Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: BakemonoMori    25/04/2018    2 recensioni
I tormentati pensieri di una ragazza, chiusa nella sua camera e straziata dalla sua mente, che la tiene imprigionata come se fosse rapita da essa.
Genere: Dark, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

”Da piccola avevo paura del buio, un vero e proprio terrore, ma ora pare essere tutto ciò che bramo.

Sai caro diario, quando si è giovani non si viene mai presi sul serio, parlare di argomenti come scappare di
casa, o addirittura di uccidersi, viene considerata un’esagerazione, un bambino non sa quanto grave sia ciò
che dice, giusto? Ed ecco che in men che non si dica ti ritrovi sul tuo letto, cresciuto ma con gli stessi
pensieri di allora, senza neppure sapere come tu ti sia ritrovato in questa situazione.

Lacrime agli occhi dopo ore di pianto, sguardo basso e testa china, le braccia rigide di fronte a te mentre il
tuo corpo è continuamente straziato da tremori, ancora una volta ridotto in questo modo.


Ogni volta è diverso, va bene qualsiasi cosa ti capiti a tiro, ma spasmi troppo forti e niente a portata di
mano ti indicano che questo sarà il turno delle percosse.

Accendi le casse e metti della musica, così da coprire ai tuoi parenti il suono degli urti e dei tuoi lamenti,
spegni la luce, non hai il coraggio di guardare, tanto ti senti caduto in basso. Ogni colpo viene tirato a denti
stretti, chiudi gli occhi pensando che vada tutto bene, rendendoti comunque conto di quanto i pensieri ti
stiano consumando e distruggendo, perciò ti distrai, ferendoti, cercando di cambiare la fonte del dolore,
così da renderlo passeggero a differenza della memoria.

Ad ogni serie di colpi ti blocchi a causa del dolore, solo per un attimo, altrimenti tornerebbero i pensieri;
non sai quanto questo stallo potrà durare, così attendi pazientemente, avvolto da paranoiche lacrime.
Riprendi parziale controllo del pianto e sussurri le strazianti parole delle canzoni che ascolti, così da fingere
che sia tutto a posto.

Oh mio affezionato diario, quando ti rendi conto di essere invisibile, che a nessuno importa di te, inizi a
convincerti che non ci saranno conseguenze per tutto ciò che accadrà nel silenzio della tua solitaria camera
d’oscurità, lì sei al sicuro. Sei certo che tutte le stronzate, gravi o meno, non verranno mai alla luce, così
continui, non hai più paura di ciò che potrebbe accaderti, sei solo.

Ti accorgi che i tormenti stanno tornando dato che il dolore è passato perciò torni a colpirti, ma ad ogni
urto ti rendi conto di quello che stai facendo e le lacrime tornano più imponenti di prima “Sei un’idiota,
fermati!” urla la tua mente, eppure la ignori e prosegui nel procurarti dolore.

Ogni pausa è diversa dalla precedente, in questa il pianto cessa, ti appoggi al muro con lo sguardo perso nel
nulla, mano appoggiata sull’arto dolorante, mente vuota e sguardo smarrito.

I pensieri vengono distortamente sostituiti da domande “Perché non vai oltre?” “Hai paura?” “Credi che a
qualcuno importi di te?” “I tuoi genitori avevano ragione, esageri e basta, non oltrepasseresti mai questo
confine.”

Ma questa volta il dolore non è abbastanza da far cessare quelle parole che la tua mente continua ad
urlare; ogni colpo fa aumentare la voce che in breve tempo ha riempito la stanza.

Mio amato diario, unico vero amico che abbia mai avuto, grazie per aver ascoltato tali parole così a lungo,
ma non riesco più a sopportare tutto questo; non so come sdebitarmi per la tua instancabile pazienza, ma
temo che non avrò mai più il tempo per farlo…”

Queste sono le parole ritrovate nell’ultima pagina del diario di Yoana Garcìa, giovane ragazza ritrovata
morta dopo essersi gettata dal balcone di camera sua, al quarto piano di un palazzo nel centro di Madrid,
mentre stringeva il piccolo quaderno tra le braccia, dilaniate tra tagli e lividi.

“Accidenti che noia, l’ennesimo noioso servizio alla televisone.”

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: BakemonoMori