034. Come l'aratro in mezzo alla maggese
Prompt: Troppo Poco/ Fandom: Saint Seiya - post Hades/ Autore: Zefiro / Personaggi: Shura (in absentia), Aiolia (in absentia) / Quando: primavera 1988
Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese!
quando partisti, come son rimasta!
come l’aratro in mezzo alla maggese.
(Giovanni Pascoli, Lavandare [vv. 7-10], in Myricae, 1891)
«Quando ho accettato questo lavoro non pensavo fosse così avvilente!»
«E che t’aspettavi, di passeggiare tra le rose? Devi lavare mutande, lenzuola, maglie…»
«Lo so», ribatte, asciugandosi il sudore dalla fronte. «Ma sul contratto c’è scritto che sarei dovuta andare io a prendere il bucato, non che me l’avrebbero portato loro.»
«Sei ben strana tu», commenta Klio, tornando a sfregare le camicie del Toro, prima di metterle in ammollo.
Delphis non risponde, ché non può spiegare quant’era bello il Leone, vestito solo dei baci del Capricorno, ansimante tra le mura discrete della Decima Casa. Anche quand’è stato tutto troppo fugace.
Alzi la mano chi non vorrebbe trovarsi nei panni di Delphis. O in quelli di Shura.
Ci assumiamo la responsabilità di aver tirato in ballo il Pascoli (allucetti legati esclusi), ma l'aria profuma già di gelsomino, e si comincia ad alzare il gomito con rinnovato slancio, sicché...