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Autore: Evola Who    07/05/2018    2 recensioni
Kylo Ren, leader dei cavalieri Ren, apprendista dell’imperatore Snoke, capo supremo del primo Ordine.
Prima, Kylo Ren era un ragazzo, Ben Solo, figlio di Leia Organa e Han Solo, e nipote di Luke Skywalker.
Scoprì i suoi poteri e la Forza a soli 7 anni per salvare sua madre da un attentato e convinse i suoi genitori a concedergli di essere addestrato come Jedi da suo zio Luke.
Così, dopo due anni, Ben si allenò con la forza, costruendo la sua spada laser, dominando le sue abilità ancora acerbe. Ma Luke sapeva che aveva un grande potenziale.
Ma ora, la meditazione e gli allenenti per Ben non bastavano più, voleva partecipare a una vera missione con il suo maestro.
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Chewbacca, Han Solo, Luke Skywalker
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Family Solo Story '
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Capitolo 9
Storie del passato e scoperte

 
 
Erano in casa di Jeva. Luke era seduto su un divanetto mentre disinfettava la ferita di Jeva.

“Ahi!”

“Ti fa male?”

“No. Brucia solo un po’.”

Quando cominciò a fasciarla, lo Jedi iniziò a dire: “Quindi, è vero quello che ha detto Haado? Sul fatto che sia tu che tua madre avete contrabbandato per la ribellione?”

“Sì.” iniziò a raccontare la ragazza “Quando avevo solo 9 anni…”

Jeva raccontò che era nata a Lohtal e che i suoi genitori erano dei commercianti.

“Quando sono nata, l’impero esisteva già. Ma io non ci facevo caso, per me quelli erano solo dei tizi strani che marciavano le strade…” e rise.

“Ma poi… arrivò quel dannato giorno…” il suo sorriso si spense.

Raccontò che una mattina al mercato c’era stato un scontro tra soldati e ribelli. Il padre di Jeva aveva aiutato uno dei ribelli a scappare in un vicolo, e così un assaltatore lo uccise. Jeva e sua madre aveva assistito alla scena.

“E così, dopo la morte di mio padre, io e mia madre abbiamo lasciato il pianeta e ci siamo unite a una base ribelle. Visto che mia madre sapeva tutto dei sistemi commerciali e delle navi di commercio, sapeva anche dove nascondere la merce e come entrare senza essere scoperti. Quando mia madre era in missione, io restavo sulla base ribelle, dove mi insegnavano a pilotare, sparare, combattere e aggiustare qualsiasi cosa.”

Quando Luke finì di fasciare la sua ferita, Jeva lo ringraziò e si mise una giacca di pelle blu sopra la canotta rossa.

“Che cosa contrabbandava tua madre per ribellione?”

“Le cose di prima necessità: cibo, acqua, pezzi di ricambio, tutto quello di cui la ribellione potesse avere bisogno. “

“E anche tu sei stata una contrabbandiera?”

“Sì… quando mia madre morì in missione…”

Raccontò che quando sua madre si recò in un pianeta isolato sull’orlo esterno della galassia per dei pezzi di ricambio per gli X-wing, venne colta di sorpresa in una imboscata da parte degli assaltatori e, per salvare il carico e la sua squadra, sacrificò la sua vita.

“Avevo solo 16 anni. E non pensavo che sarebbe stata l’ultima volta in cui l’avrei vista…” Jeva guardò in basso con espressione affranta, facendo un lungo sospiro.

Luke rimase sorpreso dal suo racconto, ma capì.

“Mi dispiace.” Le disse.

“Non fa niente.” Rispose lei, guardandolo

“Non sono né la prima né l’ultima persona che ha una storia triste da raccontare.” fece un piccolo sorriso.

Luke ricambiò, dicendo: “Poi hai preso il posto di tuo madre…”

“E il resto fu storia.” Finì Jeva e entrambi risero “Ho lavorato da sola sotto copertura e ho contrabbandato le stesse cose. Fino alla fine dell’impero.”

Jeva guardò Luke, dicendo: “Tu invece? Anche tu eri un ribelle?”

“Sì. Ero un pilota e andavo in missione con la mia squadra.”

“E ora sei un maestro Jedi per tuo nipote.”

“Ma sia io che la mia squadra siamo ancora parte della ribellione.” Spiegò Luke.

I due si guardarono sorridendo, capendo che erano molti simili, anche se, all’inizio, non si erano fidati l’uno dell’altra.

“Grazie per aver salvato Ben. Davvero, non so come ripagarti…” ammise Luke guardando in basso.

“Non l’ho fatto per avere meriti o premi, l’ho fatto solo perché era la cosa giusta da fare.”

Luke alzò lo sguardo con aria stupita per le sue parole. Ma il loro silenzio fu interrotto da un bip di R2, così si girarono e videro Ben con le mani dietro alla schiena accanto al droide lucido.

“Grazie per aver permesso a R2 di farsi un bagno d’olio” disse il ragazzino.

“Di nulla. In fondo, se non fosse per lui, saremmo ancora in quella grotta ad affrontare Haado.” Rispose Jeva sorridendo.

“R2 è il nostro salvatore. Non puoi nemmeno immaginare quante volte ci ha toldi dei guai dei corso dei anni di missioni.” Aggiunse Luke e gli altri risero.

“Anche io avevo una unità R2 all’età di Ben. Era un R2-KT rosa, ma io la chiamavo Blue. Era la mia migliore amica durante i miei primi anni sulle basi ribelli…” raccontò Jeva con un sorriso nostalgico.

Ben da dietro alla schiena tirò fuori due bicchieri di latte blu, uno per ogni mano, e li posò sul tavolo davanti a Luke e Jeva. I due rimasero sopresi dal suo gesto.

“Ben, perché ci hai portato due bicchieri di latte blu?” chiese Luke stupito.

“Beh, perché prima e dopo aver affrontato una situazione complicata, non c’è niente meglio che bere un buon bicchiere di latte blu.” Si sedette di fianco a loro con le mani sul tavolo e sorrise.

Jeva rimase stupita dalle sue parole, prese la mano di Ben e la strinse nella sua, dicendo con tono dolce e con un sorriso: “Grazie”.

Ben ricambiò e strinse la sua mano, mentre Luke sorrideva fiero.

Quando Luke e Jeva finirono di bere il loro latte, Jeva guardò di nuovo il bambino, dicendo: “Comunque, grazie per avermi salvata. Non ho mai visto nulla del genere ed è stato… quasi scioccante” E rise “Ma grazie, davvero.”

Ben sorrise, dicendo: “Beh, tu mi hai aiutato. E poi, non è solo merito mio, ma anche del mio maestro, Luke Skywalker. È lui che mi ha insegnato le vie della forza” E lo guardò.

Lo Jedi ricambiò il sorriso.

“Aspetta… hai detto Skywalker?” domandò Jeva, guadando Luke con aria perplessa

“Quello Skywalker?! Quello che ha distrutto la morte nera da solo con il solo uso della forza?!”
esclamò con gli occhi spalancati “E quello che ha distrutto l’impero sulla luna di Endor?! Quel Luke Skywalker?!”.

Ben sorrise divertito per la sua reazione, mentre Luke era un po’ imbarazzato.

“Eri una leggenda sulle basi ribelli! Tutti raccontavano le tue missioni!” continuò la ragazza.

“Beh… grazie. In fondo, non sono nulla di che. Ho semplicemente dato il mio contributo alla causa della ribellione” Ammise Luke con fare modesto.

“È vero che una volta hai sconfitto persino Grakkus The Hutt*?”

“Sì. Anni fa nella sua arena. Anche lui era un collezionista pazzo…” rispose Luke.

Jeva rise, guardò Ben e chiese chi fosse sua madre, così, quando Luke rispose che era il figlio di sua sorella Leia Organa, la ragazza esclamò stupita: “Leia Organa? Principessa, senatrice e generale?! La più grande leader della ribellione?!”

Ben rise, dicendo: “Sì. È proprio la mia mamma.”

L’amica sorrise, ma chiese un’altra cosa: “Ma… allora chi è tuo padre?”

“Han Solo” rispose Ben.

L’espressione di Jeva cambiò subito, perché guardò Ben con un sguardo stupito e con gli occhi spalancati, facendo ridere Luke.

“Han Solo?” disse Jeva “Il capitano del Millennium Falcon e contrabbandiere, colui che dice di aver fatto la rotta di Kessel in meno di 14 parsec?”

“In meno di 12” la corresse Ben. “E sì. Lui è il mio papà.”

“Han Solo ha sposato la principessa Leia Organa?” domandò Jeva stupita “E io che pensavo che non fosse all’altezza di conquistare una bella Twi’lke.” E rise.

Quando la ragazza smise di ridere, sopirò e chiese: “Adesso cosa facciamo?”

Luke ci pensò: “Beh, Chewbe ha chiamato i droidi di sicurezza per arrestare Haado e i suoi. Presto chiamerà anche noi per aprire il tempio.”

“E la farà la franca, come sempre.” disse Jeva con fare disilluso.

“Io non penso.” pensò Ben sicuro. 


Qualche minuto più tardi…

Luke, Jeva e Ben tornarono al tempio dove si trovavano Chewbe e i droidi di sicurezza. Stavano arrestando i tre contrabbandieri, mentre Luke e Jeva raccontava tutto quello che era successo.

Quando i droidi andarono via con la loro nave insieme a Hadoo e i suoi lasciarono il gruppo solo.

“La farà franca. Di nuovo.” Disse Jeva mettendo le mani sui i fianchi.

“Ma l’importante è che ora siamo al sicuro.” Disse Luke.

La ragazza sorrise, si girò verso di loro e ringraziò di nuovo.

Dovevano andare a casa, ma prima di andare Ben la abbracciò, con un lungo e dolce abbraccio.

“Spero di rivederti di nuovo, Ben.” Ammise Jeva dolcemente.

“Anche io, Jeva”.

I due risero insieme, restando ancora abbracciati.

“Ti ho messo una prova molto importate nella tasca della giacca.” Le disse Ben.
 
Jeva rimase stranita e un po’ confusa.

Dopo l’abbraccio, la ragazza salutò per l’ultima volta e seguì con lo sguardo la nave ripartire, fino a che non scomparve.

Quando Jeva rimase sola, mise la mano dentro alla sua tasca e tirò fuori un piccolo discetto. Capì subito di cosa si trattasse.


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*Riferimento alle avventure dei fumetti canonici di Star Wars.
Del cartonato numero due "Resa dei conti sulla luna dei 
contrabanieri"

Note:

Finalmete! Ecco un nuovo capitolo! :D
Spero che vi sia piacuto e grazie mille per aver letto.
Orami siamo avvicini al finale. E...
spero che vi piaccia ancora di più! :D
Buona settimana! :)
Evola 

   
 
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