Anime & Manga > Yuri on Ice
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Autore: CHAOSevangeline    28/04/2018    3 recensioni
{ Viktuuri | AU }
In un tempo lontano, un tempo in cui ancora le leggende erano credute vere da tutti, esistevano delle creature speciali la cui pelle riluceva e il cui corpo era circondato da un’aura luminosa.
Esse erano le costellazioni, abitanti del firmamento. Degli esseri senza età e senza tempo dall’origine incerta.
Uno di questi abitanti della volta celeste era conosciuto per la propria bellezza: i suoi capelli corvini e il suo volto latteo mozzavano il fiato a chiunque lo guardasse. I suoi occhi a mandorla portavano a fremere persino il cuore più forte.
Un sorriso e uno sguardo erano sufficienti a stregare.
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Victor Nikiforov, Yuuri Katsuki
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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VI. Anima
 

“Ma non tutto era perduto, per Yuri: aveva nascosto sulla terra un medaglione d’oro. Un dono per lui dagli umani, per la bellezza di anni orsono e che mai più avrebbero visto.
Trovandolo, un prescelto sarebbe stato in grado di vederlo. E forse sarebbe stata proprio la sua metà.
Perché ogni maledizione, persino la più eterna, ha dentro di sé il seme della propria rovina, il germoglio in grado di spezzarla.”
 


Il corpo di Yuri sembrava una tela. Una splendida tela la cui superficie si alzava e abbassava per i respiri rotti, i gemiti rochi.
Le gambe strette intorno ai fianchi di Viktor, le dita arpionate alla sua schiena.
La luce che avvolgeva Yuri sembrava quasi singhiozzare proprio come la sua voce, brillando talvolta in modo più fioco o più intenso in quel momento di continua emozione.
Quando si abbandonarono entrambi esausti sul letto, Yuri rivolse a Viktor un sorriso caloroso.
Il suo corpo, la sua pelle candida era cosparsa di macchie che quasi parevano lentiggini, o forse voglie. Sulla pelle di una costellazione quei tratti distintivi erano molto più belli: sembravano quasi dei diamanti incastonati sulla superficie del suo corpo, privi di rilievo, ma capaci di conferire ancor più luminosità.
Yuri ne era cosparso: sulle braccia, sulle spalle, sul ventre e sulle cosce.
Viktor giurava di aver visto qualche segno anche sui suoi piedi.
« Perché hai tutti questi segni? » domandò Viktor, portando un polpastrello su uno di essi e picchiettando poi su un secondo, un terzo, un quarto.
Sembrava quasi si stesse divertendo, inventando quella danza di dita sulla sua pelle.
Yuri sorrise.
Il tono di Viktor non sembrava volerlo provocare, non sembrava infastidito dalla presenza di marchi.
« Guarda bene », gli suggerì Yuri.
Viktor aveva il sentore che quei punti fossero disposti secondo una logica, che non occupassero la pelle di Yuri senza motivo.
Era l’incarnazione dell’armonia, doveva esserci una spiegazione.
Yuri concesse a Viktor qualche istante, ma rendendosi conto che non rispondeva sorrise con dolcezza e portò una mano sulla sua guancia. Saggiò lo zigomo sporgente con la punta delle dita, poi raggiunse la sua nuca e carezzò le ciocche argentate dell’uomo.
La sfavillante luce dell’incarnato di Yuri e i capelli argentei di Viktor erano un connubio da mozzare il fiato.
« Sono costellazioni. »
Yuri prese il polso di Viktor con la mano e portò il suo indice ancora teso sul proprio petto.
Non aveva bisogno di guardare per guidarlo seguendo il tracciato di costellazioni; le conosceva a memoria.
« Vedi? Guarda questa … »
Con quella traccia Viktor avrebbe potuto individuarle tutte e lo dimostrò a Yuri; non fu più la mano del moro a guidarlo, ma divenne il dito di Viktor a tracciare quel reticolo intricato facendosi seguire dalla mano di Yuri.
« Perché sono tutte su di te? » domandò Viktor, lo sguardo luminoso non solo per la luce che vi si rifletteva, ma anche per la curiosità.
Quando parlava con Yuri di certi argomenti, quando scopriva di più gli sembrava di tornare un po’ bambino. E Yuri lo vedeva, il bambino davanti a sé. Trovava adorabile il modo in cui Viktor si interessava a lui, alle leggende che più che essere tali erano in tutto e per tutto storie di vita vissuta.
« Conosci la leggenda che mi riguarda, no? » domandò Yuri.
Non riusciva nemmeno più a parlarne con amarezza, senza un sorriso dolce stampato sul volto.
Vicino a Viktor non perdeva mai l’allegria. Era felice ormai, finalmente.
Viktor annuì e schiuse le labbra.
« Per la solitudine piangi ogni notte e dalle tue lacrime… »
« Nascono le stelle », concluse Yuri. « Sì, esatto. »
Quell’immagine straziava Viktor. Lo straziava a tal punto che pensarci con troppa intensità avrebbe potuto portarlo a sentire delle lacrime scorrere anche sulle proprie, di guance.
Non voleva che Yuri rimanesse solo, non voleva che soffrisse.
Eppure prima o poi sarebbe accaduto. Prima o poi sarebbero stati divisi dal fato.
C’era un luogo spaventosamente vuoto per la trama fitta di segni sul corpo di Yuri. Sembrava ancor più vuoto dopo aver guardato uno per uno ogni singolo punto di luce sulla sua pelle.
Yuri parve leggere la sua mente e fece aprire il palmo della mano di Viktor all’altezza del proprio cuore, dove la pelle candida riluceva senza che vi fosse alcun segno a marcarla.
« Mi manca la mia metà », asserì soltanto Yuri. « Ma posso trovarla. So che lo farò. »
« Come fai ad esserne tanto sicuro? »
Un groppo in gola. Viktor temeva forse di sentirsi dire che quella metà, per qualsiasi motivo, non sarebbe stata lui.
« Perché l’ho già trovata », rispose Yuri.
Riusciva sempre a spiazzarlo, lui, in un modo tanto fresco e genuino che Viktor nemmeno riusciva a percepire come fastidioso.
Un piccolo sorriso sulle labbra, poi un bacio. Il rumore delle lenzuola che frusciava dopo che Yuri si era proteso verso di lui per poi finire di nuovo sul materasso, sotto il corpo di Viktor.
« Ma questo solo se tu vuoi », soffiò sulle sue labbra Yuri.
« Perché non dovrei volerlo? »
« Dovresti stare con me, Viktor », mormorò.
Il capo di Yuri parve indicare verso l’alto e il suo sguardo fugò ogni dubbio su cosa intendesse.
« In mezzo alle stelle. »
Viktor sorrise.
« Ho sempre pensato che quello fosse il mio posto », si vantò, mentre Yuri rideva con allegria.
Come poteva rendere tutto tanto leggero?
Tanto bello.
Con Viktor persino nella sofferenza c’era la speranza.


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Non mi faccio sentire nelle note da un po' di capitoli, ma ci tenevo a fare un salutino per ringraziare tutte le persone che hanno inserito la storia tra le seguite, le preferite e le ricordate. Ero un po' arrivata a credere di non aver fatto chissà quale lavoro con questo racconto, ma ecco, spero che chiunque stia leggendo questa fanfiction la stia apprezzando.
Il prossimo capitolo sarà l'ultimo e nulla, spero vi vada di dirmi che cosa ne pensate, magari! Mi fareste davvero felice ~
Colgo l'occasione per ringraziare cutiepye, supporter numero uno appunto per l'infinito supporto qui con le recensioni e ancor di più in privato, dove do sfogo al mio essere una complessata in modo pressoché costante, tra paranoie e minacce di mandare all'aria fanfiction, in particolar modo questa. Voglio ringraziare anche riiko88 dragonfly92 che trovano sempre un po' di tempo per recensire i miei lavori. Per me vuol dire davvero tantissimo!
... Questi sanno un po' di ringraziamenti da capitolo finale, ora dovrò inventarmi qualcosa di nuovo in vista del capitolo sette.
Ops.
Alla prossima!

 
   
 
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