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Autore: Aladidragocchiodiluce    04/05/2018    2 recensioni
Nuovi nemici sorgono all'orizzonte, minacciando gli Autobot e gli abitanti della terra, ma nuovi alleati sono pronti a combattere.
Sequel della storia "Il Seeker e la Diclonicus"
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Autobot, Decepticon, Nuovo personaggio, Starscream
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
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-Trovata!-Esclamò Rachet, indicando sul computer un segnale appena apparso.

-Cosa?-Chiese Dreadwing.

-La nave dei Renegate, si trova in Egitto.-

All'udire il nome della propria nazione natia, Blue scattò in piedi.

-Come l'hai localizzata?-Chiese Starscream, mentre il medico Autobot impostava le coordinate per il ponte.

-Non era schermata, quasi come se ci sfidassero ad andare da loro.-Rispose, sospettoso.

-Sono così sicuri di sé che ci sfidano a fermarli.-Intervenne Darkness con una rara espressione di serietà che non le si addiceva.

Cosa che Megatron notò, infatti le chiese:

-Che succede?-

-Se ci sfidano in questo modo è per il possesso di qualcosa: il quarto pezzo della Chiave.-


 

In un attimo, tutti i cybertriani, ad esclusione di Rachet e Starlight, erano sul posto.

Anche Blue aveva attraversato il ponte, dopo che ha assunto la sua forma robot grazie alla reliquia.

“Appena finisce il suo effetto, tu torni qui alla base.” Gli aveva detto Starscream.

“Tenterò.

Nel caso, vedrò di far fuori il maggior numero possibile di avversari.”Aveva risposto con in sorrisetto, così simile a quello dell'argentato.

Appena arrivati sul posto, una vasta pianura sabbiosa con rare rocce, la prima cosa che videro fu l'enorme astronave dei Renegate che volteggiava nel cielo dalla quale, oltre agli Insetticon, stavano uscendo anche i vari bot neri muniti di forma aerea.

Individuarono subito il posto in cui erano diretti: un enorme piramide alla cui cima era situato un blocco di marmo bianco.

Il gruppo non esitò ad avanzare, assumendo le proprie forme alternative o, nel caso di Darkness e Blue, saltare sul dorso di Phoneix.

I volantini furono i primi a scontrarsi, iniziando a sparare con tutto quello che avevano verso gli avversari che risposero al fuoco.

La predacon-fenice fece scendere Darkness e Blue in modo che potessero affrontare i nemici a terra mentre lei era più libera con le manovre aeree, che gli sarebbero tornate molto utili quando udì un ruggito e vide una sagoma arancione fin troppo famigliare.

-Secondo round in arrivo!-Trillò, volando più in alto per potersi avvantaggiare nello scontro contro Predaking.

Intanto, anche a terra era iniziato uno scontro feroce.

La presenza della sabbia rallentava i movimenti ma a dispetto di ciò, sia Autobot che Decepticon sembravano riuscire cavarsela.

L'unico problema era raggiungere la cima della piramide, infatti, una volta avvicinatosi, si erano resi conto della presenza di un luccichio viola all'interno della punta: il pezzo della chiave.

Dato che la punta della piramide era troppo sottile per essere usata come punto d'atterraggio, Insetticon e Renegate erano costretti ad attaccare più in basso incrociando la resistenza di Blue, arrivata prima ma che si trovava in posizione di stallo: arrivavano troppi nemici e non riusciva a tenerli a bada tutti e allo stesso tempo prendere il pezzo.

“Dai Darkness, dove sei?

Qui si che serve una ladra.” Pensò la slipert, tranciando l'ennesimo gruppo di nemici che avanzava e usando i resti di un Insetticon per proteggersi dai colpi di blaster.

Ormai quindici dei suoi trenta minuti erano andati.

-Al diavolo.-Disse fra sé , conscia di non potere rimanere lì, così corse il rischio e iniziò ad arrampicarsi per prendere l'oggetto.


 

Da un altra parte, Megatron aveva appena terminato una coppia di Inseticon quando scorse qualcuno farsi velocemente largo verso di lui fra le file di nemici.

Si trattava di un bot dalla corazza blu e argento con un occhio giallo e l'altro viola,con una mano teneva un enorme ascia dalla doppia lama.

Con essa, tentò di colpire il mech grigio alla testa, ma esso parò con facilità, bloccandone le lame con le mani.

Dovette ammettere che il tipo era forte.

-Il famoso “Megatron” giusto?-Chiese il mech, con un sorriso divertito mentre l'altro allontanò l'arma.

-Non sbagli.

Quale nome devo scrivere sulla tua tomba?-

-Nuthlus, ricordatelo perché sarò io ad uccidere te!-

Fra i due iniziò uno scontro fra lame e l'arma del mech dagli occhi diversi che separò in due asce più piccole, una per mano.

Non riuscendo a rompere l'uno la difesa dell'altro, finirono in una situazione di stallo con Megatron che bloccava con una mano quella dell'avversario e con la lama, l'arma nell'altra.

-Pozzi di Kaon, dico bene?-Disse Nuthlus, beffardo.

-Esatto.

Non ti ho mia visto, o mi ricorderei del tuo brutto muso.-

-Infatti.

Pianeta prigione XI.-

Il pianeta su cui inviano i prigionieri più pericolosi in assoluto?

“Veramente grandioso.”Pensò sarcastico il mech grigio, mentre lo spingeva via con un calcio.

Esso indietreggiò, commentando:

-La tua sorellina parlava molto di te, e come sospettavo ha ingigantito la storia della tua “forza”.-

Il leader Decepticon ignorò completamente la seconda parte della frase.

Sua sorella gli ha parlato di lui?

Ciò poteva significare solo una cosa: si trovava davanti ad uno dei suoi carcerieri.

Con un ringhio ricominciò la lotta coma maggior foga, con tutta l'intenzione di terminarlo.


 

“Ma andiamo!”

Pensò la slipter quando, per la quindicesima volta nell'arco di un minuto, un Renegate gli afferrò la gamba, tentando di tirarla giù, solo per ritrovarsi senza il braccio o la testa.

Ormai Blue era a pochi metri dal pezzo, anzi stava per prenderlo grazie ai suoi vettori quando ebbe una strana sensazione e si voltò, giusto in tempo per vedere un missile diretto verso di lei.

D'istinto, usò i vettori per spostarsi dal punto in cui si trovava, facendolo impattare contro la piramide.

Gli effetti furono devastanti: non solo ne distrusse la punta, e i pezzi travolsero chiunque sulla loro traiettoria; ma le schegge e vari frammenti di marmo ferirono il corpo della ragazza che precipitò.

Fortuna riuscì ad attutire la caduta con i vettori ormai visibile e scoprì il responsabile dell'attacco: Breackdown/Silas!

Lui la guardò con un sorriso divertito.

-Ci incontriamo ancora, Soggetto Beta.-Gli disse, tenendosi a distanza di sicurezza mentre armava nuovamente il cannone sulla propria spalla.

Lei ringhiò mentre si alzava.

-”Soggetto Beta” non esiste e non è mai esistito!-

Era pronta a scagliargli addosso uno dei detriti più grossi quando il suo corpo venne avvolto da una luce bianca, segno che la sua mezz'ora era scaduta.

-MA ANDIAMO!-Si lamentò, allontanandosi il più possibile dalla portata del mech-zombie.

Sapeva che non avrebbe esitato a colpirla in quel momento di debolezza.

Infatti, esso non esitò a sparare un altro missile, mancandola per un pelo.

-Puoi scappare, ma non puoi nasconderti.-Le disse.

Blue, finito il processo di trasformazione, si mise dietro una roccia e ispirò profondamente.

Aveva una rabbia tale che rischiava di perdere il controllo se non si fosse calmata.

Colui che l'aveva torturata e invito Abigail a uccidere Eleven era a pochi passi da lei.

Doveva contenersi, lui conosce i Diclonicus come lei e sa come comportarsi.

Chiuse gli occhi, escludendo il fragore dello scontro a pochi metri da cui si trovavano.

Riconobbe il rumore dell'arma di quel mostro che si preparava a sparare nuovamente e a quel punto aprì gli occhi e saltò.

Con i vettori prese il maggior numero di detriti e li scagliò contro il suo avversario proprio mentre sparava.

Il missile entrò a contatto con essi ed esplose, danneggiando colui che l'aveva sparato ma l'onda d'urto coinvolse anche la ragazza che venne spinta via e si trovò a rotolare fra sabbia e rocce che le aprirono nuovi tagli sul corpo.

Ma non era bastato a far fuori Silas che si rialzò dicendo:

-Ora basta! Sono stufo di giocare!-

Ora che la sliper era ferita, aveva intenzione di schiacciarla con la sua mano trasformata in martello ma una voce dietro di sé lo distrasse.

-EHY BRUTTONE!-

Lo zombie-mech si voltò solo per ricevere un colpo dalla palla da demolizione di Bulckhead.

-Questo era per pareggiare i conti!-Disse l'ex-Demolitore, riferito a quando l'aveva attaccato mentre controllava Nemesiss Prime.

-Tu! Questa è l'ultima volta che...-Silas e non finì la frase che Knockout spuntò da dietro il mech verde, con il pugolo di energon in mano e gli rifilò una potente scarica elettrica che lo costrinse ad allontanarsi, gemendo dal dolore.

-Hai la sua faccia.

Ma non sarai mai forte e coraggioso come Breackdown!-Gli disse acido.

Capendo che non poteva fare altro, il mech-zombie si voltò per ritirarsi, ma Blue fu più veloce.

Con un saltò fu sul suo petto, puntando i suoi gelidi occhi verde acqua su quelli sorpresi dell'avversario.

-E finita, Silas.-Annunciò mentre i suoi vettori gli trapassavano il petto, raggiungendo il vero corpo dell'ormai ex-capo M.E.C.H.

-Ora cadi!-Concluse, allontanandosi con i proprie “braccia” invisibili, osservando il corpo dell'avversario cadere a terra per non rialzarsi mai più.

Era finita, Silas era morto per sempre.

-Chiama Rachet e torna alla base!

Qui ci pensiamo noi.-Gli ordinò Bulkhead, ritornando nella mischia, assieme a KO.


 

“Quell'idiota!

Se non l'ammazza la slipter, ci penso io!” Pensò Airachid mentre frugava fra i resti della piramide alla ricerca del pezzo della Chiave.

Ben presto, un luccichio viola attirò la sua attenzione.

“Finalmente!”

La bot ragno stava per prenderlo con una delle sue ragnatele quando venne colpita e spinta via da qualcuno.

Essa rotolò un paio di metri prima di riuscire a fermarsi e vedere chi l'avesse colpita.

-Ci sei anche tu?

Bene, la tua scintilla sarà un bel trofeo.-Disse appena scoprì che era stata Arcee.

-Io non ci giurerei.-Rispose quest'ultima, sfoderando le sue lame e dando inizio allo scontro.


 

“Ma che cavolo!” Imprecò mentalmente Blue.

Stava usando il comunicatore a forma di teschio regalatole tempo prima da Starscream, infatti stava reggendo il piccolo microfono, tentando di chiamare Rachet, ma dall'auricolare non usciva altro che un ronzio.

Forse si era danneggiato o l'astronave dei Renegate stava disturbando il segnale, sta di fatto che la ragazza non poteva tonare alla base, quindi non le restò che fare una cosa: continuare a combattere.

Ma non importava quanti nemici abbatteva, erano in troppi e aveva perso il vantaggio della portata della sua forma bot.

Inoltre lo svantaggio della sua altezza si faceva sentire: era costretta a continuare a muoversi per schivare i colpi, non venire calpestata e si stava rapidamente stancando.

Qualcosa le disegnò un lungo taglio sulla guancia che iniziò a sanguinare ma lei lo ignorò, troppo concentrata ad uccidere e non venire uccisa.

Lacera, strappa, taglia.

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Continuò così finché i vettori non colpirono il terreno.

Solo allora si rese conto che si era così concentrata nel fare a pezzi chi gli stava davanti, da essersi involontariamente allontanata dal centro dello scontro.

Il che era positivo, poiché poteva riprendere fiato e attendere che la sua guarigione accelerata faccia il suo dovere.

Il negativo: si rese conto che stavano perdendo.

Gli avversari erano semplicemente troppi!

Vedeva che la maggior parte del gruppo si reggeva in piedi a malapena ma soprattutto, Starscream.

Era ricoperto di ferite e circondato da Insetticon.

Non ce la faremo.”

Realizzò la Slipter, spalancando gli occhi dalla paura.

Non ce la faremo!

Moriremo come Eleven!”

Il solo pensiero le fece venire la nausea, costringendola a piegarsi.

Moriremo!”

Non posso fare nulla!”

Chiuse gli occhi.


 

Forse era il panico, forse quei pensieri avevano risvegliato l'istinto della sua razza.

Sta di fatto che quando li riaprì, non era più lei.

Centinaia di vettori le comparvero sulla schiena, spargendosi in ogni direzione, distruggendo ogni cosa che incontravano.

Arcee, durante lo scontro con Airachid, quest'ultima era riuscita ad inchiodarla a terra e stava per darle il colpo di grazia quando tre di quelle “braccia” la trapassarono, uccidendola.

Prima che se ne rendessero conto, circa metà esercito nemico era andato, distrutto dalla pura forza della slipter.

I rimanenti furono abbastanza intelligenti da capire di trovarsi in una situazione di svantaggio, optando per la ritirata.

E non di minore importanza, Phoneix, terminato lo scontro con Predaking, aveva trovato il pezzo della Chiave che teneva stretto nel becco.

Ma Blue non si era fermata, anzi i suoi vettori erano ancora pronti ad attaccare.

* Basta! Abbiamo vinto! * Tentò di richiamarla Bumblebee.

Accadde in un attimo.

Lei si voltò e i suoi vettori trapassarono il petto del ricognitore.

Ci furono delle urla, specialmente dal team Autobot, che guardarono inorriditi e spaventati la scena mentre Blue ricambiava con uno sguardo vuoto, privo di qualsiasi emozione.

Ma solo una di quelle urla attirò la sua attenzione.

Girandosi, incrociò la sguardo del seeker.

Il suo sguardo sorpreso e spaventato sembrò risvegliare qualcosa nella sua mente.

Avvertì una dolorosa fitta che le fece cadere in ginocchio con le mani alla testa e urlare di dolore mentre i vettori sparivano.

Quando finì, la slipter rialzò lo sguardo da cui era sparita l'espressione indifferente, sostituita da una di confusione.

Ci mise un attimo a ricordare ciò che era successo, perché c'erano bot attorno al corpo di Bumblebbe e capire perché la guardavano terrorizzati.

I suoi occhi si spalancarono dal terrore.

“No...NO!”

Aveva perso il controllo!

Proprio come quel giorno.

Aveva rischiato di uccidere i suoi amici!

Era un mostro.

Doveva andarsene prima che accada di nuovo.

Con le lacrime agli occhi, si alzò, barcollando, e, con le ultime forze rimanenti, usò le sue “braccia” per scappare il più lontano possibile.


 

-ASPETTA!-Le urlò dietro Starscream, alzandosi e assunse la forma jet per raggiungerla, ignorando le ferite e i richiami dei compagni.

Vero, si era spaventato quando aveva capite che aveva perso il controllo ma lo sguardo della ragazza quando si era resa conto di ciò che aveva fatto...era terrorizzata e disgustata da se stessa.

Teneva gli occhi fissi sulla ragazza che sembrava galleggiare per aria, sostenuta dai suoi vettori ancora blu quando qualcosa la colpì.

Era una rete, probabilmente progettata per i dicloni in quanto essa non riuscì a schivarla o a distruggerla

A lanciarla era stato Nuthlus che la riprese con la sua preda, svenuta, all'interno.

-LASCIALA STARE!-Gli urlò il seeker, dirigendosi a tutta velocità verso di lui.

Non poteva sparare o avrebbe colpito la sua amica.

Il mech eterocromatico ridacchiò.

-Avete la Chiave, bé tenetela.

Tanto abbiamo tutto ciò che ci serve!-

Detto ciò, aspettò che il seeker fosse abbastanza vicino.

-”Ora.”-Disse al proprio Comm. Link.

Davanti all'argentato comparve un familiare vortice verde che lo risucchiò senza riuscire a schivarlo.


 


 

Starscream si trovò a lottare contro un forte vento appena uscì dal ponte terrestre.

Ciò lo fece rollare su se stesso, alternando cielo e terra finché non si schiantò contro un cumulo di neve.

S-sorellina...” Fu il suo ultimo pensiero, prima di perdere coscienza.


 


 

Angolo autrice

Immagino che il finale parli da sé quindi non mi dilungo.

Si, ho pubblicato prima poiché domani, probabilmente, non ci sarò per tutto il giorno.

Piccola domanda impicciona: chi ha visto Infinity War?

Saluti da Ala


 

   
 
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