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Autore: GattyP    02/05/2018    2 recensioni
Terza fanfic della saga, con protagonisti Lily Anderson e Peter O’Neil, quest’anno alle prese con l’odiosa professoressa Umbridge… Avventure parallele a quelle di Harry e C (le cui vicende talvolta si incrociano con quelle dei nostri due personaggi, comunque nel pieno rispetto del Canon).
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Anderson-O'Neil saga'
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Capitolo 3

 

Nuovi insegnanti

 

 

Una volta lasciata la Presidenza, ci spostammo, velocemente, nel nostro posticino. Accertato che non ci fosse nessuno nei paraggi e lanciato il tradizionale Muffliato, potevamo liberamente parlare.

- Tutto bene, Lily? - le chiesi.

- Uaoh! Che sia il filo importante che stiamo cercando? - mi disse tutta eccitata. Avevo paura quando mi guardava così… perché sapevo che stava pensando a qualcosa che ci avrebbe portato via un sacco di tempo… per non parlare dei rischi…. - Hai sentito cosa ha detto il Preside?

- Certo. L’altra dimensione, la magia nera, che io sono il discendente di uno psicopatico mago oscuro che uccideva le persone per divertimento… - dissi

- No, mi riferivo a Coppius Pittus…

- A chi? - chiesi

- Ha menzionato il libro sui portali di Coppius Pittus, quel De obscuris  portalibus

- Sì, va bene, è importante? - Non riuscivo a seguirla. Mille altre informazioni occupavano la mia mente.

- Il libro… io ho già visto quel libro nella biblioteca di MacDonald Castle! Ne sono sicura. Potremmo trovare molte informazioni interessanti su quel libro… senza contare che, se non sbaglio, c’è anche una traduzione, fatta dal nonno di zia Mary… Coppius Pittus è un antenato dei MacDonald e la ricerca dei portali è un po’ la fissa della famiglia…

- Ma sei sicura? - le chiesi. Mi ero tranquillizzato. Avevo avuto paura che mi volesse proporre di fare corsi di Magia Oscura per entrare nei Portali…

- Beh, mi sembra di sì… - disse Lily.

- Sì, ma non possiamo andare a casa di tua zia… Siamo ad Hogwarts, ed è appena cominciato l’anno scolastico. Non possiamo andarcene… Magari la prossima estate…

- Sì, ma possiamo spostarci durante i fine-settimana… Quest’anno possiamo andare ad Hogsmeade e da lì, con una passaporta, possiamo raggiungere Milton, da miss Scott. Lì ci può venire a prendere Sskarr … - disse Lily.

Sskarr era uno degli elfi domestici di Mary MacDonald. Stava già organizzando tutto… Mi dispiaceva rovinarle il progetto…

- C’è un piccolo problema: noi non siamo autorizzati ad allontanarci da Hogsmeade… e ci possiamo andare solo per alcune ore. Non riusciremo mai a spostarci, per giunta di nascosto, fino a MacDonald Castle e ritornare in tempo… - le dissi.

- Non preoccupati, Peter… Ho un’idea anche per quello…  - mi disse sorridendo.

Sentii un brivido nella schiena… Cosa aveva intenzione di fare?

______________________________________

 

Nella prima settimana di scuola cominciammo a frequentare anche le due materie facoltative che avevano scelto nel passato anno scolastico: Divinazione (prof.ssa Sibilla Cooman) e Cura delle Creature Magiche (professor Hagrid, ma, come detto, c’era in quel momento, come supplente, la prof.ssa Caporal). Continuammo a seguire, naturalmente, le altre discipline: Astronomia (l’insegnante era Aurora Sinistra, quella che mi avrebbe accompagnato in Russia), Erbologia (Pomona Sprite), Incantesimi (Vitious), Storia della Magia (Ruf, l’unico insegnante fantasma), Trasfigurazione (materia difficilissima, con la insopportabile prof.ssa McGranitt) e Pozioni (in cui l’insegnante era, naturalmente, il padre di Lily). Nuova insegnante era anche quella bizzarra prof.ssa Umbridge che avevamo già visto durante il banchetto iniziale, e che ci aveva anche annoiato con il suo fumoso discorso: avrebbe insegnato Difesa contro le Arti Oscure, la mia materia preferita del passato anno scolastico; magari non era noiosa come era sembrata e ci avrebbe proposto qualche nuovo incantesimo di Difesa che potevamo utilizzare …

Le mie speranze subito scomparvero. Sebbene non fosse particolarmente apprezzabile dal punto di vista estetico, soprattutto per i vestiti (orrendi, da uovo di Pasqua) e la corporatura tozza, completata da una voce sgraziata, questo passava in secondo piano di fronte all’odio mortale che suscitò per il  metodo “di insegnamento” proposto: dal primo giorno di lezione ci fece mettere via le bacchette e cominciare a leggere, ognuno per suo conto, il manuale. Dopo i primi dieci minuti di lettura silenziosa, cominciò a manifestarsi una certa insofferenza.

- Professoressa, scusi, posso farle una domanda? - disse una Tassorosso, Janet Cardigham.

- Dimmi, cara - fu la gentile risposta dell’insegnante, che sorrideva come un grosso gatto quando vede un topolino.

- Quando faremo pratica? Non dico oggi… in generale… - continuò Janet.

- Il prossimo anno, mia cara. Per quest’anno il nuovo programma ministeriale prevede solo teoria. Ma è difficilissimo…. Dovrete imparare molte nozioni…. - disse sorridendo l’insegnante.

Che noia! In effetti, anche nelle successive lezioni, la Umbridge non si allontanò dal noiosissimo metodo proposto: leggere in silenzio il libro! Non potevamo farlo da soli? Riceveva uno stipendio per la sola sua presenza fisica alle lezioni?

Già dalle prime lezioni avemmo notizie, poi, che si era scontrata con Harry Potter: raccontò tutto quello che era successo nella classe quinta Padma Patil, che era, in quell’anno, prefetto della nostra Casa, insieme a Anthony Goldstein, e aveva la sorella gemella in Grifondoro. Ci raccontò che diversi ragazzi avevano criticato il metodo di lavoro della Umbridge, compresa Hermione, e che la professoressa si era arrabbiata quando aveva sentito Harry parlare della morte di Cedric attribuendola a Voldemort (in realtà lei disse “Voi-sapete-chi”, ma Potter aveva pronunciato il nome), mentre quella specie di insegnante aveva parlato di incidente. Insomma, Harry Potter era in punizione e le lezioni in quarta erano di una noia mortale (cosa di cui non potevo dubitare, dato che le nostre erano altrettanto noiose… stavo rivalutando le lezioni di Storia della Magia, che, paragonate a quelle di Difesa, erano coinvolgenti e brillanti…)

- Beh, Potter ha esagerato… e ha forse dei problemi, come dice la Gazzetta - concluse Padma - … ma quella donna è un’arpia… è cattiva…

___________________________

 

Per fortuna  a ravvivare un po’ le lezioni ci pensò la prof.ssa Cooman che si presentò, il primo giorno in cui frequentavamo la sua disciplina, in maniera alquanto bizzarra.

Ci recammo nella Torre Nord ed arrivammo con qualche minuto di ritardo (si, confesso, c’eravamo fermati “a parlare” un pochino). Di corsa salimmo la scala d’argento che introduceva, tramite una botola, alla stanza di Divinazione e finalmente entrammo in una stranissima stanza circolare: già i nostri compagni (una ventina di alunni, di tutte le Case) erano seduti su poltroncine e sgabelli intorno a tavolini circolari ed erano… intenti a bere del the, a quanto sembrava! Molto ospitale la professoressa!

Diedi un’occhiata all’arredamento: una strana luce rossastra illuminava l’ambiente (dei veli rossi ricoprivano le lampade); una copiosa quantità di legna bruciava sul camino; dovunque, sugli scaffali e negli armadi aperti, si vedevano, sfere di cristallo ed altri oggetti magici…

- Oh, ecco i ritardatari di cui vi ho parlato - disse l’insegnante. Non l’avevo mai vista in Sala Grande: alta e magra, aveva due grossi e spessi occhiali che in quel momento ci stavano puntando e, sul suo corpo, muovendosi, tintinnavano catene, collane e braccialetti. Si era anche messa uno scialle di seta azzurro intorno al capo.

- Come vi dicevo - disse al resto della classe - il mio Occhio interiore mi aveva avvertito che due ragazzi sarebbero arrivati in ritardo…

Oddio, ci sarei arrivato anch’io: bastava sapere il numero degli alunni della classe e contare quanti erano arrivati….

- … e che avrei rispiegato tutto un’altra volta. Su, ragazzi, andate a sedervi nel posto libero…

Ci sedemmo in un tavolino in cui c’erano solo Astoria Greengrass (Serpeverde) e Frank Adam (Grifondoro), che salutammo con un cenno del capo.

Sorbimmo quindi la spiegazione di quello che dovevamo fare con le foglie di the, o meglio con i fondi, che avremmo dovuto versare nel piattino e interpretare. Ognuno naturalmente doveva analizzare quella del vicino e a me toccò quella di Astoria… a me sembrava un mucchietto di fogliette bagnate… non riuscivo a capire cosa volessero dire.

- Oh, interessante! - disse la prof.ssa Cooman, apparsa dietro di me. In effetti aveva un po’ l’aria di un grosso pipistrello che si muoveva, svolazzando le ali, per la stanza… ora stava guardando i fondi delle quattro tazze,  contemporaneamente -  Farete un bel viaggio insieme... vi vedo vicini, insieme … ecco, lei è sdraiata nel suo letto al buio e ha paura… e tu ti avvicini… sarà molto contenta del tuo arrivo…

Beh, anche io avrei capito che tra me e Lily c’era del tenero… se non altro perché erano due anni che tutti ne parlavano… e poi eravamo arrivati (in ritardo) insieme. Ma alludere al letto era molto indelicato! Certo, prima o poi ci sarebbe stato, ma neanche ci pensavamo! (Oddio, io forse qualche volta). Ma quello che disse dopo mi spiazzò: - Voi due - e prese la mano mia e di Astoria (!) - passerete una magnifica avventura insieme, che ricorderete per tutta la vita! - e ci unì le mani.

Ci guardammo sconcertati e subito le separammo, come se avessimo toccato il fuoco, guardandoci sconvolti. Ma che cosa stava dicendo?  Ma come si permetteva? Il letto? Ma era pazza!

________________________

 

- Allora preferisci la Greengrass a me! - disse con la faccia apparentemente seria Lily, una volta usciti da quella bizzarra lezione. - Vuoi andare a letto con lei!

- Non lo so… non l’ho mai baciata… - dissi scherzando, chinandomi su di lei e strappandole un bacio.

- Porco! Tutti uguali i ragazzi! - disse, anche lei ridendo. Ci baciammo ancora.

 - A me sembra un’impostora, quella tipa - le dissi, poi, serio.

- Sembrerebbe - mi disse Lily, anche lei diventata seria. - Ma, ad essere sincero, le profezie possono essere interpretate in vario modo: magari vuol dire qualcos’altro, anche se non so cosa. Magari lei sarà bloccata sul letto da qualche maledizione oscura e tu le salverai la vita… lo so, che mi vuoi bene…

Beh, uno dei pochi vantaggi ad avere una morosa legilimens era che poteva accorgersi che non mentivo… Il limite è che non potevo nasconderle niente

- Certo, io salvo la vita tutti i giorni a tante persone… - le dissi, scherzando.

- Beh, tua sorella l’hai salvata, l’anno scorso… - continuò Lily. Poi smettemmo di parlare e non pensammo più a quella buffa profezia.

 

 

Ci vediamo sabato con il nuovo capitolo (Due giorni fuori Hogwarts). Il solito ringraziamento a Barbie_Ettelanie_91 e ad ace95 per la gentile recensione. Un abbraccio a tutti. GattyP:)

   
 
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