Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: sissi149    09/05/2018    3 recensioni
Spin-off de "La ballata di Yomiuri Land".
Una questione rimasta in sospeso nella Ballata è quella della vera storia di Yoshiko. Ma la storia di Yoshiko è anche la storia di Hikaru. E di molti altri, a volte inaspettati, personaggi. Attraverso gli anni, scopriremo cosa è accaduto ai due e alle loro famiglie.
Genere: Drammatico, Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hikaru Matsuyama/Philip Callaghan, Nuovo personaggio, Yoshiko Fujisawa/Jenny
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Poemi di Yomiuri Land'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

3 Settembre, anno 2734 dal Trionfo della Dea

 

Yoshiko era... triste, sconsolata, delusa, amareggiata, non sapeva nemmeno lei come si sentiva. Erano circa due anni che Hikaru era tornato dall'Hokkaido, eppure in certi momenti si sentiva sola come quando lui era lontano. Ora che era Sacerdote non aveva più tutto il tempo di prima da dedicarle.

Yoshiko sapeva che era giusto così: il cugino aveva scelto la sua via e la stava percorrendo. Forse era scritto da sempre che si sarebbero dovuti allontanare, in fondo nove anni di differenza erano un abisso e finché erano entrambi piccoli e spensierati poteva sembrare non esistere, ma più crescevano più si sarebbero trovati in fasi diverse della vita. Hikaru era ormai un uomo e assumeva sempre più responsabilità nella gestione del Tempio, per aiutare il vecchio Sacerdote, lei, invece, era una ragazzina nel pieno dell'adolescenza e si ritrovava a soffrire nello stare sempre chiusa in casa. Non aveva molte amiche della sua età, non sapeva chi frequentare.

Quando lavorava per i Principi alla Fortezza, suo padre aveva provato a condurla a corte in qualche occasione per socializzare con gli altri bambini, ma la sua timidezza l'aveva sempre tenuta relegata negli angoli. Eh sì che i giovani Principi erano sempre stati molto gentili con lei. Poi, con l'aggravarsi delle condizioni di salute della mamma, Lord Fujisawa aveva ridotto i suoi impegni pubblici e lei era rimasta ad assistere la madre fino alla fine. Ora suo padre si era ritirato a vita privata e si godeva la meritata pensione, mentre Yoshiko non aveva molto da fare, a parte qualche ora di studio col Priore Katagiri.

Quel giorno aveva deciso di recarsi al Tempio, ignorando i suggerimenti di Lord Fujisawa che le aveva spiegato che non poteva sempre andare a disturbare il cugino durante il lavoro, inoltre non stava bene che una fanciulla si accompagnasse sempre ad un Sacerdote.

“Potrò sempre dire che sono qui per pregare.” Pensò, pulendo i sandali prima di varcare la soglia del Tempio.

La calma ed il silenzio di quel luogo avevano un potere rilassante. Yoshiko camminò lentamente tra le colonne, girando lo sguardo a destra e a sinistra, nella speranza di riuscire a vedere Hikaru indaffarato in qualche angolo, ma il Tempio era deserto. Se avesse voluto vedere il cugino avrebbe dovuto andare a bussare agli alloggi dei Sacerdoti e per suo padre sarebbe stata una cosa sconvenientissima.

Davanti alla statua della Dea si inginocchiò a formulare una veloce preghiera: un po' infantilmente chiese che Hikaru potesse raggiungerla lì per passare insieme il pomeriggio. Chiese anche di poter avere la possibilità di trascorrere più tempo con lui, perché le mancava tremendamente.

Nella navata centrale si udì il rumore di parecchi passi: un uomo guidava un gruppo di fanciulle fino all'altare.

“Bene, ragazze. Disponetevi secondo i soliti posti.”

“Sì, Maestro.” Risposero.

Le fanciulle si posizionarono a semicerchio sull'altare, dietro la consueta posizione del celebrante. Ad un cenno del Maestro iniziarono a cantare.

Yoshiko terminò la sua preghiera e rimase come incantata ad ascoltare quel meraviglioso suono che si spandeva per tutto il Tempio. Naturalmente aveva sentito ancora il coro delle Ancelle di Machiko cantare durante le cerimonie, ma quella volta era qualcosa di speciale. Forse perché era sola, forse perché non se lo era aspettato, forse perché essendo al di fuori di qualsiasi cerimonia le pareva di potersi perdere solo ed esclusivamente nella bellezza della musica, senza mancare di rispetto alla Dea.

Senza una precisa volontà si ritrovò a camminare verso il coro, attirata dalle voci che si rincorrevano.

Un gesto del Maestro fece fermare l'incanto.

“Contralti, siete entrate leggermente in ritardo. Soprani primi, sul passaggio precedente cercate di essere più leggere, sono i soprani secondi a portare la melodia principale in quel punto, deve risaltare la loro parte.”

L'uomo dava indicazioni precise alle sue allieve, le guidava alla piena comprensione di ciò che cantavano e Yoshiko rimase affascinata pure da quel sapere.

“Maestro – chiamò una delle fanciulle – c'è qualcuno che ci osserva.”

Il Maestro si voltò e vide la figlia di Lord Fujisawa a pochi passi da loro.

“Oh, scusate Fujisawa! Abbiamo disturbato le vostre preghiere?”

Yoshiko scosse il capo.

“No, Maestro. Temo di essere io a disturbare voi, ma non vi avevo mai visto cantare così da vicino. È meraviglioso.”

L'uomo la osservò attentamente e credette di cogliere una luce di desiderio nei suoi occhi.

“Quanti anni avete?”

“Quasi quindici, Maestro.”

“Vi piacerebbe fare parte delle Ancelle di Machiko?”

Yoshiko arrossì visibilmente, incerta sulla risposta da dare: non si aspettava una simile proposta. Si ritrovò a balbettare:

“Ecco... io... non so se mio padre approverebbe.”

Il Maestro sorrise.

“Non preoccupatevi, parlerò io con il Lord. Pensate a quello che desiderate voi.”

La giovane stette pensierosa per qualche istante: quella possibilità la allettava, la musica le piaceva abbastanza e stare nel coro le avrebbe dato l'occasione per stare vicino ad Hikaru senza creare situazioni inopportune, tuttavia.

“Io non ho mai cantato, non so se sono brava.”

“Perché non provate? Conoscete l'inno dell'equinozio?”

Yoshiko rispose affermativamente e il Maestro la fece accomodare all'estremità alla sua sinistra, in modo da poterla sentire il meglio possibile.

Quando tutto il coro intonò il nuovo canto, la voce della giovane Fujisawa si levò limpida in mezzo alle altre.

 

 

La settimana successiva Yoshiko era allegra, ne era certa. Era in compagnia delle Ancelle di Machiko e stava per effettuare la sua prima prova col coro all'interno del Tempio. Solitamente le fanciulle provavano a casa del Maestro, dove erano sempre accolte con un sorriso ed un vassoio di pasticcini della moglie. Una o due volte a settimana provavano direttamente nel Tempio, anche in base alla vicinanza con solennità e funzioni speciali. Il Sacerdote Sasaki sosteneva che i canti sacri non avrebbero disturbato i fedeli in preghiera, anzi la musica avrebbe aiutato a predisporre l'animo per rivolgersi alla Dea.

Le altre avevano già provato al Tempio una volta, da quando lei era entrata a far parte del gruppo, ma in quanto nuova arrivata il Maestro aveva ritenuto opportuno attendere. Quella prima settimana non era stata leggera: inizialmente avrebbe dovuto provare solo col piccolo gruppo delle fanciulle più nuove, per imparare le basi della tecnica e della lettura musicale, però poi il Maestro aveva capito che la giovane possedeva un talento naturale talmente cristallino da permetterle di essere pronta ad eseguire alcuni canti già alla festa dell'equinozio d'autunno. Per quel motivo l'aveva invitata a prendere parte anche alle prove di tutto il gruppo.

Era allegra, perché quell'impegno la assorbiva, le permetteva di occupare parte delle sue giornate ed anche suo padre sembrava essere felice quando la sentiva cantare ed esercitarsi nella sua stanza. Inoltre, con un po' di fortuna ed un pizzico di benevolenza della Dea, quel pomeriggio forse avrebbe potuto incontrare Hikaru.

Mentre si posizionava tra i soprani primi, dove l'aveva collocata il maestro, Aiko la rassicurò:

“Non ti preoccupare, andrai benissimo.”

Le altre fanciulle l'avevano accolta a braccia aperte, cercando in tutti i modi di non farla sentire a disagio nei momenti in cui emergevano le sue lacune, raccontandole che tutte loro erano ancora impegnate a migliorarsi.

“Speriamo! Vorrei poter cantare all'equinozio.”

“Ce la farai! Il maestro ne è convinto, o non ti avrebbe già fatto provare qui.” Le rispose, sistemando una ciocca di lunghi capelli castani dietro l'orecchio.

La prova iniziò e proseguì tranquillamente.

Mano a mano che cantava, Yoshiko acquisiva sicurezza, sentendosi sempre più a proprio agio.

Stavano provando l'ultimo canto in programma per quel giorno, quando arrivò il giovane Sacerdote. Era entrato nel Tempio per controllare che i fiori della statua della Dea Machiko fossero in ordine e non appassiti.

A Hikaru piaceva sentire il coro mentre svolgeva alcuni dei suoi doveri.

Nel passare diede un'occhiata distratta al gruppo di fanciulle, ma si fermò bruscamente quando riconobbe tra esse la cugina. Stupito restò ad attendere che le ragazze venissero congedate dal Maestro.

“Molto bene a tutte, ci vediamo tra due giorni per la prossima prova.”

“Buona sera Maestro Watanabe.” salutò Hikaru.

“Buona sera Sacerdote Matsuyama, siete qui da molto?”

“Da un po'. È sempre un piacere ascoltare il vostro coro.”

Solo in quel momento Yoshiko si accorse della presenza del cugino e, benché non avesse desiderato altro che incontrarlo, si trovò a temere che Hikaru non gradisse la sorpresa di trovarla tra le cantanti.

“Hey, cuginetta! - La chiamò il Sacerdote – Non sapevo avessi deciso di far parte delle Ancelle di Machiko.”

Yoshiko abbassò lo sguardo, congiungendo entrambe le braccia distese.

“È successo improvvisamente e questa settimana non ho avuto tempo per venire a dirtelo.” Ribatté.

“È una cosa meravigliosa! Se mi aspetti qualche istante ti riaccompagno a casa, così saluto anche tuo padre.”

Si sorrisero vicendevolmente, entrambi felici per aver trovato un modo di vedersi più spesso.





 

_________________________________________
Il Sonetto che vi trovate a leggre ora è praticamente il primo che ho scritto è tocca un momento molto importante per la crescita di Yoshiko come l'abbiamo conosciuta nella Ballata: il suo ingresso nel coro delle Ancelle di Machiko. Nella Ballata era una delle cantanti più brave, qui, ivcece, le vediamo muovere i suoi primi passi, nel tentativo di avere una scusa per vedere Hikaru. ;)
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: sissi149