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Autore: Lumos_and_Nox    01/05/2018    0 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa accade nei retroscena delle storie dei Malandrini e di Harry?
Noi sì, e questi sono alcuni Missing Moments dedicati ai vari personaggi dell'universo di Harry Potter.
Genere: Fantasy, Generale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Una donna era inginocchiata davanti a una lapide con in mano un mazzo di iris, anche se sapeva che sotto di essa non vi era nessun corpo, perché il corpo del morto era sparito attraverso il Velo.

 

“Due bambini guardavano fuori dalla finestra con impazienza, di lì a poco, infatti, sarebbe dovuta arrivare la lettera per Hogwarts al più grande dei due.

-Sir?-

-Sì Cissy?-

-Quando sarai a Hogwarts, ti scorderai di me? Saremo ancora amici come adesso?- 

Il giovane Black si voltò, stupito dalla domanda della più piccola delle sue cugine -Certo che no… chi ti ha messo in testa certe cose?- ribattè scompigliandole la capigliatura biondo cenere.

-Bella- mormorò la piccola mentre cercava di risistemare la treccia che Sirius le aveva sfatto.

-Non devi crederle, tu sarai sempre la mia sorellina mancata, e questo non cambierà mai, nemmeno fra un milione di anni”

 

Il ricordo l’aveva invasa improvvisamente, e la riportò alla mente il giorno in cui la famiglia Black ricevette la notizia che il loro giovane rampollo era finito a Grifondoro: lo sguardo dei suoi zii e dei suoi genitori era ricolmo di rabbia e quello che lei avrebbe imparato a classificare come disonore; mentre lei aveva sorriso leggermente, aveva sempre saputo che lui era diverso dagli altri.

 

“Narcissa camminava per i corridoi dei sotteranei con calma e pazienza, quando davanti ai suoi occhi comparve un foglietto scritto con una calligrafia che lei conosceva bene, nel quale vi era scritto un messaggio che l’avvertiva che i Malandrini avrebbero fatto esplodere l’aula di Pozioni la mattina seguente.

Da quando era arrivata a Hogwarts, Sirius le mandava dei messaggi per avvertirla degli scherzi dei suoi amici e grazie a quelli era sempre riuscita a non rimanerne vittima.

Il giorno seguente, quando arrivò in Sala Grande per la colazione, trovò i suoi compagni di Casa con le divise e i capelli leggermente bruciacchiati, mentre, al tavolo dei Grifondoro, Sirius e gli altri se la ridevano della grossa. Trovando posto accanto ad Agatha Meadows, si intrattenne con lei a parlare dell’ennesimo scherzo, dalla quale quest’ultima ne era uscita con il mantello della divisa bruciacchiato.

Alla fine della chiacchierata fece per alzarsi, e così facendo incontrò lo sguardo del cugino, ancora velato dalle lacrime per le troppe risate, che la guardava come a chiederle un giudizio; la giovane quindi si ritrovò a sorridere mestamente mentre scuoteva la testa e Sirius scoppiò a ridere un’altra volta davanti ai suoi compagni straniti.”

 

-Non siamo riusciti a mantenere la promessa, mi dispiace… è tutta colpa mia…-

 

“-Come sarebbe a dire che vuoi scappare?- il tono della sua voce era diventato flebile a furia di strillare -E dove vorresti andare?-

-Da James,- rispose un Sirius oramai quasi maggiorenne -Per i suoi genitori non sarà un problema, mi trattano come un secondo figlio.-

-Ma perché vuoi andartene?- non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura, ma senza Sirius la vita in casa Black era insopportabile -Cosa è cambiato?-

-Come puoi dire certe cose, come puoi essere così cieca? Credi che io non sappia che ti vogliono dare in sposa a Lucius Malfoy perché Meda è scappata con Ted? Ti stanno usando…- il ragazzo era esausto, da mesi cercava di far aprire gli occhi a sua cugina, ma lei era sorda ai suoi richiami -Non voglio che tu prenda la stessa strada di Regulus.-

-E allora cosa dovrei fare?- si esasperò Narcissa - Spiegamelo!-

-Vieni con me! Racconterò le cose come stanno a James, Fleamont ed Euphemia, e loro ti accetteranno in casa loro come hanno fatto con me.-

-Non mi accetteranno mai, e tu lo sai bene, il mio destino è seguire le orme della nostra famiglia come tutti gli altri, e poi credo che il Signore Oscuro, anzi Voldemort,- si corresse dopo un’occhiataccia dell’altro -mi consideri troppo debole per poter far parte delle fila dei suoi Mangiamorte.-

-Cissy, ti prego…- il tono di Sirius era supplichevole e le faceva male al cuore. Non capiva che lo stava facendo per lui? Non capiva che se restava sarebbe stata in grado di passargli informazioni importanti per la resistenza?

-Stanotte!- sbottò quindi la bionda.

-Come?-

-Stanotte si terrà una festa al maniero dei Rosier, sarà il momento ideale per te per poter fuggire.-

-Grazie infinite, Narcissa- Sirius la abbracciò di slancio e lei ricambiò la stretta -Abbi cura di te.- le sussurrò all’orecchio.

-Anche tu.- gli rispose prima di voltargli le spalle e sparire nell’oscurità dei corridoi della magione.”

 

Si ricordava ogni singolo istante di quel periodo, ogni singola lettera che gli scriveva dopo che alcuni suoi compagni rivelavano incautamente qualche missione per conto del Signore Oscuro, ma una volta non fece in tempo, l’unica volta in cui lei fallì fu un duro colpo per Sirius.

 

“-Fra due giorni andremo a eliminare la famiglia McKinnon.-

-Ma sono Purosangue, perché dovremmo ucciderli?-

-Sono Traditori del proprio Sangue, Traves. Ti basta come risposta oppure vuoi che ti faccia un disegnino?-

Narcissa, nascosta dietro una colonna del Malfoy Manor, impallidì vistosamente portandosi una mano alla bocca. Marlene McKinnon era la fidanzata di Sirius, non poteva permettere una cosa del genere…

Salì nelle sue camere e scrisse una lettera a Sirius, ma, mentre stava per spedirgliela, Draco iniziò a piangere e lei la mise nel cassetto per poi andare da suo figlio.”

 

Era stata solo colpa sua se Marlene McKinnon era morta insieme a tutta la sua famiglia, se avesse mandato la lettera in tempo, forse, a quell’ora lei sarebbe stata ancora viva e al fianco di Sirius. Vivi. Entrambi.

 

“-Lucius, è vero quello che scrive la Gazzetta del Profeta? Era Sirius il Custode Segreto dei Potter?-

-Se lo dice la Gazzetta sarà vero.- 

Lei stentava a crederci, suo cugino dalla parte di Voldemort? Semplicemente impossibile!

Sapeva che suo marito era a conoscenza di qualche segreto riguardo alla morte di James e Lily Potter, ma sapeva anche che non avrebbe parlato, soprattutto ora che era sotto processo con l’accusa di essere stato un Mangiamorte.

Sospirò affranta, prima di rimettere quella maschera da brava mogliettina ingenua che aveva sempre indossato. Era stata lei a scegliere quella via, la più difficile e tortuosa, ma l’aveva fatto in silenzio come aveva sempre fatto.”

 

Si ricordava ancora la Battaglia di Hogwarts, molti avevano creduto che lei avesse salvato Harry Potter solo perché temeva per l’incolumità di Draco, ma non era così, o meglio… non era solo quello il motivo.

 

“-Sirius,- esclamò la donna, sorpresa di vedere il cugino tra le mura di Malfoy Manor -Devi andartene subito! Se Lucius ti trova qui sei morto.-

-Lucius non può trovarmi qui.- il volto scavato di Sirius si aprì nello stesso ghigno della sua adolescenza -Lui è all’Ufficio Misteri a combattere contro Harry e i suoi amici.-

-Come sai queste cose? E per quale motivo sei venuto a dirmele?-

-Perché se per caso dovesse accadermi qualcosa, qualsiasi cosa, dovrai essere tu a proteggere Harry.-

-Perché io? Perché non il tuo amico Remus?- Narcissa era sconvolta e non riusciva a comprendere la decisione del cugino, lei non aveva niente in comune con il suo figlioccio e glielo affidava? Non aveva senso.

-Ti prego, so che è la scelta giusta, lo sento qui.- disse indicandosi il petto -Accetta… fallo per me.-

-Va bene!- cedette la donna -Ma devi fare il possibile per non farti ammazzare!-

-Te lo giuro Cissy.- rise Sirius prima di Smaterializzarsi, lasciando Narcissa da sola a riflettere sul tempo che era passato da quando aveva sentito il suo soprannome per l’ultima volta.”

 

-Sono riuscita a mantenere la mia ultima promessa Sir. Spero che tu mi abbia perdonato per l’errore che ho fatto con Marlene, anche se non me lo merito…- sussurrava Narcissa mentre accarezzava con le dita le lettere incise sul marmo.

-Nonna, cosa ci fai qui?- le chiese una voce maschile mentre una mano le si posava sulle fragili spalle -Torniamo a casa.-

L’anziana signora si girò verso il nipote mentre il vento le scompigliava la chioma che un tempo era bionda, ma che ora ricordava il colore della neve.

-Certamente Scorpius, ora possiamo tornare indietro.-

 

Una figura evanescente guardava l’anziana signora andare via a braccetto con il giovane nipote sorridendo.

-Io non ti ho mai accusata di niente Cissy, non hai niente di cui scusarti.- sospirò guardando i fiori sulla sua tomba con un sorriso mesto.

 

 

 

Angolo degli autori gemelli:

 

Scusatemi per l’inizio leggermente deprimente, ma è più forte di me.

Mio fratello si occupa delle fanfiction allegre e tenere, mentre io di quelle malinconiche e deprimenti.

Non so perché, ma ho sempre immaginato Narcissa e Sirius in questo modo e per me lei è molto più intelligente e perspicace di quello che viene fatto intendere nel libro, quindi qui l’ho riscattata.

Spero che vi sia piaciuta e che vi abbia tenuto compagnia.

Ci rivediamo la prossima settimana con un’altra one-shot.

Tanti saluti,

Nox

 

p.s.: è la nostra prima fanfiction, perciò siate clementi, ma si accettano critiche costruttive, soprattutto sulla punteggiatura.

   
 
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