Era una calda giornata di giugno alla Tana, l’estate era esplosa all’improvviso e il sole azzurro, il verde dei prati ed i colori dei fiori invadevano gli occhi accecandoli e distogliendo per un attimo l’attenzione dal pensiero delle nubi nere di guerra che incombevano all’orizzonte.
L’acqua del vicino laghetto era già calda invitante, dopo aver aiutato Molly in cucina Ginny ed Hermione erano corse fuori, i vestitini leggeri che svolazzavano intorno alle gambe, correndo veloci verso la radura libri ed asciugamani alla mano.
Ron, Harry e Fred  le avevano seguite ridendo e George, seduto accanto all’ingresso, li aveva guardati sparire fra gli alberi, sentendo le loro voci e risate affievolirsi pian piano, fino a sparire riparate dalle fornde degli alberi.
Non era da lui non mischiarsi agli schiamazzi e ai giochi, ma quel giorno si sentiva stranamente pensieroso, perso in riflessioni a cui lui per primo faticava a dare un nome….Ginny e Ron avevano insistito, mentre Fred lo guardava in modo strano…suo fratello riusciva sempre a leggergli dentro, a volte capiva le cose ancor prima che fossero chiare a lui, e quel giorno l’aveva soppesato a lungo con lo sguardo prima di scuotere leggermente  la testa ed avviarsi dietro agli altri.
Hermione invece non aveva insistito, l’aveva guardato brevemente, per poi abbassare lo sguardo non appena i loro occhi si erano incrociati, poi si era girata verso Ginny e le aveva teso la mano, ed insieme erano uscite di casa.
George scosse la testa e si coricò sul prato osservando il cielo.
Ultimamente guardare Hermione lo faceva sentire strano! Si era resa conto che aveva cominciato a cercarla con lo sguardo, sentirla ridere lo faceva stare bene e ogni volta in cui per caso si sfioravano sentiva uno strano calore …ed una sorta di imbarazzo che non era certo tipico di George Weasley!
Non era da lui scappare, né intimidirsi di fronte a nulla…in realtà neanche pensare troppo…., ma Hermione, la prefetto perfetto che lui e Fred si divertivano a mettere alla prova con i loro scherzi, era un territorio sconosciuto… e pericoloso…perché Hermione doveva essere di Ron…e lui non poteva e non doveva pensare a lei se non come ad un’amica.
Sbuffando si sollevò di scatto….forse un bagno in acque fresche non era una cattiva idea e gli sarebbe servito a schiarirsi un po’ le idee.
Partì di corsa verso la radura, sentiva le voci degli altri farsi più vicine e in un attimo sbucò nella radura vicino al laghetto….
Erano tutti in acqua intenti a nuotare, tranne Hermione : lei era stesa sul prato, i capelli ancora umidi che appoggiavano lievi sulle spalle, le guance lievemente arrossate dal sole e dal bagno appena fatto, la pelle leggermente abbronzata sulla quale scivolavano lente alcune goccioline.
George resto’ fermo ad osservarla dimentico del resto, quando all’improvviso lei aprì gli occhi e lo vide: “ George, sei venuto anche tu!” gridò felice, regalandogli un sorriso che gli scaldo’ il cuore e che non poté non ricambiare.
 
Mentre anche gli altri si accorgevano di lui, si tolse la maglia mostrando il suo fisico asciutto e scolpito, dopodichè gridò “non c’è divertimento se i gemelli Weasley non sono al completo!” e sorridendo malandrino si gettò in acqua schizzando gli altri.
Hermione si alzò sorridendo e correndo li raggiunse….
Le nuvole lontane non avrebbero potuto rovinare la loro estate calda appena cominciata!