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Autore: lonewolf87    27/04/2018    2 recensioni
Sequel di “La leggenda continua”
Dopo circa sette anni, Goku torna finalmente a casa, ma molte cose sono cambiate. Qualcuno non sembra contento di rivederlo e, come se non bastasse, il suo ritorno coinciderà con un triste evento. Nel frattempo compariranno nuovi nemici e ancora una volta Goku e gli altri saranno chiamati a proteggere la Terra e l’intera umanità.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball Ultimate Heroes'
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L’incidente in cui erano stati coinvolti Goku, Pan e i bambini aveva allarmato tutti, in particolare Goten e Bra dopo quanto accaduto alla figlia. Ancora una volta il ritorno di Goku era stato provvidenziale, e non solo per aver salvato Yumi dalle grinfie di quell’alieno. Nonostante i timori per la nuova minaccia bunkiana, c’era comunque ottimismo: Goku e Vegeta erano guerrieri di altissimo livello e la loro presenza su Bunk avrebbe sicuramente tenuto i nemici lontani dalla Terra, evitando stragi e distruzioni come sette anni fa.
“Non hai idea di quanto mi sia spaventata dopo quello che mi ha raccontato Pan. Povera Yumi.” disse Bra, mentre raggiungeva il marito a letto.
“Già. Come se non bastasse, tuo padre c’ha messo del suo per terrorizzarla ancora di più. Come gli è saltato in mente di urlare e di trasformarsi in super sayan davanti alla bambina? Sa benissimo che Yumi ha paura dei suoi poteri.” replicò Goten.
“Papà è fatto così, non ci possiamo fare niente. C’è rimasto male che Goku non si sia presentato al funerale della mamma e ai nostri matrimoni.”
“Questo però non gli autorizzava a perdere il controllo in quel modo. I problemi con mio padre sono affar suo, non nostro, e soprattutto non deve mettere in mezzo i bambini.”
“Spero solo che Pan riesca a tenerli buoni durante il viaggio e che fermino quei dannati Bunkiani. Non voglio che Yumi passi un’altra brutta esperienza come quella di oggi pomeriggio.”
“Andrà tutto bene, amore. Mio padre è tornato e ci sarà anche il tuo. So che in questo momento sono ai ferri corti, ma qui c’è in ballo il destino del nostro pianeta e sono certo che collaboreranno per sventare questa minaccia. Piuttosto, mi chiedo chi sia il nuovo imperatore del pianeta Bunk.”
“Ammesso che sia nuovo. Non vorrei che Jalbok sia sopravvissuto. Quel mostro era riuscito a resistere persino alla Genkidama di tuo padre.”
“Non credo proprio. Era già ridotto male quando tornò sulla Terra e i nostri attacchi congiunti l’avevano eliminato per sempre. E poi, se fosse sopravvissuto, non pensi che c’avrebbe attaccati subito invece che aspettare sette anni?”
“Non hai tutti i torti.”
“Dev’essere per forza un’altra persona, qualcuno con le sue stesse ambizioni di conquista dell’universo. Beh peggio per lui, presto troverà pane per i suoi denti.”
“Ascolta, Goten… c’è una cosa che vorrei dirti. È da un po’ che te ne volevo parlare, ma dopo quello che è successo a tua madre ho preferito rimandare.”
“Certamente, non me la sono dimenticata. Pan mi aveva detto che si trattava di qualcosa d’importante.”
“Ed è così. Lo vorresti un altro figlio?”
“Cosa? Dici sul serio?”
Bra annuì. “Sai, credo che a Yumi farebbe bene avere un fratellino o una sorellina. A parte Gon, non frequenta altri bambini. Stava sempre con Videl o con tua madre, ma Chichi purtroppo non c’è più e tuo padre non so per quanto resterà con noi.”
“Hmm… in effetti non hai tutti i torti. Yumi è un po' introversa e credo che un fratellino o una sorellina potrebbe aiutarla ad aprirsi di più.”
“Ma a parte Yumi, a te non farebbe piacere allargare la nostra famiglia?”
“Certamente, Bra. Sarei felicissimo se tu mi regalassi un altro figlio. Però… ne sei sicura?”
“Che vorresti dire?”
“Da quando hai cominciato a lavorare per la Capsule Corporation, ti sei impegnata duramente per guadagnarti il posto di vicepresidente, ma finora Trunks non ti ha ritenuta pronta. Un altro figlio ti terrebbe fuori per molto. È vero, io adoro i bambini, amo nostra figlia con tutto me stesso, e mi diverto a giocare con Gon e Nari, o con i figli dei nostri amici, ma non ti chiederei mai di rinunciare al tuo lavoro per soddisfare un mio capriccio.”
“Goten, io non lo ritengo un capriccio. E poi è quello che voglio anch’io. Desidero avere un altro bambino.”
“Dici sul serio?”
Bra annuì convintissima.
“D’accordo. Allora non resta che darci da fare. Per Yumi e per la nostra famiglia.” “Sì.”
Marito e moglie si baciarono e si apprestavano ad andare oltre, ma qualcuno li fermò.
“Mamma! Papà!” li chiamò Yumi.
“Yumi!” fece altrettanto Bra.
“Piccola, che c’è?” chiese Goten.
“Posso dormire con voi?” domandò la bimba.
“Cosa? Ma veramente…” provò ad obiettare il padre.
“Certo, tesoro. Vieni, su.” accettò la madre.
La bimba salì sul letto dei genitori e si mise in mezzo a loro. Goten sospirò deluso per non essere riuscito a trascorrere la notte da solo con la moglie.
“Non ti preoccupare, caro. Riprenderemo quel discorso in un altro momento.” lo consolò con un bacio Bra.
“Come desideri. Buonanotte.” borbottò Goten.
“Buonanotte, papà.” disse Yumi, abbracciando il padre. Goten a quel punto s’intenerì e mise da parte la sua delusione.
“Buonanotte, principessa.” fece altrettanto Goten, dandole un bacio sulla fronte, prima di addormentarsi.
 
Il pomeriggio seguente, il gruppo si diede nuovamente appuntamento a casa Brief. Tutto era pronto per il viaggio di Goku, Pan e Vegeta verso il pianeta Bunk.
“Eccola qui.” disse Trunks, che lanciò a terra una capsula da cui comparve la storica navicella che tanti anni fa aveva accompagnato lui, Goku e Pan nel viaggio nello spazio alla ricerca delle sfere del drago.
“Spero che abbiate revisionato bene quell’affare. Non voglio avere altre scocciature durante il viaggio.” l’avvisò il padre.
“Stai tranquillo, papi. L’abbiamo provata stamattina ed è perfettamente funzionante.” lo rassicurò Bra.
“Eheheh! È rimasta precisa a come l’avevamo lasciata.” osservò Goku, dopo averla controllata da fuori e al suo interno.
“Già. Quanti ricordi. Sono così felice di viaggiare con te, nonno.”  aggiunse Pan.
“Anch’io, ma avrei preferito non metterti in mezzo. Adesso sei una mamma e il tuo posto dovrebbe essere accanto ai tuoi figli.”
“Hai ragione, ma non ti posso lasciare da solo con Vegeta. Lui è ancora arrabbiato con te.”
“Pan! Kakaroth! Salite!” li chiamò Vegeta.
“Arriviamo!” replicò Pan, prima di passare a salutare il marito. “Amore, io parto.”
“Spero tornerai il prima possibile. Comincio a sentire la tua mancanza.” la baciò Trunks, noncurante degli sguardi degli altri.
“Mamma! Mamma!” la chiamò il piccolo Gon, correndo verso di lei.
“Tesoro, che c’è?” chiese la madre.
“Voglio venire con te.” rispose il figlio.
“No, Gon. Tu devi restare con papà e con Nari. Io devo fare una cosa importante con i nonni, ma torneremo presto.”
“Non è giusto! Io voglio viaggiare nello spazio!”
“Gon…”
“Gon, ascolta.” intervenne Goku, accarezzandogli la testa per calmarlo. “Ti ricordi di quel cattivone che voleva far del male a Yumi? Potrebbero arrivarne altri come lui e c’è bisogno di qualcuno che protegga la Terra. Per questo devi restare qui, altrimenti Yumi e la tua sorellina finiranno in pericolo.”
Il bimbo, convinto dalle parole di Goku, annuì. “D’accordo, nonno Goku. Rimarrò sulla Terra e proteggerò Yumi e Nari.”
“Bravo, piccolino. Ti voglio bene.” l’abbracciò Goku. “Ti prometto che quando tornerò, c’alleneremo insieme, okay?
“Sì.”
“Buon viaggio!” salutarono tutti i presenti.
“Ciao a tutti. Ci vediamo.” fece altrettanto Goku, prima di salire sulla navicella assieme a Vegeta e Pan e partire alla volta del pianeta Bunk.
“Speriamo di tornare sulla Terra il prima possibile. Non voglio stare lontana da Gon e Nari troppo a lungo.” sospirò Pan, mentre vedeva il proprio pianeta dal vetro della navicella allontanarsi sempre di più.
“Siamo ancora nell’orbita terrestre. Se non te la senti, possiamo tornare indietro.” propose Vegeta.
“Mi dispiace, Vegeta, ma non ti posso lasciare da solo con il nonno.” rifiutò la nuora.
“Siete stati tu e mia figlia a insistere. Vi avevo detto che non volevo partire con Kakaroth.”
“E dai, Vegeta. Per quanto ancora vorrai tenere il broncio?” chiese Goku.
“Tu stai zitto! Nessuno ti ha interpellato!” replicò malamente il principe dei Sayan.
“Siamo appena partiti. Dobbiamo già iniziare a litigare?” li richiamò Pan.
“Hmph!” sbuffò Vegeta.
“Hai ragione, Pan. Abbiamo altro a cui pensare per il momento. Non vedo l’ora di arrivare su Bunk e affrontare il nuovo imperatore. Sono certo che sarà un avversario tosto come Jalbok.” cambiò argomento Goku.
“Capisco il tuo entusiasmo, nonno, ma ciò che conta è che la smettano una volta per tutte d’invadere la Terra. E se dovesse essere necessario, tu e Vegeta vi aiuterete a vicenda, sono stata chiara?” domandò la nipote, fissando il suo sguardo severo verso il suocero.
“Non ho bisogno dell’aiuto di nessuno per distruggere quei buffoni Bunkiani.” rispose il principe dei Sayan.
“Vegeta!” lo rimproverò Pan.
“Lascialo stare, Pan.” la fermò il nonno. “L’importante è che ognuno di noi faccia la propria parte per proteggere la Terra, non importa se insieme o da soli.”
“Hmph!” mugugnò ancora Vegeta, prima di rimettersi di nuovo ai comandi della navicella per accelerarne il passo.
  
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