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Autore: Ronnie92    06/05/2018    0 recensioni
"O sient stu spar? E' na bott ca saje chian chian e tte sfonn e cervell"
Lo senti questo colpo di pistola? E' un proiettile che entra dentro piano, e ti distrugge la testa.
Genere: Guerra, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il rumore pesante dei passi sull'asfalto bagnato lo fa sorridere.
Ma lui prova a non farlo. La tentazione è troppa, sorride. Anche questa volta è andata a bene.
A lavoro, a casa, tutti felici. Lui di più.

Se avesse potuto scegliere qualcosa di diverso non lo avrebbe fatto.
Lo sa, la vita non è giusta. E' come un filo di seta, bellissima e terribilmente sottile, troppo facile da spezzare.

Fare quattro passi dopo averb buttato l'immondizia nel bidone lo rasserena.
Già pregusta il prossimo incontro.
Lui può farcela, ce l'ha sempre fatta.

Un rumore proveniente da dietro lo distoglie dai suoi pensieri appetitosi.
Un suono sordo è l'ultima cosa che  sente, poi  buio e oblio.

                                                   *** 

< Allora siamo qui, io e lei. Nessuna speranza di contrattare, nessuna speranza di uscirne vivi. >

L'uomo si risveglia lentamente, un dolore lancinante al cranio, la vista annebbiata.
Un rivolo di sangue che scorre sulla fronte, gli umetta l'occhio buono. L'altro sbatte per fatti suoi, sono così fastidiosi i tic.


< Non capisco, perché...?>

Ma la voce si perde nel vento.

< Lei non capisce... Molto bene, facciamo un po' di chiarezza. >

Un quarantenne smilzo si siede a terra.
Automaticamente mette una mano nella tasca, prende un pacchetto e ne tira fuori una sigaretta,
L'accende.

Una boccata e il fumo riempie tutta la stanza.
In poco tempo tutto l'ambiente si riempie di tabacco e mentolo.

< Alfredo Depretis! - silenzio tombale - E rispunnm cazzo!>

< Si, si sono io - risponde l'uomo con un'emicrania lancinante - . Chi sei, cosa vuoi?>

La voce trema.
Perché la voce trema sempre in queste situazioni?


< Non avere paura Alfré. Ora ti rivelo un segreto... - il fumo gli entra nel naso, l'uomo ha un attacco di tosse -. 
L'altra sera, giù al Motel, e sai a quale Motel mi riferisco, un uccellino mi ha detto che ti sei fottuto una mocciosa...>

Istintivamente Alfredo abbassa la testa, 
Ammissione di colpa.
Unica sentenza, la morte.


< Alfrè ste cose non si fanno, lo sai?>

< Lo s-> uno schiaffo muto colpisce il volto di Alfredo, che si ammutolisce subito.

< Bravo Alfredo, hai capito che non devi parlare. Non ne hai diritto. Hai perso il tuo diritto di uomo quando hai violentato quella ragazzina.
 Alfredo, quindici anni... >

L'uomo inizia a piangere.

< I-io, non v-vole> un altro schiaffo colpisce l'uomo, che si zittisce ancora.

< Alfrè tu non devi parlare, non devi fiatare, non devi piangere. Devi stare muto e immobile.>

L'uomo prova ad accettarlo, ma non ci riesce,
Sa che le ombre arriveranno presto.
Troppo presto.
Due mani, un sonoro "crack", un collo spezzato, due mani sul cadavere di Alfredo vengono bagnate dalle lacrime.
Anche stasera è andata bene.



 
   
 
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