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Autore: Thalissa    25/04/2018    2 recensioni
X. Faccia
Sasuke e Naruto sono le due facce di una stessa moneta, e Sakura si chiede dove stia lei, se sia la mano che quella moneta la tiene stretta senza lasciarla andare, o se sia la ruggine che corrode il metallo in modo irreversibile.
1044 parole; One Shot Partecipante alla Sentences Challenge del gruppo SasuNaru fanfiction Italia.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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— Ambientata in una specie di canon divergence non meglio identificata dove team as family regna, dove il character developement di Sakura non viene buttato alle ortiche quando Sasuke sta a 100 metri da lei, dove Sasuke non tradisce Konoha e Naruto e Sakura diventano le sue àncore ma parte comunque per avere la sua vendetta sul fratello, dove Naruto è il solito ball of sunshine ma con le sue cicatrici, e insomma potete interpretarlo un po' liberamente.
Una sfida contro di me che me la cavo male con poche parole, che non scrivo da anni e questa è la prima volta in assoluto che ci provo con Naruto.
Non so se sono riuscita a comunicare i pensieri che mi ero prefissata, ma spero possa piacere comunque.
25 momenti nella vita di Naruto, Sakura e Sasuke.
Il titolo è da un verso di "To build a home" dei The Cinematic orchestra.


tema: liberazione
 
per chi è bloccato a terra dai fantasmi del passato
e chi invece da quelli del presente


 
 
By the cracks of the skin we climbed to the top

 
I. Fune
Il primo giorno da shinobi di Naruto lo fa ritrovare legato a un tronco, e per quanto quello stupido di Sasuke sia in team con lui e la fune gli blocchi le braccia, c’è anche Sakura-chan e farsi imboccare da lei è fantastico.
 

II. Libro
La prima missione in cui il Team 7 collabora davvero è quella in cui i tre genin provano a sottrarre a Kakashi-sensei quel suo stupido libro arancione per dargli fuoco.
 

III. Stella
“Guardate le stelle!” grida Naruto di ritorno dalla loro seconda missione, saltellando con un’energia che né Sakura né Sasuke sentono di avere residua, “Come vi sembrano?” chiede, ed inspiegabilmente Sasuke non riesce a trattenersi, mormorando piano: “Libere.”
 

IV. Blu
Sasuke non ha mai visto un colore naturale paragonabile alle iridi di Naruto, che sembrano riflettere la luce ogni istante in un modo diverso, e distrattamente si chiede perché il suo cervello scelga di concentrarsi proprio su questo mentre cerca di ignorare le occhiate adoranti di Sakura.
 

V. Dolore
Il primo dolore che Sakura ricorda davvero bene, anche a distanza di anni, scorre più profondo di qualsiasi freddo rifiuto di Sasuke-kun: è il dolore che prova nel guardare i suoi due compagni di team sempre un passo avanti a lei e allo stesso tempo irraggiungibili.
 

VI. Foresta
La foresta in cui si sono accampati per la notte non ha alberi abbastanza alti e grandi da oscurare il cielo terso, e guardando la luna piena Naruto si chiede se ai suoi genitori sarebbero piaciuti i suoi due nuovi compagni.
 

VII. Miracolo
Sakura ha smesso di idolatrarlo così tanto e ha iniziato a concentrarsi di più sui suoi doveri da kunoichi, e di questo Sasuke è segretamente grato, solo che adesso vorrebbe che la ragazza compisse un miracolo simile su quell’idiota di Naruto.
 

VIII. Equilibrio
“È un equilibrio strano, il vostro, e molto precario” le dice Tsunade-sama, e Sakura, distogliendo lo sguardo, chiedendosi quale campo d’addestramento distruggeranno oggi Sasuke e Naruto, non può che concordare.
 

IX. Grido
Sakura e Naruto stanno avendo l’ennesimo battibecco sul perché il ramen non possa essere mangiato a colazione, e a Sasuke viene quasi da ridere, perché non capisce una parola: la voce nella sua mente grida più forte del suo battito cardiaco e chiede una retribuzione di sangue.
 

X. Faccia
Sasuke e Naruto sono le due facce di una stessa moneta, e Sakura si chiede dove stia lei, se sia la mano che quella moneta la tiene stretta senza lasciarla andare, o se sia la ruggine che corrode il metallo in modo irreversibile. 


XI. Sbagliato
“Sbagliato,” dice Sasuke, negli occhi solo vuoto quando solleva lo sguardo su Sakura e Naruto in piedi davanti a lui, “Io non sono come voi, non lo sono mai stato.”
 

XII. Ironia
L’ironia sta tutta nel fatto che smettono di essere un team proprio quando avevano iniziato ad esserlo, e la polvere dei mesi che passano si porta via tutto.

 
XIII. Fuggire
“A volte sogno di fuggire,” bisbiglia Sakura in una di quelle sere in cui si concedono di pensare a Sasuke “Sogno che siamo fuggiti tutti e tre insieme lontano, per poter ripartire da zero.”
 

XIV. Ombra
La vedetta contro suo fratello, ciò che ha tenuto in vita tutto il suo odio e la sua collera, è l’ennesimo muro di fumo di una vita che adesso non ha più niente a guidarlo in avanti, neanche più l’ombra di una bambina dai capelli rosa e un usuratonkachi.
 

XV. Zaino
“Io me ne vado a cercare Sasuke,” esordisce Naruto senza preamboli, serio come poche volte l’ha visto in vita sua, e alla domanda che legge nei suoi occhi Sakura risponde prendendo lo zaino sempre pronto per le missioni urgenti e incamminandosi alla porta.
 

XVI. Battaglia
Non sono più stati insieme —non dalla stessa parte— da quando Sasuke se ne è andato in cerca di Itachi, eppure adesso, ad anni di distanza e in mezzo al caos della guerra, è come se fossero stati separati appena qualche minuto, e i loro corpi si muovono all’unisono.
 

XVII. Cocci
Sono vetri infranti dagli angoli ancora troppo affilati, loro tre, difficili da far combaciare e impossibili da rincollare insieme, eppure sono nella stessa stanza da 14 secondi —non che Sasuke li stia contando— e niente è ancora esploso.
 

XVIII. Rabbia
Sakura è diversa da Naruto, non ha quella bontà incondizionata che fa dell’amico un ragazzo incredibilmente coraggioso o incredibilmente stupido, e per questo, i primi tempi in cui si ritrova faccia a faccia con Sasuke quando la guerra è finita, non prova che rabbia.

 
XIX. Supporto
“Ci saremmo stati per te” si ritrova a blaterare Naruto davanti la porta del suo appartamento alle tre del mattino, completamente ubriaco e a braccetto di una Sakura che non riesce a reggersi in piedi, “Ci siamo anche adesso.”


XX. Eco
Le loro interazioni hanno l’eco dei loro anni migliori, di quando erano tre ragazzini appena diventati shinobi, e dove le parole ancora in certi momenti sembrano fallire, nel silenzio i gesti parlano da soli.
 

XXI. Sangue
Sakura ha più sangue amico che nemico sulle mani, e forse questo dovrebbe farla rabbrividire, ma mentre cura le ferite di Sasuke e Naruto appena rientrati da una missione le sue dita sono ferme e precise.
 

XXII. Scelta
“Vorrei che avessero scelto me, sapete?” mormora Naruto tra un bicchiere e l’altro, le mani che tremano “Ed è così stupido perché hanno fatto il loro dovere da shinobi, ma vorrei solo…” non finisce neanche la frase, ma Sakura e Sasuke la sentono rimbombare nel silenzio.
 

XXIII. Sedia
“Penso che potrebbe piacermi” mormora improvvisamente Sasuke senza neanche alzare gli occhi dal piano missione che stanno leggendo, “Restare, intendo” e ignora il rumore di qualcuno che inspira violentemente —Sakura— e qualcuno che cade dalla sedia —sicuramente Naruto.
 

XXIV. Anni
Non se lo dicono per anni; Sakura ha troppa paura, Naruto non sa come dirlo e Sasuke sa a malapena pensarlo coscientemente, ma quando sono insieme sentono di aver trovato ciò che hanno sempre cercato: famiglia.
 

XXV. Giorno
Le vesti di Hokage sono mosse dal vento, ma Naruto non ci fa caso, guardando Sasuke alla sua sinistra in tenuta da Anbu e Sakura alla sua destra con la divisa dell’ospedale, e pensa che non vorrebbe vedere l’alba sorgere su Konoha con nessun altro. 
  
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