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Autore: StarkLabs    06/05/2018    0 recensioni
Cosa prova Jude nel corso di questi anni in cui non vede e non sente Robert.
Dal testo " Sono passati anni da quando ho visto per l'ultima volta i suoi occhi e contemporaneamente i miei si sono spenti"
Jude alle prese con una decisione coraggiosa, riuscirà finalmente a ritrovare la felicità?
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è frutto della mia immaginazione, i personaggi non mi appartengono, non ci lucro sopra e soprattutto non so cosa pensano. Spero vi piaccia e vi faccia un pochino emozionare, così come ha emozionato me scriverla. Prima il nome del account era stemili ora l'ho cambiato. Detto questo vi auguro buona lettura e grazie a tutti quelli che passeranno di qui e si soffermeranno su questa storia.


Sono qui nella mia terra a respirare l'aria che serena e frizzantina entra ed esce dai miei polmoni cadenzando il ritmo del mio cuore, che come il battito d'ali di una farfalla si muove a ritmo regolare. Certo per chi guarda potrei sembrare un uomo qualunque che si sta godendo una giornata settembrina ma la verità è che io, sono un uomo vuoto, un involucro senza più contenuto; inutile.
I miei organi continuano imperterriti il loro compito quello di tenermi in vita scontrandosi con i desideri più neri della mia mente ed io, continuo a chiedermi perché. Perché?
Già perché disturbarsi tanto per uno come me, io che tante volte vorrei che il mio sistema vitale si arrestasse d'improvviso ponendo così fine a quella che prima chiamavo vita, ma che ora sembra solo uno scorrere inesorabile di tempo.
Sono passati molti anni dal giorno in cui ho visto per l'ultima volta i suoi occhi e contemporaneamente i miei si sono spenti, privati di quella luce che prima li rendeva vivi e rendeva questo corpo abitato da un'anima.
Chiunque con un occhio attento noterebbe la differenza anche solo nelle foto, quelle dei tempi in cui lavoravamo insieme, partecipavamo agli eventi e quelle dopo, non ho nemmeno il coraggio di guardarle più; sorrido come un automa, quello non è un sorriso umano è un sorriso dovuto, non per niente sono un attore.
A volte mi chiedo se lui le vedesse noterebbe lo squarcio che ha lasciato? capirebbe che ne è lui il colpevole?
E mentre mi crogiolo fra questi pensieri una luce, una speranza si fa strada flebile nella mia mente.
Se si rendesse conto di tutto e volasse da me, come nei migliori film romantici bussando con forza alla mia porta per poi prendermi fra le sue braccia e stringermi forte, io respirerei il suo profumo e tornerei a vivere.
Dio solo sa quanto mi manca, quanto vorrei che succedesse davvero che venisse qui a salvare il suo Judesie -eh sì mi sono appena rivolto a me stesso con quel nomignolo- lo so sono patetico ma non mi sono mai sentito così, sono sempre stato io lo stronzo della situazione.
Non sono mai stato all'altezza di tutte le donne che ho frequentato, forse perché non le ho mai amate abbastanza, mi sono comportato male, le ho tradite e fatte soffrire senza mai sentirmi davvero in colpa.
Poi è arrivato lui con il suo sorriso rassicurante capace di farti tremare le ginocchia, con il suo sguardo così profondo e scuro ma che se osservato da vicino si poteva notare diverse sfumature più chiare e delicate, credetemi se vi dico che con un'occhiata delle sue alle volte ho temuto di rimanerci secco.
Mi sono innamorato ho commesso questo grave errore e tutt'ora ne pago le conseguenze, nessuno sbaglio mi fu più fatale come se avessi puntato un'arma contro me stesso e avessi premuto il grilletto.
Lui essenza dei miei giorni ha tramutato l'alba in una rosa che ora vive nel mio cuore, peccato che le spine lo stiano lentamente trafiggendo.
Alle volte quando sono a letto nel silenzio della mia stanza posso sentire i battiti del mio cuore ferito e il sangue scorrere da quei solchi lasciati dalle terribili spine ed è in quel momento che il dolore si fa più forte, rendendosi insopportabile, ogni battito è una fitta lancinante che mi fa quasi venir voglia di urlare.
Solo le lcrime riescono ad affievolire il dolore ma non sempre sono in grado di lasciarmi andare, sono scoppiato a piangere tante di quelle volte che temo di aver finito le lacrime.
Lo so che tutto questo potrà sembrare folle, esasperato ma non avete idea di come mi sento, non mi sono mai innamorato veramente in vita mia ed ora che mi è successo ho "scelto" la persona sbagliata, quella che mai in nessun universo potrà ricambiarmi.
Tante, troppe volte sono stato sul punto di dirgli tutto, mi sarei liberato da questo peso opprimente è vero ma, non potevo obbligare lui a dividere il peso con me, sarebbe stata una scelta troppo egoista e con Robert non riesco ad esserlo.
Di Robert posso dire che è un vero amico, lo è sempre stato e mi piace pensare che avrebbe accettato i miei sentimenti se ne fosse venuto a conoscenza, non mi avrebbe allontanato, sarremmo rimasti amici comunque ma sarebbe stato imbarazzante, decisamente.
Io non avrei retto la situazione, gli sguardi, i sorrisi con lui consapevole della verità, insomma forse mi faccio troppe paranoie lo ammetto, comunque non avrebbe avuto senso dirglielo e basta.
E se gli dicessi tutto adesso?
No, lui è sposato e ha dei figli, una famiglia unita che ama, non lascerebbe tutto per me nemmeno se gli piacessi -dio parlo come una ragazzina- nemmeno se fosse follemente innamorato di me ed io non glielo chiederei mai, come MAI lo farei soffrire.
Ho detto di essere stato uno stronzo in passato ma non mi metterei mai con lui per poi tradirlo, Robert è l'unica persona a cui sono sicuro non farei mai del male, piuttosto mi taglierei un alluce ecco.
Sono seriamente convinto di questo perché so cosa provo per lui, ho analizzato ogni singolo dettaglio dei sentimenti che mi scuotono, le sensazioni che sento quando è vicino a me e quando siamo lontani, io...non sono attratto solo fisicamente... sono follemente, perdutamente innamorato di Robert.
Sempre impegnato con quei maledetti film che io puntualmente vado a vedere permettendo alla gelosia di corrodermi il fegato, vederlo recitare con altri attori mi fa uscire fuori di testa, non solo perché al posto loro potrei esserci io magari sul set di Sherlock Holmes 3 ma anche perché a causa di tutti questi impegni Robert non trova mai tempo per iniziare a girare il NOSTRO film.
Lo dovreste vedere agli eventi sempre sorridere ai suoi colleghi, a stargli così vicino e... possibile che debba sempre toccare tutti?
Prima era a me che sorrideva, quegli sguardi e quei contatti erano rivolti solamente al sottoscritto, ma io ovviamente sono un autolesionista del cavolo e non c'è mai una volta che decida di non seguire qualcosa che fa lui, naturalmente solo per televisione o al cinema.
Sarei pazzo a presentarmi ad una convention rischierei di prendere a pugni qualcuno che gli si avvicina troppo, di farmi spazio in mezzo alla folla per poi buttarmi tra lui e un qualsiasi altro collega se li vedessi vicini, troppo vicini e forse sto esagerando ma sono geloso, l'ho già detto vero? Be' comunque lo avrete capito.
So bene che se iniziassimo le riprese di Sherlock Holmes 3 le cose tra noi rimarrebbero uguali ma almeno potrei passare del tempo con lui, sul set o fuori, agli eventi e insomma tornerebbe tutto come prima e per un po' il mio cuore avrebbe pace, una pace relativa ma pur sempre rigenerante.
Mi sono ubriacato e ho macchiato la mia immagine tante volte, ho permesso che mi riprendessero in condizioni pietose, era così che prima annegavo la solitudine non importava se stessi o meno con qualcuno, mi sono sempre sentito solo almeno finché non ho conosciuto Robert, però lui non potevo averlo al cento per cento tutto per me purtroppo.
Anche se, da un lato è vero che ha riempito la mia vita ma dall'altro l'ha prosciugata perché lui è così, come una cascata che riempe il letto di un fiume permettendo all'acqua di rinnovarsi e continuare a scorrere, solo che io sono quella gocciolina che è finita sullo scoglio terminando così la sua corsa.
Lui non poteva essere mio, non lo è mai stato e mai lo sarà, è questo che intendevo prima finché sei con lui tutto è meraviglioso, eccitante, divertente ma quando se ne va la realtà ti si sbatte in faccia come uno schiaffo.
In questi ultimi anni sto cercando di mettere la testa a posto e comportarmi in maniera corretta, lo devo almeno ai miei figli, ma ciò non significa che sono felice anzi l'esatto contrario, gli unici momenti in cui sto davvero bene sono proprio con loro, mi danno gioia e poi stanno crescendo così in fretta, se non avessi loro sarei un uomo finito in tutto e per tutto.
Sono fortunato in fondo, una parte della mia vita quella dedicata al lavoro e ai figli procede per il meglio, di queste due cose non posso lamentarmi è il resto che fa schifo.
Ho sempre sostenuto che se due persone si baciano non significa che siano innamorate, perciò non credetemi la prossima volta che mi vedrete mano nella mano con una donna, io non sono il principe azzurro di nessuna e non lo sarò mai.
Voglio solo tornare a casa adesso inizia a fare freddo e non c'è Robert che, come quel giorno, si tolse la giacca per posarmela sulle spalle, credo sia stato quello l'esatto momento in cui sono iniziati i crampi allo stomaco, la tachicardia, le guancie bordeux, gli occhi lucidi, i sopiri -forse un pochino di ragione a chiamarmi Judesie ce l'aveva andiamo sentitemi- sono diventato una persona dolce solo grazie a lui.
Mi sento uno schifo davvero sto male, ripensare a tutto questo mi distrugge, mi sento soffocare come se fossi dentro una pesante bolla, il divano è così comodo, ecco, devo solo calmarmi e respirare regolarmente tutto passerà, mi avvicino al piano e inizio a suonare, fingo che sia lui a dedicarmi queste note, queste parole che escono dalle mie labbra, immagino la sua di voce, ma ad un tratto la mia diventa roca interrotta da un singhiozzo, lascio le dita ferme sui tasti mentre le lacrime scivolano via e come spinto da una forza esterna porto le mani intorno alle spalle e mi abbraccio, fingendo che sia lui a stringermi.
Passo così alcuni minuti dondolandomi leggermente, poi mi alzo con una mano asciugo le lacrime in eccesso poi afferro il telefono, faccio un bel respiro osservando il mio petto che si gonfia all' estremo per poi rilassarsi, ora o mai più, è la mia ultima occasione perché so che se non lo faccio ora il coraggio non mi tornerà mai.
Compongo il suo numero, lo so a memoria e sì è anche salvato in rubrica ma sarebbe tutto troppo veloce, ed io ho bisgno di tempo, premo il verde e parte la chiamata, so che è tardi da lui ma non mi interessa, spero di non farlo spaventare, i secondi passano, gli squilli aumentano sembra che stia passando un eternità e il mio cuore sta battendo veramente troppo forte, poi ecco lo stacco, la sua voce nelle mie orecchie, di nuovo dopo tanto tempo, tutto intorno a me è ovattato, sto per perdere i sensi ma non posso, resisto e dopo un po' di esitazione finalmente riesco a dire una parola, il suo nome.
Dall'altra parte del telefono silenzio sembra spiazzato e la sua voce è strana, bè sicuramente non si aspettava una mia chiamata nel cuore della notte e il suo tono sarà dovuto al sonno, ecco con questa convinzione finalmente riesco a parlare, anche perché lui sta ripetendo il mio nome più volte ed io mi sento morire, non pensavo avrebbe fatto così male risentirlo, o forse sì lo sapevo ma sono masochista e ho portato avanti il mio folle piano autodistruttivo lo stesso.
Finalmente riesco a parlare proponedogli la prima richiesta assurda che mi salta in mente, quando ho deciso di chiamarlo non avevo idea di cosa gli avrei detto, non so come reagirà a questo, forse mi sbatterà il telefono in faccia ma, comunque vada devo provarci.
Sono emozionato, felice, triste, euforico allo stesso tempo, Robert, il mio Robert sta cantando per me, e non è un sogno, non me lo sto inventando, la sua voce è reale così come la musica che sento, sta suonando il piano per me ed io non posso trattenermi dal piangere.
Sorrido questa volta è un sorriso sincero che solca le mie labbra, credevo di essere l'unico a soffrire in questa situazione, non mi sono mai fermato a pensare a come potesse sentirsi lui, ho sempre creduto che stesse bene ma dopo questa telefonata so che non è così, lui ha sofferto tanto quanto me, ne è prova il fatto che abbia cantato senza chiedermi spiegazioni, il pianto che lo ha colto improvvisamente, la sua voce tremava perché era felice di sentirmi ed io gli sono mancato, questo silezio per tutti questi anni ci ha distrutto, entrambi.
Vorrei essere lì per abbracciarlo, stringerlo forte, passargli una mano tra quei capelli che ho tanto desiderato toccare, mi lacera saperlo solo in questo momento, ora che entrambi siamo consapevoli della realtà, credevo fosse più forte di me invece, si è spezzato come un bastoncino torturato da una forte tempesta, ci siamo ricoperti di bugie, abbiamo finto di fingere, davanti agli altri, davanti a tutti che forse avevano capito la verità prima di noi.
E forse Robert mi ha letto nel pensiero, forse è stato spinto dal mio stesso desiderio ed ora è qui tra le mie braccia, con la testa appoggiata sul mio petto, ascolta i battiti del mio cuore che pur andando veloce finalmente è sereno, per quanto ho immaginato questo momento credendolo irrealizzabile?
Tutte le paure, i timori che avevo si sono persi in questo abbraccio, sento il suo corpo sul mio e dio è una sensazione indescrivibile, più bello di come lo immaginassi, il suo odore, il suo profumo mi inebriano i sensi e sono tornato a vivere, la mia anima è tornata al suo posto e i miei occhi dopo aver rivisto i suoi, si sono accesi, di nuovo.

   
 
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