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Autore: Laura Taibi    10/05/2018    2 recensioni
"Questa è una storia che parla di coraggio, d'amore e di sacrificio. Una storia che nessuno ha mai raccontato.
La storia di come Parigi fu salvata e, con essa, il mondo intero.
La storia di come un gatto uccise una coccinella."
Questa fanfiction è disponibile anche in audiolibro sul canale youtube degli ambrogisti anonimi, che ne detengono i diritti di pubblicazione.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Adrien e Marinette si ritrovarono seduti a terra, al limitare del covo di Papillon. Aveva ordinato a Lady Butterfly di occuparsi del vecchio, nel caso quei due avessero fatto qualche mossa azzardata, mentre lui studiava con cura il libro, cercando di capire come funzionassero i due miraculous.

 

Adrien non riusciva a smettere di fissare Marinette, che invece teneva insistentemente il capo chinato, persa in chissà quali pensieri.

 

Era lei. Non poteva crederci. Ogni cosa stava acquistando un senso e, man mano che i minuti si accumulavano, cresceva anche il suo bisogno di parlarle, nonostante avvertisse come un macigno nello stomaco.

 

«Marinette, io...»

 

«Mi dispiace» lo interruppe lei.

 

Adrien rimase frastornato da quella strana reazione. «Cosa?» chiese, confuso.

 

Marinette deglutì, senza osare guardarlo. Aveva paura che se lo avesse fatto i suoi nervi non avrebbero retto. «Non immaginavo che Chat Noir fossi tu. Se lo avessi saputo non ti avrei mai mentito!»

 

«Che vuoi dire? Non capisco» chiese il ragazzo, scuotendo la testa.

 

«Ti ho fatto credere di essere qualcosa che non sono» disse lei, tentando di trattenere le lacrime. «Avrai immaginato che dietro la maschera di Ladybug ci fosse una ragazza forte, coraggiosa, sicura di sé e invece... sono solo io.»

 

«Stai scherzando?!» sbottò Adrien, allargando le braccia. «Con o senza la maschera sei sempre tu!» disse, convinto.

 

Marinette alzò le spalle, sbuffando.

 

«Non posso credere di non averlo capito prima» continuò il ragazzo, «per tutto questo tempo sei stata così vicina e io... cavoli, sono stato un vero idiota!» Si voltò verso di lei, guardandola come se la vedesse per la prima volta. «Tu sei fantastica, così come sei, e anche se mi odi io penso...»

 

«Odiarti?!» Lo interruppe lei, voltandosi e guardandolo negli occhi, «Cosa ti fa pensare che io ti odi?»

 

«Beh, ogni volta che ho tentato di parlarti sei sempre scappata via, come se mi evitassi. Credo che sia abbastanza palese ciò che pensi.»

 

Marinette scosse la testa. «Non potrei mai odiarti! Tu sei fantastico, sei... sei dolce, simpatico, bellissimo, tu sei...» Si rese conto di quello che aveva appena detto. La gola le si seccò di colpo e, rossa di vergogna, tornò a fissare il pavimento.

 

Adrien sorrise, visibilmente imbarazzato anche lui.

 

La ragazza alzò gli occhi verso Papillon, ancora intento a cercare le risposte nel libro. «Che cosa è successo veramente?» chiese.

 

Adrien si fece serio. Le raccontò brevemente tutta la storia.

 

Marinette rimase scossa quando lui le disse che sotto la maschera vi era suo padre, e lo fu ancora di più quando scoprì il resto.

 

«Ma è terribile» esclamò, stringendosi le braccia al petto «tutta questa storia di tuo padre e... quello che è successo a tua madre!»

 

Adrien non rispose, fissando il vuoto davanti a lui.

 

Marinette ripercorse gli ultimi eventi e un pensiero la colpì come un pugno nello stomaco. «E nonostante tutto questo, hai tentato comunque di farmi fuggire» disse, frastornata, portandosi le mani in grembo. «Avresti rinunciato a tua madre pur di proteggere Ladybug...»

 

Adrien si voltò verso di lei e le afferrò le mani. «Marinette, io avrei rinunciato a tutto, pur di proteggere te

 

Le mani di lui erano calde e forti. Adrien le scostò una ciocca di capelli dal viso, sorridendo leggermente mentre la fissava dritta negli occhi.

 

Marinette ricambiò lo sguardo, senza sottrarsi, e lui pensò che fosse davvero bellissima. Le sfiorò la guancia avvicinandosi esitante ma lei non cercò di allontanarsi. Non provava più imbarazzo perché in fondo era sempre lui, Chat Noir, il suo partner, colui su cui aveva sempre potuto contare.

 

Socchiusero gli occhi mentre i loro visi si avvicinavano sempre di più...

 

«Finalmente!» esclamò Papillon trionfante.

 

La magia si spezzò e i due ragazzi si allontanarono di scatto, voltandosi verso l'uomo.

 

Mise il libro da parte e, dalla tasca, tirò fuori il miraculous del pavone, guardandolo con un misto di rabbia e tristezza. Lo poggiò a terra, al centro della stanza, e si allontanò di un paio di metri, allungando poi il braccio in cui stringeva i miraculous dei ragazzi, dritto davanti a se.

 

«Non farlo!» urlò maestro Fu, cercando inutilmente di sottrarsi alla presa di Lady Butterfly, «Non sai quello che fai, scatenerai la distruzione sul mondo intero!»

 

«Taci!» urlò l'altro. Chiuse gli occhi, concentrandosi e iniziando a recitare una formula:

 

«Fortuna e sfortuna riunitevi insieme,

 

donatemi adesso il vostro potere...»

 

Dai miraculous si sprigionò un raggio di luce e Tikki e Plagg vennero sbalzati fuori.

 

Marinette e Adrien si alzarono contemporaneamente, guardando i loro compagni d'avventura mentre, contro la loro volontà, venivano sfruttati per i loro poteri. Una forza invisibile li fece avvicinare l'uno all'altra sempre di più, nonostante loro si dibattessero nel tentativo di volare via.

 

Papillon continuò a parlare:

 

«Che nulla adesso lo possa impedire,

 

diventi realtà ciò che voglio esaudire...»

 

Non appena i due kwami si sfiorarono, un lampo accecante illuminò la stanza e, intorno al miraculous del pavone, iniziò a formarsi un mulinello d'aria sempre più grande e impetuoso, carico di elettricità.

 

«Concedo alla sorte ciò che reclama,

 

che renda reale ciò che il mio cuore brama.»

 

Il vento divenne sempre più intenso, creando una vera e propria tempesta.

 

Marinette afferrò la mano di Adrien e lui gliela strinse, mentre entrambi guardavano con paura e sgomento quello che stava accadendo.

 

Un lampo abbagliante costrinse tutti a chiudere gli occhi. Il vento cessò e tutto divenne calmo in modo quasi inquietante mentre una donna dai capelli biondi giaceva accanto al miraculous del pavone.

 

 

 

 

———————————————————

Sorpresa!

Eh si, so che non siamo ancora a martedì ma, visti i miei impegni di domani, ho deciso di pubblicare stasera!

A tal proposito... AAAAAAHHHHHHHH C'ERAVAMO QUASI! Mancavano pochi centimetri al bacio e invece no, maledetto Papillon, le vuoi proprio prendere, eh?!

Emilie è tornata. E adesso? Cosa accadrà? Fu sembra abbastanza sicuro che sarà una catastrofe e le premesse ci sono tutte...

Solo cinque capitoli ragazzi.

Aiuto.

 

Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo!

Alla prossima, baciiiii!

 

P.s.

Non dimenticate la premessa del primo capitolo...

   
 
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