno al suo dovere di guardiano del Master Emerald.
Sia io che Tails siamo consapevoli che sia una scusa buttata lì, perché non ha voglia di stare in compagnia.
Infatti, quando abbiamo deciso di fare le vacanze a Casa della Quercia per ben due volte, lui era riuscito tranquillamente a liberarsi per unirsi a noi.



T: “Ci ho provato… ma non possiamo forzarlo”
S: “Ovvio che no, rischieremmo solo di peggiorare le cose. Conosci Knuckles…”
T: “Esatto. Allora ci vediamo stasera, sii puntuale!”
S: “A più tardi!”



Riattacco.
Ancora dopo anni mi faccio domande a proposito del comportamento di Knuckles.
Ho rinunciato all’idea che lui stia così per la fine della sua storia con Rouge.
Non credo c’entri qualcosa… è cambiato settimane e settimane dopo.
Precisamente da quel giorno.
Non è più stato lo stesso da quando.. è successa quella cosa.
Ricordo fin troppo bene le sue lacrime, il modo in cui non è venuto all’ospedale insieme a noi e si è ritirato nella foresta dietro la vecchia Casa della Quercia in macerie.
Ho vivido nella mente il sangue che gli sgorgava dal taglio che si stava procurando da solo con un coltello, come se volesse provare qualcosa.
Non gli importava fosse dolore. Bastava fosse… qualsiasi cosa.

Mi rendo conto di essere fermo in mezzo al marciapiede mentre rifletto e che la gente mi cammina attorno, quindi mi appresto a completare le mie commissioni.
 


 
------------------------
 
 


Chiudo la porta di casa e poso la spesa sul tavolo.
Sono le 2 del pomeriggio e il mio stomaco manda un ululato.
Non esito ad addentare con golosità uno dei chilidog che ho appena acquistato.
È una vera fortuna che io corra tutti i giorni così velocemente.
Questo mi permette di mangiare cosa voglio senza dovermi preoccupare della mia linea.
Mi siedo sul divano e accendo la tv, continuando a sgranocchiare il chilidog.
Stanno trasmettendo un programma sui tradimenti tra le coppie.
Che schifo! Odio questa roba… ma perché trasmettono certe cose?
Mi fanno solo venire un senso di ansia profondo.

Cambio canale sbuffando.

Un programma sui matrimoni.
Non ho parole: tutti i programmi più barbosi capitano a me.
Non li sopporto, e non capisco come faccia la gente a guardarli!
Una volta durante la prima vacanza beccai Vector sulla poltrona a guardare questa serie e a piangere mentre gli sposi si baciavano.
“È così commovente!” gridò tirando su col naso.
Da quella volta li gradisco ancora di meno.
Mentre sto per spegnere il televisore, noto la scatola del videogioco che Shadow ha noleggiato e portato qui ieri sera.
Non abbiamo avuto il tempo di giocarci.
Si era fatto tardi e Shadow ha deciso di tornare a casa prima che Rouge si preoccupasse troppo.



“SONIC THE HEDGEHOG



Divertente, no?
Hanno creato un videogioco su di me, solo che il mio personaggio è assurdamente grasso e nano!
Io non sono così, andiamo!
Lo inserisco nella console e afferro il mio joystick.
Il gioco comincia con una musichetta allegra e la schermata iniziale, che comunque mi fa capire l’anzianità del gioco.
Grafica a dir poco pessima.
Nel momento in cui ho premuto “start” la grafica è peggiorata ulteriormente.
Il joystick vibra tra le mie mani, facendomi sussultare.
Lo giro e me lo rigiro tra le mani, sembra essere tutto nella norma.
Inizio a giocare, ma la mia mente vaga altrove.
Penso alla corsa che avrei dovuto fare di lì a qualche ora.. poi penso a Casa della Quercia.
È davvero incredibile il lavoro che abbiamo fatto nel rimetterla in piedi.
Anche all’interno tutto è identico.
Non è un caso, abbiamo voluto che fosse identico.
Così come quando tutto era felice e perfetto.

Il rumore dei tasti del joystick mentre gioco mi ricorda le partite fatte in passato.
Insieme a lei.
Tiro un sospiro… ecco, ci risiamo.
Mi manca davvero tanto. Mi manca una parte di me, un pezzo del mio cuore.
La mia anima è andata in pezzi.
Ancora mi risuona in testa la sua risata mentre giocavamo per ore ai videogiochi, sfidandoci.
Quella risata.. così bella. Così tipica di lei.
Quel dolce suono mi inebria così tanto, ma mano a mano si affievolisce e viene sostituito da un’altra risata.
Solo che è ben diversa da quella del mio ricordo.
Col pensiero torno alla realtà.
Il joystick vibra nuovamente in maniera più forte.
Spalanco gli occhi e la bocca.
  
Poi, prima che io possa fare qualsiasi cosa…
 
Il buio.
  
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