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Autore: Shireith    02/05/2018    2 recensioni
{Marichat // raccolta mista di trentuno storie che partecipa alla challenge Marichat di maggio 2018 indetta dai fan su Tumblr}
#01 — Mentre fuori piove » Vestito d’una tuta nera che ricopre ogni centimetro del suo corpo, i capelli biondi e sbarazzini ora intrisi d’acqua piovana, la figura che vede distesa a terra sul balcone di casa sua non può essere altri che lui.
#13 — Il mio faro nella notte » Lo scenario che si presenta ora ai suoi occhi, tuttavia, gli sbatte in faccia la triste e crudele e realtà: che un individuo qualsiasi può, se quello è il suo volere, porre fine alla vita di tanti altri come lui.
#17 — Sul filo del rasoio » La pioggia, intanto, è fitta, malinconica: lo scenario ideale per una tragedia.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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#02. «Posso scegliere, principessa?»

Consigli di moda

 La giornata di Marinette era iniziata nel migliore dei modi, senza che nessun ritardo si aggiungesse alla lista di quelli che già aveva; quella stessa mattina, poi, Alya le aveva riferito una notizia che non avrebbe potuto renderla più felice. In quel quadro, non s’aspettava di certo la visita di un certo gatto proprio nel momento della fatidica scelta.
  «Chat Noir!» esclamò dunque il suo nome, lasciando che entrasse all’interno della sua stanza. «Che cosa ci fai qui? Non dirmi che un altro akumizzato ce l’ha con me.» L’ultima volta, per cause che non erano dipese dalla sua volontà – era davvero mortificata di aver accidentalmente offeso quella ragazza –, era stata pochi giorni prima, e preferiva evitare che si trattasse di un’altra di quelle situazioni.
  «No, tranquilla» la rassicurò Chat Noir, sorridendole. «Ieri, però, hai perso questo, e ci tenevo a restituirtelo.» Così dicendo, il giovane protese una mano nella sua direzione, mostrandole che cosa stringeva tra le dita.
  Marinette lo riconobbe subito come il portafortuna regalatole da Adrien il giorno del suo compleanno. «Temevo di averlo perso per sempre…» disse, ricordandosi quanto si fosse sentita male pochi giorni addietro, quando aveva realizzato di non portarlo più al polso. Si era anche recata sul luogo dello scontro e aveva perlustrato ogni singolo centimetro, ma niente.
  «È importante, per te?» domandò l’altro.
  «Tantissimo. Me l’ha regalato il… un mio caro amico.» Stava per dire “il ragazzo che mi piace”, tuttavia, benché si trattasse di Chat Noir, non si sentiva a suo agio nel rivelare l’identità della persona che amava.
  A quelle parole, Adrien avvertì una sensazione di calore all’altezza del petto: era estremamente confortante, per lui, che Marinette, che riteneva una sua carissima amica, avesse una tale opinione sul suo conto. Mentre pensava, si concesse solo in quel momento la libertà di guardarsi attorno, notando curiosamente che sulla chaise-longue della ragazza erano adagiati diversi abiti. «Ti stai preparando per un evento importante?»
  «Sì, più o meno.»
  «Ha a che fare con quel ragazzo che ti piace?»
  Marinette arrossì lievemente. «Sì.»
  Di lì a breve, la sua intera classe si sarebbe riunita per un’uscita di gruppo: ciò, pensò Chat Noir, significava quindi che Marinette aveva una cotta per qualcuno dei suoi compagni?
  «Sei nervosa?»
  «Abbastanza» ammise. «E Alya è irraggiungibile – sai, la ragazza che gestisce il Ladyblog
  «Sì, ho presente.» Chat Noir la osservò avvicinarsi alla chaise-longue e ispezionare il vasto guardaroba sparso là sopra con aria nervosa e indecisa. «Posso aiutarti io» s’offrì, ben lieto di poter dare una mano all’amica.
  Marinette lo guardò decisamente poco convinta. «Tu?»
  «Che cos’è tutto questo scetticismo? Guarda che me ne intendo parecchio, io!» affermò sicuro, cominciando ad atteggiarsi come aveva fatto durante il loro primissimo incontro come Chat Noir e Marinette. «Non posso scegliere, principessa?»
  «No. E non chiamarmi “principessa”!» protestò, i flirt di Chat Noir sempre fuori luogo.
  «Ci penserò su» rispose l’altro, e Marinette capì che sarebbe presto tornato a tormentarla con quel nomignolo. «Comunque» continuò lui «non stavo scherzando, prima: me ne intendo davvero.»
  Marinette fletté il busto in avanti per prendere un abito, poi tornò a reggersi verticalmente e puntò nuovamente il suo sguardo in direzione di Chat Noir, non ancora convinta di quello che affermava.
  L’altro colse la sfida e proseguì: «Il rosa va molto quest’anno. Questo e quello non vanno bene insieme, perché…» Per svariati minuti continuò a sfoggiare le sue conoscenze nel campo della moda, riuscendo a convincere ancora di più Marinette quando le mostrò la sua scelta finale sul completo che avrebbe potuto indossare quel pomeriggio.
  «E va bene, hai vinto!» fu costretta ad ammettere, decretando che l’abbinamento scelto dal giovane era il più adatto all’uscita di quel pomeriggio: non troppo elegante, non troppo trasandato. «Comunque non sapevo che i gatti s’intendessero di moda.»
  «Abbiamo molteplici talenti, noi gatti!»

Ammetto che non mi piace il nomignolo principessa, anzi... però, ehi, devo seguire i prompt!
   
 
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