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Autore: Freeshane    03/05/2018    1 recensioni
Mondo Prigione, 1994.
Lui, vampiro che aveva scoperto cosa fosse la redenzione, grazie l'amore della sua vita, Elena Gilbert.
Lei, strega che aveva sempre combattuto per il bene, sacrificandosi per le persone che amava.
Così diversi, così simili.
Entrambi saranno rinchiusi all'interno del mondo prigione nel 1994, dove ritroveranno la speranza, la forza, il coraggio, innamorandosi l'uno dell'altra come quando ci si addormenta, piano piano e poi.. Profondamente. [Cit.] Dal testo:
Non c’era musica, ma non ne avevano bisogno. Cominciarono a ballare l’una stretta all’altro e si dimenticarono per un attimo di tutto ciò che gli fosse successo in quell’anno, godendosi la magia e l’intensità di quell’attimo. Mentre ondeggiavano a ritmo di un lento che non suonava realmente, si guardarono intensamente negli occhi e in questi ognuno di loro trovò conforto, speranza, forza, amore. Bonnie cercò di comprendere in quei brevi istanti quando fosse iniziata- qualsiasi cosa ci fosse- tra loro due, così cercò di ritornare all’inizio, dal giorno in cui erano arrivati nel 1994, e pensò che forse, in un altro universo parallelo sarebbero stati insieme.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Un po' tutti | Coppie: Bonnie/Damon, Damon/Elena
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sky Full of Stars'
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32.

 
Enzo aveva comunicato a Bonnie dove e come trovare il demone più forte e maligno di tutti, Dahaki, così la strega si era esercitata molto con l’incantesimo con cui doveva invocarlo e poi portarlo in forma umana, così da ucciderlo.

« Sei molto attrezzato » Osservò Bonnie guardando tutte le armi che Enzo aveva messo nel suo zaino per affrontare il demone.

« Non mi piace lasciare niente al caso, tu continua ad esercitarti con gli incantesimi, io vado a prendere il nostro asso nella manica » Disse Enzo soddisfatto.

« E quale sarebbe? » Chiese Bonnie perplessa.

« Ti spiegherò tutto al mio ritorno » Disse Enzo per poi uscire dalla Armory.

Bonnie sospirò e si guardò attorno, era da settimane che si trovava in quell’edificio e che si esercitava con nuovi incantesimi  eppure era per la prima volta che rimaneva completamente da sola nella struttura; così chiuse gli occhi e si concentrò profondamente, ascoltando semplicemente la magia che scorreva dentro lei e ciò che desiderava il suo cuore. Quando riaprì gli occhi non sapeva dove si trovasse, sapeva solo che era in un bar piuttosto mal ridotto, così si guardò attorno stranita quando finalmente lo vide seduto sul bancone che, in completa solitudine, beveva un bicchiere di bourbon.

« Damon » Sussurrò dolcemente la strega, consapevole che il vampiro non poteva sentirla

Una cameriera piuttosto provocante, visto che indossava degli abiti succinti, si avvicinò al vampiro, mostrandogli la sua ampia scollatura sorridendo maliziosa.

« Mr. Salvatore, sono pronta per lei »

Quasi le venne un colpo quando lo vide assieme ad un’altra donna, ma poi si calmò quando capì che la ragazza era evidentemente soggiogata e che Damon stava bevendo del sangue dalla sua vena. Era tornato il Damon di sempre. Anche lui come quel bar sembrava piuttosto malconcio, anzi non sembrava nemmeno Damon Salvatore.
Quando uscì da quel bar, Bonnie vide che un gruppo di uomini si avvicinarono al vampiro in maniera piuttosto minacciosa, la strega non riuscì a capire perché lui non reagisse, se solo avesse voluto, li avrebbe uccisi in un colpo solo eppure lasciò che quel gruppo di teppisti lo picchiasse a sangue, anche se i loro pugni non potevano fargli niente, se non del male.
Bonnie guardò quella scena allarmata, con gli occhi lucidi, e non potè fare a meno di intervenire e salvare Damon, seppur non capiva perché stava subendo tutto questo.

 « Phasmatos ipse malum » Cominciò a dire Bonnie, per proteggere Damon  « Phasmatos defendat a malo est, ad auxilium dare mihi fortitudinem »

Nel momento in cui Bonnie pronunciò quell’incantesimo di protezione, tutti si accasciarono a terra doloranti mentre Damon ebbe il tempo di alzarsi pian piano, ancora senza forze. Eppure sgranò gli occhi e guardò Bonnie dinnanzi a lui, anche se non avrebbe dovuto vederla.

« BonBon » Sussurrò per poi cadere a terra, senza sensi.

Bonnie sospirò e si concentrò ancora di più di come già stava facendo: riuscì a sistemarlo in un dignitoso motel e a metterlo un po’ in forze con qualche sacca di sangue, prima di lasciarlo dormire sul suo letto, gli accarezzò il volto che dormiva beato, sapeva che non avrebbe dovuto farlo, perché si stava facendo solo del male, eppure era più forte di lei.

« Prenditi cura di te, Damon » Disse piano per poi scomparire una volta per tutte.

Quando Bonnie ritornò in sé, quasi si sentì mancare l’ossigeno, notò che del sangue le stava fuoriuscendo dal naso a causa dell’eccessivo sforzo che aveva fatto per quell’incantesimo; andò a bere un po’ d’acqua fresca in cucina e al suo ritorno guardò stranita Enzo che teneva legata e incappucciata una persona.

« Enzo? Cosa sta succedendo? » Chiese Bonnie stranita.

« Non ti allarmare, non so nemmeno chi sia, so solo che è questa persona che ci serve per sconfiggere Dahaki » Affermò Enzo soddisfatto.

« E tu come fai a saperlo? » Chiese confusa Bonnie.

Enzo sorrise e tolse il cappuccio che copriva il volto della persona.

« Perché è una doppelgangher » Affermò Enzo determinato.

Bonnie guardò il volto di quella persona e sgranò gli occhi, così come anche la persona che si trovava legata dinnanzi a lei, non poteva credere a ciò a cui stava assistendo.

« Elena » Disse una sorpresa Bonnie.

« Bonnie, che sta succedendo? » Chiese guardandosi attorno  smarrita.

Bonnie guardò il suo amico Enzo con aria interrogativa mentre lui, invece, sembrava piuttosto soddisfatto. Quale era il suo piano?. La strega Bennett slegò velocemente la sua migliore amica e una volta  liberata si abbracciarono stringendosi forte, poi la strega si voltò verso Enzo guardandolo male.

« Cosa diamine hai intenzione di fare? » Chiese Bonnie sconvolta.

« Io.. Non pensavo tu conoscessi la doppelgangher! » Esclamò Enzo sorpreso.

Lo sguardo del cacciatore si poggiò poi su Elena, e sembrò come se fosse rapito da quella donna, cominciò a fissarla come se non avesse visto nient’altro di più bello in tutta la sua vita mentre Elena era troppo confusa, invece.

« Enzo? » Chiese Bonnie guardando l’amico stranita.

Enzo scosse la testa e guardò Bonnie.

« La doppelgangher è un elemento di fondamentale importanza per il nostro lavoro » Spiegò Enzo.

« Io non ti permetterò di uccidere la mia migliore amica! » Esclamò Bonnie guardandolo male.

« Cosa? Io non voglio ucciderla, lei ci serve viva » Disse Enzo.

Sia Bonnie che Elena si guardarono stranite.

« Per far ritornare alla forma originaria un demone bisognava uccidere la doppelgangher, cioè me » Disse Elena, così Enzo la guardò.

« Appunto. Forza, seguitemi. » Disse Enzo.

Così, Bonnie ed Elena seguirono Enzo in una parte di edificio che personalmente Bonnie non aveva mai visitato, in realtà non sapeva nemmeno che esistesse.

« Non credi sia arrivato il momento di essere sincero con me, Enzo? » Chiese Bonnie infastidita.

Così Enzo la guardò e sorrise leggermente, portando le due donne entro una stanza piena di informazioni circa ogni creatura soprannaturale: vampiri, licantropi, ibridi, originali, demoni.

« C’è una verità che non vi è mai stata raccontata sulla storia dei doppelgangher » Disse Enzo « La storia tradizionale riguarda una potente viaggiatrice che crea una pozione per l’immortalità per sé e il suo amato, ma quest’ultimo conferisce questa pozione ad un’altra donna. Così, per ripristinare l’equilibrio in natura sono state create dalle streghe dei doppelgangher, ossia le loro ombre umane sulla terra che sarebbero comparse nei vari secoli » Spiegò.

« Sappiamo bene la storia di Silas e Amara, che altro c’è? » Chiese Elena stranita.

Enzo guardò la doppelgangher e sospirò.

« Il motivo per cui sono stati creati i doppelgangher è più profondo. Il mondo è sempre stato abitato da spiriti maligni, demoni, che hanno portato solo morte e distruzione al mondo, così le streghe per ripristinare l’equilibrio che era stato sconvolto sia dalla pozione dell’immortalità che dalla presenza di questi esseri maligni, hanno portato nel mondo queste ombre, con cui i demoni hanno una vera e propria connessione, sono gli unici essere sovrannaturali in grado di fronteggiare questi esseri » Spiegò Enzo guardando le due donne.

Elena guardò la sua amica Bonnie un po’ spossata, non poteva credere alle sue parole.

« E’ per questo che per rinchiuderli in forma umana serve una doppelgangher? » Chiese Elena, così Enzo annuì

« Il potere delle Bennett è fondamentale per la riuscita dell’incantesimo ma tu.. Sei essenziale, sei l’unica che può sconfiggere qualsiasi demone al mondo, anche il più potente » Disse il cacciatore.

Bonnie guardò Enzo e scosse la testa.

« No, questa è una cosa che riguarda noi due, non ti permetto di mettere in pericolo la mia migliore amica! »  Esclamò arrabbiata Bonnie.

« La tua amica non può esimersi da ciò che realmente è! » Esclamò di contro Enzo.

« No! » Urlò Bonnie scatenando il suo potere.

Enzo la guardò sbigottito per il suo grande potere ma allo stesso tempo impaurito.

« Io voglio sapere » Affermò Elena « Voglio sapere la verità su chi sono »

« Non sai quello che dici, Elena, è davvero pericoloso » Disse Bonnie.

« Parli come se non conoscessi il pericolo! » Disse Elena guardandola « Abbiamo superato così tante cose, ma in questo ultimo anno ho perso me stessa e adesso se ho la possibilità di ritrovarmi, voglio farlo! » Disse con convinzione.

Bonnie guardò l’amica e sospirò, abbassando lo sguardo.

« Allora sei pronta? Io sono Enzo, ad ogni modo » Disse Enzo facendole un mezzo sorriso, offrendole la sua mano per presentarsi, guardandola incantato.

« Elena, piacere, ma adesso iniziamo, sono pronta » Disse con determinazione.

Elena e Bonnie guardavano Enzo mentre prendeva grandi libri e manuali antichi dagli archivi della Armory, per poi guardare le due donne negli occhi.

« Come ti ho già detto, i demoni hanno una connessione con te, sei l’unica persona che li riesce a fronteggiare, è come se in un certo senso dipendessero da voi doppelgangher » Disse Enzo.

« Per questo probabilmente Eric, cioe' il demone Thamiel,  è riuscito ad avvicinarsi così facilmente a me » Rifletté Elena.

« Esattamente. Ma non è solo questo. Le ombre sono state create dalle streghe per sconfiggere i demoni sulla terra, ma essendo estremamente connessi a loro non hanno considerato che questo potrebbe portarvi al lato oscuro, e divenire voi stessi dei demoni » Spiegò Enzo.

« Cosa?! » Esclamò Bonnie.

« Per questo cercano ad avvicinarsi più possibile a voi: o per uccidervi, nel caso di Thamiel, o per farvi passare al lato oscuro e avere più servi dalla propria parte » Continuò a dire Enzo.

« Ma non si può fare niente? » Chiese Elena.

« Assolutamente. Puoi decidere di combatterli, passando quindi dalla parte del bene, e diventare così un angelo »

Bonnie e Elena lo guardarono stranite, avevano sentito dire molte cose assurde in quegli anni ma non avevano mai sentito parlare di demoni né tanto meno di angeli.

« Cosa? Stai dicendo che.. »

« Si, Elena, come esiste il male, esiste anche il bene e tu ne puoi fare parte, se solo lo vuoi » Disse dolcemente Enzo.

« Certo che lo voglio. Cosa devo fare?. » Chiese determinata.

Quella sera, Bonnie aveva deciso di prendere una pausa, dopo quella giornata così ricca di sorprese e piena di emozioni, così come di consuetudine si sedette fuori l’edificio e sorseggiò una buona birra mentre guardava il cielo stellato. Ben presto venne raggiunta da Elena, la quale teneva anche lei la sua bottiglia di birra.

« Mi hanno detto che questa è una tradizione della Armory, ormai » Disse Elena divertita, sedendosi accanto Bonnie, e sorseggiando la sua birra.

Bonnie la guardò e rise leggermente.

« Vedo che Enzo ti ha messo a tuo agio » Osservò Bonnie.

« Mh, si, è un bravo ragazzo » Disse Elena.

Bonnie le sorrise e abbassò lo sguardo, così Elena la guardò e le sorrise dolcemente.

« Prima di andare via,  lui è venuto da me per dirmi addio » Disse Elena, così Bonnie la guardò perplessa ma la lasciò parlare  « Non aveva il coraggio di dirti addio, ma è venuto da me perché non voleva comportarsi totalmente da codardo» Spiegò Elena.

Bonnie sospirò.

« Io l’ho rivisto. Enzo era andato a prendere una cosa che serviva per il lavoro, che poi ho scoperto che eri tu, e ne ho approfittato per connettermi psichicamente a lui e l’ho visto: era in un bar mal ridotto, anche lui mi sembrava stesse male, ha lasciato che un gruppo di teppisti lo picchiasse quando poteva reagire senza problemi, così sono intervenuta e l’ho aiutato, credo che abbia sentito la mia presenza ad un certo punto, ma non importa. » Disse Bonnie abbassando lo sguardo.

« Non avrei mai potuto immaginare che ci saremmo contese lo stesso uomo, soprattutto se questo uomo è Damon Salvatore » Disse Elena divertita.

« Già, è assolutamente pazzesco » Disse Bonnie ridendo leggermente.

E nonostante tutto, continuarono a ridere come se non fosse cambiato nulla tra di loro, tra un sorso di birra e l’altro, sotto un cielo pieno di stelle.

 








Spazio Autrice_______:   Ciao a tutti <3 Dopo un piccolo periodo di assenza, eccomi qui! Non mi soffermo troppo, passo direttamente al capitolo:
Enzo ha un asso nella manica per sconfiggere il demone più potente di tutti, Dahaki, e si viene a scoprire che questo asso e' proprio la doppelgangher, cioe' la nostra cara Elena. Qui, Enzo spiega la vera origine dei doppelgangher ed il loro importante ruolo nella lotta contro i demoni. Che dire, spero che questa versione vi piaccia, ho cercato di dare alla storia un tono un pò diverso e ovviamente le sorprese non finiranno qui.
Inoltre, nel capitolo ricompare il nostro Damon, anche se quasi e' irriconoscibile. Bonnie, grazie alla magia, riesce ad aiutarlo per poi sparire e separarsi da lui ancora una volta. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima! Un abbraccio, Free.
 

 
   
 
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