Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Spensieratezza    06/05/2018    3 recensioni
Sam Winchester è adorabile, sveglio e magico. è il fratellino minore di Dean, che il maggiore non sapeva di avere. Capirà ben presto che il suo fratellino è speciale, è magico e deve essere protetto da forze oscure che vogliono fargli del male.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Sam, Dean e gli Dei '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dean e Sam stavano giocando a pallacanestro e Sam l’aveva stracciato, 10 a 5. Il canestro era posizionato in un angolo bello del cortile, illuminato dal sole e i due ragazzi si stavano proprio godendo quella partita.

“Sei un campione, mi hai stracciato, complimenti!” disse Dean.

“Non mi piace vincere facile.” Disse Sam, anche se sorrideva divertito.

“Questo lo chiami vincere facile? Mi hai battuto solo per cinque punti.” Disse Dean ridendo, palleggiando con il pallone.

“Se vuoi posso dirti perché ho vinto.” Sorrise Sam.

“Avanti, campione, illustrami!” disse Dean.
 

Sam sorrise e corse da lui, gli mise le mani sulle spalle, mimando un quasi abbraccio e acquisendo vicinanza.

“Ho vinto perché… è una bella giornata e tu sei felice..”

Dean rise. “Che sciocchezze.”

“Ho vinto perché… la tua mamma, innaffia le rose e i fiori e la tua felicità anche nel vedere com’è tranquilla, ti distrae dal gioco..”

“Ripeto, sciocchezze.”

“Ho vinto perché… sei contento che stiamo avendo un momento tra fratelli..”

“Forse l’unica cosa giusta..poi?”

“E ho vinto perché..in base a questo..mi hai lasciato vincere.
 
Sam parlava con dolcezza, tenendogli le mani attorno alle spalle, una provocazione che non faceva male, non aveva lo scopo di ferire, ma di giocare con dolcezza.

Dean continuava a sorridergli, ammaliato da quella dolcezza sfuggente, ma a quelle parole, rise, scostandosi da lui.

Questa l’hai sparata proprio grossa. Non ti ho per niente lasciato vincere.”

“Un po’ sì.” Sorrise Sam. “Devi capire una cosa, Dean, per vincere in un gioco due cose ti sono d’intralcio. L’attenzione e la distrazione."



Dean si vedeva che aveva voglia di ridere ancora, ma incrociò le braccia e sorrise. La curiosità era più forte. “Ok, spiegati.”

Sam sorrise, compiaciuto.

“Prestare troppa attenzione all’ambiente circostante, significa prestare attenzione ai propri sentimenti, se rifletti troppo su quanto la giornata di sole sia bellissima,rifletterai su quanto questo fatto ti fa sentire bene, se pensi quanto è bello vedere Mary rilassata che annaffia le rose, finirai per concentrarti su quanto questa sensazione ti rende felice..”

“Che c’è di male in questo?” chiese Dean.

“Niente.” Rispose Sam tranquillo. “Ma lasciarti trascinare dalle emozioni, ti distrae dal gioco..e perdi.

Dean restò un attimo a rimuginare. “Quindi..ho perso perché non sono stato attento al gioco.” disse Dean.

“Neanche.” Disse Sam tranquillo. “Anche quella ti fa perdere. Se stai concentrato sul fare canestro, ti concentrerai di più sulla paura di sbagliare, che sul fatto di vincere..e la PAURA ti farà sbagliare.”

“Quindi..se la disattenzione ti fa perdere e l’attenzione pure, che cosa rimane?” chiese Dean.

“La libertà.” Disse Sam.
 
Dean rimase un attimo zitto, stranito da questa frase.



“Sai, Dean..i sentimenti sono meravigliosi, fino a quando non diventano schiavi dell’anima. Fino a quando li provi ma non cerchi di capirli, ti fanno volare in alto, MA SE..” disse Sam, alzando un dito, facendo una pausa e poi riprendendo “rimani a pensare a quanto siano meravigliosi, essi diventano i tuoi carcerieri. Per essere libero davvero, devi vivere la felicità senza esserne cosciente. Questo è l’unico modo per non essere schiavo delle tue emozioni.”

“Prima hai detto qualcosa sulla paura di sbagliare..” disse Dean.
Sam annuì.

“Se penserai a fare di tutto per fare canestro, ti concentrerai sulla paura di fallire e inevitabilmente fallirai.  È come se tu avessi un potere, con la tua mente preghi la palla di fare centro o il canestro, di non tradirti. In questo modo li tratti come nemici, li PREGHI di non tradirti, in questo modo diventi DEBOLE e la tua debolezza ti farà perdere.”

Dean era affascinato da questo discorso.

“Se penserai che la palla e il canestro, sono tuoi nemici, anche loro lo penseranno di te. Ma SE, lancerai senza la paura di sbagliare, senza vedere la palla e il canestro come un nemico da controllare..” disse Sam, si voltò e da lì buttò la palla senza guardare.

Fece canestro. Dean guardò la palla a bocca aperta.
 
“Non devi pensare non devo fallire, tu devi essere convinto che non fallirai.” Disse Sam sorridendo.

“Sono convinto che esistono delle falle nel tuo discorso, MA, ti riconosco che parli con molto charme.” Disse Dean sorridendo.

“Sapere che tu volessi che io vincessi, è una cosa che mi rende felice.” Disse Sam spiazzandolo.

Dean lo guardò attonito, ma Sam guardava per terra l’erba, giocherellando con i piedi con essa.

“Ma se avessi pensato a questo, durante il gioco, non avrei vinto.”
 
Dean fece un sospiro, che se Sam avesse voluto infierire, avrebbe potuto benissimo commentarlo con una dimostrazione del fatto che Dean non sapeva governare le sue emozioni.

“Forse avresti dovuto fare il filosofo. Sei sempre molto schietto, ma, non dici mai niente con lo scopo di ferire.”

“Se esiste qualcuno che lo meriti, sono sicuro che non sei tu e se anche lo meritassi..io non vorrei farlo.”

“Okayyy..” disse Dean sorridendo “Credo che abbiamo finito con le sdolcinaterie altrimenti mi si spunteranno le ovaie.”

“Non saresti male donna.” Disse Sam sorridendo.

Dean fece una smorfia di risa, ma non commentò. Voleva fare una battuta ma poi si rese conto di non voler sfigurare con il fratello minore, anzi, di voler fare di tutto per dimostrargli che era una bella persona, almeno al pari dei discorsi filosofici che a lui tanto piacevano.
 
 

“Ehm, Sam..adesso, se ti va, saliamo in camera, vuoi?” chiese Dean.

Dean cominciò a camminare, prendendogli la mano, senza badarci e Sam la sfilò dalla sua, molto velocemente.

Dean lo guardò stranito e preoccupato. Sam aveva un sorriso strano e gli occhi più luminosi che mai, quasi lucidi.

“Sam? Che cosa ti prende?” gli chiese Dean.
“Ho..bisogno di un momento..”

“Che cosa c’è? Ti senti male?” gli chiese Dean preoccupato che stesse per avere un attacco di panico.

Sam scosse la testa, sembrava felice ma anche frastornato.
Prese un grosso sospiro, prima di parlare.
 


“Dean.. tu sei così trasparente..le tue emozioni sono così chiare e limpide..non puoi nasconderle..”

“Ma cosa stai dicendo?” chiese Dean sentendo il cuore battere all’impazzata. Un pensiero orribile lo colse. Non è che Sam pensò male quando gli disse di andare in camera? Si sentì cospargere dal terrore, davvero pensava che lui..avrebbe….
 
Sam però gli sorrise con dolcezza e gli rispose in un modo inaspettato.

“Tutte queste ore che mi hai tenuto lontano dalla tua camera..credi che non sapessi che stai preparando una sorpresa per me?”

Dean era senza parole. Sam era quasi sull’orlo delle lacrime, poteva aspettarsi di tutto ma non quelle parole.

“Cavolo, Sam. Mi hai fatto prendere un infarto, non farlo mai più.”

“Non posso promettertelo..” disse Sam con dolcezza, avvicinandosi di nuovo a lui  facendogli risentire nuovamente quel calore.  “Vedi, Dean..io so come fare per non farmi schiavizzare dalle emozioni, senza diventare un cinico..ma quando le emozioni sono inaspettate..come qualcuno che vuole farmi una sorpresa per rendermi felice, io..io non so quanto emotivo posso diventare.” Disse ancora. Dean lo guardò e pensò che era meraviglioso come Sam parlava dei suoi sentimenti e della sua capacità e incapacità di controllarli. Se avesse potuto, gli avrebbe fatto una foto in quell'istante.

“Sei un’anima bella, Sam..” disse Dean piano.
“Anche tu.”

“Adesso basta. Andiamo in camera, voglio che tu lo veda.”
 
Sam però era ancora restio.

Restò fermo sul posto mentre Dean gli teneva ancora la mano.
Dean si voltò verso di lui.

“Promettimi che..non sarà troppo emotivo..”

“Lo prometto.” Disse Dean, sperando che l’avrebbe presa bene.
 
 
Quando arrivarono alla camera e Dean aprì la porta, Sam rimase senza fiato a guardare le pareti della camera di Dean, tappezzate di carta nera, con gli adesivi di stelle, pianeti e costellazioni disegnate. Dean aveva addirittura chiuso le persiane per simulare un pò di notte e far vedere meglio il cielo disegnato.

Sam si mise una mano sulla bocca.

“Guarda, sul soffitto c’è anche la luna piena e…SAM.”

Sam era scoppiato in piccoli singhiozzi, nascondendosi il viso tra le mani.

“Sam..Sam..” disse Dean, togliendogli le mani dalla faccia.

“S-scusami, Dean. Scusami, so che è brutto da vedere la mia reazione e…”

“Non è assolutamente brutto. È una cosa  bellissima. “ disse Dean raggiante e abbracciandolo di slancio, con il cuore che martellava nel petto del maggiore.
 
Sam chiuse gli occhi a quell’abbraccio, lo strinse a  sua volta e poi mise piano una mano sul cuore di Dean, per sentirlo. Dean se ne accorse.

“Avrei tanto voluto che papà mi facesse conoscere te da molto tempo.” Gli confessò Dean.






















vi spiego perchè Sam piange. Nel capitolo scorso Sam aveva spiegato che a lui piace il nero e vestirsi di nero perchè gli ricorda la bellezza delle stelle e qualcosa di simile, qundi Dean ha voluto fargli questa sorpresa <333
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Spensieratezza