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Autore: Zephyr Sensei    02/05/2018    1 recensioni
Manca un solo giorno al matrimonio combinato tra Tianzi e Odisseus, un matrimonio che dovrebbe sancire l’unione tra Federazione Cinese e Britannia, tuttavia un evento messo in atto dopo il ritrovamento di uno strano congegno ancestrale cambierà radicalmente il corso degli eventi.
Nota: In questa realtà Akyto ha ucciso Shin prima che questi potesse mettere in atto il suo piano di distruzione di Pendragon. Akito ha però perso la vita durante la battaglia contro Shin. Inoltre Akito e Leila non hanno mai conosciuto Ayano, Yukiya e Ryò.
Genere: Azione, Fantasy, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: C.C., Kallen Stadtfeld, Kururugi Suzaku, Lelouch Lamperouge, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Capitolo 21

Toromu – Cambogia
*Spazio aereo sovrastante l’istituto Toromu*

La Damocles era decollata solo alcune ore prima.

Schneizel si trova in plancia affiancato da Kanon e in quel momento si sta facendo informare sulle ultime novità riguardanti la situazione venutasi a creare a Parigi, ormai di certo imputabile agli Orai, inoltre riceve conferma riguardo la morte di tutti i membri della famiglia imperiale, eccezion fatta per Cornelia e Nunnally che si trovavano nell’aerea 11 e che si sono di conseguenza salvate.

“Quindi adesso è certo, solo Cornelia e Nunnally sono sopravvissute, bene! Mi preoccupa un po' il fatto che non si siano più fatte vive, inoltre l’atteggiamento di Cornelia nell’ultima email non mi è piaciuto…” Pensa, portando una mano sotto il mento.

-Vostra altezza! Nina Einstein sta venendo in plancia, credo abbia qualcosa da dirle- Lo avverte Kanon.

-Certo, nessun problema-

Venti minuti dopo la verde arriva in plancia e senza perdere tempo va verso il principe per poi rivolgergli la parola-

-Principe Schneizel, tutti i sistemi della nave sono pienamente operativi, non sembra ci siano problemi tuttavia…- Viene interrotta-

-Nina! Adesso dovresti chiamarlo Imperatore o sua altezza imperiale visti i risvolti a Pendragon- La riprende Kanon.

-Ma no Kanon, per favore, E poi non sono ancora stato incoronato imperatore… Piuttosto mi sembra che Nina voglia dirmi altro-

-Infatti, maestà! La nave è pienamente operativa come dicevo però uno dei nostri satelliti in orbita non credo lo sia- In quel momento mostra una certa preoccupazione.

-Ah sì? Spiegati meglio per favore-

-Beh, uno dei satelliti mostra un area circoscritta di oltre 2 chilometri accanto alla luna che sembra accumulare sempre più energia, inizialmente credevo fosse un problema ai sensori del satellite ma ora non ne sono più tanto sicura…-

-Per quale motivo non ne sei sicura?- A porre la domanda è Kanon.

-All’inizio era una semplice zona di spazio che emanava esclusivamente energia, ma ora sembra che la luce che colpisce quella zona venga assorbita come accade con i buchi neri, inoltre la quantità d’energia che emette è aumentata di 10 volte-

-Che cosa pensi che sia?- Le domanda il biondo.

-Forse un arma Orai? Per saperlo dobbiamo avvicinare la Damocles a quel punto dello spazio e analizzarlo con i sensori che abbiamo a bordo- Conclude, sicura.

-Potrebbe essere una soluzione, inoltre credo sia proprio quella la posizione dello spazio che dobbiamo raggiungere per mettere in atto il mio piano, me lo confermi Kanon?-

-Si vostra altezza, possiamo fare entrambe le cose da quella posizione-

“Piano? Che ha in mente il princip… anzi, l’imperatore?” Si chiede la scienziata.

“Chissà che ha in mente… non lo ha detto nemmeno a me…” A pensarlo è Kanon, preoccupato.

Successivamente la Damocles viene messa in rotta per uscire dall’orbita terrestre. Secondo i calcoli fatti da Nina la manovra sarebbe stata ultimata in circa 12 ore.

 

Euro Universe
*Parigi*

Le strade della capitale sono ormai semi deserte, la maggior parte dei cittadini è morta o sta morendo all’interno delle proprie case a causa dell’epidemia scatenata dagli Orai. Solo gli anziani, i disabili e i bambini, assieme a una piccolissima percentuale di persone naturalmente immuni sono sopravvissuti.

In quelle ore alcuni priori iniziano a mostrarsi a tutti i superstiti, spiegando ai pochi che hanno il coraggio di uscire in strada, che la pandemia si è venuta a creare a causa della malvagità del popolo Parigino, sterminando ogni uomo o donna che non poteva essere salvato e condotto sulla retta via. I priori spiegano che la pestilenza è stata una punizione degli orai verso i malvagi che popolavano Parigi e anche che chi è sopravvissuto è stato risparmiato solo perché gli Orai pensano che alcuni Parigini possano ancora essere salvati e condotti sulla retta via.

In quel momento, all’interno di un area verde del centro di Parigi, uno dei priori si trova a parlare a un gruppo di 28 persone, tra cui si trovano 2 uomini su di una sedia a rotelle, 6 anziani, 10 donne, 3 uomini e 7 bambini di cui tre disabili. Tutti i presenti sono sconvolti dagli avvenimenti degli ultimi giorni e non sanno nemmeno se fidarsi delle parole del priore, tuttavia il santone li presente sembra volerli convincere a tutti i costi a credere nella parola degli Orai.

-FIGLI MIEI! Non vi chiedete come mai voi siete sopravvissuti mentre gli altri no? Eppure siete stati a contatto con gli appestati e secondo la vostra scienza alcuni di voi sarebbero dovuti morire per primi, come quei signori anziani che vedo seduti lì a terra- Afferma, indicando con la mano i 6 signori anziani, che sono seduti sul prato.

-Priore! Noi abbiamo paura! La prego ci aiuti, dica agli Orai che li serviremo e li adoreremo, ma che ritirino la piaga che ci hanno inviato per punirci!- A parlare è una delle donne li presente, una signora sui 40, bionda e abbigliata con Jeans e maglione color nero.

-Priore, adesso che gli Orai hanno sterminato la gente qui a Parigi… MI DICE COME FARO’ CON LE MIE CURE? Io ho un cancro al cervello che adesso il mio medico non potrà curare visto che è morto!- Si altera uno dei due uomini sulla sedia a rotelle.

-Non temere figlio degli Orai! Le tue paure sono infondate, non hai bisogno di un umano per curarti!- In quel momento il priore illumina il suo bastone.

In quel momento la forte e azzurra luce del bastone investe tutti i presenti. Gli anziani vengono rinvigoriti come anche i restanti presenti ritrovano le forze perse in quei giorni a causa del trambusto venutosi a creare. A quel punto tutti osservano il priore, come a volergli chiedere cosa avesse fatto loro, ma si rivela non essere necessario.

-Gli Orai vi hanno appena restituito le forze, ma non solo! Tu, umano che lamentava la perdita del suo medico, alzati da quella sedia e vieni qui accanto a me per essere benedetto dalla luce degli dei- In quel momento punta il dito verso l’uomo in carrozzina.

-Che cosa? Priore, lei mi chiede l’impossibile, il cancro che ho mi ha portato via le gambe!- Esclama, stranito.

-Abbi fede figlio mio!-

L’uomo deglutisce poi, comunque curioso di vedere se gli Orai sono davvero intervenuti in qualche modo, prova ad alzarsi dalla sedia, riuscendoci senza alcuna difficoltà.

-Non posso crederci! SONO GUARITO! SONO GUARITO!- Urla l’uomo, iniziando a piangere, commosso.

-Ora anche il tuo compagno può alzarsi dalla sedia!- Indica il secondo uomo in carrozzina.

-Priore! Ma chi crede di prendere in giro? Io non cammino dalla bellezza di vent’anni dopo un incidente stradale!- Gli dà contro, infastidito.

L’uomo che si era appena alzato dalla carrozzina si irrita e si avvicina a lui, per poi strattonarlo di forza da sopra la sua sedia a rotelle e costringerlo ad alzarsi. Lui si mette in piedi istintivamente, la cosa lo sconvolge, non pensava che avrebbe mai potuto farlo.

-Oh mio dio! Oh MIO DIO! Gli Orai mi hanno davvero guarito?- Inizia a urlare, commuovendosi.

I restanti presenti osservano la scena, sorpresi e ammaliati dal miracolo che il priore aveva appena compiuto.

-Figliolo, come vedi gli Orai non sono come gli umani, la loro bontà è infinita! L’unica cosa che gli dei desiderano è la felicità di tutti coloro che decidono di seguire il sentiero! Mai più sofferenze, mai più malattie, mai più povertà per tutti coloro che camminano all’unisono sulla retta via! GLORIA AGLI ORAI!- Conclude, osannando gli dei.

I presenti si guardano tra loro per poi iniziare a osannare gli Orai e a ringraziare il priore per ciò che ha appena fatto.

A Parigi scene del genere possono vedersi ormai in tutta la città, tra i sopravvissuti il verbo degli Orai si diffonde rapidamente, infatti i priori approfittano della disgrazia che loro stessi hanno lanciato sulla popolazione al fine di piegarla al loro volere.

Nelle ore successive la gente di Parigi inizia a perdere fiducia nelle parole di colei che aveva infiammato il popolo solo poco tempo prima. I superstiti iniziano a parlar male della bionda, infatti pensano che le promesse che gli ha fatto siano state semplici menzogne atte a non creare disagi eccessivi nella capitale.

 

 

*Weiswolf – 30 minuti all’arrivo della flotta della Federazione*
*Ufficio di Leila Malcal*

Leila e Tony, in compagnia di Yukiya, Ayano e Ryò, discutono della questione Orai all’interno dell’ufficio di Leila, facendo il punto sulla situazione globale di Euro Universe e del testo del mondo. La bionda è seduta dietro la sua scrivania con accanto Tony e i 3 eleven si trovano di fronte alla stessa, anch’essi seduti. Proprio in quel momento Tony inizia a illustrare brevemente la situazione ai presenti dopo essersi aggiornato usando il suo Smartphone.

Pare che gli Orai abbiano sterminato anche il parlamento di Euro Britannia con la stessa metodica utilizzata a Parigi e pare che San Pietroburgo stia affrontando un epidemia identica a quella di Parigi, che sembra aver già decimato il 70% della popolazione, risparmiando alcuni immuni, disabili, anziani e bambini. Inoltre dopo i fatti di Parigi pare che l’epidemia si stia diffondendo in tutte le metropoli di EU, dove i priori a epidemia conclusa, iniziano a curare e aiutare i superstiti, accattivandoseli. Gli unici continenti a non essere stati ancora colpiti dall’epidemia sono Britannia e l’Australia.

Nel sentire quegli aggiornamenti i presenti storcono il muso, infatti la strategia nemica è decisamente semplice e lampante.

-Mi chiedo come facciano a non capire! Prima ne uccidono una certa percentuale, poi salvano i superstiti per accattivarseli!- A parlare è Ryò.

-Infatti, gli Europei sono degli idioti!- Gli dà manforte Ayano.

-Ehi! Modera le parole stupida ragazzina! Tu che faresti al posto di quella povera gente eh?- A prendere la parola è Tony.

-Tony, per favore…- Lo riprende Leila.

-Perdonami Leila… è che io…- China il capo.

Lei si volta e gli mette una mano sulla spalla, sorridendogli dolcemente.

-Sta tranquillo, è normale essere tesi in situazioni come questa-

-Ehi voi due, finitela di scambiarvi sguardi dolci! Senti biondina, ci avete detto che la stessa flotta che ha distrutto Pendragon sta venendo qui, pensi di fare qualcosa in merito?- A porre quella domanda è Ryò, visibilmente preoccupato.

-Io mi preoccuperei del perché una flotta di quelle dimensioni stia venendo qui, non ci avete pensato?- Chiede Yukiya.

-Ma è ovvio ragazzino! Vogliono Leila, che nonostante tutto ha ancora milioni di consensi in tutta Euro Universe! Se la gente sta resistendo è per merito del suo discorso- Gli risponde Tony, infastidito.

-No Tony, Yukiya ha ragione… se volessero solo me sarebbe bastata una singola nave con qualche decina di frame per eliminarmi, invece stanno venendo qui con una flotta intera- Lo contraddice.

-Magari si trovano di strada, Weisewolf potrebbe non essere il loro obbiettivo finale!- Ipotizza la spadaccina.

-Anche questo è possibile, magari vogliono fare una capatina su Euro Britannia con la loro flotta, magari per distruggere San Pietroburgo, dove le truppe imperiale sembra abbiano preso delle contromisure per non contrarre il virus- Le dà manforte Tony.

-Di quali contromisure stiamo parlando?- Chiede Yukiya.

-Niente di speciale, semplicemente hanno isolato le basi, indossano quasi sempre tute di contenimento sterili o maschere antigas, oltre a eliminare qualsiasi infetto che gli capiti a tiro…- A parlare è Leila, che nel concludere quella frase si rattrista.

“Mostra compassione per il nemico, che idiota!” A pensarlo è Ayano.

“Si scannano tra loro, dovrei esserne felice ma invece è tutto il contrario…” Pensa Ryò.

 

A un tratto qualcuno contatta Tony alla radio, si tratta di Anna.

-Comandante! Non riesco a contattare Leila alla radio, va tutto bene?-

-Si, certo, discutevamo una questione important…- In quel momento Leila gli toglie la radio di mano.

-Anna, cosa c’è?-

-Leila, stiamo attendendo i tuoi ordini da un po’ e la flotta della Federazione sta per arrivare, che cosa dobbiamo fare?-

-Inutile che restiate qui, evacuate la struttura immediatamente, io resterò qui assieme a Tony e ai tre eleven che ho liberato qualche ora fa-

 

Nel sentire quelle parole i tre eleven sbuffano, infastiditi. Yukiya rimane impassibile mentre Ayano e Ryò fulminano la bionda con lo sguardo, il tutto sotto gli occhi di Tony, che li osserva pensieroso.

“Sono contrariati, e come dargli torto… Leila ci sta chiedendo di suicidarci…” Pensa il militare.

“E ti pareva… I suoi uomini non sono sacrificabili, noi si! Stronza!” Pensa Ryò.

 

-Leila! Tu sei pazza! Vieni via con noi, ti prego!- In quel momento Anna inizia a piangere.

-No Anna, devo sapere cosa vogliono gli Orai!- Esclama, seria.

-Ma io… io…- Singhiozza.

-Ti prego! Fidati di me, andrà tutto bene! Ora devo salutarti!- A quel punto chiude la conversazione, spegnendo la radio.

 

A conversazione chiusa la bionda si schiarisce la voce con un colpo di tosse e poi torna a rivolgersi ai tre eleven al fine di giustificare la sua decisione di trattenerli con lei a Weiswolf.

-So che già credete che vi considero solo ed esclusivamente pedine sacrificabili ma vi sbagliate-

-Ah sì? Allora lasciaci andare, non vogliamo essere uccisi dagli Orai!- A parlare è Ayano.

-Potrei farlo ma… vi converrebbe uscire la fuori? Non sapete dove siamo, non conoscete la zona e sta per arrivare un nemico potentissimo, senza contare che gli unici a cui potreste chiedere aiuto sono degli Europei che non amano particolarmente i Giapponesi e che vi sacrificherebbero alla prima occasione! Sicuri di voler andare via dalla fortezza?- A quel punto Leila li fissa, come fosse inferocita, mantenendo però un’espressione di finta calma.

“Cavolo, non l’avevo mai vista così, mi fa paura!” A pensarlo è Tony, che la osserva con la coda dell’occhio.

-Leila ha ragione ragazzi, siamo intrappolati in questa fortezza, non possiamo fare altro che restare qui e attendere- Afferma Yukiya.

-D’accordo, allora Leila ci daresti almeno un arma per difenderci?- Chiede Ayano.

-Ovviamente! Tony avrà già fatto portare nei vostri alloggi armi e abiti adatti a uno scontro, me lo confermi Tony?-

“Alloggi? Nella nostra cella vorrai dire” Pensa Ayano.

-Si, certo! Ho fatto portare una mitraglietta MP5 per ciascuno più una Beretta92 a testa, inoltre sui vostri letti troverete anche delle tute da combattimento munite di giubbotto anti proiettile- Spiega il ragazzo.

A quel punto i tre eleven si alzano ed escono dall’ufficio di Leila per poi dirigersi ai loro alloggi per prendere l’equipaggiamento che Tony aveva fatto preparare per loro. Nel frattempo il ragazzo va verso la porta dell’ufficio, chiudendola a chiave, per poi tornare da Leila, avvicinandosi a lei.

-Leila… potremmo non sopravvivere a tutto questo…-

La bacia delicatamente sulle labbra, facendola arrossire.

-Tony, che hai in mente? Non farti strane idee-

-No, non abbiamo tempo nemmeno per quelle ormai- Ridacchia, fissandola insistentemente.

-E allora, che vuoi fare?- Sospira.

-Dirti che in questi mesi ti ho sempre guardata, nonostante ci provassi anche con Anna e… e con tutte le altre donne della base...-

Nel sentire quelle parole Leila sbuffa.

-Però Leila, io ho occhi solo per te! Le altre mi piacciono, ma di te sono innamorato!- La bacia ancora.

Leila risponde a quel bacio, afferrando con passione il volto di Tony. I due continuano a baciarsi per qualche minuto ma poi la bionda si divincola con violenza dal ragazzo, spingendolo via da lei.

-Tony! Qualsiasi cosa tu voglia fare… fermati! Non serve visto che probabilmente stiamo per morire- Inizia a piangere.

-Sei una seccatura, che pessimismo! Ti mostrerò come ne usciremo a testa alta!- Le prende le mani, stringendogliele.

Lei lo osserva per qualche istante, poi gli sorride, incoraggiata dalle sue parole.

-Va bene, allora vediamo un po’ come va a finire-

-Così mi piaci Leila, muoviamoci ad andare in sala comando! A quest’ora sarà già vuota e da lì potremmo avere un quadro chiaro della situazione all’arrivo del nemico!-

Leila annuisce e così i due si spostano in sala comando.

 

   
 
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