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Autore: Aladidragocchiodiluce    28/04/2018    2 recensioni
Nuovi nemici sorgono all'orizzonte, minacciando gli Autobot e gli abitanti della terra, ma nuovi alleati sono pronti a combattere.
Sequel della storia "Il Seeker e la Diclonicus"
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Autobot, Decepticon, Nuovo personaggio, Starscream
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
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Potrebbe essere una spia.”

Quelle parole fecero sussultare i presenti.

Dunque uno di loro li stava tradendo?

E se si, chi?

-Ma siamo sicuri che sia così?-Domandò Jack dalla sua postazione.

Dopo ciò che è successo alla gemella Eleven, gli pareva impossibile che qualcuno avesse volontariamente ceduto informazioni, conoscendone le conseguenze.

Optimus annuì.

-Purtroppo si.

Non sappiamo chi sia ma è qualcuno che ha avuto accesso alle nostre informazioni.-

-Quindi, noi Decepticon, Darkness e Phoneix siamo esclusi.-Intervenne Knockout.

-Non sapevamo né la posizione della vostra base, né dell'esistenza delle diclonicus.-

-Quindi rimaniamo noi Autobot, Starscream e i ragazzi.-Disse Arcee.

-Escludi pure i ragazzi, non hanno motivo per fare da spie.-fece notare Rachet.

-Francamente.-Stavolta ad intervenire era stato Dredwing.

-Per i vostri principi dubito che siate voi Autobot.-

-Rimani tu, Starscream.-Intervenne Megatron.

Tutti si misero ad osservare l'argentato con sospetto.

In fondo era un noto doppiogiochista, potrebbe benissimo aver fatto la spia per conto di Malware in cambio di chissà cosa.

Ma il seeker argentato incrociò le braccia e sbuffò:

-Siamo alle solite.

Se si parla di tradimenti sono sempre il primo sospettato.

Vi ricordo che i Renegate hanno attaccato me e Blue e durante la mia permanenza alla base a Jasper sono stato sempre tenuto sotto controllo e non potevo chiamare nessuno poiché controllavate anche la mia linea Comm. Link.

E comunque, avete saltato qualcuno.-

Il seeker guardò Starlight, che era accanto al fratello.

Effettivamente, nessuno aveva pensato alla seeker bianca.

Era stata prigioniera dei Renegate, quindi poteva benissimo essersi alleata con loro.

In sua difesa, intervenne Megatron, mettendosi davanti a lei, come per proteggerla.

-VI SEMBRA CHE DOPO ESSERE STATA LORO PRIGIONIERA PER COSì TANTO TEMPO ED AVER PERSO LA VOCE A CAUSA LORO ABBIA STRETTO UN ALLEANZA DEL GENERE???-Urlò, infuriato.

-Hai ragione, nessuno di noi farebbe volontariamente la spia per loro.-Intervenne Darkness, attirando l'attenzione di tutti.

-Forse ci hanno messo addosso una cimice.-Suggerì.

-Una cimice? Gli hanno messo addosso un insetto?-Chiese Miko a bassa voce, rivolta a Jack mentre Rachet eseguiva una scansione di tutti i presenti.

-No, vuol dire una microspia.-Rispose il corvino.

-Allora?-Chiese Megatron con impazienza mentre il medico Autobot controllava i risultati aiutato da Sundwave e Knockout.

-Un attimo, devo...per Primus.-Mormorò, scostandosi dal computer per far vedere i risultati.

Sullo schermo vi era la sagoma di Starlight e, nella zona della testa vi era evidenziata una piccola sezione in rosso.

-Ehm Ehm.

Richiediamo spiegazione.-Disse Wheeljack.

-I sospetti di Darkness erano giusti, questa è una microspia che permette ai nostri nemici di vedere e sentire ciò che facciamo.-Spiegò KO.

-Allora dov'è il problema?

Rimuoviamola.-Propose Bulkhead.

-Il punto...-A parlare era stato Ratchet.

-E' che si trova in un punto in cui è difficile rimuoverlo senza rischiare che diventi cieca o sorda o, nel peggiore dei casi, entrambi.-

-*ASSOLUTAMENTE NO!*- A parlare erano stati Megatron e, sorprendentemente, Bumblebee infatti il primo lo guardò stranito e sorpreso di avere un sostegno.

*Perdere la voce è un conto, perdere anche la vista o l'udito è...troppo! *Disse il bot giallo e nero.

-Vuoi che continui a passare involontariamente informazioni?-Gli disse bruscamente Wheeljack.

Quello fu l'inizio di una discussione sul correre o meno il rischio che terminò solo quando Miko, con la chitarra attaccata all'amplificatore, provocò un frastuono tale da far quasi venire un colpo ai bot.

-Vi siete dimenticati di chiedere alla diretta interessata!-Disse Miko per Starlight.

Quest'ultima infatti, aveva cercato di introdursi nella discussione per dire la sua, senza venire ascoltata a causa del suo handicap così aveva chiesto alla ragazza di attirare l'attenzione.

Sul suo solito datapad, aveva scritto:

“NON HO LA MINIMA INTENZIONE DI AIUTARE I RENEGATE!

Quindi sono disposta a sottopormi all'operazione o me ne vado, lontana da voi, se serve a toglierli questo vantaggio!”

I bot presenti si guardarono fra loro, vergognandosi del fatto di non aver chiesto il suo parere, finché Optimus, l'unico rimasto in silenzio durante la precedente discussione, intervenne, rivolgendosi direttamente a lei:

-Francamente, l'idea di obbligarti a sottoporti ad un operazione che potrebbe renderti cieca o sorda non mi piace, e il tuo allontanamento ti renderebbe solo più vulnerabile, quindi potremo usare una terza alternativa.

Posso chiedere che venga disposta una base solo per te e a turni, tutti verremo a trovati ma senza rivelarti informazioni importanti.

Tutti d'accordo con questa alternativa?-Chiese, stavolta rivolto a tutto il gruppo.

Appena la seeker bianca annuì in segno di assenso, anche Megatron e gli altri si trovarono d'accordo.

Almeno un problema era stato risolto.


 

-Mi hai chiamato?-Chiese Optimus al suo amico Rachet.

Erano soli nella sala principale, davanti al computer.

-Si... ho scoperto qualcosa riguardo Blue.-Rispose il medico, in tono preoccupato

-Ti ricordi quando, alla Nemesiss, gli è caduto addosso l'energon oscuro?-

-Certamente.

Le sta accadendo qualcosa a causa di questo?-

-No...

Nel suo sangue...ho trovato un anomalia.-

Detto ciò, sullo schermo comparvero una tre serie di dati.

Indicando quella in mezzo, il bot bianco e rosso spiegò:

-Che sia energon normale o oscuro, esso è estremamente nocivo per i terrestri se ne entrano in contatto.

Ma non per Blue.

Ho controllato varie volte il risultato, ma è sempre lo stesso: nel suo sangue, vi è una minima percentuale di energon oscuro che la rende immune.-

-Ne sei sicuro?

Il campione che hai preso potrebbe essere stato contaminato.-Disse Optimus, avvicinandosi per guardare i risultati.

Il bot scosse la testa.

-L'ho pensato anch'io.

Infatti mi sono fatto dare i campioni di sangue presi dall'ospedale da June tempo fa ma il risultato è lo stesso.-Rivelò, indicando la prima serie di dati.

-E questo?-Il mech blu e rosso indicò la terza e ultima serie.

-Proviene dalle gemelle e anche con loro ho avuto quasi lo stesso risultato.

Anche loro possiedono quella percentuale, ma in quantità minore rispetto a Blue..

Appena lo vedo, vorrei parlare con Karuma.

Ho un sospetto che ho paura di confermare.-

Il leader Autobot annuì pensieroso.

Aveva capito a cosa si riferisse il suo amico.

Se tutti i diclonicus hanno quella, seppur minima, percentuale, potevano essere considerati la progenie dell'Unicrom.


 

-Quindi...da quanto conosci Karuma?-Chiese Miko nella sua lingua madre a Mayu.

Le due, assieme a Nana, Jack, Raf e Blue erano in una stanza a chiaccherare.

L'unica assente era Eleven, in quel momento si trovava a casa di Jack con June.

Dato che Mayu e Nana non parlavano molto bene l'inglese, Miko si era offerta da fare da interprete.

-Almeno due anni ma non ho avuto direttamente a che fare con lui fino a qualche mese fa.

Per indagare sui trasferimenti delle diclonicus è venuto qui assieme a Bando e Nana ha insistito per venire pure lei.

Dato che nei messaggi che Nana mi inviava descriveva l'America come un bel posto ho deciso di venire anch'io.

E' stato proprio il giorno in cui vi assistito alla cattura del tuo amico.-

Spiegò la castana, accarezzando il suo cagnolino Wanta che si stava rilassando sulle sue ginocchia.

Blue guardava incuriosita Nana mentre sfogliava un paio di libri.

Da quello che aveva capito, ascoltando le traduzioni di Miko, lei era la figlia adottiva di Karuma ma c'era qualcosa che non quadrava in questa storia.

Quando quel tipo era era arrivato, dalle sue parole e da quelle del compagno Bando, sembravano una sorta di duo che caccia le slipter.

Non aveva dubbi sulla veridicità delle parole dei Bando, specialmente dopo che questi ha rivelo di aver perso un braccio e le gambe in uno scontro con una sua simile ma Karuma...

Quel tipo sembrava nascondere qualcosa.

Si ridestò quando Raf urlò dallo spavento.

Il motivo era chiaro, una gamba di Nana le si era letteralmente staccata, facendogli prendere un colpo.

Anche Jack e Miko avevano sobbalzato sul divano dove si trovavano mentre Mayu e Blue rimasero indifferenti o quasi.

La prima sospirò d'imbarazzo, come se fosse abituata a ciò, mentre la seconda, bhè aveva fatto a pezzi tanti di quei corpi che non le faceva più impressione, anzi si era accorta che in realtà era una protesi molto realistica.

Ma la reazione di Nana fu la più divertente, infatti essa si mise a saltellare sulla gamba rimanente, chiedendo scusa nella sua lingua madre, mentre con i vettori afferrò la protesi per poi rimetterla a posto.

Dopo quella scenetta, le due spiegarono che la slipter dai capelli rosa, tempo prima, aveva affrontato una sua simile, perdendo gli arti.

-...Ma mio papà mi ha dato queste nuove braccia e gambe che controllo con i vettori!- terminò di spiegare la dicronicus, rimuovendosi un braccio per mostrare come era fatta la protesi.

Una volta che i ragazzi furono tranquillizzati, tornarono a chiacchierare allegramente.

Solo Blue non partecipava alla discussione, anzi, dopo un po' decise di uscire.


 

Megatron era irrequieto.

Non che ce ne fosse un motivo reale, semplicemente, da dopo lo scontro con le diclonicus non aveva nulla da fare se non a ripensare agli eventi di quel giorno.

Ed era ciò che lo infastidiva.

Per questo aveva deciso di fare un lungo volo senza una meta precisa, voleva solo scaricare un po' la tensione.

Troppi avvenimenti in breve tempo, dall'accordo con Malware, alla scoperta della microspia nel cervello della sorella.

Certe volte si chiedeva come facessero Optimus e il suo gruppo a rimanere calmi.

E se provasse a parlare con qualcuno?

Lui non era il tipo da fare quelle cose, ma poteva fare un eccezione, ma con chi?

Non di certo con un Autobot o un Decepticon qualunque.

Optimus era escluso, non voleva di certo confidarsi con il suo avversario, anche se erano stati amici in passato; Sundwave era un buon ascoltatore e ottimo amico ma era troppo occupato, inoltre non avrebbe saputo dargli la risposta che cerca, e Darkness...probabilmente ne sarebbe uscito più confuso di prima.

Mentre si riavvicinava alla base, vide quel qualcuno che poteva fare al caso suo, così pochi metri da terra, riassunse la sua forma normale e si avvicinò ad esso.

Blue stava guardando pensierosa il tramonto.

La nuova base era un edificio in un vecchio complesso militare e lei era tranquillamente seduta sul tetto di una delle caserme.

Aveva sentito i pesanti passi di Megatron avvicinarsi, ma non vi ci badò molto, nemmeno quando il mech si fermò a fianco dell'edificio in cui era seduta.

I due rimasero in silenzio per un po', finché Blue non fu la prima a parlare:

-In una situazione coma questa, Starscream aveva fatto un commento sulla Terra per iniziare la conversazione.-

-Ma io non sono Starscram.-Sbottò seccamente.

-Si vede, ho iniziato io.-

Il mech si rese conto che non si era mai trovato da solo con quella ragazzina prima d'ora, in fondo, sapeva solo due cose di lei: che era una slipter ed era amica con il seeker argentato.

-Comunque...-Continuò.

-Spero che tu non sia venuto a dirmi su per Abigail, ho già June che tenta di farmi da psicologa.-

-No, hai solo fatto quello che andava da fare.

Semplicemente, mi sento irrequieto.-Ammise incrociando le braccia.

-Per i Renegate?

Sai la novità.-

-No, per le diclonicus in mano alla M.E.C.H.-

A quel punto, lei si voltò, verso di lui che continuò.

-Più che altro...ho esitato ad eliminare Abigal proprio perché era solo una bambina e ammetto che trovo impensabile che qualcuno l'abbia usata come arma nonostante la sua giovane età.

Anche riguardo Kara.

Nemmeno io mi azzarderei a dare l'ordine riempire il corpo di un individuo di bombe.-Ammise.

-Il che è un bene.-Rispose la sliper, sdraiandosi con le braccia dietro la testa e alzando gli occhi al cielo in quanto ormai si stava facendo buio e stavano comparendo le prime stelle.

-Certe volte il mondo fa davvero schifo.-Disse con schiettezza tale che il mech dovette reprimere una risata.

Ma ora, meglio porle la domanda per la quale era venuto.

-Senti...ho avuto prova dei tuoi poteri più volte...-Iniziò.

-Vedo che grazie ad essi puoi fare ogni cosa, eppure ...-

-Ho capito che intendi.-Lo interruppe, voltando la testa verso di lui.

-Perché non li uso per “prendermi il posto che mi spetta”?

Se lo facessi, non sarei meglio dei mosti che mi hanno rinchiusa e trasformato Kara e Abigail in armi.-

I due rimasero per un po' in silenzio, prima che Megatron decida di rientrare.

Ormai non aveva più nulla da dire e, per qualche strana ragione, condividere con qualcuno i propri pensieri lo aveva fatto sentire un po' meglio.

-Ehy.-Lo chiamò la sliper, facendo voltare il mech.

-Da noi c'è un detto: “attento a combattere mostri, potresti divenire come loro”.-


 

Da un altra parte.

-L'ultimo pezzo è stato localizzato.-Annunciò un Renegate al suo capo.

-Si trova in Egitto, a ovest delle “Valle dei Re”, è in cima ad una piramide sconosciuta agli umani.-

-Perfetto, prepariamoci a partire.-Ordinò Malware.

Nel corridoio che portava alla sala principale, con la testa appoggiata alla porta chiusa, vi era Nissa.

-Cosa stai facendo?-Gli chiese una voce dietro di se.

La femme dalle fattezze serpentine sobbalzò e si voltò verso chi aveva parlato: era Cylas/Breackdown, assieme ad un massiccio bot dalla corazza blu e argento dagli occhi eterocromatici, uno viola l'altro giallo.

-Niente.-Rispose con calma, spostandosi dalla porta per portarsi vicino al bot dalla corazza blu e oro.

-Ascoltavo le fantastiche notizie che il capo ha ricevuto.-

-Non potevi aspettare che ce le comunicasse lui stesso?-Gli chiese sospettoso, il bot dagli occhi diversi, incrociando le braccia.

Lei gli si avvicinò all'orecchio per sussurragli:

-L'ultima novità che abbiamo avuto, non è stata proprio...come dire...esaltate.-

Mentre lo diceva, indicò con gli occhi Cylas.

Non era una novità per il mech, o meglio lo zombi-mech come lo chiamavano alcuni.

A nessuno della nave andava a genio un umano che non solo ha profanato il corpo di un loro simile, ma osava definirsi un loro pari.

Il diretto interessato, incrociò le braccia, sbuffando.

-Per vostra informazione, io sono qui e so essere un alleato molto prezioso quanto un avversario implacabile.-

-Lo sappiamo.

Secondo te perché non sei ancora stato gettato in un pozzo di fusione?-Detto ciò, il mech se ne andò, lasciando soli Nissa e Cylas.

La prima, non gradendo la presenza dell'altro, si avviò nel corridoio alle spalle del mech.

-Goditi pure l'alleanza finché puoi.

Profanare i corpi dei defunti è un reato anche da noi.-Gli sibilò mentre passava.


 


 

Pov???

Correvo, una mano tesa davanti a me.

Devo raggiungere la ragazza .

E' questione di vita o di morte.

Ma non importa quanto mi sforzi.

Lei è sempre più lontana e i miei passi sempre più lenti e pesanti.

Troppo tardi.

Il suo corpo tranciato in due... il sangue ha già formato una pozza...

Non posso fare altro che guardare, pietrificata sul posto.

Ho fallito...

-...Perché?-

Sento una voce familiare.

Davanti a me, si materializza il corpo di Eleven, tranciato a metà col sangue che gocciolava.

Velocemente, porta le sue mani sul mio collo.

Mi sento soffocare...

Non riesco a reagire...

Posso solo guardare i suoi occhi vitrei mentre urla:

-PERCHE' NON MI HAI SALVATA?-”


 

Pov 3° persona


 

Starscream si svegliò di scatto.

Non sapeva perché ma sentiva che c'era qualcosa di sbagliato.

Senza far rumore, uscì dal suo alloggio e si diresse verso la sala principale.

A prima vista sembrava tutto normale, ma poi udì un leggero singhiozzo e ne riconobbe immediatamente la fonte.

Il divano della “zona terrestri”.

Vi si avvicinò e come temeva, vi era Blue.

Era rannicchiata, ginocchia fra le braccia e tremava.

Gli occhi spalancati erano pieni di lacrime e guardavano fisso davanti a sé.

Il seeker non l'aveva mai vista così spaventata.

Piano, tese una mano e gli appoggiò delicatamente un artiglio al fianco, tentando di ridestarla.

Riconosciuto l'amico, la slipeter abbracciò l'artiglio e, singhiozzando, mormorò:

-Non l'ho salvata...-

L'argentato chinò il capo con un espressione triste e, usando l'altra mano, gli accarezzò la testa sussurrando :

-Non si possono salvare tutti.-




Angolo autrice 
Inizio col dire che il titolo è ripreso da una frase ripetuta spesso in un telefilm  di medici di cui non ricordo il titolo.
Ora che la spia è stata rilevata, le cose alla base sembrano essersi un pò stabilizzate ma ora hanno altri problemi che affronteranno nel prossimo cappy
Saluti da Ala

   
 
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