PROFUMO D’ESTATE
Il profumo d’estate
regna già nell’aria rovente;
che barba, la gente
a cui non importa più niente
del lavoro,
la pelle già di un colore mogano
pronta per le spiagge color
oro;
ed io, che sono cresciuto con la tv
di San Marino,
un solo canale
nel mirino,
ogni giorno i programmi si ripetono
all’infinito,
ardito
il sogno
che tutto questo finisse,
la mia coscienza ambisse
ad acculturarsi.
Io odio le spiagge,
per questo mi sono ridotto a scoprire
da poco la Rai,
ma quando mai,
solo che ogni due minuti c’è la pausa
pubblicitaria,
che infonde la noia di una coda sulla
Salaria,
e mi fa rimpiangere l’austerity di
San Marino.
Solo pubblicità sui sofà,
i divani di qualità,
ed accendo la radio e anche lì
non c’è tregua, ed allora
mi sale la voglia di tramutarmi
in qualcosa che ancora non conosco;
aizzarmi
contro i divani,
lanciarmi sopra i divani,
restarmene disteso con l’aria
condizionata
che deride l’inutile finestra
spalancata;
che gli altri si prendano pure il
lettino,
io mi prendo divano
e l’unico canale di San Marino.
Che poi, la tv turba;
meglio se ogni programmazione è
ripetuta
all’infinito,
una roba
dal sapore d’indefinito,
e sale il sonno,
che importa dell’estate?
È una stagione in cui si raccolgono
pomodori e patate,
ma anche balene spiaggiate,
e che diamine,
tutti in coda delle ore
per vedere delle onde e un mare
che potete vedere anche in tv,
nei tg.
E guardate quante persone,
tutte già in spiaggia,
nude nonostante la brezza
fresca che sfiora i loro corpi,
e che per tirarsela mettono a bagno
bambini reticenti ad andare in acqua;
gelata ancora l’acqua,
anche se l’aria è calda;
la tela del ragno
che infesta il mio bagno
da mesi forse potrà essere levata
quando attorno a me ci sarà solo il
silenzio
di una estate che detesto.
Se penso all’estate e al suo profumo
ho uno spasimo,
provo al cuore un battito
accelerato;
ho paura, sai,
di essere giudicato
come sfigato,
ma questo lo sono sempre stato
agli occhi degli altri;
limitato,
l’estate non è la mia stagione,
ho caldo
e poca voglia pure di far colazione.
Ho sempre in gola un gran magone
che non passa,
non passa,
ed allora dicono che è nervosismo,
devo smettere di pensare
che tutto, ma davvero tutto, può
andare
solo male.
Devo dire; sì, gente, tutto a posto!
Vi lascio al vostro luogo losco,
io me ne vado
sul sofà,
la poltrona di qualità
che nelle pubblicità
va tanto di moda.
Che la tv, di notte,
mi salvi e mi metta in una botte
di legno e di salvezza.
Il profumo dell’estate
imminente
è così inebriante
che a tratti lo trovo alquanto
soffocante.
NOTA DELL’AUTORE
Ehm… boh, una poesia così. Spero vi abbia donato qualche
minuto di piacevole lettura ^^