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Autore: giucri89    10/05/2018    1 recensioni
Il sogno di Kim NaNa è quello di diventare una segretaria di direzione ma non ama gli straordinari, in quanto persona pigra o come ama definirsi "a risparmio energetico". Al contrario Park ChanYeol è un tipo dinamico; è Chaebol di III generazione a cui sta stretto questo titolo. L'ultimo dei suoi desideri è, infatti, quello di sedersi in un ufficio tutto il giorno. il suo sogno è sfondare con la band da lui creata insieme ai suoi amici, gli EXO. Cosa succederà quando le strade lavorative di Nana e ChanYeol s'incontreranno? Soprattutto dopo un evento particolarmente imbarazzante che li ha coinvolti qualche giorno prima...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 32
 
 
Ero egoista, pensavo sempre
e solo a me stesso.
Ero senza cuore, non sapevo nemmeno
cosa tu stessi provando.
Nemmeno io riesco a credere
di essere cambiato così tanto.
È il tuo amore a spingermi a cambiare così.
Solo pensandoci,
riuscirei a riempire il mondo di te,
perché ogni fiocco di neve corrisponde
ad una lacrima che hai versato.
Miracles in December-EXO
 
 
- ChanYeol -
 
Ogni volta è sempre la stessa storia. Quel Lu Han mi fa continuamente saltare i nervi. Accidenti, perché MinSeok hyung doveva trattenermi in quel modo?! A quest’ora ci sarei io a prendermi cura di NaNa. In questo momento mi sto dirigendo verso la sua camera, non posso lasciarla anche solo un minuto di più in compagnia di quel damerino, soprattutto dopo quella stupida dichiarazione. Certa gente non sa davvero cosa siano certi limiti, tsk. Come se la nostra storia d’amore non avesse già abbastanza problemi. Stamattina, quando ho visto arrivare NaNa, avrei voluto stringerla forte a me e baciarla ma sono rimasto fermo come uno stupido e le ho solo sorriso come un idiota. Ieri le ho detto che voglio renderla sul serio la mia ragazza, ma, davvero, non so come comportarmi. Suppongo che prima dovrei andare a fare le mie scuse a JooHyun-ssi, è giusto che lei sappia la verità, anche lei, in fondo, è una povera vittima in questa triste vicenda. Dovrei poi, subito, andare da mio nonno, soprattutto prima che l’accaduto gli sia riportato da altri, in quel caso è probabile che le cose possano precipitare ancora di più. È meglio che sia io in persona a svuotare il sacco. Devo farlo al più presto. Parlare con JooHyun-ssi e con il nonno saranno le prime cose che farò quando tornerò a casa. Probabilmente MinSeok hyung tenterà ancora di fermarmi, ma penso che anche lui prima a o poi capirà, dato la similarità tra le nostre storie d’amore. O almeno spero che possa farlo, in questo momento ho bisogno di quanti più alleati possibili. Di sicuro BaekHyun e gli altri ragazzi della band staranno dalla mia parte e suppongo che anche mia sorella sarà contenta della mia scelta. È la prima volta che affronterò il nonno in persona. Non che prima non abbia mai avuto modo di discutere con lui, ma stavolta, alla fine, non si farà come dirà lui. Per la musica ho sempre avuto un “No” categorico da parte sua, e finora mi sono sempre accontento di sgattaiolare via per andare alle prove e alle esibizioni, ma adesso non voglio più continuare così. Ha sempre scelto lui cosa fosse meglio per la mia vita, adesso è arrivato il momento che sia io a prendere in mano le redini della mia esistenza. Non voglio più vivere come qualcun altro, io voglio vivere come desidero e soprattutto con la donna che amo. Senza rendermene conto sono arrivato davanti alla camera di NaNa, la porta è aperta. Sto per entrare quando sento la voce di Lu Han, cosa le starà dicendo? Automaticamente mi blocco per ascoltare. So che è da vigliacchi, ma mi nascondo così che non possono vedermi. «La delusione si legge a chiare lettere sul tuo viso NaNa-ssi, non sei molto brava a fingere quello che provi, vero?», perché deve provocarla così? Forse dovrei entrare e tiragli un pugno in quel bel faccino che si ritrova. Aish! «Non rispondi? Forse perché, del resto, la risposta è così ovvia. Ecco fatto, ho finito con la medicazione». «G-grazie», le trema la voce, sembra che stia per piangere. «Fa tanto male? Sembra quasi che tu sia sul punto di piangere», allora non sono l’unico ad averlo percepito. «No, no, va bene, non è un dolore troppo forte», oh, meno male. «E allora perché sei in questo stato? È come se stessi affrontando da sola un immenso dolore, è per via del CEO Park?», NaNa… è così? «Non è per via di ChanYeol, è a causa mia». «Che vuoi dire?», sembra che NaNa adesso stia piangendo sul serio, sento i suoi singhiozzi. Mi sento come pietrificato, anche se NaNa dice che è colpa sua, so benissimo che non è così. Sono io il responsabile di tutto questo. «Se io non l’avessi incontrato, noi non ci saremmo innamorati e lui potrebbe continuare tranquillo per la sua strada. La vita che gli si è sempre prospettata dinanzi è splendida e luminosa ed io, un essere insulso, insignificante, gliela sto mandando in frantumi. Ne vale davvero la pena?». «NaNa-ssi, io non credo che tu debba avere di questi pensieri. Io non so che cosa prova esattamente il CEO Park, ammetto però che la sua posizione è molto simile alla mia. Vedi, noi siamo cresciuti solo con l’obiettivo di essere il futuro delle nostre aziende. I nostri nonni hanno fondato con sacrifici e sudore i loro imperi e non vogliono assistere al loro sfracello, per questo motivo non ci vedono come delle persone, come dei nipoti, ma come delle pedine da spostare a proprio piacimento, affinché il peggio non accada. Noi siamo solo i “nipoti di”, la nostra persona viene totalmente collegata a questo. Spesso tutti i tizi che si avvicinano a noi hanno dei secondi fini. Durante il periodo scolastico quando pensavo di aver trovato un amico, alla fine scoprivo che i suoi genitori lo avevano costretto a far amicizia con il “nipote del presidente”. Forse il CEO Park è riuscito a farsi qualche amico sincero in più, ma credimi questi si contano sulla punta delle dita di una mano. Capisci che, quando tu sei entrata nelle nostre vite è stato tutto una novità per noi? Parlo a plurale perché suppongo che questo sia anche il pensiero del CEO Park. Ricordi quando ci siamo incontrati la prima volta in quella caffetteria? Sei stata così gentile senza neanche conoscermi, il tuo sorriso, donato gratuitamente, senza secondi fini, mi ha pian piano fatto innamorare di te. Quando hai saputo che ero un CEO, volevi lentamente prendere le distanze da me. Il che era molto strano, di solito quando le persone scoprono la mia vera identità non fanno altro che cercare di avvicinarsi di più. E, invece, tu hai fatto completamente l’opposto. Oh! Hai sorriso, vuol dire che ti sto risollevando un po’ il morale?», lo odio, ma devo ammettere che tutto quello che ha detto è vero. «Mi dispiace davvero Han-ssi per tutto quello che tu e ChanYeol avete passato. Mi dispiace di aver anche pensato male di te ultimamente. Le parole che ha detto il segretario Zhang forse non erano poi così false», ha parlato anche con lui? «E cosa ti ha detto quel chiacchierone? Sicuramente tante cose inutili». «Mi ha detto, dopo un lungo discorso, che non sei una persona cattiva». «Quindi non mi consideri più una persona cattiva? Significa che ho delle possibilità, allora?», proprio quando penso di rivalutarlo ecco che se ne esce con frasi che mi spingono ad odiarlo sempre di più. «Credo che questi siano due discorsi separati», bene, brava NaNa, non fargli credere che ci sia spazio per lui tra di noi. «Comunque, credo che la persona che sta origliando accanto alla porta, e non ha il coraggio di entrare, sia venuto qui per vedere come stai, o magari semplicemente per controllarmi», dannato rompiscatole, da quanto tempo sa che sono qui? «Eh? C’è qualcuno accanto alla porta?», non mi resta che entrare. Così faccio e mi avvicino subito al letto dove NaNa è seduta. «ChanYeol!», esclama asciugando velocemente le sue lacrime. Perché NaNa vuoi nascondermele? «Ok, credo sia arrivato il momento di andarmene, vi lascio soli per stavolta, ma sappiate che la prossima volta non mi ritirerò tanto facilmente», io e NaNa non diciamo nulla, abbassiamo solamente il capo in segno di saluto, probabilmente il mio sguardo non è molto amichevole ma dopo un saluto del genere non potrebbe essere diverso. Sentiamo Lu Han chiudere la porta. Subito stringo NaNa tra le mie braccia, è tutta la mattinata che desidero farlo. Sento NaNa ricambiare il mio abbraccio. Restiamo in questa posizione per un po’. «Va tutto bene, NaNa?», domando quando mi allontano leggermente da lei. «S-sì, sto bene, non è niente, mi passerà presto». «Sai benissimo che non mi riferivo solo a quello», NaNa abbassa lo sguardo, io prendo il suo volto tra le mani e lo risollevo, così i nostri sguardi sono di nuovo uno di fronte all’altro. «Non guardare altrove, io sono qui. So che sei preoccupata, ho sentito tutto quando parlavi con il CEO Lu. So che è stato da vigliacchi, e per questo ti chiedo scusa, ma credimi, tu non devi addossarti nessuna colpa. Tu devi solo pensare ad amarmi, al resto penserò io». NaNa, scoppia nuovamente in lacrime e stavolta è lei a stringermi a sé. Sento le sue mani stringere forte la mia felpa. «NaNa, fidati di me, va tutto bene, finché tu starai al mio fianco, andrà sempre tutto bene. Non desidero nient’altro. Ora guardami negli occhi, voglio dirti una cosa importante», NaNa lentamente rialza la testa e cercando di ricacciare le lacrime dentro riprende a guardami negli occhi. Le mie mani incorniciano nuovamente il suo volto. «NaNa, non voglio che pensi più a quelle sciocchezze che hai detto prima. Queste parole per me non sono nuove, sai, mia sorella e MinSeok hyung hanno vissuto quello che noi stiamo vivendo adesso. YooRa mia ha detto che MinSeok hyung pensava di essere per lei solamente un peso, una zavorra che l’avrebbe portata in un baratro, lontano dalla vita luminosa che le si prospettava dinanzi. Adesso sono lontani l’uno dall’altro, si sono sacrificati l’uno per l’altro, soffrono l’uno per l’altro. Io non voglio fare la loro stessa fine. Non è vero che tu sei un peso per me, al contrario tu sei colei che rende la mia vita più leggera. Sai benissimo che fare il CEO è l’ultimo dei miei desideri. Ho sempre pensato che prima o poi fosse automatico per me dover prendere il posto di mio nonno, ma questo è un pensiero che non è mai stato mio, l’avevo ormai dato per scontato perché negli anni, da quanto sono nato fino ad oggi, non ho fatto altro che sentire persone che dicevano che sarei diventato il futuro presidente. Ma adesso ho capito che non deve essere per forza così. Io ho deciso che non me ne starò con le mani in mano. Farò qualsiasi cosa per poter stare con te e allo stesso tempo non distruggere l’azienda che mio nonno ha faticosamente creato dal nulla. Perché devo sempre perdere le persone cui voglio bene? Perché devo fare una scelta ed escludere qualcuno? Voglio provare a cambiare le cose stavolta, voglio davvero far ragionare il nonno. Certo, sicuramente non sarà una cosa facile, riceverò dei pensati rifiuti, forse anche delle pesanti perdite all’inizio, ma sono sicuro che se andrò avanti, piano piano riuscirò a far cambiare idea al nonno. Ho anche intenzione di andare a parlare con i miei genitori, è ora che qualcuno dia una vera strigliata a quei due. E ovviamente anche mia sorella non resterà fuori da questo discorso. Non posso più vedere soffrire lei e MinSeok hyung. NaNa, sento che posso riuscire a fare tutto questo, ma non da solo, ho bisogno che tu mi aiuti». «Ma come potrei aiutarti io?». «Semplicemente standomi accanto e continuando a sorridere. Il tuo sorriso, te l’ho già detto, è la mia forza. Arriveranno dei momenti tristi, difficili, ti chiedo solo di continuare a sorridere per me, non lasciarmi mai solo, NaNa, qualunque cosa dovesse succedere. Promettilo». NaNa dapprima assume un’espressione seria in volto, dopodiché i suoi lineamenti si ammorbidiscono, mi sorride, afferra la mia mano destra con la sua, intreccia il suo mignolo con il mio, fa incontrare i nostri pollici e alla fine sigla tutto con un bacio sulla mia mano. «Te lo prometto», afferma con un sorriso. Sono felice, adesso sento di possedere la forza necessaria per affrontare tutto quello che mi si prospetta dinanzi. «Tutto qui?», esclamo, fingendo un’espressione delusa. «Eh? Non ti piace questa promessa?». Stringo NaNa sempre più vicino a me. «Avrei qualcos’altro in mente per siglare il nostro patto», affermo malizioso. «Tipo?», domanda NaNa imbarazzata. Mi avvicino alle sue labbra. «Tipo questo», le sussurro prima di far incontrare le nostre labbra in un bacio.
 
Ieri sera la prima persona che ho contatto quando sono tornato a casa del nonno, è stata JooHyun-ssi. Con la scusa di porgerle i saluti del nuovo anno le ho chiesto un appuntamento per oggi. Le ho raccontato tutto quello che mi è successo nell’ultimo periodo, non sembrava molto sorpresa, probabilmente aveva già intuito tutto. Le ho chiesto di chiudere gentilmente il fidanzamento, mi sono scusato a dovere, lei mi ha detto che andava bene rompere purché sarebbe andato bene per i nostri parenti. Deve avere molto paura dei suoi genitori, vorrei che le cose un giorno cambiassero anche per lei, in fondo, non è una cattiva persona. Le ho detto che farò di tutto per convincere gli adulti, ed è quello che ho intenzione di fare. Sono appena rientrato alla tenuta del nonno. Sicuramente, anche oggi, il primo dell’anno, lo troverò nel suo ufficio con qualche scartoffia in mano.
Com’era prevedibile è, infatti, lì che lo trovo, con la testa china su dei fogli, intento a leggerli attentamente. Non si è accorto, molto probabilmente, che ho bussato. «Nonno!», esclamo con un tono di voce abbastanza alto. Lui alza semplicemente la testa dai suoi fogli e mi guarda con aria interrogativa. «Ho bisogno di parlarti!», continuo. Il nonno, non si scompone più di tanto, con un gesto deciso si sistema gli occhiali da lettura sul volto. «Non hai di meglio da fare, CEO Park?», domanda quasi scocciato. «Solo ChanYeol non va bene, vero? No, non ho di meglio da fare se non parlare con te, nonno», non devo arrendermi, sapevo fin dall’inizio che non sarebbe stato facile. Finalmente mette giù i fogli che stava leggendo e mi fa cenno di avvicinarmi. È quello che faccio, quando sono vicino alla sua scrivania, senza neanche invitarmi a sedere, mi fa segno di parlare. Non mi farò intimorire dalle sue maniere. «Nonno, io ho deciso che non sposerò JooHyun-ssi della Bae&Co, ho intenzione di continuare a frequentare Kim NaNa-ssi, e ho anche intenzione di reintegrarla nel suo ruolo di mia segretaria di direzione», ecco, la bomba è stata lanciata.       
  
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