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Autore: Rohhh    06/05/2018    2 recensioni
La ventunenne Ashley, dopo essere stata cacciata via da casa da sua madre ed essersi ritrovata completamente sola in una città a lei sconosciuta, ha riscoperto la serenità che cercava nel suo nuovo gruppo di amici, conosciuto grazie al fortunato incontro con Terence, un ragazzo gentile e premuroso e sua sorella minore Michelle, che le ha offerto una stanza nell'appartamento che condivide con altre tre ragazze. Con un lavoro che le permette di mantenersi gli studi che ha sempre desiderato e la vicinanza delle amiche, tutto sembra procedere liscio per Ashley, ma il ricordo del suo triste passato arriva spesso a tormentarla e l'unico che misteriosamente riesce a darle sollievo da quei pensieri è Matt, un ragazzo odiato dai suoi nuovi amici per motivi non ben chiari e considerato da loro come un vero e proprio nemico da cui stare alla larga. Ashley, nonostante sia conscia della fama del ragazzo nel suo gruppo, in un momento di disperazione e debolezza, finisce per cedere e commettere con lui un errore che la perseguiterà e che presto finirà per pagare caro.
Ma, forse, non tutto ciò che sembra perduto per sempre lo è davvero...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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Ciao  a tutte, carissime lettrici!
Non mi sembra neanche vero essere qui ad aggiornare, oggi!
Vi chiedo immensamente scusa per questo lunghissimo ritardo, non sono scomparsa e non ho dimenticato la storia ma ho avuto un periodo molto intenso e stancante che non mi ha permesso di scrivere.
Per lavoro uso spesso il pc e la sera ero così stufa da non riuscire ad accendere il mio, spero capirete.
Mi dispiace tantissimo perchè so che leggere un capitolo dopo tanto tempo è fastidioso perchè bisogna raccapezzarsi e ricordare dove si era rimasti e nel frattempo si dimentica ma purtroppo non ho potuto fare altrimenti.
Ringrazio tutte voi, che comunque continuate a seguire o che vi siete aggiunte nel frattempo e siete tantissime e mi date l'entusiasmo per continuare!
Vi lascio al capitolo e spero mi perdonerete!
Un abbraccio e a presto!

Cap. 38 Incubo di inizio anno

 

Ashley si guarda intorno distrattamente, i suoi occhi stanchi si posano sulle persone accalcate in ogni angolo dell'enorme sala senza l'intenzione di focalizzarsi su qualcuna di esse in particolare.

Non le interessano e comunque, anche volendo, sarebbe impossibile in quel miscuglio di oscurità, luci psichedeliche e corpi che si intrecciano distinguere i tratti di quei visi, all'apparenza tutti uguali.

Per un attimo desidera annullarsi anche lei, perdersi nel bel mezzo di quella massa di gente senza identità, essere una dei tanti, anonima e sconosciuta.

Così come era all'inizio, il giorno in cui aveva messo piede in quella città.

Prima che il destino scegliesse il sentiero che poi l'aveva portata lì dove si trovava adesso, adagiata mollemente su un divanetto scomodo, circondata da chiasso e musica assordante, divorata dai sensi di colpa e allo stesso tempo dalla voglia di sprofondare tra le braccia di un solo ragazzo, quelle braccia così sbagliate e perfette nelle quali aveva trovato rifugio più volte e che quella sera le mancavano così tanto da sentire il petto stretto in una morsa.

Deglutisce a vuoto, dolorosamente, poi prende un respiro più lungo nel tentativo di non annaspare tra i pensieri che le affollano la mente.

Lui non l' ha più visto, dopo l'occhiata sfuggente scambiata al suo arrivo non si sono più incrociati e lei non ha le forze necessarie per cercarlo ancora.

In ogni caso non servirebbe a nulla, non potrebbero stare insieme e vederlo distante da lei le farebbe ancora più male.

Meglio così.

Un tocco leggero al braccio la fa sussultare e tornare alla realtà.

I rumori, che per qualche secondo si erano ovattati, tornano prepotenti e la investono in pieno, Ashley contrae la fronte infastidita e si volta a destra, dove un sorriso rassicurante stranamente riesce a tranquillizzarla.

Terence è accanto a lei e probabilmente deve essersi accorto che la sua amica non ha per niente una bella cera.

«Tutto bene?» le urla a gran voce con le mani posizionate ai lati della bocca, sporgendosi verso di lei per farsi sentire oltre il baccano che regna intorno a loro ma, nonostante il volume esagerato della sua voce, il suo tono rimane comunque gentile e premuroso.

Ashley prova a sorridere maldestramente e si affretta a scuotere la testa in senso affermativo.

«Ho solo caldo!» gli risponde, gridando a sua volta e cercando di suonare convincente.

Non mente, l'aria lì dentro è diventata soffocante dopo meno di un'ora per via della gran confusione e l'ha costretta a liberarsi presto della sua giacca per scoprire le braccia e le spalle.

Il suo malessere però è dovuto a qualcosa di ben diverso dalla temperatura nella sala.

«Vuoi che ti porti qualcosa da bere?» le propone allora il ragazzo, sperando di esserle d'aiuto.

Il suo sguardo è sincero e, da quando hanno chiarito, Ashley si sente tranquilla insieme a lui, come se tutto fosse tornato al momento del loro primo incontro.

La presenza dell'amico la calma e le dà il conforto di cui in quel momento ha un disperato bisogno.

Melissa, infatti, non è ancora arrivata e lei non può che esserne felice sapendola insieme al ragazzo che ama, Michelle è in pista a ballare e quando è presente non fa che ignorarla o lanciarle occhiate poco amichevoli, le altre ragazze stanno abbracciate ai rispettivi fidanzati, scambiandosi baci e dolci effusioni, e lei non ci tiene proprio a fare da terza incomoda.

Rivolge a Terence uno sguardo carico di gratitudine ma declina con gentilezza la sua offerta.

«No, grazie, non mi va» dice sorridendo, poi riporta gli occhi socchiusi e vuoti sulla folla.

Terence rimane a osservarla dubbioso ancora qualche secondo: non ha idea di cosa stia passando per la testa della rossa, non ci è mai riuscito a decifrare il mondo che si nasconde dietro quegli occhi troppo spesso tristi e la situazione non è cambiata, purtroppo.

Tentenna, indeciso se insistere o meno, poi ci rinuncia definitivamente e sposta lo sguardo da lei.

C'è troppo chiasso e non riuscirebbero a comunicare in maniera decente con tutta quella musica infernale a fare da sottofondo, quindi, qualunque sua iniziativa sarebbe totalmente inutile.

Nemmeno un minuto dopo la sagoma di una ragazza alta e snella avanza barcollante, facendosi spazio a fatica tra la folla proprio in direzione dei divanetti occupati da Terence e i suoi amici.

Ashley sposta le sue iridi castane verso di lei, il suo sguardo cambia espressione, abbandona per un attimo quella venatura di indifferenza e apatia che ha indossato finora e si colora di una leggera inquietudine.

Ha riconosciuto subito quella figura femminile, che nel frattempo si è fatta molto vicina, e non potrebbe essere diversamente visto che si tratta del suo peggiore incubo in quel periodo.

Michelle sta sghignazzando in una maniera sguaiata che non le dona per nulla e che nemmeno il suo elegantissimo abito rosso riesce a rendere più raffinata, barcolla vistosamente e non solo per colpa dei vertiginosi tacchi a spillo delle sue scarpe color argento ma probabilmente anche a causa del drink che tiene in mano.

É bella come sempre coi suoi capelli lunghissimi e morbidi a ricoprirle la schiena nuda, i fianchi avvolti alla perfezione da un tubino corto che le esalta le gambe magre e i suoi occhi grandi da cerbiatta ma in quelle condizioni ha perso gran parte della classe che di solito la contraddistingue.

Ashley le lancia un'ultima occhiata e non può fare a meno di pensare che, forse, quello è il suo modo per liberarsi anche solo per una notte dell'immagine perfetta che porta tutti i giorni e che deve essere comunque molto faticoso mantenere anche per lei, abituata da una vita intera a farlo.

Ha ormai capito che, spesso, quelle apparenze dorate e impeccabili mascherano una realtà ben diversa, fatta da delusioni, paure e sofferenze, che rendono in fondo tutti gli esseri umani uguali fra loro, oltre le differenze sociali e il contenuto del conto in banca.

Nonostante le stia rendendo la vita un inferno, non riesce a odiarla, al contrario pare quasi comprenderla in un certo senso.

Distoglie lo sguardo mentre la castana si fa avanti, seguita da un gruppo di ragazze, probabilmente compagne di università, che Ashley non ha mai visto prima di allora.

«Ragazzi, che festa pazzesca! Mi sto divertendo un casino e poi lì in mezzo è pieno di ragazzi strafighi, non è vero?» esclama a voce alta, ammiccando in direzione delle sue amiche, perfettamente d'accordo con lei a giudicare dalle risate e dalle occhiate che si scambiano.

«Sì, ma cerca di non esagerare, ok?» le raccomanda Terence, con un'espressione di disappunto sul volto, beccandosi una linguaccia irriverente dalla sorella.

«Ehi, ha ragione lui! - interviene Colleen a dare man forte al cugino – non ho intenzione di sorbirmi i tuoi postumi da sbronza epica per tutta la giornata di domani. Farti da baby sitter mentre piagnucoli per la nausea e il mal di testa non è tra i miei programmi di domani!» la ammonisce puntandole un dito contro, comodamente seduta sulle ginocchia del suo fidanzato.

Purtroppo Michelle è decisa a ignorare anche lei, fa spallucce, si scosta con una mano i capelli dalle spalle accaldate e con l'altra fa ondeggiare il bicchiere.

«Quanto rompete! Ma se non ho nemmeno finito questo! - ribatte, indicando il suo drink ancora mezzo pieno – sono sobrissima, chiaro?» afferma sicura, portandosi le mani sui fianchi e sforzandosi per rimanere in equilibrio.

In effetti non ha tutti i torti, la lucidità non l'ha ancora abbandonata e le basta intravedere Ashley rannicchiata in un angolo del divanetto, quasi volesse diventare invisibile, per riaccenderle la rabbia che l'alcool e la musica avevano provato a tenere a bada.

Le punta gli occhi addosso, Ashley nemmeno se ne accorge e non ricambia, sembra pensierosa e desolata e Michelle si chiede a chi siano rivolti i suoi pensieri.

Forse a quel misterioso ragazzo biondo di cui ha parlato Carol in libreria e che pare non avere un'identità, come un fantasma che si aggira indisturbato senza che nessuno riesca a vederlo.

Ma lei sa che esiste, che è fatto di carne ed ossa e che deve per forza trovarsi da qualche parte nel mondo e istintivamente si guarda intorno, domandandosi se, magari, il ragazzo per il quale Ashley ha preso in giro suo fratello e anche lei dopo tutto l'aiuto che le avevano offerto, sia proprio in quella grande stanza, in mezzo a loro.

Dopotutto, c'è più di mezza città lì dentro quella notte e non sarebbe così improbabile come ipotesi.

Si avvicina di slancio alla rossa e le afferra un braccio, facendola sobbalzare.

Ashley alza lo sguardo di scatto, sembra terrorizzata e Michelle piega le labbra in un ghigno.

«E tu cosa fai qui in un angolo? Non hai nemmeno ballato da quando siamo arrivati, perchè non vieni con me? Dai, alzati!» le urla all'orecchio, il suo profumo intenso la stordisce ed Ashley sa che non può più fidarsi di lei.

«Non mi va di ballare!» rifiuta categoricamente, esibendo un timido sorriso, ma Michelle deve ancora sferrare la sua freccia avvelenata.

Si fa seria e le si avvicina nuovamente, sembra un serpente che vuole stritolarla tra le sue spire e la sensazione provata da Ashley non è così diversa.

«Che succede? Sei depressa perchè lo stronzo con cui ci hai traditi ti ha mollato qua da sola? Brucia essere stata solo una scopata qualunque, vero? Cosa si prova quando qualcuno ti usa per i suoi scopi e poi ti butta via?» le rinfaccia, facendo riferimento al fatto che lei li avrebbe semplicemente sfruttati quando aveva avuto bisogno per poi non esitare a giocare con i sentimenti di Terence non apoena ne aveva avuto l'occasione.

Non sa quanto si sbaglia ed Ashley ne ha abbastanza.

«Senti, Michelle...non è come pensi tu!» risponde, scattando in avanti e sfidandola con lo sguardo. Sembrano saettare fiamme tra le due e Terence pare accorgersene perchè si alza e trascina via sua sorella di peso con una scusa, rischiando di farla ruzzolare dai tacchi, poi rivolge uno sguardo preoccupato ad Ashley che rimane immobile a fissarlo, spaesata e confusa.

Respira pesantemente, si sente soffocare dopo le parole dure di Michelle e le mani le tremano vistosamente.

Ha sbagliato e ne è consapevole, le fanno schifo tutte le bugie raccontate finora ma non lo ha fatto di proposito o per ferirli, ci è stata costretta da quella situazione assurda e se solo potessero sentire quanto dolore prova per come sono andate le cose forse capirebbero che fare la stronza non era per nulla nei suoi piani.

Il telefono le vibra dalla tasca dei jeans, Ashley lo tira fuori a fatica perchè le mani sembrano non voler rispondere alla sua volontà e, nonostante la vista annebbiata, riesce a leggere il messaggio sul display.

"Sono arrivata ma c'è troppa confusione! Dove siete?"

Si tratta di Melissa ed Ashley tira un lungo sospiro di sollievo, si porta una mano sul petto e sente che i battiti del suo cuore si calmano. Ha bisogno della sua amica accanto e, anche se immagina che la brunetta avrebbe voluto passare il resto della serata con Luke, se solo avesse potuto, sapere che tra poco non sarà più sola la fa sentire subito meglio.

Velocemente digita la risposta poi si alza per permettere a Melissa di vederla e qualche minuto dopo scorge la figura minuta della ragazza che, con un'espressione palesemente disagiata, cerca di farsi largo tra la massa.

La abbraccia non appena è vicina e si rilassa istantaneamente.

Melissa sorride, sembra frastornata dal posto ma è felice e si vede lontano un miglio.

«Come va? C'è un rumore assurdo qua dentro!» grida, guardandosi intorno timorosa. Sembra un pesce fuor d'acqua ed Ashley la capisce, è da quando sono arrivati che lei stessa si chiede che cazzo ci faccia lì.

Annuisce, poi le fa cenno di seguirla sul divanetto e le due siedono vicine.

«Allora, com'è andata?» chiede la rossa, alludendo alla serata trascorsa con Luke.

Melissa si accende in viso, le fa segno dell'ok con la mano ma c'è troppo baccano per poter raccontare per filo e per segno tutto così Ashley le indica l'uscita con una mano e lei annuisce in fretta.

Prendere una boccata d'aria le farà bene dopo tutta l'ansia accumulata e poi ha bisogno di allontanarsi da quell'angolo infernale, soprattutto perchè Michelle non è ancora tornata a scatenarsi in pista e finchè è lì sente di continuo il suo sguardo addosso come una lama che le trafigge la schiena.

Fuori dalla sala la temperatura è gelida, proprio l'opposto rispetto all'interno, ma l'ossigeno rinfranca Ashley che se ne riempie i polmoni con un lungo e profondo respiro.

Le ronzano le orecchie ma il silenzio che regna all'esterno è una sensazione stupenda e fosse per lei rimarrebbe lì tranquilla invece che rinchiudersi dentro quella prigione bollente e rumorosa.

Non ha mai amato andare a ballare e in generale i posti in cui non si può comunicare coi propri amici, ma non ha avuto molta scelta quella sera.

Come sempre.

Si aspettava la desolazione fuori e invece nota che, a quanto pare, molta altra gente condivide il suo fastidio e ha preferito rimanersene all'esterno, affollando i tavoli disposti nel cortile nonostante la temperatura non sia di certo clemente e costringa a rimanersene col cappotto e la sciarpa.

«Come fa la gente a divertirsi così? - sbotta Melissa, è arrivata da due minuti e già ne ha fin sopra i capelli – ho creduto di rimanere schiacciata mentre vi raggiungevo. Sono così piccola che non ci vuole molto per ridurmi una sardina!» esclama in maniera così buffa da strappare una risata ad Ashley, la prima di quella sera.

Melissa con lei adesso è molto più sciolta e si vede che sta acquistando sempre più confidenza.

«Anche io avevo bisogno di respirare un po', l'aria è soffocante...e non solo per il caldo...» commenta la rossa, facendosi seria.

Melissa intuisce subito «Michelle ti ha fatto qualcosa? Sai, ero in pensiero per te!» le fa sapere con apprensione ed Ashley si sente protetta e al sicuro anche solo sentendo quelle poche parole sincere.

«É la solita Michelle, solo un po' più stronza perchè è già abbastanza brilla, niente di diverso! - risponde, cercando di minimizzare la cosa, sebbene abbia ancora i brividi per il tono crudele usato dalla castana solo qualche minuto prima – Ma non parliamo di me! Tu piuttosto...ti sei divertita?» chiede a sua volta, sorridendo nel vedere le guance di Melissa colorarsi di rosa.

«Oh sì, è stato tutto perfetto. Noi due, da soli, senza nessuno a disturbarci...ci siamo sentiti così liberi e sereni! Ti giuro che avrei voluto che il tempo si fermasse e invece le ore sono volate!» le racconta l'amica, il suo viso lascia trasparire la felicità provata ed Ashley la guarda con tenerezza, ricordando perfettamente come ci si senta quando ci si innamora.

Se lo dimentica un po' troppo spesso, ultimamente...o forse fa finta di dimenticarlo.

«É sempre così quando si sta bene – commenta piano – E Luke come si è comportato? É davvero un bravo cuoco?» chiede, lasciando perdere per un attimo i suoi soliti dubbi.

«Ti dirò...avevo qualche perplessità, lui tende sempre a vantarsi, anche se lo fa in maniera buona, ma stavolta aveva ragione...è stato impeccabile. Poi, beh...abbiamo avuto del tempo per il dopo cena e...anche se non è successo niente di che, mi sento molto più a mio agio con lui e anche con me stessa...» mormora lievemente imbarazzata ed Ashley capisce e non domanda oltre.

«Capisco, mi fa piacere...vedrai che pian piano andrà sempre meglio» la incoraggia, carezzandole un braccio, Melissa annuisce con un cenno del capo e sorride.

Poi è un attimo, Ashley volta la testa e, tra la gente che occupa l'esterno, i suoi occhi riconoscono lui e il suo gruppo. Evidentemente come molti hanno preferito rimanere fuori invece di soffocare dentro.

Matt è seduto con lo sguardo basso e vagamente distratto ma quello che la colpisce duramente è il braccio della ragazza accanto a lui, Christie, che si insinua attorno alle sue spalle e lo cinge, spalmandosi sopra di lui. Li intravede appena perchè le persone continuano a muoversi e a mettersi in mezzo alla visuale, ma tanto le basta per darle la nausea.

«Rientriamo? Comincio a sentire freddo» propone con un filo di voce all'amica, il viso basso e il copro rigido. Melissa la guarda sospettosa, non le è sfuggito il rapido cambiamento d'espressione sul volto della ragazza e non riesce proprio a capire.

Non ha visto Matt nè Luke ma non le va di indagare, annuisce poco convinta e comincia a fare strada verso la porta di ingresso.

Ashley si prepara a dare le spalle a quella scena rivoltante. Un pugno allo stomaco probabilmente le avrebbe fatto meno male e sente il mondo crollarle addosso, per l'ennesima volta.

Prima di distogliere lo sguardo, incrocia un paio di occhi azzurri ma non sono quelli di Matt: appartengono a Jessica.

La bionda, nemmeno avesse un radar incorporato nei suoi organi della vista, la intercetta subito e riesce a fissarla prima che Ashley si giri e faccia per andarsene.

Si volta di scatto verso Matt e la sanguisuga al suo fianco, sbuffa rumorosamente poi si alza alla velocità della luce, abbandonando il ragazzo accanto a lei, la sua nuova conquista.

«Fanculo» mormora a denti stretti, lanciando un'ultima occhiata incazzata a Christie e al biondo, che per fortuna nel frattempo riesce a togliersi il suo tentacolo di dosso, infine corre in direzione della rossa, sperando di fare in tempo.

Spinge un paio di persone e versa mezza birra addosso a una tipa che le urla contro un paio di insulti per averle sporcato il vestito, poi finalmente, come una furia, afferra il braccio di Ashley e la costringe a voltarsi.

«Che vuoi?» le domanda secca lei, un po' sorpesa. Non è dell'umore giusto e non ha voglia di parlare ancora con Jessica per sentirsi dire sempre le stesse cose.

Non cambierebbe niente.

'Simpatica come sempre' pensa la bionda, lotta contro la voglia di darle uno schiaffo e lasciarla lì a soffrire per colpa delle sue dannate conclusioni affrettate ma vuole bene a Matt e decide di fare un tentativo.

«Guarda che non è come sembra! Quella è solo una gallina come tante...lui non...» prova a dire, ma Ashley ha sopportato già abbastanza stress quella notte, non lo fa per male, ma il suo fisico è stanco e non la aiuta e la sua mente non riesce più ad elaborare pensieri razionali su quell'enorme situazione intricata.

C'è un limite a tutto e lei l'ha ampiamente superato.

«Senti...non mi interessa...può fare quello che vuole» ribadisce ferma ma lo sguardo di Jessica si indurisce troppo e stavolta rischia davvero di prendersi un pugno in faccia.

Le si avvicina minacciosa, la afferra per la sciarpa, le sue sopracciglia contratte in un'espressione delusa.

«Sei solo una bugiarda – sibila a un passo dal suo viso, facendola rabbrividire – e io mi sono rotta i coglioni!» esclama nervosa, poi la molla con stizza e scappa via, borbottando parole incomprensibili.

Ashley resta un secondo immobile e con l'amaro in bocca, poi si affretta a raggiungere Melissa.

Per fortuna l'amica non ha visto nulla.

Adesso vuole solo che quella notte finisca il più presto possibile, farsi scivolare addosso le ore che rimangono e tornarsene a casa, sperando di dimenticare tutto.

Un altro anno di merda è finito e quello nuovo comincia esattamente allo stesso modo.

Che si aspettava di diverso, in fondo?

 

 

«Io con questi due ho chiuso! Ci rinuncio, me ne tiro fuori!» sbraita Jessica, mentre assesta una sonora pacca sulla schiena di Luke, facendolo imprecare.

«Sì, ma perchè devi picchiare me? E comunque che diavolo significa che ci rinunci?» si lamenta lui, cadendo dalle nuvole e cercando di seguire il filo del discorso di Jessica che, al momento, le sembra solo una pazza isterica.

Lei si blocca poi torna sui suoi passi e si piazza di fronte a Luke, con gli occhi iniettati di rabbia e le braccia incorciate sul seno.

«Beh, se non vogliono farsi aiutare allora li accontenterò! Finchè non capiranno da soli è inutile qualsiasi cosa...e tanto hanno le ore contate...il loro segreto non reggerà ancora per molto...cazzi loro!» esclama rossa in viso, poi raggiunge Matt, ignaro di tutto, scalza Christie con poca cortesia, mettendosi in mezzo tra lei e il biondo e lo fulmina con lo sguardo.

«Siete due idioti! E io sono stufa! Buon proseguimento con la vostra tragedia!» gli soffia acida, senza dare spiegazioni e lasciando Matt con un'espressione più che allibita sul volto.

Il ragazzo, confuso, cerca lo sguardo di Luke per cavarci qualche indizio, lo trova ma l'amico ha un'espressione a metà tra l'imbarazzato e lo sconvolto, si gratta la nuca a disagio, fa spallucce e sorride incerto.

Non avendo ottenuto risposte, Matt rintraccia nuovamente Jessica e la vede raggiungere con impeto il suo nuovo ragazzo - o qualunque relazione o scopamicizia ci sia tra loro - e dirigersi con lui a ballare, con sul viso ancora i segni dell'arrabbiatura di prima.

Sospira e sprofonda nello schienale flaccido del divanetto, massaggiandosi le tempie.

Grazie al cielo Christie è sparita con un'amica, pare essersi rassegnata e per un po' spera di avere un attimo di pace.

La sfuriata di Jessica avrà delle motivazioni valide ma lui non ci arriva e si porta alle labbra la birra per prenderne un sorso e peggiorare il suo mal di testa.

Non riesce a togliersi dalla mente gli occhi di Ashley qualche ora prima, così tristi e inesorabili di fronte alla nuda e cruda realtà.

Nonostante ci provi è tutta la serata che tornano a tormentarlo e per questo non ha fatto nemmeno tanto caso a chi lo circonda, compresa Christie e le altre ragazze.

Si trovano nello stesso posto eppure sono costretti a stare lontani, separati e divisi e la cosa è così assurda da strappargli una risata amara.

Tanto quella nottata giungerà a termine primo o poi... il loro strazio invece avrà mai una fine?

 

 

La notte è ormai fonda, qualcuno continua a ballare ma la maggior parte dei superstiti giace stravaccata sui divani o in sedili di fortuna e nel gruppo di Ashley la situazione non è molto diversa.

Melissa passa metà del tempo china sul cellulare a messaggiare con Luke, gli altri sonnecchiano o ridono e anche Michelle ha abbandonato la pista da ballo per rintanarsi sul divano insieme alle amiche.

Sembra annoiata e delusa adesso che l'adrenalina di prima si è esaurita e pare non avere uno scopo per divertirsi.

Qualcuno dei loro amici porta da bere per tutti sul tavolo e all'improvviso gli occhi castani di Michelle si illuminano e smettono di essere vacui e spenti.

Si solleva dallo schienale e osserva i piccoli bicchieri ricolmi di liquido ambrato, non sa che bevanda sia ma a giudicare dall'odore intenso deve essere molto forte.

«Ragazzi, forza, la festa non è ancora finita! Dobbiamo bere tutti!» esclama gioiosa ma i suoi occhi sono gelidi e sono puntati solo su Ashley.

La guarda con sfida e la rossa capisce che non ha ancora mollato la presa e forse non lo farà mai.

Alcuni ragazzi seguono la sua esortazione, altri declinano.

«Bevi, Ashley...sei l'unica a non aver assaggiato nulla!» continua Michelle, spietata.

Non è l'unica in realtà ma ha capito immediatamente che la ragazza ce l'ha solo con lei, la sta provocando e ancora non capisce dove voglia arrivare.

«Non bevo di solito...e comunque adesso non mi va» afferma sicura, senza distogliere lo sguardo, mentre attorno a loro gli altri sembrano non far troppo caso alla guerra che si sta combattendo.

«Lo sai, vero? Chi non vuole bere è perchè ha qualcosa da nascondere! Ha troppa paura che l'alcool lo renda vulnerabile e sincero e che possa rivelare i suoi segretucci! - insinua con un tono mellifluo ma terrificante che fa raggelare Ashley – Ma tu non hai niente da temere, non è così? O c'è forse qualcosa che non vuoi assolutamente che si venga a sapere?»

Occhi negli occhi, nessuna delle due intende cedere.

Ashley la fissa severa poi dischiude le labbra.

«Infatti, non ho niente da temere» afferma sicura, anche se dentro si sente morire ma non può mostrarsi debole, non ora.

«Allora bevi! É facile, no? Guarda, lo faccio anche io perchè non ho nulla da nascondere! Sono limpida e sincera!» dice in tono sarcastico, poi solleva il bicchierino e beve tutto il contenuto in un sorso solo.

Ashley non sa cosa fare ma stavolta non vuole dargliela vinta, è stanca e non più molto lucida, ripensa a Matt e alla scena di prima e sente un forte dolore. Cade facilmente nella sua trappola, afferra il bicchiere e manda giù tutto, esattamente come Michelle.

La gola le brucia da morire, tossisce per riflesso, si porta le mani alla gola e poi lentamente si calma, mentre gli occhi soddisfatti di Michelle sono puntati su di lei.

Melissa si riscuote, era stata così impegnata col telefono da non essersi accorta che la sua amica è ormai in balia della perfidia di Michelle la quale, annebbiata dall'alcool, è più incontrollabile del solito.

«Ashley, tutto bene?» le chiede, sporgendosi verso di lei e sbarrando gli occhi quando nota il bicchiere vuoto.

Da quando la sua amica ha deciso di ubriacarsi?

Ashley annuisce, con lo sguardo fisso sul tavolo, mentre Michelle applaude.

«Brava! Visto, non ci voleva molto! Così però è troppo facile! Adesso prendiamone un altro!» la esorta ed Ashley, sempre più determinata, ne prende un secondo...e poi un terzo...

Il calore la invade ad ondate, sente il suo corpo diventare leggero, come impalpabile, e lentamente il mondo attorno a lei si fa sbiadito, persino le risate di Michelle sono un'eco lontana e per un attimo le piace quella sensazione, sente che forse non è poi così male e che ne ha bisogno.

Continua ma stavolta non lo fa solo per Michelle, per dimostrarle che non la teme...lo fa per dimenticare e non soffrire.

Quel liquido è miracoloso ma lei non si è mai presa una sbronza vera e propria, non beve di solito e solo qualche volta è stata brilla ma pur sempre lucida e presente.

Di colpo fa caldo, troppo.

Melissa è distratta, sta rispondendo a Luke mentre Michelle ha ceduto a sua volta e adesso sta ripiegata su sè stessa.

Intravede a stento Terence e Colleen che sbraitano accanto a lei nel tentativo di sorreggerla, ripetendole all'infinito quanto l'avessero avvertita di non esagerare.

Di colpo si alza e si allontana, barcollando in mezzo alle persone che percepisce solo come sagome scure senza volti.

Ha bevuto per allontanare il pensiero di Matt e invece adesso lui si ripresenta prepotente e l'unica cosa che vuole è vederlo e averlo di nuovo.

Trascinata dalla folla riesce a scorgere le luci del cortile oltre la porta d'uscita e le segue come fossero gli unici punti di riferimento rimasti. Si appoggia al muro e striscia, con le gambe che a fatica la sorreggono e la testa che gira.

Ride, per una volta nella sua vita riesce a ridere delle sue disgrazie perchè sa che tra poco avrà lui, lo toccherà, lo bacerà e stare bene e stavolta non gliene frega un cazzo che la vedano.

Non ha più freni inibitori e stranamente è tutto bello e semplice.

Ringrazia Michelle mentalmente e sbuca fuori dalla sala, non ha il cappotto ma solo un top scollato e le spalle nude e il freddo pungente la stordisce. Rischia di schiantarsi in terra, qualcuno la aiuta a non cadere e poi sghignazza prima di allontanarsi ma lei non riesce neanche a guardarlo in faccia.

Muove qualche passo, evita alcuni scocciatori e cerca di tenere le braccia larghe per non perdere l'equilibrio.

Sembra di stare su una giostra e lei non ci va da quando la portava suo padre quando era piccola, quindi quella sensazione in fondo le piace e non ne ha paura.

Per miracolo riconosce il punto in cui aveva visto Matt, le è rimasto così impresso che anche in quelle condizioni pietose lo ricorda.

I suoi amici però non ci sono e a lei viene da piangere.

Forse se ne sono già andati e non lo troverà mai e lo sconforto la invade.

Poi, come un'oasi nel deserto, lo vede, in piedi e da solo, intento a fumare dietro una siepe.

Corre, nonostante sembri sgraziata e palesemente ubriaca marcia e gli si butta addosso come fosse il suo salvagente durante un naufragio.

Lui sobbalza e sgrana gli occhi quando si accorge che la ragazza che lo ha assalito è Ashley.

La osserva stranito perchè un comportamento del genere non è per niente qualcosa che farebbe la rossa, eppure è proprio lei la ragazza che si dimena addosso a lui e ride scompostamente.

Che diamine le è successo?

«Ashley? Sei tu? Ma che...- domanda spaventato, quando si accorge che non riesce a tenersi in piedi e ondeggia come fosse in alto mare, aggrappandosi a lui quasi fino a fargli male – ma come ti sei ridotta? Sei..ubriaca?» domanda quando si rende conto della gravità di quella situazione surreale.

Lei ridacchia, fa cenno di sì con la testa mentre gli occhi le si socchiudono «Sì, credo di aver bevuto qualcosa...ma finalmente sono con te, Matt. Ti voglio, lo sai?» riesce a dire con difficoltà, poi si butta sulle labbra del biondo e lo bacia con trasporto.

Matt però non ricambia, è sconcertato e preoccupato per le condizioni di Ashley, la conosce e sa che non è tipo da ridursi a quel modo e comincia a sospettare ci sia lo zampino di qualcuno.

Si stacca da lei, continuando però a tenerla e stando ben attento che nessuno li veda insieme.

La porta in un luogo più nascosto mentre lei si lamenta e comincia a piagnucolare dopo essersi accorta che lui non risponde ai suoi baci.

Sembra così diversa dalla Ashley sobria che non riesce a riconoscerla.

«Si può sapere che ti prende, Matt? Baciami, ti prego!» insiste intanto, stretta a lui.

«Chi ti ha ridotto così, Ashley? Riesci a dirmelo?» le chiede lui, tenendole il volto con le mani e carezzandoglielo dolcemente.

Lei lo guarda storto poi aggrotta le sopracciglia.

«Ma che ti importa? Sono qui adesso e...voglio fare l'amore con te! - continua Ashley, attaccandosi a lui e cercando di togliersi i vestiti di dosso con fatica visto che il biondo cerca in tutti i modi di impedirglielo – Ho caldo e...voglio farlo con te...ti prego... - si lamenta, notando la resistenza del ragazzo - Perchè non capisci che l'unica cosa che voglio è fare l'amore con te...io sto bene solo se faccio l'amore con te...io sto bene solo se sono con te!» urla infine, le lacrime cominciano a scorrere copiose sulle sue guance, smette di lottare e si abbandona sul petto di Matt, esausta.

Lui l'abbraccia dolcemente, ancora frastornato dalle sue parole, che sa essere vere perchè con l'alcool è difficile mentire.

Abbatte ogni barriera messa sù dalla razionalità e, per quanto faccia male e sia da evitare, sa che riesce a mettere a nudo qualunque desiderio più nascosto, quello che di solito non si confesserebbe mai, nemmeno sotto tortura.

La stringe mentre piange sul suo petto, si toglie lentamente il cappotto e glielo poggia sulle spalle per coprirla, accogliendo ogni singhiozzo liberatorio che scuote quella ragazza così indifesa e distrutta.

Finalmente sta piangendo, libera da ogni maschera e, nonostante il malessere, è una sensazione bellissima, qualcosa che dovrebbe provare più spesso ma che in condizioni normali le viene maledettamente difficile.

E poi è con lui e non ha più paura di niente.

«Anche io sto bene con te...e anche io vorrei fare l'amore con te, tutti i giorni se solo potessi – le sussurra all'orecchio – ma lo voglio con la Ashley non ubriaca, quella ragazza forte che non si lascia abbattere, che soffre ma non molla, che mi fa sudare ogni bacio e ogni carezza e che si inorgoglisce e nega fino allo sfinimento quando la provoco dicendole che anche lei è attratta da me. É quella la Ashley che desidero, capito?» prova a spiegarle e la sente annuire debolmente sul suo petto.

Si scosta da lui tanto quanto il suo equilibrio precario le permette e sorride debolmente.

«Sì, ha senso...scusa - biascica con la voce impastata e Matt sorride – è che ti ho visto con quella prima...quella stronza...io non la sopporto!» ammette sinceramente e lo fa scoppiare a ridere.

Sa che se la Ashley lucida avesse sentito quella frase si sarebbe presa a sprangate in faccia da sola, lei non avrebbe mai ammesso di essere gelosa ma vederla in quelle vesti è divertente e forse anche il suo alter ego razionale dovrebbe imparare ad arrendersi più spesso ai suoi sentimenti.

«Non la sopporto neanche io – le mormora e lei lo stringe come riflesso – ma adesso dimmi, come mai sei conciata così?» domanda.

Deve sapere cosa le sia successo, si sente ribollire il sangue nelle vene al solo pensiero che possa essere stato qualcuno.

«Michelle...- mormora e lui aggrotta le sopracciglia alla conferma dei suoi sospetti – ha cominciato a dire che se non bevevo era perchè nascondevo qualcosa...solo che io non potevo farle pensare che fosse così...non volevo...dovevo bere per farle capire che non ho segreti...anche se sono piena di segreti in realtà...sono stata stupida, vero?» confessa ingenuamente, accoccolandosi a Matt mentre lui le accarezza i capelli.

«Un po' sì... ma tutti facciamo cazzate...ora stà tranquilla, ci sono io, non ti lascio, ok?» la tranquillizza, parlandole piano all'orecchio.

«Sto malissimo...mi gira tutto e non sento le gambe...e il pavimento» aggiunge la rossa, con gli occhi chiusi e un'espressione sofferente, adesso che gli effetti più negativi dell'alcool si fanno sentire tutti insieme.

«Lo so, è normale...non ti sei mai ubriacata? - le chiede, Ashley fa di no con la testa e lui sorride – Beh, lo sapevo che sei una brava ragazza, in fondo!» esclama per prenderla in giro e farla sentire un po' meglio e pare funzionare perchè la rossa si calma e sorride.

«É vero, però...Le cose che ho detto le penso davvero, sai? Credo di essere innamorata. Di te, ti rendi conto? È così assurdo!» ride lei senza filtri e senza avere la minima idea delle verità scomode che sta finalmente tirando fuori, adesso che non ci sono più le sue insicurezze a frenarla.

Matt sbarra gli occhi, il cuore gli fa un tuffo involontariamente perchè quello che ha sentito lo riempie di una gioia irrazionale e, anche se sa che domani Ashley tornerà ad essere la solita orgogliosa e testarda e riprenderà a soffocare ciò che prova, vuole godersi quel momento e si lascia andare a sua volta, pur non essendo ubriaco.

«Anche io ti a...» inizia ma non riesce a completare la frase perchè Luke, trafelato e ansante, sbuca da dietro la siepe, interrompendolo.

«Oh, siete qua! - esclama sollevato, portandosi le mani tra i capelli e asciugandosi la fronte sudata – Meno male...Melissa mi ha contattato preoccupatissima...diceva che Ashley si era ubriacata e lei l'aveva persa di vista un attimo...non sapeva cosa fare così mi ha chiesto aiuto!» spiega concitato ma anche più rilassato adesso che ha visto la rossa in compagnia del suo amico.

L'ennesimo infarto per colpa di quei due l'aveva scampato ma forse non dava più così tanto torto a Jessica.

«Non può camminare da sola, non si regge in piedi» lo informa Matt, prendendo in braccio Ashley per evitare che scivoli per terra, visto che la ragazza sta quasi per addormentarsi.

Luke osserva la poveretta abbandonata fra le braccia di Matt in quello stato pietoso e prova una grande tristezza.

«Sì, vedo. Ma non puoi riportarla tu di là! Vi scoprirebbero e tu rischiresti il linciaggio!» ribatte ed in effetti la sua è un'osservazione più che sensata.

Matt sospira e guarda il viso più disteso di Ashley adesso che si sta abbandonando al sonno.

«Chiama Melissa, ci faremo aiutare da lei» dice infine, non trovando altri modi.

La ragazza di Luke è l'unica persona fidata di cui possono disporre e Matt sa che, anche se dovesse vederli insieme, non direbbe nulla in giro. É l'unica soluzione possibile e non hanno altra scelta.

Luke annuisce e si precipita a chiamarla.

Matt si accovaccia a terra con Ashley sulle sue gambe, la tiene stretta e la protegge dal freddo finchè, qualche minuto dopo, giunge anche Melissa, bianca come uno straccio per lo spavento.

Non riesce a perdonarsi per aver perso di vista Ashley e averle impedito di bere e ha temuto il peggio a saperla fuori in mezzo a tutti quegli sconosciuti.

Avanza con Luke poi si blocca quando vede la sua amica addormentata in braccio a Matt.

Non sa cosa pensare, guarda con sospetto il biondo, che nel frattempo la fissa con quegli occhi pungenti e freddi, e per un attimo i pregiudizi inculcati da Michelle si insinuano nella sua mente.

Che ci fa con lui? Che cosa vuole da lei?

Sgrana gli occhi impaurita e fa per parlare ma lui la anticipa.

«Non le ho fatto niente...non potrei mai farle del male» afferma Matt, il suo tono è deciso e sicuro e lei non ha più il coraggio di intervenire.

Luke intanto le si avvicina e poggia una mano sulla spalla per rassicurarla.

«É così Melissa, Matt l'ha solo trovata in queste condizioni, devi credergli» le conferma e lei gli crede subito.

Di Luke si fida, ciecamente.

Le nubi sui suoi sospetti si stanno dirandando rivelando un quadro che però la terrorizza a morte se davvero fosse la realtà.

«Devi aiutarci a riportarla dai vostri amici, noi non possiamo avvicinarci» dichiara Matt con la sua solita aria fredda e indifferente, sollevandosi da terra con Ashley sempre in braccio.

Melissa annuisce, pietrificata e incapace di proferire parola.

Osserva il ragazzo biondo mormorare qualche parola con un tono gentile e premuroso all'orecchio di Ashley, per scuoterla dolcemente ma lei fa cenno di no con la testa e pare non volerne sapere di abbandonarlo.

Sembra così diverso con lei, così lontano dall'immagine di ragazzaccio stronzo e infame che gli hanno sempre attribuito!

Poi vede chiaramente Ashley stringersi al collo di Matt e rabbrividisce.

Non vuole separarsi da lui e non può essere solo frutto di quell'ubriacatura.

Melissa ultimamente ha cominciato a immaginare una fantomatica relazione tra quei due ma, adesso, vederlo coi suoi occhi, le fa un effetto strano.

Non sa come prenderla, non sa come reagire, è amareggiata, quasi delusa perchè l'amica non le ha detto nulla, ha nascosto un segreto così grosso e importante e, al momento, lo shock è così forte da non riuscire a farla ragionare in modo concreto.

Vede solo lei, la sua amica, abbracciata al nemico e non riesce a rimanere indifferente alla cosa.

Spera che ci sia un'altra spiegazione a tutto quello, qualsiasi altra ragione che non sia lei invischiata in una relazione sentimentale con quel ragazzo così sbagliato e si appende a quell'ultima, debole, illusione.

Forse si sbaglia, forse non è esattamente come sembra.

«Non la lascio qui da sola...devo essere sicuro che insieme riusciate a tornare» si rivolge a lei Matt e Melissa sobbalza.

Sembra così preoccupato per la ragazza che ha tra le braccia! Possibile sia vero?

Lei si limita ad annuire, come fa da quando è arrivata mentre un turbine di pensieri la assilla.

Com'è successo? Quando hanno avuto il tempo di intrecciare quella relazione? Com'è stato possibile? É con lui che ha fatto sesso, rischiando di restare incinta? É per lui che sta soffrendo in quel modo, mettendosi contro tutti i suoi amici?

No, non può essere.

Fin quando era una sua supposizione sembrava così plausibile e adesso che ce l'ha davanti agli occhi appare tutto assurdo e inspiegabile.

Nel frattempo, aiutato da Luke, Matt è riuscito a mettere giù Ashley, ma Melissa è talmente frastornata da tutte quelle domande da non riuscire a reggerla da sola.

Matt è costretto ad afferrare di nuovo Ashley perchè non si accasci al suolo e la tiene in braccio mentre lei si lamenta.

«Non mi lasciare, ti prego. Non mi lasciare.. » mormora con le poche forze che ha, gettando di nuovo le braccia al collo di Matt, che si irrigidisce un po', notando l'espressione di disappunto sul volto di Melissa.

Nonostante la voce flebile di Ashley, ha sentito benissimo e continua a credere di trovarsi in un incubo.

Ashley e Matt, insieme.

Luke la guarda terrorizzato, si sente in parte in colpa per non averle potuto rivelare nulla e che la sua ragazza abbia dovuto scoprire la verità in quel modo troppo diretto. Quando lei si volta e lo punta con uno sguardo gelido sa che lo aspetterà un lungo pomeriggio di spiegazioni.

In fondo è solo il primo dell'anno, c'è tanto tempo per tutto.

«Scusate io...non ce la faccio» sussurra lei, sembra ubriaca tanto quanto Ashley e Matt non ha più dubbi sul da farsi.

«Chiama Terence, mi fido solo di lui» afferma e sia Luke che Melissa sollevano lo sguardo, stupiti.

«Ma...non può vederti con lei» si oppone Luke, muovendosi avanti e indietro come un leone in gabbia.

«Ci nasconderemo finchè non la porterà via. Melissa aspetterà con lei e noi staremo qui dietro nel caso qualcuno dovesse importunarle» propone e tutti alla fine concordano sul fatto che quella sia la soluzione più logica.

«Ascolta Ashley, ti lascio qui con Melissa. Lei starà con te e tra poco Terence ti aiuterà a tornare a casa, d'accordo?» bisbiglia Matt all'orecchio della rossa, tenendola ancora stretta a sè e accarezzandola sotto gli occhi sempre più attoniti di Melissa.

«Non voglio tornare da loro...avevi detto che non mi avresti lasciata! Voglio stare solo con te» piagnucola Ashley, l'alcool le fa fare i capricci come una bambina ma lui non può assecondarla.

«Non ti lascerò mai...ma adesso devi andare o ci scopriranno...ti ricordi che siamo ancora nemici, vero?» cerca di farla ragionare lui, col cuore che gli fa male per quello che ha appena detto.

Ashley si riscuote, sembra acquistare lucidità e apre gli occhi, fissandolo.

«Non sei mai stato mio nemico. Mai. Nemmeno la prima volta che ci siamo incontrati e mi hai preso quello stupido ghiacciolo» gli ricorda sorridendo e anche lui non può che ricambiare, ripensando a quante cose sono cambiate da quel momento, quando tutto iniziò quasi per gioco.

«Lo so, piccola...ma adesso fallo per me...vai con Terence. Stai male e devi tornare a casa tua.» insiste con gentilezza e lei finalmente cede e gli fa un cenno col capo.

Lui la stringe un'ultima volta, le bacia la fronte con una dolcezza tale da impressionare Melissa, che nel frattempo non riesce a staccare gli occhi da quella coppia insolita che sembra così innamorata e affiatata.

Probabilmente comincia a capirci di più, comincia quasi ad accettarlo.

Se si amano come lei ama Luke, che male c'è?

L'amore capita, ti piomba addosso e opporsi è doloroso e a volte inutile.

«Mel, avverti Terence e digli di raggiungerti! Noi vi aspettermo qui dietro finchè non sarete andate via con lui.» le si rivolge Luke, il suo tono è timoroso, ha quasi paura di parlarle dopo quello che è successo ma Melissa lo stupisce.

Gli sorride e lo abbraccia forte.

«Ok, lo faccio subito» dice e non c'è più nessuna ombra sul suo volto.

Luke sospira, forse per stavolta l'ha scampata.

Matt e Luke si nascondono e osservano con pazienza finchè non vedono Terence arrivare di corsa, prendere in braccio Ashley e allontanarsi insieme a Melissa.

É finita e adesso possono finalmente tornare a casa.

Si avviano ma Matt rimane immobile per qualche secondo: ha lo sguardo pensieroso e Luke giura di non averlo mai visto così in preoccupato per qualcuno.

«Matt...starà bene. É solo una sbronza, ci siamo passati tutti.» cerca di tranquillizzarlo.

«Lo so...ma non è solo per quello – dice piano lui, la fronte bassa e corrucciata – Mi sono innamorato. Capisci, Luke? La amo e non posso farci niente!» ammette a voce alta e dirlo è strano ma anche liberatorio.

Luke ride, poi si affianca a lui.

«Beh, credi di essere l'unico ridotto così? Sei in buona compagnia, amico!» esclama con una sfumatura dolceamara, poi gli cinge le spalle e lo trascina via, strappandogli un sorriso, dopo quelle peripezie.

 

 

Due paia di occhi nascosti dietro quella siepe.

Due paia di occhi che hanno visto tutto.

Che hanno sentito tutto.

Quelle parole, quella confidenza...i baci, le carezze gentili, gli abbracci di lui, le parole d'amore.

Non si può fraintendere quello spettacolo, solo uno stupido lo farebbe.

La realtà si è palesata davanti ai loro occhi quando meno se l'aspettavano, quando forse avevano rinunciato a scoprirla ed è più devastante di quanto avessero immaginato.

Quella ragazza misteriosa...avevano fatto molte congetture ma lei...No, lei non possono proprio accettarla e sanno che qualcuno dovrà pagare per questo.

Pam e Christie si allontanano in silenzio, i loro visi contratti in una smorfia di odio mentre camminano verso casa.

Di una cosa sono però certe: è stato davvero un Capodanno interessante e ancora di più lo saranno i giorni a venire.

Senza alcun dubbio.

 

 

 

 

 

  
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