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Autore: Zephyr Sensei    04/05/2018    1 recensioni
Manca un solo giorno al matrimonio combinato tra Tianzi e Odisseus, un matrimonio che dovrebbe sancire l’unione tra Federazione Cinese e Britannia, tuttavia un evento messo in atto dopo il ritrovamento di uno strano congegno ancestrale cambierà radicalmente il corso degli eventi.
Nota: In questa realtà Akyto ha ucciso Shin prima che questi potesse mettere in atto il suo piano di distruzione di Pendragon. Akito ha però perso la vita durante la battaglia contro Shin. Inoltre Akito e Leila non hanno mai conosciuto Ayano, Yukiya e Ryò.
Genere: Azione, Fantasy, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: C.C., Kallen Stadtfeld, Kururugi Suzaku, Lelouch Lamperouge, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Capitolo 22

Britannia
*Cieli sopra le macerie del palazzo imperiale*

Sopra a ciò che resta del palazzo imperiale non c’è una sola nuvola né alcuna creatura vivente, la zona è completamente deserta. I soldati dell’esercito imperiale hanno ricevuto ordine di non avvicinarsi alla zona, anche dopo la partenza della flotta Cinese. Il silenzio surreale dona a quell’area un aria spettrale.

Passano alcuni minuti e nei cieli appare una piccola nave cargo imperiale, che non appena arriva in corrispondenza di quelle macerie inizia a scannerizzare la zona in cerca di segni di vita. A bordo di quella nave si trova Anya, posseduta da Marianne. L’ex imperatrice è in cerca del marito, seppur sappia benissimo che probabilmente quest’ultimo non possa essere sopravvissuto a un tale scempio.

“Nessuna forma di vita… addio, Charles…” Pensa, armeggiando alla console del cargo.

A un tratto Marianne viene chiamata alla radio, infatti nonostante la zona sia deserta è costantemente tenuta d’occhio a distanza dall’esercito Britanno.

-Cargo imperiale non identificato, fatevi riconoscere immediatamente o sarete abbattuti-

-Qui Anya Alstreim, Knight of Six, avete novità riguardo eventuali superstiti?-

-No signore, purtroppo non ci sono superstiti, tutti i membri della famiglia imperiale presenti a palazzo durante l’attacco sono rimasti uccisi-

-Capisco, notizie dei restanti membri della famiglia imperiale sparsi per il globo?- Chiede, speranzosa.

-Pare che solo il principe Schneizel e le principesse Cornelia e Nunnally siano sopravvissute-

“E con Lelouch i miei ragazzi sono salvi… per logica ora Schneizel dovrebbe essere incoronato nuovo imperatore di Britannia, la cosa mi preoccupa non poco… quell’uomo non mi piace…”

-Conoscete la posizione di Nunnally e Cornelia?-

-Ovviamente! Entrambe si trovano nell’area 11 e collaborano con Zero per contrastare gli Orai, nonostante sua altezza Schneizel non abbia ancora dato direttive in proposito-

-Capisco, molto bene! Io andrò nell’area 11, voi ritiratevi pure ora, non avete più motivo di restare nei dintorni a sorvegliare la zona!-

-Ma veramente io… solo l’imperatore può darmi un ordine del genere…- Balbetta , indeciso sul da farsi.

“Insolente! Sono l’imperatrice di Britannia Marianne!”

-Allora faccia come crede- Conclude, per poi mettersi ad armeggiare ai comandi del cargo.

La pseudo ragazzina imposta le coordinate per il Giappone inserendole nel programma del pilota automatico, per poi avviare la procedura autoguidata. A quel punto il cargo parte alla volta del Giappone a tutta velocità, mentre la rosa va a sdraiarsi sul pavimento della piccola plancia della nave.

“Ora è confermato, Lelouch è ancora vivo… ammesso che questo Zero sia davvero lui e non un impostore” Pensa, estraendo il suo palmare dalla tasca.

Marianne naviga in rete per poi accedere alle notizie di cronaca e attualità, dove legge vari articoli tra cui uno che contiene proprio le informazioni di cui ha bisogno in quel momento.

“I Cavalieri Neri a bordo della loro flotta si trovano all’aeroporto della colonia di Tokio in attesa del via libera della principessa Cornelia – Con loro anche alcuni priori degli Orai pronti a diffondere il loro verbo nella colonia”

La pseudo loli porta una mano sotto il mento, poi sbadiglia.

“Beh, la notizia è di qualche giorno fa ma dovrebbero essere ancora li… se tutto va bene troverò sia mio figlio sia Nunnally… Li porterò via da lì prima che si scateni l’inferno!-

A quel punto continua a leggere le notizie di attualità, senza però trovare nulla che le interessi particolarmente.

 

Giappone
*Palazzo del governatorato – Ufficio di Nunnally*

Nunnally è seduta alla sua scrivania, tesa come una corda di violina a causa dell’assenza di sua sorella Cornelia, di cui si sono perse le tracce circa 12 ore prima. La principessina ha già allertato tutti i soldati imperiali presenti all’interno della colonia di Tokyo oltre che a Suzaku, incaricato di effettuare ricerche supplementari riguardo la posizione della principessa.

“Se gli Orai avessero vaporizzato Cornelia e il suo esercito sarebbe una tragedia… oh, sorella mia!” Inizia a piangere.

Poco dopo all’interno dell’ufficio entra Suzaku, con in volto un’espressione molto seria e al contempo turbata. Il ragazzo chiude la porta dell’ufficio mentre la loli solleva il capo e ancora in lacrime si rivolge a lui.

-Ti prego Suzaku, dimmi che hai delle buone notizie da darmi!- Lo prega.

-Nunnally, sta tranquilla, Cornelia sta bene-

In quell’istante Nunnally si alza dalla sedia e sorride, iniziando a piangere per la gioia.

-Per fortuna! L’idea che potesse esserle accaduto qualcosa mi stava distruggendo corpo e anima! Grazie Suzaku, ora capisco perché Euphemia credeva in te-

-Nunnally… tu cosa pensi degli Orai? Intendo dopo gli ultimi avvenimenti…- Chiede, insicuro.

-Cosa penso? E c’è bisogno di chiedermelo? Sono dei mostri! Si, dei mostri feroci e brutali che hanno sterminato la mia famiglia e che stanno sterminando il popolo di Euro Universe!- Afferma, severa.

-Però hanno aiutato migliaia di persone a ritrovare salute e longevità, devi concedergli almeno questo-

-Ma a che prezzo Suzaku? E poi scusami, ma è evidente che lo fanno per convenienza e non per benevolenza, pensaci! A Parigi hanno prima fatto una strage con quel virus e poi hanno aiutato i pochi superstiti rimasti, come volessero far capire al mondo intero che se non si è con loro si è contro di loro!-

-Concordo con te Nunnally, ma a volte guerre e stragi sono necessarie sai?-

-Io non lo credo affatto…- Conclude, rattristata dalle parole dell’amico.

-Ad ogni modo ci sono giunte delle notizie dalla flotta dei Cavalieri Neri stazionata in aeroporto, pare che sulla loro nave ammiraglia sia scoppiata una pandemia identica a quella di Parigi-

-Che cosa? Dobbiamo aiutarli! E subito!- Scatta in piedi, spaventata.

-Non è necessario, hanno già evacuato la loro ammiraglia sigillandola e lasciando a bordo solo gli infetti. Ho già dato ordine che Zero, assieme ai suoi restanti uomini venga imprigionato, serve solo la tua firma Nunnally…- A quel punto le porge un documento che teneva piegato in tasca.

La loli si avvicina al cavalieri e gli strappa il documento dalle mani, facendolo a pezzi davanti ai suoi occhi.

-Se pensi che ordinerò un azione ostile nei confronti dei cavalieri neri proprio in un momento come questo ti sbagli di grosso Suzaku! Come puoi pensare a catturare Zero e i suoi in un momento simile? Non sarebbe più saggio cercare una cura per quell’epidemia mortale?-

Nel rivolgersi a Suzaku gli occhi della principessa si riempiono di puro odio, lei non credeva che quel ragazzo tanto apparentemente dolce e altruista potesse formulare pensieri così egoistici in una situazione simile, la cosa la fa arrabbiare come mai prima di allora.

-Suzaku, credo che tu sia la persona meno adatta ad aiutarmi in un momento come questo! Torna nei tuoi alloggi, sei ritirato per ora!- Gli ordina, nervosa.

-Nunnally… speravo che tu ti ravvedessi ora che la fine del male su questo mondo è vicina, ma è evidente che speravo in vano, perdonami ma… devo cambiare questo mondo e gli Orai sono l’unica strada percorribile…- China il capo, deluso.

Pochi istanti dopo Suzaku si avvicina alla porta dell’ufficio e la apre. Ad attendere fuori da quell’ufficio c’è Tamaki, che mostra in volto un’espressione felice e soddisfatta. Non appena lo vede Nunnally resta spiazzata e terrorizzata, comprendendo che il cavaliere di cui tanto si fidava ha appena tradito sia lei che Britannia.

-Su…Suzaku… che significa tutto questo?- Chiede, sgranando gli occhi, mostrando un’espressione di puro terrore.

-Semplice Nunnally, io cambierò questo mondo e tu non potrai impedirmelo!- La fissa, serio.

Nel frattempo Tamaki entra nell’ufficio e si avvicina a Nunnally, arrivando a un solo metro da lei, per poi prendere la parola.

-Sacri sono gli Orai, principessa Nunnally Vi Britannia!- Esclama, ridacchiando.

-Io… io ti ho già visto! Eri tra i prigionieri che Lord Guilford stava per far giustiziare difronte all’ambasciata Cinese prima del ritorno di Cornelia, dico bene?- Chiede, tremando come una foglia.

-Dici bene principessa! Gli Orai mi hanno concesso il privilegio di aiutarli nella loro opera di beatificazione della terra, e ora che tu e Cornelia siete nelle nostre mani manca poco, anzi pochissimo, alla caduta dei regnanti malvagi di questo mondo!- Afferma, per poi iniziare a ridere.

-Priore Tamaki, resta solo Schneizel adesso vero?- A porre la domanda è Suzaku.

-Esatto, una volta che anche lui sarà nostro prigioniero gli dei stenderanno la loro mano anche sui territori Britanni, eliminando i malvagi e prendendo finalmente le redini di questo mondo caotico-

Nel sentire quelle parole Suzaku fa un leggero inchino verso Tamaki, il tutto mentre Nunnally osserva i due.

“Quindi è come pensavo… vogliono sterminare anche il popolo Britanno per far restare solo chi si piega alla fede Orai… e adesso che faccio? Lelouch… ti prego, aiutami fratello mio!” Prega, iniziando a piangere.

 

*Aeroporto – Nave da Guerra Lotus *
La nave è stata evacuata già da diverse ore e Zero, assieme ai pochi superstiti, si è rifugiato a bordo della Lotus, la seconda nave comando della sua flotta. Dell’equipaggio dell’Ikaruga sono rimasti in pochi, tra cui lui, CC e un'altra decina di addetti ai lavori più un paio di piloti di Knightmare. I restanti membri dell’equipaggio, compresi i membri di rilievo dell’ordine sono rimasti infettati dal virus killer degli Orai.

Zero e CC si trovano in plancia assieme a una decina di operatori che controllano le console del vascello. La verde osserva Lelouch con sguardo preoccupato, sa bene che ormai i loro compagni non sfuggiranno a quell’epidemia e sa anche di dover sostenere il suo compagno in quel momento terribile.

-Zero, sai che dobbiamo lasciare il Giappone vero?- Gli domanda, a testa bassa.

-Si lo so… novità dal dottor Vangrey?- Le chiede, inespressivo.

-Si, pare che nonostante lui abbia identificato il virus… non riesca a debellarlo nemmeno usando gli antibiotici più potenti a sua disposizione…-

Nel sentire le parole della compagna il volto di Lelouch si riempie di lacrime.

-Quindi per Kallen e tutti gli altri non c’è più niente da fare?-

-E’ così… mi dispiace- Lo abbraccia.

-Io, io non…- Viene interrotto da uno degli ufficiali presenti in plancia.

-Zero, la signorina CC mi ha chiesto di chiedere alla flotta di prepararsi al decollo, ma non ha fornito una rotta, che cosa devo fare?- A parlare è un ragazzo sui 30, dai capelli neri e occhi dello stesso colore, che indossa una divisa dei Cavalieri Neri.

-Comandante, faccia decollare la flotta e ordini di dirigersi al largo del Pacifico, poi faccia rotta verso le Isole Near-

-Signore? Le Isole Near sono molto lontane, ma…- Viene interrotto da CC.

-Faccia come ho detto!- In quel momento la verde lo fulmina con lo sguardo.

-Vuoi fuggire CC?- Le domanda Zero.

-Per ora si, le Isole Near sono un luogo molto isolato… da lì escogiteremo un piano, ora tu devi solo riposare, mi hai capito ragazzino?- Conclude, mettendogli una mano sulla spalla.

-D’accordo, come vuoi…-

A quel punto Zero esce dalla plancia per poi dirigersi agli alloggi del personale, seguito da CC. Poco dopo la flotta dei cavalieri neri decolla verso le Isole Near.

 

*Ikaruga – Ponte ospedale*
All’interno del ponte ospedale la situazione è critica, infatti tutte le stanze del reparto sono stracolme di pazienti moribondi. Alcuni pazienti avevano cercato di scappare dalle loro stanze, intenzionati a scendere dalla nave in preda alla disperazione così il dottor Vangrey ha sigillato ogni singola stanza del reparto, chiudendovi all’interno i moribondi, lasciandoli di fatto prigionieri di quelle stanze d’ospedale in attesa della loro morte.

Le urla e i pianti degli appestati arrivano fino alla stanza di Kallen, Saeko e Ran, dove si trova anche il medico, intento a sfogliare svariati libri di medicina e biologia in cerca di risposte.

Alle due ragazze erano state applicate due flebo contenenti un liquido giallastro, mentre a Ran fino ad allora non era stato somministrato nulla e la ragazza era ormai entrata in coma. Kallen e Saeko lo fissano insistentemente, la prima con espressione disperata e occhi arrossati, ormai priva di forze e la seconda lo fissa severo, con in volto un’espressione decisamente più sana e lucida rispetto a quella di Kallen.

-Dot… dottore, inizio a vederci sfocato, che succede?- A porre la domanda è Kallen.

-Non lo so ragazza, questo virus non agisce allo stesso modo con tutti! Guarda Saeko, ha contratto il virus a un’ora o due di distanza da te e sta molto meglio, nel suo corpo progredisce in un modo nel tuo in un altro…- Afferma, ancora intento a sfogliare l’ennesimo libro.

-E riguardo ai pazienti che sento lamentarsi dalle altre stanze? Quelli li ha già condannati a morte?- Chiede Saeko, infastidita.

-Praticamente si, signorina Busujima… Magari trova crudele la cosa ma vede, abbiamo pochi antibiotici a disposizione e se non fosse per le sacche che vi ho attaccato ogni ora nelle ultime 12 ore adesso lei e la Kozuki sareste nelle stesse condizioni della vostra amichetta vicino a voi- Si volta, per poi indicare a Saeko il letto di Ran, ormai moribonda.

-Perch…è non da questo farmaco anche a lei?- A parlare è Kallen, che inizia a piangere.

-Quella donna si è dimostrata allergica all’unico antibiotico che ho a mia disposizione per rallentare questo virus, ormai è condannata a morte- Le risponde, a testa bassa, portando una mano alla fronte.

Saeko china il capo, poi si solleva leggermente dal letto e torna a rivolgersi al medico.

-Dottore, quella è morta da almeno mezzora…-  China il capo, giungendo le mani in segno di rispetto per la defunta.

Nel sentire quella parole Kallen scatta sul suo letto e scoppia in lacrime portando le mani al volto, urlando disperata.

-Non voglio morire! NON VOGLIO! NO! NON VOGLIO!-

Il medico si alza e si avvicina al suo letto e prende una mano della rossa, stringendola con forza.

-Ehi, ehi! Non morirai Kallen hai capito? Credi che sarei qui a perdere il mio tempo se non credessi di potervi salvare?- Le sorride.

Per tutta risposta Kallen scuote il capo, mordendosi le labbra per la paura che ancora prova.

-Ascolta bellezza, ammetto che lasciar morire tutti i pazienti tranne voi due non gioca a favore della mia reputazione ma lo sto facendo per cercare di capire come curare molte più persone! Se riesco a curare voi due forse svilupperete degli anticorpi in grado di contrastare l’infezione e quindi potremo salvare molte più vite, per questo tu e Saeko dovete resistere Kallen!-

-Esatto Kallen! Se il dottor Vangrey riesce a guarirci poi molti altri potranno salvarsi grazie a noi, abbiamo una grande responsabilità! Non possiamo mollare proprio ora, chiaro?- La riprende Saeko, seria.

-D’accordo, resisterò…- Risponde, con un filo di voce.

-Bene ragazza! Allora ti do una buona notizia, ho analizzato il tuo sangue e sembra che l’antibiotico stia uccidendo molti più parassiti in te di quanti non ne uccida in Saeko, purtroppo però questo tipo di parassita rilascia una specie di tossina quando muore e per questo ti senti spossata e priva di forze-

-Ed è una cosa positiva? Sto davvero male… mi aiuti…-

-Si, è positiva come cosa, più o meno… ora mia bella rossa riposa tranquilla, io sarò qui quando ti risveglierai, okay?- Le sorride, carezzandole in capo.

-Grazie dottore, lei forse è un po’ sboccato e tutti parlano male di lei però è un medico preparato e gentile…- A quel punto chiude gli occhi.

-Hehehe non esagerare, così mi metti in imbarazzo!-

“Preparato e gentile? Sono un fottuto genio! Sboccato poi… vabbè quello è vero”

Nel frattempo Kallen aveva ormai perso i sensi, stremata. Saeko fissa il medico, sorridendogli e lui nota la cosa, quindi si rivolge a lei.

-We, che hai da guardare? La trippa non mi sta nel camice o cosa? Su, su! Rispondi! O ti stacco la flebo di antibiotico e ti lascio morire!- Alza la voce, irritato.

-Quanto sei permaloso dottore, uffa! Stavo volo pensando che ci sa fare con i pazienti- Sorride.

-In realtà no ma in una situazione come questa anche i più stronzi tirano fuori la loro umanità…- Afferma, per poi chinare il capo e prendersi la testa tra le mani.

-Dottore, la prego non ceda! Abbiamo bisogno di lei!-

-Lo so, ora lascia che… che porti fuori il cadavere di Ran Mouri prima che inizi a puzzare…-

A quel punto il medico si avvicina al letto di Ran, poi copre il volto della defunta con il lenzuolo e lo solleva, prendendolo in braccio e portandolo fuori dalla stanza.

   
 
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