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Autore: Ellie9937    08/05/2018    0 recensioni
Una ragazza di 17 anni è costretta a lasciare tutto ciò che le è familiare per trasferirsi insieme al padre in un nuovo posto. Iniziare una nuova vita non è semplice, soprattutto se non si conosce nessuno... Ad aiutare Sara in questa dura impresa ci sarà, oltre al padre Roberto, una persona piacevolmente inattesa
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
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Capitolo 1
In piedi davanti allo specchio stavo cercando di sistemare quei capelli ribelli che erano sfuggiti alla treccia. Il trucco che avevo sul viso era riuscito a mascherare leggermente la notte di insonnia e di pianti che aveva preceduto quel pomeriggio.
Mi chiamo Sara ho 17 anni e sto andando al funerale di mia madre…buffo vero? Questo era ciò che continuavo a pensare da quando papà era stato costretto a farmi sapere come quello strano Dio che tanto preghiamo aveva deciso di portarsi via la mia mamma. Un ultimo respiro e mi stampai sul viso il sorriso più sereno possibile, ormai tutti guardavano me e mio padre con pietà negli occhi, non sarebbe stato di sicuro questo che avrebbe voluto lei.
-TOC TOC- sentì bussare alla porta, finalmente Linda e Aurora erano arrivate.
Io: << Avanti >>
A: << Hey piccola, sei pronta? >>
L: << ciao tesoro >>
Io: << Sì ragazze, scendiamo, mio padre avrà bisogno di me per superare questa orribile giornata >>Dopo la cerimonia in chiesa e le interminabili condoglianze in cimitero finalmente io e papà riuscimmo a guadagnare un po’ di solitudine in macchina, verso casa. Entrambi silenziosi sapevamo a cosa stavamo pensando… Papà aveva da poco accettato un nuovo lavoro in una nuova regione e il viaggio era previsto tra soli 2 giorni. Lui aveva provato a chiedermi se preferivo restare a casa, magari con i nonni, ma avevo deciso che non lo avrei sicuramente lasciato da solo. Il dolore mi pesava sul cuore talmente tanto da non riuscire a trattenere le lacrime, così mi voltai a guardare fuori dal finestrino e mi abbandonai ad un interminabile pianto silenzioso. Una volta a casa mangiammo uno sformato di pasta mentre programmavamo i bagagli da fare e le cose da portarci dietro, una volta finito di cenare lo salutai con un bacio e salì in camera a sistemare la mia valigia prima di buttarmi sul letto sperando di essere troppo stanca per pensare. Ovviamente non è stato così… Pensai mentre mi sgranchivo le gambe stanche di stare piegate su quel volo interminabile.
P: << Siamo quasi arrivati tesoro, come stai? >>
Io: << Bene, non vedo l’ora di scendere >>, un sorriso appena accennato comparve sul viso di mio padre e capì che era preoccupato << stai tranquillo papà, ci troveremo bene qui >>
Dopo una risata mi rispose << Dovrei essere io a rassicurarti tesoro, non farmi sentire un incompetente >>
Finalmente dopo un’ora di viaggio in auto vidi la casetta, si vedeva che la mamma aveva avuto l’ultima parola nello sceglierla. Era piccola, su due piani, circondata tutto intorno da un bellissimo giardino colorato. Una volta dentro fummo accolti da tutti gli scatoloni pieni delle nostre cose ci avevano preceduti arrivando la mattina.
P: << Il proprietario mi ha detto che passerà direttamente lunedì a sistemare le ultime cose del contratto, in modo da lasciarci il week-end per sistemarci  >>
Io: << Va bene, vedo che abbiamo un bel po’ di lavoro da fare >>
P: << pensiamo a tutto domani, ora sistemiamo le camere da letto, la tua dovrebbe essere di sopra, la seconda porta a destra >>
Io: << Grazie>> urlai mentre correvo su con la valigia a vedere la mia nuova stanza.
Aperta la porta rimasi piacevolmente sorpresa, sui muri la tinta bianca faceva da sfondo ad una stanza elegante e semplice al contempo. Il letto ad una piazza e mezzo per cui avevo tanto insistito era bellissimo e lo specchio lungo sulla porta che dava al mio piccolo bagno era un sogno. La scrivania era poggiata al muro e accanto ad essa vi era una bellissima finestra da cui si vedeva il parco che io e la mamma non vedevamo l’ora di visitare... già…io e la mamma.
P: << allora che ne pensi? Abbiamo cercato di renderla più carina possibile >>
Io: << Papà…è semplicemente stupenda, grazie! Grazie davvero >>
P: <<  figurati tesoro, ora scendi andiamo a mangiare la pizza che abbiamo preso e poi a nanna, si prospetta un week-end intenso >>.
E dopo quell’intenso week-end finalmente sarei potuta andare a scuola, avevo sentito tanto parlare della sua bellezza, aveva un’ottima fama ero decisamente emozionata.
   
 
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