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Autore: Djmathew    03/05/2018    1 recensioni
< Matte, qual è il film della Disney che ti è piaciuto di più? > chiede Tommy, il mio migliore amico < Zootropolis, credo, cioè sono tutti belli però secondo me quello è il migliore > dai che forse riesco a batterlo per la prima volta a Magic < Davvero? Anche secondo me, è un universo ben strutturato > e mi ha fato fuori tutte le creature, che palle < Pensa come sarebbe se tutto a un tratto venissi trasportato lì > tanto mi batte anche stavolta < Secondo te come reagiranno nel vedere un mammifero mai visto prima? Diventerai subito oggetto di tutti i giornali e ti cattureranno per studiarti, non sarebbe così tanto figo > forse ha ragione < Dai mi arrendo, PlayStation? >
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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​Il municipio


<< Quindi, in breve, vuoi entrare lì dentro con me e Nick, raggiungere il sindaco senza attirare l'attenzione, liberarlo e portarlo fuori velocemente utilizzando i tuoi poteri >> beh << Sì, è così >> detto in soldoni ma è così << Beh, non vedo altro modo per recuperare il sindaco senza mettere in rischio la sua vita, in più, con me potete entrare senza essere visti quindi, capitano, se ci dà il permesso possiamo agire anche subito >> Bogo chiude gli occhi, ragionando per qualche secondo, poi li riapre << Va bene, il tempo è limitato. Hopps, Wilde, finite di prepararvi mentre tu, – mi guarda, puntando il dito verso la faccia della tuta – hai una sola possibilità, per quanto possa essere odiato, il sindaco rimane una vita da salvare quindi se fallisci, ne vedrai le conseguenze >> era meglio il “buona fortuna” di Fiera.

 

<< Vi prego, dovete fare qualcosa, mio figlio è lì dentro! >> la tuta riesce a captare una voce. Un procione sta implorando un poliziotto << Signore, le ripeto che stiamo già facendo il possibile per recuperare i superstiti, in questo momento lei sta solo rallentando le operazioni >> la tuta lo identifica come “John Crowford, 44 anni” << Lei non capisce, quelli non sono animali, sono mostri! >> oh no << Ordis, puoi accedere alle telecamere? >> non dirmi che quelli sono i Grineer << Mi spiace ma ogni telecamera del municipio è offline >> te pareva << C'è una possibilità che i terroristi siano Grineer, se è così, che devo fare? >> sull'interfaccia appare una schermata che mostra un Grineer << I soldati Grineer sono semplici cloni guidati da un'intelligenza artificiale scadente, seguono una strategia semplice basata sullo sparare a chiunque sia diverso da loro e possono eseguire ordini semplici come seguire, stare fermi, andare in una posizione specificata o nascondersi. Non si preoccupi nel farne fuori quanti vuole, non hanno sentimenti: sono come delle macchine. Il problema è che, dato che hanno un ostaggio, è presente anche un sergente, uno dei pochi soldati a cui è stata donata volontà propria, sono più intelligenti e possono elaborare delle strategie più complesse, ma di solito non ne viene impiegato più di uno nelle operazioni >> una spiegazione più che esaustiva, grazie Ordis.

 

<< Tenno, siamo pronti >> perfetto << Ok ragazzi, c'è un possibile cambio di piani >> Judy e Nick mi guardano perplessi, o almeno credo siano perplessi dietro i caschi << Che è successo? >> faccio segno di avvicinarsi di più << C'è una possibilità che lì dentro non ci siano semplici mammiferi, ma i mostri che hanno tentato di catturarvi l'altro giorno. In caso sia vero, una volta messo al sicuro il sindaco dobbiamo farli fuori tutti senza che nessuno possa scappare ed essere visto da tutti. Dobbiamo evitare che si scateni il terrore >> sono tutti molto più calmi del previsto << Ricevuto, iniziamo? >> annuisco. Mi aspettavo più tempo per spiegare il problema, certo che sono cambiati molto in sei anni. Sembrano molto più resistenti di carattere di come erano nel film. Praticamente il mio opposto: io sono la persona più fragile tra queste. Fiera ha sempre cercato di combattere, ha fallito, ma ci ha sempre provato. Sam e Julia si sono adattati subito alla situazione e sono andati avanti. Io sono l'unico che ci ha rinunciato, ho accettato tutto quello che mi è successo e non ho mai neanche provato a fare qualcosa.

 

Nick agita la zampa davanti a me << Tutto bene? Iniziamo? >> mi risveglio dai miei pensieri << Si, scusa. Andiamo >> non avevo detto basta pensieri negativi? Bogo si avvicina a noi << Avete il permesso di iniziare, se non vi vedo tornare entro dieci minuti sarò costretto ad irrompere con tutti quanti, ma così ci saranno altre vittime >> Nick e Judy rispondono con il saluto militare << Ricevuto >> dovrei farlo anch'io? Bogo si avvia verso un altro gruppo di poliziotti << Bene, quando entriamo? >> questa è un ottima domanda, Nick << Lo facciamo subito, ma d'ora in poi bisogna stare il più attenti e veloci possibile, pronti? >> loro annuiscono.

 

Alzo la mano sinistra al cielo, stringo il pugno e l'abbasso: le persone intorno a noi si fermano, Judy e Nick si fermano, il tempo si ferma. Senza esitare prendo la zampa di entrambi. Appena li tocco, loro riprendono a muoversi << Dobbiamo fare in fretta, fra non molto il tempo riprenderà a scorrere >> loro si guardano attorno << Quindi tu sai fermare il tempo? >> bravo << Si ci hai preso, andiamo >> do un piccolo strattone ai due e corriamo verso il municipio.

 

Ad ogni passo sento le gambe strane, il respiro più veloce, la testa mi gira. Eh no! Non puoi andare nel panico adesso. Sei armato fino ai denti ed i nemici che affronti hanno il quoziente intellettivo di una busta della spesa, quindi non- OH CAZZO QUELLI SONO CADAVERI. Calmo, calmo, calmo << Non è un bello spettacolo >> grazie Nick ma non ce n'era bisogno << Già, finiamo in fretta così possiamo farli fuori >> Judy stai diventando sempre meno te stessa.

 

Siamo all'ingresso, e non è una bella vista. È stato un massacro: ci sono corpi ovunque, alcuni anche smembrati. I battiti del cuore si fanno più marcati, non più veloci, ne più forti, solo si fanno sentire di più. Si, mi sta per venire un attacco di panico, oppure << Ragazzi sta per finire – o ricominciare in questo caso – il tempo. Troviamo un nascondiglio >> entriamo nel municipio.

 

L'ingresso è vuoto, cadaveri a parte << Dove pensate che sia Lionheart? >> una delle posizioni più probabili potrebbe essere << Nel suo ufficio all'ultimo piano, iniziamo da lì >> ottima supposizione ma << Adesso dobbiamo trovare un posto dove nasconderci >> va bene, cerchiamo un posto adatto: dietro al bancone della reception, sotto le scale, nella cavità dell'ascensore.

 

L'ASCENSORE! LE TELECAMERE SONO DISABILITATE QUINDI POSSIA- il tempo ricomincia a scorrere. Siamo nel mezzo dell'ingresso, con dei soldati armati fino ai denti che pattugliano l'edificio: direi che siamo messi bene.

 

Sento una voce provenire dal corridoio di destra, è profonda, distorta, quasi meccanica. Non sono parole definite: sono suoni, rumori. Corro verso l'ascensore, facendo segno di seguirmi a Judy e Nick. Quest'ascensore non è quello che ho usato l'altra volta, stavolta stiamo per usare quello privato, solo per il personale. Non so perché ce ne sia uno, ma c'è. Siamo tutti e tre nella cavità. La voce, no aspetta sono due voci, comunque si stanno avvicinando, insieme a rumori di passi accompagnati da ferraglia che struscia su altra ferraglia. Finalmente si fanno vedere, finalmente posso vederli completamente.

 

Entrambi hanno la parte superiore del corpo sproporzionata: testa piccola e spalle gigantesche, o forse è solo l'armatura che le fanno sembrare grandi. Anche il resto del corpo è coperto da placche di metallo ma lasciano scoperte le giunzioni tra i muscoli, in modo da permettere il movimento. Le uniche cose che non sono in comune tra i due soldati sono il viso e l'arma. Uno porta una maschera bianca con occhi arancioni luminosi, quasi come se fossero luci a LED, ed ha in mano lo stesso fucile d'assalto che ho visto portare agli altri. Mentre il compagno ha un'arma diversa: il caricatore è circolare, posizionato sopra alla struttura, il calcio ha il supporto per la spalla e la canna è larga, di sicuro è un fucile a pompa. Non indossa una maschera, ma un elmo, schiacciato, con un solo occhio, anch'esso arancione.

 

Stanno parlando tra di loro e i suoni che producono sembrano amichevoli, come se stessero parlando di “quella notte al pub”. Non sembrano dei cloni, sembrano NASCONDITI. Si sono girati verso di me. Forse mi hanno visto. I passi riprendono, più lentamente, più attenti. I suoni sono più bassi, più silenziosi: stanno venendo a controllare. SONO. UN. PIRLA. Adesso per colpa mia stiamo per essere uccisi.

 

Il suono di un campanello.

 

L'ascensore si è aperto, Nick lo ha chiamato. Grazie Nick. Faccio segno di entrare. Non possiamo salire perché possiamo allarmare i due. Dai pensa pensa pensa pensa pensa pensa pens-PENSATO.

 

Judy e Nick sono dentro, la luce è accesa e l'ascensore non è abbastanza grande per nascondersi ai lati della porta << Alle pareti >> sussurro. Loro obbediscono, appiattendosi alle pareti del cabinato. Bene, adesso sta a me. Mi trasformo in ombra insieme all'armatura, mi sposto nell'ascensore, salendo sulle pareti fino a raggiungere il soffitto. Velocemente copro la lampada, creando il buio nella cabina. Non è abbastanza, la luce proveniente da fuori illumina l'ascensore rendendo visibili i due poliziotti. Devo farlo.

 

Strisciando sulle pareti, ma sempre tenendo coperta la lampada, estendo l'ombra su tutto il cabinato, coprendo ogni muro, incluso Judy e Nick. Adesso l'ascensore è totalmente buio, tutta la luce proveniente da fuori viene assorbita dalla mia ombra.

 

I due si stanno avvicinando, se sono davvero stupidi come Ordis dice allora non ci dovrebbero essere problemi. Il silenzio è quasi totale, solo il rumore di passi lenti può essere sentito. I Grineer sbucano dall'angolo, scrutando dentro l'ascensore. Fa che siano veramente stupidi, ti prego. I due sono fermi, mi osservano, cioè osservano il nero dell'ascensore causato da me. Osservano, osservano, osservano, BASTA OSSERVARMI. I due se ne vanno, facendo uscire un lamento. SONO STUPIDI.

 

Appena non sono più nel mio raggio visivo, faccio pressione sul pulsante per l'ultimo piano. Le porte si chiudono lentamente, senza alcun suono. Subito ritorno alla forma umana, al centro della cabina. Finalmente mi sento normale << Bene, è stato... strano >> non dirlo a me << Pure per me: è solo la seconda volta che assumo questa forma e devo ancora abituarmici >> quest'ascensore è più piccolo di quello che ho preso la prima volta, sarà per mammiferi di piccola taglia. Ah già << Dobbiamo rimetterci come prima, la sicurezza sarà sicuramente maggiore dove tengono i prigionieri >> Nick sospira dietro al casco << Ricevuto >>.

 

Le porte si riapron- OH CRISTO C'È QUALCUNO. Una figura cade sul pavimento, immobile. È il cadavere di un procione, sembra giovane. Non c'è nessun altro quindi posso tornare normale. Mi riformo di nuovo al centro e l'armatura riprende a funzionare. “Aiden Crowford, 15 anni” << Oh cazzo, e adesso come glielo dico? >> ha quasi la mia stessa età, o quella di Fiera. Quello potrei essere io o, peggio, Fiera. Gli manca un braccio, ha tanti buchi sul petto. È morto, e la sua non è stata una morte veloce. Dove cristo è la mia avventura felice? Questo non è molto meglio di quando ero a casa. Almeno fatemi stare con lei. Fatemi almeno sembrare felice. Adesso sono costretto a dire ad un padre della morte di suo figlio. E non sarà piacevole per nessuno.

 

Dobbiamo muoverci, forse qualcuno è ancora vivo. Dobbiamo andare, dobbiamo salvare quelli ancora vivi. Senza parlare faccio un passo avanti, camminando a lato del cadavere. Esco dall'ascensore, secondo la mappa la stanza del sindaco è in fondo al corridoio, a destra e poi di nuovo a destra << Matte? >> devo attirare l'attenzione << Voi cercate chiunque sia sopravvissuto sugli altri piani, al sindaco ci penso io >> davanti a me ci sono due soldati, girati di schiena. Non pensavo mi potesse tornare utile, ma lo ha fatto. Il fucile a pompa serve solo per gli scontri ravvicinati, per i nemici a distanza mi serve la pistola.

 

Cammino verso i due, con la mano destra prendo la Lato, mentre con la sinistra estraggo lo Strun. Non sentono i miei passi, anche se sono a due metri da loro. Mi avvicino, sono dietro di loro. Appoggio la canna del fucile sulla schiena di quello a sinistra. Neanche il tempo di accorgersene che premo il grilletto. Il rinculo è abbastanza forte, ma riesco a controllarlo. Il secondo soldato si gira, ma punto la pistola verso di lui e sparo cinque o sei volte. Lui si accascia a terra, non più vivo.

 

Per poter sparare il prossimo pallettone devo azionare il sistema di pompaggio, che avvolge completamente la canna. Siamo ad un incrocio dove si diramano due corridoi, uno davanti a me e uno a destra. Adesso che lo noto, questo posto è molto spoglio, non c'è un quadro o una qualche decorazione. Appoggio la canna sulla parete alla mia sinistra è spingo. Un sonoro “Clack” indica che posso sparare di nuovo. Sento delle voci in lontananza avvicinarsi, altri tre Grineer spuntano dal corridoio davanti a me. Appena mi vedono rallentano il passo, alzano il fucile e sparano raffiche di proiettili verso di me. Io rispondo a suon di proiettili di pistola: nove colpi bastano ad atterrarne due.

 

La pistola è scarica, mi riparo dietro al muro, al mio fianco pezzi di muro vengono portati via dai proiettili. Ricaricare con una mano è difficile, poso il fucile a terra. Appena la mano si libera, una luce blu la ricopre, qualcosa prende forma man mano che la luce si dissolve: un caricatore. Schiaccio il pulsante per il rilascio del caricatore nella Lato e subito infilo quello nuovo. Un piccolo “click” mi dice che la pistola è carica. Non devo togliere la cartuccia del proiettile precedente? Di solito bisogna fare così ma qua non c'è il carrello.

 

Ne rimane uno che sta sparando. Una raffica, due raffiche, tre raffiche, sta ricaricando. Mi sporgo, sono apparsi altri due soldati, mi stanno mirando. Subito mi teletrasporto dietro di loro, scarico un colpo di fucile su quello a sinistra, punto la pistola contro gli altri due, sette colpi e uno va a terra, punto verso l'altro. Un proiettile mi colpisce la mano, l'armatura attutisce l'impatto ma non abbastanza da farmi mantenere la presa sulla pistola, che vola via a qualche metro da me. Lancio il fucile contro il soldato, rinforzando il tiro con Ciclone. Il Grineer cade a terra, lasciando la sua arma. Mi avvicino a lui, richiamando la Lato. Una volta in mano, sparo: due alla gamba destra, due alla gamba sinistra, ignorando le sue urla, no, i suoi lamenti di dolore. Sono accanto a lui, lo sto guardando in faccia, quanto è brutto. Richiamo anche lo Strun, che atterra sul palmo della mia mano sinistra, appoggio la bocca della canna sulla faccia del soldato e spingo. Un altro “CLACK” indica la possibilità di sparo. Premo per la terza volta il grilletto. Uno scoppio risuona nel corridoio, poi nulla.

 

Il silenzio è calato, nessun rumore, nessuno sparo, nessun passo... niente.

 

Voglio andarmene da qui.

 

Alzo la testa, il corridoio è vuoto. Subito mi avvio, incamminandomi nel corridoio che riconosco essere quello per l'ufficio del sindaco. Ci sono dei suoni dall'altra parte della porta, ma non riesco a distinguerli. Più mi avvicino e più li distinguo: qualcuno sta urlando, e non è un urlo di disperazione ma di rabbia. Sono a circa un metro di distanza dalla porta quando la tuta riesce a captare le voci ancora un po' confuse << Tu... ess... >> no, non capisco niente. Mi avvicino alla porta, appoggiandomi ad essa << Avevamo un patto! Io vi lasciavo il controllo e voi mi davate un posto nel nuovo governo >> sulla tuta compare un messaggio “Desidera registrare questa conversazione?” seleziono “Sì” e subito un piccolo cerchio azzurro appare in alto a destra dell'interfaccia, lampeggiando insieme alla scritta REC.

 

<< Mi spiace sindaco ma i piani sono cambiati, lei doveva eliminare il Tenno, ed ha fallito >> quindi il sindaco ha venduto la città al nemico per sopravvivere. Lionheart, che dovrebbe essere stato ispirato a Riccardo Cuor di Leone, ha venduto la vita di tutti gli abitanti di Zootropolis ai Grineer. Lui ha fatto morire più di duecento persone e chissà quanti di quelli erano solo ragazzi << Ti prego, dammi altro tempo >> la porta è aperta, non si sono preoccupati della sicurezza. Alzo la gamba, appoggiando la pianta del piede sulla porta per prendere la mira. Alzo di poco il piede per poi spingerlo avanti con tutta la forza che la tuta mi concede. Il rumore della porta mentre si apre violentemente mette a tacere qualsiasi altro suono presente nella stanza.

 

Il sindaco è lì, indenne, al centro della stanza che sta pregando un soldato Grineer la cui armatura differisce dalle altre solo nel colore, cioè rosso. Sulla parete sinistra è appoggiato un altro mammifero, un puma: è una donna, inginocchiata, con le mani dietro la schiena, avrà forse trent'anni, occhi d'oro, fissi su di me con uno sguardo di solo terrore << Amy! >> un altro suono irrompe nella stanza. Uno sparo riecheggia nelle mie orecchie. Amy, spinta da qualche forza, viene scaraventata a terra, il pavimento sotto di lei si bagna di un liquido rosso. Le hanno sparato in testa << Scommessa persa >> commenta il soldato.

 

Le mie gambe perdono forza per poi riacquistarla subito dopo, mi gira la testa, reprimo il bisogno di vomitare. Hanno ucciso Amy. L'hanno uccisa. Perché? Perché l'avete fatto? E perché il sindaco se ne sta lì a non fare niente << Hai un'altra possibilità, sindaco. Lo faccia fuori per me e avrai un posto accanto alle regine >> nella mia mano destra si forma una lama di pura energia, con la sinistra punto verso il Grineer. Mi teletrasporto direttamente davanti a lui, prima che possa reagire lo trapasso con l'Exalted Blade, da parte a parte. Lui è ancora vivo, mi sta guardando con occhi pieni di stupore mista a rabbia. Faccio forza sulla spada, tiro verso l'alto lentamente, tagliando altra carne. Il soldato sta urlando, ma io non lo sento, voglio solo ucciderlo, voglio fargli più male possibile mentre lo ammazzo. Dalla pancia salgo fino alla bocca dello stomaco, trapasso lo sterno arrivando alla base del collo. Ha smesso di urlare.

 

<< Le consiglio di non muoversi, Sindaco, a meno che non voglia fare la sua stessa fine. Adesso lei viene con me, – estraggo la spada dal corpo del soldato, puntandola verso il leone – capito? >> il sindaco rimane immobile, gli occhi fissi sulla lama << S-Si >> mi avvio verso la porta con Lionheart che mi segue. Adesso torno sulla nave e sto con Fiera fino alla fine del giorno e anche della notte.

 

Due figure basse spuntano nel corridoio, quella a destra è la più alta, hanno una tuta antisommossa addosso << Tenno! Quei mostri sono tutti scomparsi >> i due mammiferi stanno correndo verso di me << Va bene non voglio saperne niente, andiamo >> si fermano di colpo << Che? >> voglio andarmene << Lionheart ha venduto la città in cambio di un posto accanto a loro re, andiamocene >> Il sindaco accanto a me abbassa la testa << Ma... >> Judy tenta di dire qualcosa, ma perde le parole << Almeno ditemi che avete trovato dei sopravvissuti >> una lacrima mi scende sulla guancia, coperta dal casco << Neanche uno, sono tutti morti >> stavolta è Nick che parla. Andiamo a casa, voglio andare a casa, non posso vedere tutto questo.

 

 

 

 

Sono fuori dal municipio. Davanti a me c'è una massa di gente enorme: chi mi urla contro, chi mi fa domande. Judy e Nick li stanno allontanando, ma senza successo. Io non capisco quello che stanno dicendo. Fermo il tempo, il silenzio cala attorno a me. Tutti sono immobili. Cerco un buco tra la folla, uscendo da essa.

 

Sono fuori dalla piazza, in una strada piccola. Il tempo ha ricominciato a scorrere, ma non c'è nessuno attorno a me << Ordis, ti prego vieni a prendermi >>

​N.D.A
​Ebbene si non sono morto.
​Scusate tanto ma ho avuto TAAAAAANTI problemi con la scuola.

Come al solito ringrazio Lord_Fener e Dn1ght ma principalmente Plando per il supporto che mi danno.

Io vi saluto perché questo computer si blocca ogni due secondi, e noi ci rileggiamo al prossimo capitolo.

Ciao.

   
 
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