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Autore: Freeshane    10/05/2018    2 recensioni
Mondo Prigione, 1994.
Lui, vampiro che aveva scoperto cosa fosse la redenzione, grazie l'amore della sua vita, Elena Gilbert.
Lei, strega che aveva sempre combattuto per il bene, sacrificandosi per le persone che amava.
Così diversi, così simili.
Entrambi saranno rinchiusi all'interno del mondo prigione nel 1994, dove ritroveranno la speranza, la forza, il coraggio, innamorandosi l'uno dell'altra come quando ci si addormenta, piano piano e poi.. Profondamente. [Cit.] Dal testo:
Non c’era musica, ma non ne avevano bisogno. Cominciarono a ballare l’una stretta all’altro e si dimenticarono per un attimo di tutto ciò che gli fosse successo in quell’anno, godendosi la magia e l’intensità di quell’attimo. Mentre ondeggiavano a ritmo di un lento che non suonava realmente, si guardarono intensamente negli occhi e in questi ognuno di loro trovò conforto, speranza, forza, amore. Bonnie cercò di comprendere in quei brevi istanti quando fosse iniziata- qualsiasi cosa ci fosse- tra loro due, così cercò di ritornare all’inizio, dal giorno in cui erano arrivati nel 1994, e pensò che forse, in un altro universo parallelo sarebbero stati insieme.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Un po' tutti | Coppie: Bonnie/Damon, Damon/Elena
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sky Full of Stars'
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33.


 
Elena aveva appena aperto gli occhi ma a dispetto di tutte le mattine questa volta era vispa e molto eccitata, perché quella era la mattina che più preferiva durante tutto l'anno, era Natale.  Così scese velocemente al piano di sotto della Armory, dove ormai abitava da un paio di settimane assieme Bonnie ed Enzo, e vide che quest'ultimo stava preparando la colazione tradizionale del Natale: pancakes al cioccolato, zabaione e biscotti di marzapane. Lei amava tutto questo.

« Buon Natale, signorina Gilbert » Disse divertito Enzo.

« Buon Natale anche a lei, Mr. St. John  » Rispose Elena scherzando « Non sapevo sapessi cucinare »

« Oh, ci sono tante cose che non sai di me » Disse guardandola sorridendo malizioso.

Elena rise leggermente e addentò un pancake che gustò come se non avesse mai assaggiato una prelibatezza simile.

« Sembrano quasi quelli che faceva mia madre, li adoravo » Disse Elena sorridendo.

« Faceva? » Chiese Enzo guardandola.

« Oh.. I miei genitori sono morti a causa di un incidente d’auto, io sono l’unica sopravvissuta » Spiegò Elena abbassando leggermente lo sguardo.

Enzo posò immediatamente il mestolo e si avvicinò alla ragazza, prendendole dolcemente le mani.

« Io non lo sapevo.. Mi dispiace, Elena »

« Non fa niente, è passato così tanto tempo » Rispose Elena facendo un finto sorriso.

« No, non è vero, certi dolori non passano mai » Disse dolcemente, accarezzandolo involontariamente il volto.

Elena non si sentì infastidita dal suo tocco, anzi lo reputò quasi piacevole, così lo lasciò fare, sperando che non si fermasse così presto. Enzo non poté fare a meno di guardarle le labbra che erano come una calamita per lui, infatti si avvicinò pian piano ad esse mentre Elena non glielo impedì, anzi glielo lasciò fare, ma prima che potesse avvenire qualsiasi cosa, Bonnie entrò in cucina e si immobilizzò quando capì cosa stava per succedere così i due ragazzi si distaccarono velocemente.

« Ho interrotto qualcosa? » Chiese Bonnie guardandoli.

Enzo e Elena si guardarono imbarazzati.

« Solo la colazione, forza vieni a mangiare » Rispose prontamente Enzo.

Bonnie sorrise leggermente guardando Elena e approfittò della colazione preparata da Enzo, che le fece inevitabilmente pensare a quando Damon preparava le colazioni durante il loro soggiorno nel mondo prigione.

« Avete mezz’ora per farti una doccia e prepararti » Comunicò Elena.

« Cosa?! » Esclamarono all’unisono.

« Non staremo anche la giornata di Natale chiusi a cercare di sconfiggere terribili demoni, oggi staremo con la nostra famiglia.. E quindi andremo al pranzo organizzato da Caroline » Spiegò Elena sorridendo.

« Io non posso » Disse Bonnie velocemente.

« Io non ho più una famiglia.. E non so nemmeno chi sia questa Caroline  » Disse invece Enzo.

Elena lo guardò e gli sorrise leggermente.

« Adesso siamo noi la tua famiglia, quindi andate a prepararvi, tra mezz’ora vi voglio pronti e senza discutere » Ordinò Elena con autorità.

Bonnie e Enzo si guardarono e risero leggermente per poi correre a prepararsi per il pranzo di Natale. Quando giunsero a Mystic Falls, vennero accolti da una Caroline entusiasta che aveva preparato un ottimo pranzo di Natale, con l’aiuto di Jo e di Liv.

« Mi siete così mancate! » Esclamò la bionda abbracciando le sue amiche « E sono davvero felice di rivedervi insieme, finalmente avete fatto pace » Disse dolcemente.

Bonnie ed Elena si guardarono e risero leggermente.

« Caroline, se continui a stringerci così ci strozzi! » Esclamò ridendo leggermente Elena.

Caroline si scostò immediatamente e sorrise imbarazzata, per poi notare il bel tenebroso che aveva assistito a tutta la scena.

« E tu sei..? » Chiese Caroline stranita.

« Lorenzo St. John, piacere » Disse accennando ad un vampiro.

Caroline sorrise calorosamente e poi li fece accomodare dentro casa, così Elena e Bonnie salutarono tutti i loro amici e coccolarono il piccolo Keegan che si faceva sempre più grande.

« Enzo, cosa ci fai qui? » Chiese Alaric sorpreso.

« Alaric! Che piacere vederti! » Disse Enzo sorridendogli e abbracciandolo come se fosse un vecchio amico.

Elena, che li aveva presentati, li guardò sorridendo divertita ma stranita.

« Voi vi conoscete? » Chiese Elena.

« Ero molto amico del padre di Enzo, molto tempo fa collaboravo con la Armory, poi purtroppo è scomparso, lui e tua madre erano dei miei cari amici. Mi hanno aiutato molto con la storia di Isobel » Spiegò Alaric.

« Già, la loro scomparsa è stata una perdita per tutti » Disse un Enzo piuttosto cupo.

Elena guardò l’uomo incuriosita, sapeva così poco del suo passato ma ne era attratta come se lui per lei fosse una calamita, era più forte di lei, non riusciva a spiegarlo. Quei suoi pensieri vennero interrotti dall’arrivo in casa di una persona speciale ma inaspettata, che fece sobbalzare sia Elena che Bonnie.

« Buon Natale a tutti! Ho portato lo zabaione.. Tranquilli, è corretto col bourbon » Disse Damon sorridendo beffardo.

Stefan sorrise sorpreso e corse ad abbracciare il fratello, che non vedeva ormai da molto tempo, così Damon ricambiò l’abbraccio, anche lui felice di vederlo.

« Sei tornato » Osservò Stefan felice.

« Esattamente, sono tornato  » Disse Damon sorridendo, per poi notare tra tutti un volto nuovo, al fianco di Elena « Tu devi essere un nuovo arrivato » Osservò Damon.

« Enzo St. John, piacere, diciamo che sono un infiltrato » Spiegò.

Damon gli fece un mezzo sorriso ma non era ancora convinto, come sempre il vampiro si dimostrava diffidente. Dopo questa breve presentazione, il pranzo di Natale ebbe inizio: era da molto che non stavano tutti insieme , specialmente in quelle occasioni di festa ma l’atmosfera era carica di tensione, soprattutto per Bonnie che non riusciva nemmeno a parlare. Al termine di quel meraviglioso pranzo, tutti decisero di gustarsi un bel drink after lunch, ma Bonnie non ci riusciva, così decise di uscire fuori per prendere una boccata d’aria.

« Che le prende a Bonnie? » Chiese Enzo sussurrando a Elena.

La donna sospirò e guardò Enzo.

« L’uomo che è arrivato a pranzo è Damon.. » Disse sperando che capisse il volo.

E così fu. Enzo capì subito che si trattava dell’uomo- anzi, vampiro- che le due ragazze si stavano contendendo e questo fece imbarazzare Elena, anche se non riusciva a capire il perché il giudizio di quel quasi sconosciuto fosse così importante.  Ma Enzo non si soffermò molto con lei, e uscì fuori per raggiungere Bonnie.

« Tutto bene? Sei praticamente scomparsa » Osservò Enzo avvicinandosi alla donna, la quale sospirò.

« Mi sentivo soffocare lì dentro » Ammise la donna guardando l'amico.

Enzo le sorrise dolcemente e le accarezzò il volto.

« In questi mesi ho  imparato a conoscerti, Bonnie Bennett, e so per certo che hai una forza interiore invidiabile, tu riesci a superare ogni cosa  » Disse Enzo per sollevarle il morale.

La porta di casa Salvatore si aprì e da lì uscì Damon che guardò i due in maniera piuttosto seria.

« Ho interrotto qualcosa? » Chiese sarcastico.

 « Esatto, forse dovresti rientrare » Rispose Enzo guardandolo male.

Damon avvertì la conflittualità di quell’uomo, e non gli piacque molto; così si avvicinò a lui con fare minaccioso.

« Tu non dici a casa mia cosa dovrei o non dovrei fare  » Rispose Damon piuttosto furioso.

« Non ti conviene fare così con me, ho ucciso creature di gran lunga molto più forti e spaventose di te » Rispose a tono Enzo.

Bonnie si frappose tra i due uomini, per evitare che quei toni accessi potessero sfociare in qualcosa di più grave.

« Enzo, va tutto bene, puoi tornare dentro » Disse dolcemente Bonnie.

« Sei sicura? » Chiese Enzo con fare protettivo.

Bonnie annuì così Enzo, dopo aver guardato male Damon, rientrò in casa lasciando i due da soli.

« Quindi già ti sei fatta un fidanzato » Osservò Damon infastidito.

« Oh, non permetterti di fare così, Damon. Sei scomparso, sei andato via lasciandomi da sola dopo un anno insieme senza spiegazioni plausibili, solo con una maledetta lettera e ora ti biasimi se sono andata avanti?! Mi hai lasciata e sono morta dentro, in effetti lo sono ancora ma sto cercando di mettere insieme i pezzi e Enzo mi sta aiutando in questo. E’ un mio caro amico, tra me e lui non c’è niente, anche se non dovrei darti alcuna spiegazione perché non la meriti! Non puoi piombare qui dopo mesi di assenza e dirmi come vivere la mia vita! » Esclamò Bonnie arrabbiata.

« Quando abbiamo distrutto quel demone, l’ho baciata, Bonnie. Ho baciato Elena e questo mi ha totalmente confuso, perché amo te ma.. C’è anche lei, è così importante nella mia vita che non posso farne a meno. E con quel bacio vi ho ferite entrambe, vi ho distrutte, ho distrutto la vostra amicizia! Sono il male, Bonnie, non potevo rimanere e distruggere ancora le vostre vite » Spiegò Damon.

Bonnie lo guardò, arrabbiata e con le lacrime agli occhi.

« Però hai avuto il coraggio di dire a Elena addio di presenza, a me solo una stupida lettera » Disse la donna mentre una lacrima rigava il suo volto.

« Con Elena è più facile, BonBon » Disse accarezzandole dolcemente il volto, asciugandole col dito la lacrima.

Entrambi si guardarono, nonostante quella situazione di rabbia mista alla tristezza, l’uno era una calamita per l’altra. Così, entrambi si avvicinarono pian piano, con esitazione, ma non potettero resistere: si baciarono, prima piano, come per capire se fosse giusto, ma anche quando capirono che non lo era, non riuscirono a fermarsi e continuarono a baciarsi, in maniera più intensa e passionale, che quasi li travolse.

« No.. Non posso » Disse una Bonnie esitante, distaccandosi dalle labbra deliziose del vampiro.

Lui non ascoltò le parole della strega e riprese a baciarla quasi con prepotenza, ma questo non infastidì la donna anzi aprì il suo cuore al vampiro, e anche le sue labbra, lasciando penetrare nella sua bocca la sua lingua, lasciandosi eccitare da un bacio intenso e pieno di desiderio.

« Ti desidero da mesi, Bonnie Bennett, devi essere mia, adesso » Affermò Damon, quasi con tono di comando, mentre ricopriva la strega Bennett di sensuali baci sulle labbra e sul collo che- doveva ammetterlo- la fecero eccitare moltissimo.

« No, no, aspetta, non così, non adesso » Disse respingendolo con forza.

Il vampiro la guardò, con i capelli scompigliati e qualche bottone della camicia sbottonato, ma ciò che attirò l’attenzione della donna era sicuramente la sua evidente erezione tra i pantaloni.

« Che ti prende? » Chiese Damon confuso.

« Non così, Damon. Non sono un giocattolo che puoi sfruttare a tuo piacimento. Se adesso vengo a letto con te e poi tu scompari un’altra volta, mi uccidi ed io non voglio più provare questo per te. Mi dispiace, ma non posso. » Disse Bonnie entrando velocemente in casa.

Quando fu il momento di salutarsi, a causa della fine della giornata, Caroline strinse nuovamente le sue migliori amiche, pregandole di farsi vedere più spesso, visto che erano impegnate in questo progetto segreto, come lo chiamava lei. Così, tutti se ne andarono e Caroline dopo aver sistemato casa, andò a letto. Damon, però, ancora non se n’era andato. In effetti, ora che i due sposini abitavano a casa sua non sapeva più quale fosse la sua vera casa.

« Pensavo fossi andato chissà dove »

Il vampiro si voltò e vide il suo fratellino che si avvicinò a lui, porgendogli un bicchiere di bourbon.

« Lo pensavo anche io, ma non so dove andare. Ho fatto un casino con Bonnie, prima era tutto perfetto, avevamo un progetto di vita insieme, eravamo felici ed innamorati.. Poi ho baciato Elena e adesso le ho perse entrambe » Disse Damon sospirando.

« Sono due donne importanti nella tua vita, devi solo capire chi vuoi al tuo fianco » Disse Stefan, per poi guardare suo fratello « Non dovevamo appropriarci di questa casa, avevamo stabilito che sarebbe divenuta la scuola di magia che tu e Alaric volevate fondare, e adesso non hai né una casa né un progetto di lavoro »

« Cosa? Stefan, io me ne sono andato, avevi tutto il diritto di rimanere nella nostra, nella tua casa »

Stefan sospirò, guardando il fratello negli occhi.

« Credo sia arrivato il momento di fare un cambiamento, davvero. Voglio comprare  casa, magari in periferia, sai.. Dove i bambini possano crescere meglio» Disse Stefan.

Damon si voltò a guardarlo, tra lo stranito ed il divertito.

« E’ vero che sono mancato qualche mese, ma sono abbastanza sicuro che due vampiri non possono figliare » Disse ridendo leggermente.

Stefan lo guardò e rise leggermente assieme al fratello.

« Avevamo in mente di pagare una madre surrogata, so che è un rischio avere un figlio, considerando ciò che io e Caroline siamo, ma noi vogliamo farlo con tutto il cuore »

« Sarete degli ottimi genitori, fratellino » Disse Damon sorridendogli.

Stefan e Damon si sorrisero e si diedero un abbraccio fraterno, poi il minore dei fratelli Salvatore tornò da sua moglie mentre Damon rimase lì a contemplare il cielo. In quel momento capì che anche lui doveva riprendere a costruire qualcosa, doveva riprendere in mano la sua vita e per farlo sarebbe rimasto a Mystic Falls.
 









Spazio Autrice______:  Eccoci al 33esimo capitolo della storia, il capitolo del Natale! <3 (anche se siamo praticamente in estate ahah)
Qui, Elena convince i suoi "coinquilini" ad andare al pranzo di Natale organizzato da Caroline, dove finalmente fa la sua comparsa a MF il nostro Damon che non appena mette piede in casa Salvatore ha già il primo scontro con Enzo, per il quale non nutre molta simpatia, e sopratutto quello con Bonnie, la quale dopo un attimo di debolezza lo respinge duramente. Nel capitolo c'è anche un momento Defan in cui Stefan confessa a Damon di volere una vita nuova con sua moglie Caroline e questo spinge il maggiore dei fratelli Salvatore a desiderare lo stesso. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, un abbraccio, Free.

 
   
 
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