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Autore: smile_tears    03/05/2018    1 recensioni
Raccolta di one shot collegate a "An irritating little girl" e "Bon voyage"
Dal primo capitolo:
Era confuso, tremendamente. Non riusciva a capire cosa gli stesse succedendo. Aveva sempre detto che non gli serviva l’amore […]
Eppure adesso non era più così convinto.
Dal secondo capitolo:
«Pensandoci- cominciò Jungkook- Adesso i media avranno altre bizzarre storie da inventare su voi due. Data la vostra somiglianza potrebbero dire che siete fratelli e accusarvi di inces-»
Il maknae venne interrotto dalla voce brusca di Yoongi, che era scattato in piedi come una furia. «Adesso basta! Avete sempre detto che sono egocentrico, no? Bene, allora mettiamola così, mi piaccio così tanto da essermi innamorato della versione femminile di me stesso. Ora, se avete finito di sparare cazzate, noi ce ne andiamo.»
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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18 ottobre
 
Stavo facendo avanti e indietro per la stanza da un’ora componendo più volte lo stesso numero, ricevendo come risposta solo la segreteria telefonica. Sbuffai, sconfortata. Ma dov’era finita?
Mentre ero persa nei miei pensieri sentii il portone di casa chiudersi, poi la voce dolce di Jiminie giunse ovattata alle mie orecchie. «C’è qualcuno in casa?»
Lasciai perdere per un momento il telefono e aprii la porta, in modo che il ragazzo riuscisse a sentirmi. «Ci sono solo io, hyung, sono in camera mia!»
Lasciai la porta socchiusa, sapendo che mi avrebbe raggiunta lì, e tornai a sedermi sul letto, il telefono nuovamente tra le mani. Per la prima volta dopo mille tentativi il telefono squillò e rimasi in attesa. Giusto in quel momento Jimin entrò nella stanza, quindi gli feci segno di aspettare e lui, annuendo, venne a sedersi accanto a me, passandomi un braccio intorno alle spalle. All’altro capo del telefono sentii finalmente una voce, il che mi fece sospirare di sollievo. «Nonna? Ma che fine hai fatto? È un’ora che chiamo, mi stavo preoccupando.»
L’anziana donna rise per poi scusarsi. «Ero a telefono con tua zia, mi ha chiamata e ci siamo fatte prendere la mano. Tu come mai mi cercavi? Hai bisogno di qualcosa?»
«Oh, no, no- esclamai subito-Volevo solo augurarti buon compleanno. Mi dispiace non essere lì con te.»
Mia nonna emise un verso sorpreso come se non se lo aspettasse. «Te lo sei ricordato…»
«Ehi, così mi offendi! Non ho mai dimenticato un compleanno, specialmente il tuo!»
Rise e io con lei, le volevo davvero bene. «Grazie tesoro, ne approfitto per farli anche a te, anche se in anticipo. Ora torna a lavorare, non voglio rubarti altro tempo.»
La salutai e chiusi la chiamata, abbandonando il telefono accanto a me per prestare attenzione al ragazzo al mio fianco. Mi sorrise, per poi abbracciarmi. «Ci siamo solo io e te?»
Anche se voleva fare finta di nulla capii dal suo tono di voce che fosse deluso di essere da solo con me, quindi cercai di buttarla sul ridere.
«Hyung, so di non essere di buona compagnia, ma non sono nemmeno così antipatica!»
Lui rise appena, ma era palese che fosse una risata forzata. «Non era quello che intendevo, sai che adoro passare il tempo con te. Solo…»
«Lo so- lo interruppi- Anch’io speravo che oggi potessimo stare tutti e otto insieme, semmai festeggiando il tuo compleanno dato che non abbiamo potuto farlo prima. Però tutti gli altri hanno detto di avere da fare e quindi i miei piani sono andati in fumo…»
Jiminie si separò da me quanto bastava per guardarci negli occhi e rivolgermi un’occhiata confusa. «Io in realtà volevo festeggiare il tuo di compleanno, anche il ventitré siamo pieni di impegni.»
Ci fissammo con occhi sconcertati, per poi scoppiare entrambi  a ridere, finché lui non mi abbracciò. «Beh, che ne dici di festeggiarli entrambi con gelato e film, avvolti in una delle tue calde coperte di pile?»
Risi nuovamente, annuendo felice. «Direi che è un’ottima idea. E poi chi altri sarebbe così  pazzo da farmi compagnia nella mia assurda mania di mangiare gelato ad ottobre?»
 
Fu così che io e Jimin passammo l’intero pomeriggio: sdraiati sul divano con addosso una coperta, una vaschetta di gelato alla nocciola tra di noi e Your name in televisione.
Alla fine del film eravamo entrambi in una valle di lacrime, ma ne era valsa la pena, quel film era un capolavoro. Sospirai dopo aver asciugato gli ultimi residui di lacrime e mi voltai verso il ragazzo al mio fianco, trovandolo a passarsi continuamente le mani sugli occhi, per non farmi notare che stesse ancora piangendo. Quella scena mi fece una grande tenerezza, così mi avvicinai a lui e lo abbracciai stringendolo forte a me. «Ehi, Jiminie, calmati. Va tutto bene.»
Annuì e si separò da me, sorridendomi leggermente. «Sto bene, tranquilla. Però ti prego adesso guardiamo qualcosa di leggero, devo riprendermi e smettere di piangere come una ragazzina.»
Scoppiai a ridere alle sue parole, ma gli diedi ragione, dovevamo seriamente farci due risate. In fondo era per quello che avevamo organizzato quel pomeriggio insieme.
Andai in cucina a buttare la confezione di gelato ormai vuota, per poi recuperare un pacco di patatine e uno di popcorn, consapevole che li avremmo finiti in un batter d’occhio. Nel frattempo composi il numero della mia migliore amica per farmi consigliare un film da poter vedere, era lei quella appassionata di film.
Tornai subito da Jimin con tutto il necessario e cercai il film in streaming. Ricatto d’amore mi aveva consigliato. Dal titolo sperai che fosse davvero un film che facesse al caso nostro, non avrei voluto trovarmi in situazioni spiacevoli.
Dopo quasi due ore e dopo aver svuotato l’intera dispensa l’umore in casa era visibilmente cambiato. Sia io che Jimin eravamo più felici e spensierati, ridendo come dei pazzi e spettegolando come due vecchie comare. Il fatto che la nostra festa di compleanno fosse saltata non sembrava essere più un problema, al punto che ne stavamo parlando tranquillamente. «Allora- cominciò Jimin- Yoongi hyung ti ha dato il suo regalo di compleanno?»
A quella domanda arrossii lievemente per la sorpresa, per poi scoppiare a ridere. «Ti ricordo che teoricamente il mio compleanno non è ancora arrivato, quindi no che non mi ha dato nulla. Piuttosto, tu cosa hai ricevuto da Tae?»
Alle mie parole Jimin raggiunse una tonalità di rosso che non credevo neanche possibile, per poi prendere a balbettare cose senza senso. «N-non ho alcuna intenzione di dirtelo.»
Ridacchiai appena, intenerita dalla sua reazione, per poi continuare a stuzzicarlo. «Dai, hyung, sai che non ti direi nulla, sono una brava dongsaeng io.»
Il ragazzo non poté però rispondermi, interrotto dalla suoneria del mio cellulare, segnalandomi una chiamata in arrivo da parte del mio ragazzo. «Yoongi hyung?»
Dall’altra parte sentii solo un sospiro, prima che la sua voce giungesse forte e chiara alle mie orecchie. «Hey. Jiminie è con te?»
Rivolsi un’occhiata confusa al ragazzo al mio fianco, per poi tornare a prestare attenzione alla telefonata. «Si, perché?»
Lo sentii borbottare un “è con lei, tranquilli”, probabilmente diretto agli altri, finché si decise a rispondermi. «Scusa, ma Taehyung stava andando in paranoia perché Jimin non rispondeva al cellulare. Comunque mi dispiace interrompere qualunque cosa voi stesse facendo, ma devo avvisarvi che tra mezz’ora dobbiamo vederci in sala prove, quindi conviene che cominciate a prepararvi.»
Sospirai, non avevo proprio voglia di provare quel giorno, ma mi toccava. Dissi a Yoongi che ci saremmo presentati lì in orario e, dopo aver riattaccato, spiegai tutto a Jimin, che come me andò subito a prepararsi.
 
Trenta minuti dopo, come promesso, eravamo giunti a destinazione.
All’ingresso era tutto buio, quindi immaginammo di essere i primi ad arrivare, ma non era un problema, eravamo abituati.
Ci avviammo e man mano che percorrevamo il corridoio accendemmo le varie luci. Una volta davanti alla sala estrassi il cellulare per chiamare gli altri e avvisarli del nostro arrivo, mentre Jiminie aprì la porta alla ricerca dell’interruttore della luce.
Non appena la sala si illuminò si levarono in aria varie grida, che fecero spaventare a morte sia me che Jimin. Riaprii gli occhi, che non mi ero neanche accorta di aver chiuso, e mi trovai davanti tutti i ragazzi, in mano avevano vari festoni e degli enormi sorrisi erano dipinti sui loro volti, notando la sorpresa nei nostri occhi.
Jungkookie si avvicinò a noi, per poi passare un braccio intorno alle nostre spalle e abbracciarci. «Pensavate davvero che avremmo sprecato una serata in cui poter stare insieme e festeggiare? Venite dai, dovete spegnere le candeline!»
Stava accadendo tutto troppo in fretta, nessuno di noi due aveva ancora realizzato la situazione, tanto che Jungkook fu costretto a spingerci per portarci dagli altri. Ci trovammo così di fronte a Yoongi e Taehyung, in mano avevano un’enorme torta. Era davvero bella nella sua semplicità, era perfetta. Da un lato c’era un venticinque, dall’altro un ventidue. Ci avvicinammo e soffiammo insieme sulle candeline, mentre Hoseok hyung fece vari video, che con molta probabilità sarebbero finiti su twitter. A quel punto io e Jimin ci guardammo, quasi con le lacrime agli occhi, e ci abbracciammo, mentre Namjoon e Jin presero la torta per poterla tagliare. Ci separammo ancora increduli ma felici e ci buttammo ognuno tra le braccia del proprio ragazzo. Come se si fossero messi d’accordo ci abbracciarono, per poi lasciarci un dolce bacio tra i capelli. «Buon compleanno amore mio.»







Hola!
Buonasera (meglio, notte) a tutti. 
Per la prima volta nella mia vita sono in anticipo con la pubblicazione di un capitolo, non riesco a crederci nemmeno io. 
Allora che dire su questa one shot. L'idea mi è nata pensando all'anime Rossana (o kodomo no omocha, come volete) e all'idea di festeggiare il giorno di metà compleanno. Come potete vedere la OS è ambientata il 18 ottobre, proprio perchè è il giorno a metà tra il compleanno di Jiminie (13 ottobre) e il mio (23 ottobre). E niente, mi sembrava un'idea carina e quindi eccola qui. 
Sul capitolo in sé non ho nulla da dire in realtà, se non che spero vivamente che vi piaccia e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate.
Volevo solo dirvi che il prima possibile, non so quando di preciso, alla fine di un capitolo cercherò di scrivere in maniera sintetica (sì, come no) la trama della grande storia da cui queste one shot traggono origine, giusto per darvi un'idea decente dei fatti accaduti e anche per darvi la possibilità di chiedermi di sviluppare un particolare avvenimento di cui siete curiosi.
E niente, credo di aver detto tutto. 
A presto,
Miky.
 
  
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