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Autore: micchan91    03/05/2018    4 recensioni
Au Sterek ispirata appunto al film "il mio grosso grasso matrimonio greco"
Stiles sospirò e affondò di più nel sedile, incrociando le braccia al petto e fissando la strada bagnata dalla fitta pioggia che cadeva ormai da ore. Accanto a lui suo padre stava guidando tranquillamente, ripetendogli quello che gli diceva da quando aveva quattordici anni.
< Devi trovarti una brava ragazza Stiles, sposarti e avere dei figli. Stai diventando vecchio e tra un po' nessuna ti vorrà più > stava dicendo e il ragazzo alzò gli occhi al cielo, sentirsi dire di stare diventando vecchi alla veneranda età di diciotto anni era una cosa che solo i figli dei greci potevano provare. La vita di un greco doveva passare in tre punti fondamentali. Trovare una brava ragazza greca, sposarsela e farci dei figli greci, mangiando poi ciò che lei cucinava finchè non morivi...grasso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Derek Hale, Sceriffo Stilinski, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Stiles osservò il dito di Derek premere sul campanello con la stessa espressione di qualcuno condannato a morte e Derek ridacchiò.
< Ti adoreranno Stiles > gli disse e il ragazzo passò il peso da un piede all'altro, che cosa gli era passato in mente per accettare? Derek aveva giocato sporco chiedendoglielo dopo il sesso! 
Sentì la serratura della porta aprirsi e poco dopo una donna che somigliava tantissimo a Derek comparì sulla soglia.
< Derek > disse per poi abbracciare il figlio che ricambiò subito la stretta.
< Ciao mamma > disse per poi staccarsi e guardare Stiles, facendo seguire il suo sguardo anche alla donna.
< E lui è Stiles > disse e il ragazzo allungò una mano verso di lei con aria tesa.
< Piacere di conoscerla signora > disse. La donna osservò la sua mano, poi gliela afferrò, ma invece di stringergliela gliela strattonò per farlo avanzare, chiudendo anche lui in un abbraccio. Stiles arrossì lievemente e sorrise.
< Entrate > disse staccandosi e Stiles sospirò felice mentre seguiva Derek e la donna dentro casa. Lì vide altre due ragazze, entrambe molto simili a Derek, erano una famiglia particolarmente bella. La più grande delle due si avvicinò e si presentò dandogli la mano mentre la più piccola lo strinse in un abbraccio come aveva fatto Talia. Stiles incontrò poi il padre di Derek, sembrava molto più serio rispetto alle donne, ma si mostrò molto tranquillo. A nessuno di loro comunque sembrava importare che Derek aveva portato a casa un ragazzo anzichè una ragazza. Si misero a tavola e conversarono per tutto il tempo, fecero diverse domande a Stiles sul suo essere greco e il ragazzo cercò di rispondere senza scendere nei dettagli di quanto fosse pazza la sua famiglia. 
< Ti adorano > ridacchiò Derek mentre erano soli in cucina per prendere il dolce, Stiles si era offerto di aiutare il suo ragazzo solo per non dover restare da solo con la sua famiglia per paura che facessero domande imbarazzanti nel momento in cui mancava Derek.
< Dici? > chiese Stiles afferrando i piatti da dolce che il suo ragazzo gli passava.
< Si, so quando adorano qualcuno. Cora è pazza di te > rispose e Stiles sorrise, la famiglia di Derek gli piaceva tanto.
< E' bello stare a tavola senza urla o altro > disse mentre tornavano dagli altri e Derek ridacchiò, poggiando il dolce al centro del tavolo. Si mise a tagliarlo mentre Stiles si rimetteva seduto dopo aver distribuito i piatti e sorrideva a Talia. Mangiarono il dolce e continuarono a parlare ancora un po'.
< E' stato un vero piacere Stiles, tornate a trovarci quando volete > disse Talia mentre erano sulla porta per poi abbracciarlo. 
< E' stato un vero piacere anche per me Talia > disse Stiles felice.
< Tornerò sicuramente > aggiunse subito, spostandosi per salutare anche Cora. Derek gli accarezzò la schiena e i due si avviarono verso la macchina.
< Adoro la tua famiglia > disse felice mentre si metteva sul sedile e si allacciava la cintura e Derek si sporse per baciarlo. 
< E loro adorano te > ripetè e Stiles sorrise felice, accoccolandosi meglio sul sedile e osservando la radura che gli scorreva davanti agli occhi, i genitori di Derek avevano una villa nel mezzo del bosco e Stiles la trovava meravigliosa. Si ritrovò a pensare che sarebbe stato bello vivere come aveva vissuto Derek, con dei genitori che non ti ossessionavano per farti sposare e avere figli, che non ti mandavano alla scuola per greci e non parlavano solo dei greci e delle tradizioni e della storia familiare. 
< Torniamoci presto > sussurrò chiudendo gli occhi e Derek sorrise soddisfatto.
< Quando vuoi Stiles > gli disse.
La crociata di Noah nel fargli trovare una ragazza ebbe fine dopo due mesi. Stiles aveva continuato ad uscire con Derek, rifugiandosi da lui sempre più spesso per non sentire le lamentele della sua famiglia che continuava a pressarlo per farglielo lasciare e trovarsi una brava ragazza che avrebbe potuto dargli dei figli. 
< Sai, un modo ci sarebbe per far finire i loro tentativi > gli disse un giorno Derek mentre giocherellava con una scatolina. Erano entrambi sul letto di Derek, si erano rivestiti da poco dopo aver fatto l'amore, ma alla fine si erano rimessi giù e Stiles aveva poggiato la nuca sulla sua gamba, mettendosi a leggere il libro che Derek teneva sul comodino. 
< Ah si? Conosci un buon posto dove nascondere una cinquantina di cadaveri? E ricorda che molti dei miei parenti sono belli in carne > ribattè divertito, chiudendo il libro e voltandosi di lato per guardarlo. Derek sorrise divertito e smise di giocare con la scatolina che adesso Stiles osservava con aria curiosa.
< Potremmo sposarci > gli disse il più grande e Stiles sgranò gli occhi.
< Come? > soffiò a mezza voce e Derek si mise seduto, subito imitato dal ragazzo.
< Sposiamoci > gli disse ancora con dolcezza e Stiles continuò a fissarlo con la bocca socchiusa. Non era raro che i greci all'età di Stiles fossero sposati quindi per lui, alla soglia dei ventisei anni, era quasi scontato il matrimonio, ma non credeva che Derek glielo avrebbe mai chiesto. Derek, il sexy professore universitario di soli trent'anni che chiedeva a lui di sposarlo.
< Stai scherzando? > chiese quindi a mezza voce con gli occhi che gli si facevano lucidi e Derek aprì la scatolina, rivelando un semplice anellino d'oro.
< Sposami Stiles > soffiò con amore e a quel punto il ragazzo lasciò cadere le lacrime sulle guance. Derek sorrise e gliele asciugò con delicatezza.
< Mi stai lasciando senza una risposta > disse poi e Stiles annuì senza la forza di parlare.
< Si > riuscì a singhiozzare dopo un po'.
< Fantastico, ti sei meritato questo allora > ridacchiò mettendogli l'anello. Stiles lo fissò sul suo dito per quella che gli sembrò un'eternità, poi gli saltò addosso e lo baciò.
< Allora, dove scappiamo? Hawaii? Italia? > chiese poi e Derek si mise a ridere.
< Non scappiamo Stiles, lo diremo alla mia famiglia e alla tua > disse divertito mentre Stiles scuoteva la testa.
< Ci tengo alla mia vita Derek > ribattè e il moro gli baciò le labbra con dolcezza.
< Ti proteggerò io Stiles > sussurrò stringendolo a se.
La prima persona a cui lo dissero fu Scott che iniziò a saltare di gioia, abbracciando Stiles con foga e dando la mano a Derek, guardandolo poi con aria mortalmente seria.
< Se gli fai del male ti uccido > disse con aria paterna dall alto dei suoi centimetri, arrivava si e no alle spalle di Derek e quest'ultimo dovette sforzarsi per non scoppiare a ridere e annuì.
< Tranquillo Scott, fare male a Stiles è l'ultima cosa che voglio > disse mentre Stiles sorrideva felice. Anche Melissa ebbe la stessa reazione e anche lei minacciò non tanto velatamente Derek.
< Scusali, si sono fatti influenzare troppo dalla mia famiglia > ridacchiò Stiles mentre Derek gli passava un braccio attorno alle spalle. 
< Li ho trovati adorabili > disse Derek accarezzandogli il braccio con delicatezza.
< Ora tocca ai tuoi > disse Stiles, desideroso solo di rimandare il più possibile di dirlo ai suoi. Derek annuì e anche la sua famiglia ebbe una buona reazione, si congratularono con loro e li abbracciarono forte. 
< Avanti Stiles, dovremmo dirglielo prima o poi > sospirò Derek quando, usciti da casa dei suoi, Stiles disse di non sentirsi bene.
< Lo so, magari dopo il matrimonio...> mugolò a mezza voce, sentiva lo stomaco sottosopra e la nausa che montava.
< Domani...per favore > soffiò poi sotto lo sguardo serio di Derek che sospirò lievemente e annuì.
< Domani > rispose ingranando la marcia e riportandolo a casa. 
Stiles passò la notte a rigirarsi nel letto, sentiva suo padre russare nell'altra stanza e più di una volta ebbe l'istinto di scappare. Noah aveva ripreso a parlargli grazie all'insistenza di Melissa, ma ovviamente non si era ancora fatto andare giù che suo figlio stesse con un ragazzo che non era nemmeno greco. Lo sentiva borbottare spesso maledizioni contro Derek e contro il fato che lo voleva morto di crepacuore prima del previsto e lo sentiva anche lamentarsi del fatto che Stiles non era più lo stesso di prima e che lo stava perdendo, che lo stava abbandonando. Il ragazzo si mise seduto e si passò una mano sul viso, avrebbe distrutto definitivamente suo padre con la storia del matrimonio...Si guardò l'anello che aveva al dito e sorrise dolcemente, lui era veramente felice di sposare Derek, ma era anche consapevole che questo avrebbe fatto stare male suo padre. Da quando la madre era morta per quella bruttissima malattia loro due erano stati inseparabili, Stiles faceva tutto ciò che voleva Noah per non dargli altri dolori e passavano davvero tanto tempo insieme...e ora lui si sarebbe sposato, se ne sarebbe andato via di casa e avrebbe lasciato suo padre da solo. A quel pensiero gli occhi gli si riempirono di lacrime e gli sfuggì un singhiozzo che bloccò con una mano per timore di svegliare l'uomo, lui era sempre molto attento e spesso quando la notte Stiles aveva un incubo e apriva gli occhi lui era lì, sveglio, che lo controllava. Quei pensieri ebbero il potere di farlo piangere ancora più forte e afferrò il telefono, chiamando Derek.
< Pronto? > mugolò il suo ragazzo assonnnato, ma anche preoccupato dato l'orario.
< Non posso...io...non posso > singhiozzò Stiles e sentì il fruscio delle coperte, segno che Derek si era alzato.
< Sto venendo > si sentì dire.
< Ok > soffiò e attaccò la chiamata, poi si alzò e scese di sotto, sedendosi sulla veranda. Derek arrivò pochi minuti più tardi e parcheggiò davanti casa sua. Era ancora in pigiama, usava le tute per dormire e per la fretta non si era nemmeno cambiato. Stiles gli sorrise tra le lacrime mentre lui lo raggiungeva e gli si sedeva accanto, accarezzandogli la schiena. 
< Non posso fare così tanto del male a mio padre Derek > gli disse lui e il maggiore sospirò piano.
< Non vuoi sposarti? > gli chiese, ma Stiles scosse la testa.
< Voglio sposarti più di qualsiasi altra cosa al mondo > gli disse sincero.
< E' solo che ho paura che questo farà troppo male a mio padre, lui ha solo me...> aggiunse giocherellando con l'anello di fidanzamento.
< Se vuoi possiamo aspettare Stiles, ci sposeremo quando ti sentirai pronto > gli disse.
< Voi cosa? > la voce di Noah li fece girare di scatto. L'uomo era sulla porta e li osservava con aria sconvolta, probabilmente si era svegliato già da quando Stiles si era messo a piangere e lo aveva sentito scendere, seguendolo per vedere se era tutto ok.
Stiles sgranò gli occhi e trattenne il fiato.
< Noi ci sposiamo > disse alla fine e si morse il labbro quando tutto ciò che fece Noah fu rientrare in casa e sbattere la porta.
< Papà...> soffiò.


Angolino dell'autrice
Scusatemi il ritardo, ma avevo beatamente scordato di aver pubblicato anche questa XD 
Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Baci <3
  
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