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Autore: Meramadia94    25/04/2018    2 recensioni
Sarah e i suoi fratelli, nel disperato tentativo di salvare il loro maestro, sono stati spediti in un'altra galassia, popolata da alieni e si troveranno in mezzo ad una terribile guerra. Si apre così una nuova serie di avventure in cui verrà concesso loro il grande privilegio di sapere se nell'universo esistono altre forme di vita e capire una volta per tutte che c'è un' unica, grande distinzione tra gli esseri viventi: buoni e cattivi.
Genere: Angst, Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leonardo Hamato, Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello, Splinter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nel frattempo, Sarah, Splinter e le tartarughe ignare di quanto stava per accadere a Leonardo stavano attendendo istruzioni, ed intanto ne approfittavano per darsi un'occhiata attorno.
Non c'era che dire, di tipi bizzarri c'è n'erano a bizzeffe. Una specie di Halloween all'Inferno, ma avevano visto abbastanza ( tra cui loro stessi) per non stupirsi più di tanto.
Però una cosa li stupiva.
Leonardo non era tipo da fare ritardi.
- Ma dov'è finito Leonardo?- fece Splinter dandosi un'occhiata attorno alla ricerca del figlio - il torneo sta per iniziare.-
- Ha detto di volersi fermare per un po' nella galleria degli Eroi.- spiegò Donatello.
- Non c'è ragione di preoccuparsi...- fece L'Ultimo Ninja - E' l'ultima persona per la quale ci si deve preoccupare... vedrete che sarà qui tra pochissimo.-
Sarah rise con la sua risata argentina - Come si vede che ancora non lo conosci... quando si mette a meditare perde completamente il senso del tempo... vado a riportarlo con i piedi per terra prima che venga a farmi compagnia tra gli esclusi al torneo.- fece la giovane percorrendo a ritroso la strada per il padiglione degli eroi.
- Certo che non riesce a stargli lontana nemmeno per un attimo...- fece Mik.
Raph lo sfottè - Mik, lascia perdere... tu una fidanzata non l'hai mai avuta... vedrai, il tempo di dargli un bacio portafortuna e sono di nuovo qui, tutti e due.-
...
...
...
Poteva essere così semplice? Ovviamente no.
Sì, Leo aveva iniziato a meditare, ma si era interrotto di colpo nel percepire una presenza che non sembrava molto amichevole... si voltò appena in tempo per fermare una freccia e conficcarla nella statua di Yoshi.
- Scusa, Maestro Yoshi.- fece Leo.
Le frecce intanto tornarono a bersagliarlo.
- Leo?- fece la voce di Sarah - ti conviene sbrigarti, la gara sta per... NO!- urlò nel vedere che un uomo ombra mollava un calcio alle spalle della tartaruga mandandola a sbattere contro un porta-armi. Subito dopo sparirono.
La giovane gli si avvicinò per sincerarsi delle sue condizioni.
- E' tutto a posto?- fece la ragazza.
- Sì... ma stiamo all'erta. Sono ancora qui.- fece Leo afferrando una lancia. Sarah tirò fuori il tessen.
Vennero attaccati di nuovo.
Era Leo la loro vittima preferita e lo bersagliarono di attacchi, sino a spezzargli la lancia ocn cui stava tentando di difendersi e sbatterlo contro un muro.
Sarah si precipitò da lui parandosi su di lui per proteggerlo come poteva...dall'assassino che puntava una balestra contro di loro.
Sembrava giunta la fine.
Un colpo di spada però distrusse la balestra.
A distruggerla era stato un coniglio antropomorfo, dagli abiti che richiamavano molto il Giappone feudale, appollaiato su una statua.
- Tu sei un combattente senza onore, assassino!- fece il conglio venendo giù e mettendosi in posizione d'attacco. Le ombre svanirono presto, dando così modo al samurai di sincerarsi delle condizioni dei due aggrediti- State bene?-
Sarah aiutò Leonardo a tirarsi su - Grazie per averci salvato...-
- Non c'è di che, Ojusama.- fece il coniglio inchinandosi leggermente.
- Mi chiamo Leonardo.- fece Leo imitandolo - e da oggi sono in debito con te.-
- Lo stesso vale per me. Io sono Sarah.-
- Ed io invece mi chiamo Miyamoto Usagi e sono un ronin.- fece il coniglio - Sono qui per partecipare al torneo. Passavo di qui per caso quando ho visto quegli assassini senza onore attaccarvi.-
- E' stata una vera fortuna.- fece Leo.
- Mai contare sulla fortuna.- fece Usagi - ma sulle tue capacità e sul controllo delle energie. La tua mente e la tua arma devono essere un tutt'uono o sei destinato a fallire.-
- Però!- sorrise Sarah - Sembra di sentire papà...-
- Concordo. Hai qualche altro consiglio?- fece Leo.
- Si... STATE GIU'!- fece il coniglio lanciandosi sui due nuovi amici appena in tempo per evitar loro di essere trafitti da una freccia.
La battaglia riprese.
- Ma chi sono questi tizi si può sapere?- fece Sarah parando un attacco con il tessen e mollando un calcio con il piede sinistro allo sterno di chi la stava attaccando.
- Assassini-Ombra.- rispose il coniglio continuando a combattere - Sicari su commissione.-
- Quindi in poche parole questi simpaticoni ce li manda qualcun'altro...- fece Leo poco prima di essere sbattuto contro il basamento di una statua con un ninja-ombra che gli puntava una spada.
D'istinto, afferrò l'elmo sopra di lui e lo usò per parare il fendente che lo avrebbe spaccato in due... per poi gettarlo via con disgusto appena visto che si trattava di un elmo simile a quello di Shredder.
Poco dopo, gli assassini capirono che poco potevano contro due ninja ben addestrati ed un giovane samurai, e da bravi codardi quali erano, sparirono.
- Sono andati via.- fece Leo.
- Già. Volatilizzati.- fece Usagi.
'' Mi domando se...''- pensò Sarah per poi scuotere la testa -'' Ma no, cosa vado a pensare.... a tutti è dovuta una seconda possibilità.''
- Ancora una volta ti dobbiamo la vita. samurai.- fece Leo.
- Aspetta a ringraziarmi, Leonardo-San.- fece il samurai - magari il fato ci farà  incontrare nell'arena, come avversari.-
- Devo dirtelo, Usagi- San...- fece Leo - ti ho visto combattere e personalmente non ci  tengo molto a dovermi battere con te.-
- Il pensiero è reciproco.- fece il coniglio per poi rivolgersi alla ragazza - Mi spiace solo che le regole di questo torneo impediscano la partecipazione alle donne. Ti batti molto bene...-
- Non ti consiglio di dire '' per essere una ragazza''.- gli consigliò Leo - è un faccino angelico, ma al momento buono può diventare molto pericolosa. Se io fossi in te, non me la farei nemica.-
- Ehy!- fece Sarah fingendo di arrabbiarsi,pur essendo lusingata da quel complimento.
Usagi rise - Non ne avevo alcuna intenzione. So bene quanto le donne, ninja e samurai, possano essere pericolose... anche una mia cara amica è tanto carina quanto agguerrita.-
La loro conversazione venne interrotta dall'arbitro che riconsegnò a Leonardo le spade perfettamente rimesse a nuovo, invitando i due guerrieri a raggiungere l'arena per la fase successiva del torneo.
I due guerrieri si scambiarono gli auguri di buona fortuna prima di raggiungere le rispettive aree. Usagi, con sua somma sorpresa, vide anche il suo vecchio amico d'infanzia Gennosuke, detto Gen, un rinoceronte indiano antropomorfo, tra i partecipanti.
La sua sorpresa aveva una spiegazione: Gen era un ottimo samurai, forse non brillava per intelligenza, non amava particolarmente l'acqua, ma a suo merito andava detto che non si tirava mai indietro quando aveva bisogno di lui... ma era soprattutto un cacciatore di taglie ed un giocatore d'azzardo.
Strano quindi vederlo in una gara in cui si vinceva un semplice titolo che non aveva valore in denaro e nella quale si combatteva con onore.
E infatti, il rinoceronte non era lì per il titolo o per l'onore, ma per organizzare un giro di scommesse ed intascare un sacco di soldi.
- Tu non cambierai mai, Gen.- fece Usagi.
- E perchè cambiare la perfezione?- fece Gen.
..
..
..
- Finalmente, era ora!- esultò Raph vedendo che il fratello e Sarah avevano fatto ritorno - pensavo ti fossi ritirato.-
- Come mai tanto ritardo?- s'informò Don.
- Ho avuto un piccolo contrattempo... sono stato assalito.-
L'Ultimo Ninja sbarrò gli occhi per la sorpresa - Assalito? Ma... non ti sei fatto niente, vero?-
- No. Siamo stati fortunati.- fece Leo.
- E' una cosa terribile...- fece il ninja - mi accerterò subito di come sono andate le cose.-
Poco dopo, ci fu il segnale di inizio del torneo. Sarah doveva lasciare l'arena.
- Mi raccomando... annientateli anche per me.- fece Sarah.
- Contaci, sorella.- garantì Donatello.
Le ultime parole famose.
Infatti, l'arena fu divisa in spicchi per merito di un incantesimo del Daiymio, in modo che i partecipanti fossero divisi a coppie. Durante il combattimento, colui che se la stava vedendo peggio ed era ad un passo dall'essere ucciso, venisa teletrasportato in infermieria ed era eliminato.
L'infausto destino di essere eliminato al primo combattimento, toccò proprio a Donatello.
- I ragazzi mi renderanno la vita impossibile per almeno tre settimane...- fece angosciato.
Intanto, Leo, Raph, Mik, Usagi, Gen e Traximus avevano vinto i rispettivi duelli e come succedeva per ogni giro completato ne iniziava un altro in cui i partecipanti erano sempre divisi in coppie.
I nuovi turni sembravano quasi uno scherzo del destino: Leonardo avrebbe combattuto contro Usagi. Raph contro Traximus e Michelangelo contro Splinter.
Quest'ultimo decise di ritirarsi, usufruendo della possibilità che anni prima aveva rifiutato. Lì si trattava di farsi da parte e concedere la vittoria ad un mostro senza onore, ma qui era diverso: si trattava di concedere ad uno dei suoi ragazzi di dare l'opportunità di dimostrare quanto valeva.
In fondo, lui aveva già vinto la sua gara... ora, come si soleva dire, era tempo di fare largo ai giovani.
Come il suo amico Daymio gli disse poco dopo, quando il vecchio amico lo raggiunse in tribuna d'onore, il maestro ninja era stato battuto dal padre che era in lui.
Leonardo e Usagi invece non ci pensavano nemmeno a ritirarsi. Anche perchè nessuno dei due avrebbe accettato una vittoria a tavolino o che l'altro si ritirasse.
Il rispetto che nutrivano l'uno per l'altro, malgrado si fossero conosciuti meno di un'ora terrestre prima era troppo.
- Battiamoci con onore, da amici, e che vinca il migliore.- fece Usagi.
- Vai.- fece Leo - Sono pronto.-
Sarah, dal posto in tribuna che aveva trovato in modo da non perdere di vista i fratelli, pensò -'' Metticela tutta, tesoro mio.''- da una parte era abbastanza certa che Leo sarebbe riuscito a vincere quel torneo, ma che se così non fosse stato... a chi importava? Campione del Battle Nexus o meno, restava sempre la persona eccezionale che amava più della sua vita.
...
...
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- Devi essere orgoglioso... di aver tirato su cinque ninja valorosi e figli devoti.- fece il Daymio.
- Lo so... loro sono tutto per me... anche se a volte... sono un po' troppo intraprendenti. E poi a volte mi domando se ho fatto bene a tenere Sarah con me... vorrei tanto che fosse felice.-
- Ti ha mai fatto pensare di non esserlo con voi?- fece il Daymio.
- Al contrario...- fece Splinter ripensando a tutte le volte che gliene aveva parlato e lei aveva sempre detto di essere felice di stare con loro. Ma lui ogni volta sentiva un senso di colpa verso quella ragazzina che aveva costretto alla loro vita, inviandola indirettamente verso un campo di battaglia che ormai faceva parte della loro quotidianeità.
Motivo per cui aveva deciso di rendere la vita della figlia il più normale possibile, cogliendo al volo l'opportunità di mandarla a scuola, permettendole così di iniziare a sognare e fare progetti per il suo avvenire ed avere nuove amicizie.
- Se solo i genitori riuscissero a comunicare con i figli...- fece il Daymio pensando a suo figlio, che aveva stentato a riconoscere quando un po' di tempo prima aveva costretto un adolescente ad un '' contratto capestro'', arrivando a minacciare di morte anche una giovane innocente, per poi tentare di assalire il rivale con trucchi ignobili, anche dopo che questi lo aveva sconfitto lealmente - cerchiamo solo di proteggerli dalla loro stessa inesperienza.-
- Ti capisco...- fece Splinter - ma dimmi... come mai quel samurai che combatte contro Leonardo mi è familiare?-
- Mi meraviglierei che tu avessi dimenticato la persona a cui devi la vita.- fece il Daymio - è lo stesso samurai che ti ha salvato tre anni fa, quando Dreiko ti ha attaccato.
E' molto giovane, ma la sua abilità con la spada va ben oltre la sua età.-
In quel momento arrivò una guardia con un dispaccio per il Daimyo.
Era di suo figlio.
Diceva di aver scoperto una cosa molto importante e della massima urgenza e di raggiungerlo quanto prima nella sala del trono.
'' Riguarda anche Splinter e i suoi figli. Digli di raggiungerti appena può.''
Il Daymio, comprendendo quanto Splinter ci tenesse ad assistere a quel girone d'incontri, gli disse di raggiungerlo nella sala del trono alla fine dell'incontro.
...
...
...
L'Ultimo ninja però non poteva dire di aver preso da suo padre. Non era affatto pentito di quello che era accaduto sulla Terra molto tempo prima. Non era affatto pentito dell'aver costretto Leonardo ad un duello mortale, così come non era pentito di aver usato le persone amate dal rivale come arma... ma di essere stato ripreso davanti a delle creature inferiori come i terrestri... quello si che gli bruciava.
E gli bruciava pure che suo padre lo avesse costretto a chiedere perdono a delle nullità.
Ma doveva dirsi piacevolmente stupito del fatto che l'odiato rivale fosse arrivato al Battle Nexus, anche se per motivi casuali.
Era stato infatti lui ad ordinare agli assassini-ombra di tendergli un agguato appena Leonardo si fosse ritrovato da solo.
Purtroppo avevano fallito, per merito dell'intervento di Sarah prima e Usagi subito dopo. La cosa, sulle prime l'aveva irritato, ma poi ci ripensò con più calma.
In fondo, sapere che Leonardo era stato ucciso, anche se per ordine suo, da una mano che non era la sua, non gli avrebbe dato la stessa soddisfazione di ucciderlo con le sue mani.
Ragion per cui decise di spedirgli una cosuccia che non avrebbe dimenticato tanto presto. A patto che sopravvivesse, ovvio.
Si nascose in una galleria che dava sullo spicchio dell'arena in cui stava combattendo il rivale, ed approfittando che questi gli dava la schiena... mise una freccia avvelenata nella cerbottana. Prese la mira e sparò.
Incurante dei consigli che una misteriosa figura incappucciata che si dichiarava suo umile consigliere gli dava.
Ma non avrebbe mai previsto la piega che avrebbero preso gli eventi.
Non aveva tenuto in considerazione infatti, che l'amore che aveva usato contro il rivale, era particolarmente potente quando a nutrirlo era qualcuno che alla possibilità di non rivedere più la persona amata era pronta alle peggiori follie.
Tipo Sarah. Che tutto aveva visto. E aveva immaginato le conseguenze.
La ragazza, spaventata a morte, prese a correre come una pazza, facendosi largo tra gli spettatori del torneo, attirandosi di tanto in tanto qualche '' ma guarda i ragazzi di oggi'' e '' ma dove ti hanno cresciuta'', ma li ignorò.
Arrivò fino alla zona che le interessava, scavalcò la barriera e corse ad abbracciare Leonardo alle spalle... e poi iniziò a sentire che le cose non andavano per nulla bene.
Leo e Usagi stavano per chiederle cosa le fosse balenato in mente di fare, ma quando videro che la ragazza era di un pallore mortale...era già molto se riuscivano a respirare.
'' Dentro'' la situazione era pure peggio.
Il punto in cui si era conficcata la freccia doleva in maniera incredibile, e la giovane vi teneva la mano premuta per calmare il dolore, mentre lottava per tenere a bada i conati di vomito che cercavano di salire e sentiva il sangue che si congelava rapidamente.
Alla fine, sotto gli occhi di Leo, Usagi, di suo padre e l'orrore della folla cadde a terra, senza emettere un suono.
  
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