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Autore: Zephyr Sensei    10/05/2018    1 recensioni
Manca un solo giorno al matrimonio combinato tra Tianzi e Odisseus, un matrimonio che dovrebbe sancire l’unione tra Federazione Cinese e Britannia, tuttavia un evento messo in atto dopo il ritrovamento di uno strano congegno ancestrale cambierà radicalmente il corso degli eventi.
Nota: In questa realtà Akyto ha ucciso Shin prima che questi potesse mettere in atto il suo piano di distruzione di Pendragon. Akito ha però perso la vita durante la battaglia contro Shin. Inoltre Akito e Leila non hanno mai conosciuto Ayano, Yukiya e Ryò.
Genere: Azione, Fantasy, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: C.C., Kallen Stadtfeld, Kururugi Suzaku, Lelouch Lamperouge, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Capitolo 25

Orbita Terrestre
*Damocles – Plancia*

In plancia i presenti sono ancora intenti a osservare i monitor che mostrano l’immenso cratere creato dall’arma lanciata poco prima. Schneizel osserva lo spettacolo sul maxischermo della plancia sogghignando lievemente, mentre Nina e Kanon mostrano uno sguardo inorridito a quello spettacolo apocalittico.

“Mio dio… vostra altezza, che cosa avete fatto” Pensa il giovane, osservando il maxischermo.

Nina, ancora fissa con lo sguardo su quelle immagini non può far altro che cadere in ginocchia per poi iniziare a piangere e imprecare contro se stessa.

-Che… che cosa ho fatto? Sono un mostro!-

Nell’ascoltarla Kanon le si avvicina e inginocchiandosi accanto a lei la abbraccia cercando di consolarla. Alcuni istanti dopo Schneizel si alza dalla sua postazione e si avvicina alla verde, per poi sogghignare lievemente e rivolgersi a lei.

-I miei complimenti Nina, hai fatto un ottimo lavoro!-

-Vostra altezza, la prego… Nina è sconvolta- Interviene Kanon.

-Oh ma dai, abbiamo appena distrutto la roccaforte nemica assieme all’imperatrice della Federazione Cinese, di fatto conquistando l’intera nazione nemica! E’ meraviglioso non trovate anche voi?-

In quel momento Schneizel scoppia in una risata folle e diabolica che dura per più di un minuto. Kanon alza lo sguardo e inizia a osservarlo con sguardo impaurito.

“Tutta questa situazione lo sta facendo impazzire…”

Nel frattempo Nina si asciuga le lacrime e si rialza da terra, aiutata da Kanon. La scienziata si volta verso il biondo e gli rivolge la parola osservandolo severa.

-Non c’è nulla da ridere vostra altezza! Avremo anche distrutto la capitale nemica ma sono morte migliaia se non milioni di persone innocenti!- Conclude, alzando la voce.

-Su dai non innervosirti Nina, era necessario no?- Conclude, sogghignando ancora.

Nina stringe i pugni, vorrebbe solo picchiarlo a sangue visto ciò che l’ha spinta a fare, infondo lei aveva creato la Fleya per vendicare Euphemia eliminando i Cavalieri Neri e non per far strage di innocenti che nulla avevano a che fare con lei. La tensione viene però smorzata da uno degli operatori presenti in plancia, che avverte sia lei che il sovrano di un evento riguardante il fenomeno che Nina aveva analizzato poco prima.

-Vostra altezza, rileviamo un drastico cambiamento nella struttura energetica dell’anomalia rilevata vicino alla luna!-

A quel punto Nina corre a una delle console della plancia e inizia a lavorarci cercando di capirci qualcosa. Poco dopo anche Kanon e Schneizel la seguono, questi ultimi preoccupati per ciò che potrebbe accadere.

-Che succede Nina?- Le domanda il sovrano.

-Pare che l’anomalia stia cambiando e che la gravità attorno ad essa sia in aumento! Se continua così ci risucchierà!-  Si allarma.

-Nina! Non ci ho capito niente, che sta succedendo!- A porre la domanda è Kanon, decisamente impaurito.

-Se è come penso io… se la mia teoria è corretta… il wormhole si sta aprendo…- Conclude, fredda, continuando ad analizzare l’anomalia.

Nel sentirla Schneizel rimane impassibile mentre Kanon inizia a tremare come una foglia, temendo per la sua vita.

“Che cosa accadrà ora? Cosa uscirà da quella cosa?”

In quel preciso istante, senza alcun preavviso l’anomalia esplode dando vita a un orizzonte degli eventi di colore azzurro cielo, non troppo differente da quello che si viene a creare al centro dello Stargate quando quest’ultimo si attiva. L’orizzonte degli eventi ha un diametro di circa 2 chilometri ed emette una luce fioca ma che pare penetrare l’anima di tutti coloro che lo osservano. Il fenomeno lascia sconvolta la scienziata che non si spiega come tutto ciò sia potuto accadere in pochi istanti senza che l’anomalia desse alcun segno degno di nota prima dell’esplosione. I presenti rimangono impietriti e nessuno ha il coraggio di chiedersi cosa stia accadendo, nessuno tranne Kanon che sconvolto interviene per primo.

-Nina, ti supplico dimmi che succede!- Chiede, per poi cadere a terra tremando come una foglia.

-Infatti Nina, parla! Che succede?- La sprona il sovrano.

-Sembra che io avessi ragione… al posto dell’anomalia adesso c’è un orizzonte degli eventi identico a quello dell’anello magico dal quale arrivano i priori degli Orai, ho avuto modo di osservare il fenomeno in diretta su Youtube- Afferma, con sguardo fisso sul monitor della sua console.

“Che accadrà ora? Da un orizzonte degli eventi così grande potrebbe uscire anche un vascello alieno…” Pensa la verde.

A un tratto mentre Nina ancora analizza i dati che i sensori della Damocles le trasmettono, dall’orizzonte degli eventi inizia a uscire un immenso oggetto di forma ovale che preso si rivela nella sua interezza attraversando completamente quell’orizzonte.

L’oggetto si rivela essere una colossale nave spaziale di forma ovale simile a un anello, lunga più di 1 chilometro e larga all’incirca 800 metri, con al centro un’immensa sfera d’energia color azzurro che riempie un altrettanto enorme spazio vuoto posto nel suo centro e con due motori di medie dimensioni in coda. Il vascello mostra sulla sua prua svariate piccole finestre e in basso al centro un cerchio a forma di parabola color marrone.

Nel vedere quel vascello tramite il maxischermo della plancia ai presenti ghiaccia il sangue nelle vene, il tutto mentre Kanon sviene, terrorizzato. La scienziata osserva la scena mostrandosi sconvolta ma al contempo incuriosita da quell’apparizione, mentre Schneizel si mostra palesemente terrorizzato a quella vista.

“Sono qui…” Pensa il biondo.

 

Weiswolf
*Sala comando*

Leila e Ayano sono ancora abbracciate quando la porta della sala comando viene disintegrata da una forza sconosciuta. I 5 si voltano di scatto verso la porta e vedono entrare un priore con in mano il suo fedele bastone e che recita una sorta di cantico.

-Benedetti sono coloro che camminano all’unisono, salvi saranno coloro che seguono il sentiero!-

Si interrompe, per poi dirigersi verso i presenti e continuare a recitare quel cantico mentre i 5 impallidiscono al solo vederlo.

-Non abbiate timore del potere degli Orai, beati sono coloro che vogliono benedire questo mondo con la loro luce e donargli la conoscenza degli unici veri dei, sacri sono gli Orai!- Conclude, portandosi a pochi metri dal gruppo, sorridendo benevolo.

-BASTARDI! AVETE UCCISO TUTTI GLI OPERATORI DI QUESTA BASE!- Gli inveisce contro Ayano, rabbiosa.

Il priore illumina il suo bastone e con i suoi poteri scaraventa Ayano contro una delle pareti della sala, facendole perdere i sensi all’impatto. La cosa manda in bestia Ryò, che immediatamente punta la sua mitraglietta contro il priore ed esplode alcuni colpi. Il santone si ripara dietro uno scudo d’energia per poi voltarsi lievemente verso il giovane e puntarlo con lo sguardo.

-Tutti coloro che rifiutano il sentiero devono essere distrutti!-

In quel momento la luce proveniente dal bastone aumenta di intensità e Ryò viene vaporizzato in meno di un istante. Nel vedere quella scena Yukiya cade in ginocchio, iniziando a piangere per la scomparsa dell’amico iniziando a osservare il priore con sguardo spento.

-Perché… perché lo hai fatto…-

-Come ho già detto, tutti coloro che rifiutano il sentiero devono essere distrutti!- Gli risponde.

Un attimo dopo il santone si avvicina a Leila e Tony, che nel frattempo si stringono l’uno all’altra, impauriti. L’alieno inizia a squadrare Leila da capo a piedi e così Tony, preoccupato per la sorte della compagna come anche della sua, decide di prendere la parola, seppur molto impaurito da quell’essere.

-Come mai è venuto qui? Cosa vuole da noi?- Deglutisce.

-E’ molto semplice giovane umano, voglio conoscere la pulzella d’Europa, la stessa donna che ha infiammato i cuori di chi ancora si oppone agli Orai sia in Euro Universe che in Euro Britannia-

“Euro Britannia? La voce di Leila è arrivata sin lì?”

La ragazza si divincola dalle braccia del compagno e si fa avanti, prendendo la parola.

-Sono io la pulzella d’Europa, mi chiamo Leila Malcal ed ero un amica di coloro che lei e i suoi alleati avete ucciso poco fa! Persone inermi che altro non cercavano se non una via di fuga!- Si presenta, fissandolo dritto negli occhi, severa.

-So chi sei Leila Malcal, tu sei colei che porterà la pace in questo mondo dopo la tempesta che già lo sta colpendo!-

-Che cosa vuole dire? Ha intenzione di uccidere anche noi?- A porre la domanda è Tony, iniziando a sudare freddo.

-A decidere del vostro destino saranno gli Orai! Leila Malcal diverrà la fonte della salvezza per chi saprà amare gli dei con tutto il suo cuore!-

-Che cosa intende dire?- Domanda Leila.

-La pestilenza che si sta lentamente diffondendo su tutto il pianeta è causata dal dolore che gli Orai provano nel vedere troppi dei loro figli perdersi nelle tenebre. Tu sarai l’unica speranza di salvezza che gli umani avranno per guarire da quel male che rischia di sterminarli- Afferma, sorridendole.

-Ehi, aspetti! Non ci sto capendo niente!-

-Giovane umano… Leila avrà il potere di guarire ogni singolo essere umano che verrà a contatto con lei a patto che questi abbia imparato ad amare gli Orai con tutto il suo cuore-

“In pratica mi userà come mezzo per diffondere il verbo degli Orai” A pensarlo è Leila.

“Figlio di troia! Vuole usare una figura nota e in cui la gente ha fiducia per costringere il popolo a piegarsi agli Orai” Impreca Tony.

-Ora umano, scostati dalla tua amica, gli Orai devono darle il dono della guarigione-

In quel momento Tony impallidisce, non sa proprio che fare. Il ragazzo ha sempre amato ideali come la libertà e la giustizia, ma trovandosi di fronte a una situazione di pericolo non sa che pesci pigliare. Da un lato vorrebbe impedire che Leila venisse trasformata in una specie di mezzo per la propaganda religiosa estremista di quelle creature ma dall’altra non sa se è disposto a sacrificare la sua vita. Fortunatamente Leila prende la parola, salvando il suo compagno da un destino verosimilmente triste.

-E va bene! Si faccia avanti, forza!-

Fa due passi, avvicinandosi al priore.

-Deve però sapere che mi toglierò la vita non appena lei avrà finito di trasformarmi in una specie di pedina dei suoi dei! Non creda di darmela a bere, ho capito perfettamente dove vuole arrivare, usare una figura nota e amata come me per convertire dei cittadini disperati… voi Orai mi date il voltastomaco!- Afferma, severa, facendo un altro passo verso il priore, arrivando quasi a toccarlo.

In quel preciso istante il priore illumina i suoi occhi assieme al suo bastone, iniziando a emanare una luce quasi accecante che abbaglia Yukiya e Tony a differenza di Leila, infatti quest’ultima rimane impassibile e sembra non venir abbagliata da quella luce. Pochi istanti dopo la luce avvolge completamente la ragazza per poi svanire pochi istanti dopo.

-Gli Orai ti hanno benedetta, ora va Leila Malcal e porta la luce degli dei ai moribondi di questo mondo!- Afferma, per poi scomparire in un lampo di luce.

“E’ andato v, chissà dove… e adesso? Leila vorrà davvero suicidarsi? Non posso certo permetterglielo cazzo!” A pensarlo è Tony, voltandosi verso la compagna.

 

Tokio
*Ikaruga – Ponte Ospedale – Stanza di Todoh - 5 ore dopo gli eventi di Weiswolf*

A bordo della nave la situazione è critica, le urla dei pazienti isolati nelle varie stanze della sezione ospedaliera ormai si sono quasi del tutto spente. Molti degli appestati sono ormai passati a miglior vita, privi di cure e di cibo e abbandonati a se stessi dal dottor Vangrey, che aveva preso quella decisione dopo aver constatato che gli antibiotici disponibili per tentare di curare quel virus alieno erano a mala pena sufficienti per un paio di pazienti contro le decine e decine di appestati.

 

*Stanza di Todoh*
In una delle stanze isolate del reparto si trova Todoh, assieme a Rakshata, Ohgi e Nagisa. L’indiana e il Giapponese sono ormai morti da un po' di tempo mentre l’uomo dei miracoli si trova disteso sul suo letto, ansimando e piangendo.

-Nagisa, non voglio morire… NON VOGLIO MORIRE CAZZO!- Urla, piangendo a dirotto.

La donna non risponde e così Todoh volta il capo verso la sua branda, che si trova proprio accanto alla sua. Vedendo la donna che con occhi spalancati fissa il soffitto inizia a pensare al peggio e quel pensiero viene confermato dal fatto che, dopo più di un minuto passato a osservarla, ancora non era riuscito a vederle muovere le palpebre.

“Nagisa… amore mio… no… NO!” Piange.

In quel momento Todoh inizia a imprecare rivolgendosi al medico, sperando che quest’ultimo lo veda tramite le telecamere di sorveglianza poste all’interno della stanza.

-Mi senti figlio di puttana? Mi senti? Hai lasciato morire i miei amici! Adesso vieni e affrontami! Affronta l’uomo dei miracoli, sono io! Il grande Todoh! Ahahahaha!- In quel momento le lacrime lasciano il posto a una folle e delirante risata.

 

*Stanza di Kallen e Saeko*
Le due donne vengono risvegliate dalle urla deliranti di Todoh, che si possono udire su tutto il ponte ospedale, il tutto mentre il dottor Vangrey osserva l’ex uomo dei miracoli agitarsi nel suo letto con le poche forze che gli sono rimaste.

La rossa inizia a osservare il medico e, ancora con la flebo di farmaco attaccata al braccio cerca di alzarsi dal letto, finendo però per cadere rovinosamente a terra. Sentendola cadere Vangrey si gira di scatto e va verso di lei, sollevandola da terra e rimettendola a letto.

-Che ti prende Kallen? Mi fa piacere constatare che la cura sta avendo un po' d’effetto ma non devi fare certi sforzi!- La riprende, severo.

-Non credo che sia per quello dottore…- A parlare è Saeko, chinando il capo.

“Immaginavo…” Pensa lui.

-Perché dottore… i miei amici… Todoh, Ohgi, Rakshata… perché li sta lasciando morire uno a uno in quel modo…- A quel punto lei solleva il capo, iniziando a guardarlo negli occhi con sguardo disperato.

-Kallen io… io non posso fare altro… perdonami se puoi- Abbassa la testa, versando qualche lacrima.

-Dottore, non può fare nulla per i morti ma forse può fare qualcosa per i vivi- A parlare è Saeko, invitandolo ad avvicinarsi a lei.

Il medico le si avvicina e a quel punto la donna lo prende per il camice e lo avvicina a se, sussurrandogli delle parole nell’orecchio.

-Tra i miei effetti personali c’è una pistola, è suo dovere porre fine alle sofferenze di quell’uomo!- Molla la presa, per poi iniziare a fissarlo.

-Va bene, hai ragione… è… è mio dovere… è mio dovere porre fine a quelle sofferenze… sì lo è…- Balbetta.

A quel punto Vangrey prende un piccolo borsone posto sotto al letto di Saeko, dove si trovavano gli effetti personali della donna, portati li dal personale infermieristico poco dopo il suo ricovero. Quando apre il borsone trova una pistola calibro 9mm che afferra e arma immediatamente per poi uscire dalla stanza e incamminarsi lungo il corridoio del reparto.

 

*Stanza di Todoh*
Percorsi circa 20 metri arriva alla stanza dove è ricoverato Todoh e così apre la porta usando il suo tesserino magnetico. Non appena entra viene travolto da un fetido odore si sudore misto a un forte tanfo d’aria viziata e sangue secco. L’uomo dei miracoli lo vede e inizia a inveire contro di lui.

-Merda! SEI UNA MERDA! Mi hai ammazzato Nagisa! Ti ucciderò! TI AMMAZZO BRUTTO LURIDO VERME!- Gli inveisce contro, per poi iniziare a ridere, psicotico.

“Ormai è impazzito… la versione umana della Borriella può portare a delirio e sintomi psicotici nei casi più gravi… ma lo fa dopo parecchio tempo, questa roba aliena invece lo fa molto velocemente…”

-Avanti principessa, non vuoi baciare il tuo principe? Io sono Zero, l’uomo dei miracoli! Ahahahahaha- Afferma, ormai privo della ragione.

“Le chiedo scusa signor Todoh, mi dispiace!” A quel punto gli punta la sua arma.

Pochi istanti dopo un boato risuona nell’aria, un boato che anche Kallen e Saeko riescono a sentire dalla loro stanza.

 

*Stanza di Kallen e Saeko*
Dall’interno della loro stanza le due ragazze, ancora stese a letto con le flebo di antibiotico collegate alle loro braccia, iniziano a pregare nei loro letti, consapevoli di ciò che è appena accaduto. Saeko non dice una parola, avendo proposto per prima quella soluzione, mentre Kallen inizia a piangere portando le mani al volto, iniziando a urlare disperata.

-NON VOGLIO, NON VOGLIO MORIRE!-

-Non siamo noi a decidere quando morire bellezza…- Le risponde, seccata.

-Ma io non voglio! Non ho fatto niente! NIENTE! CAZZO!- Sbatte i pugni sul materasso.

-ADESSO FINISCILA! Sono stata io a suggerire al dottor Vangrey di eliminare Todoh e chiunque altro stia soffrendo a causa di questa piaga! Il suo ragionamento è logico e coerente, ha salvato noi sacrificando tutti gli altri, diversamente avrebbe fatto bella figura e fatto morire tutti, ti sarebbe piaciuto?- Alza la voce, come a volerla rimproverare per quell’atteggiamento infantile.

-No io… non volevo dire questo, capisco la sua scelta… è giusta, in parte ma…. Non riesco ad accettarla…- In quel momento si mette a pancia in giù, continuando a piangere la morte dei compagni.

Saeko la osserva e prova a dirle qualcosa, ma viene interrotta da un singhiozzo poi seguito da un pianto che non riesce a trattenere.

“Perdonami Kallen, sono stata dura ma… non so che altro fare…”

Pochi istanti dopo altri 3 colpi di pistola risuonano nell’aria, dall’intensità di quei suoni Saeko capisce immediatamente che quei colpi provengono da altrettante stanze diverse, la cosa la fa rabbrividire.

“Il dottore deve aver deciso d’uccidere anche altri eventuali superstiti… solo 4 in tutto… ciò significa che sull’Ikaruga rimaniamo solo noi… è terribile…”

Il medico rientra nella stanza solo 10 minuti dopo con in volto un’espressione sconvolta e un colorito estremamente pallido, non aveva mai ucciso nessuno. Saeko lo osserva e accortasi della sua condizione si rialza lentamente dal suo letto, stando attenta a non cadere, per poi avvicinarsi a lui. Il medico la osserva e i suoi occhi iniziano a riempirsi di lacrime mentre lei arriva di fronte a lui.

-Dottore, non si perda d’animo… ci siamo noi, siamo ancora vive… se ci lascia morire il sacrificio dei nostri compagni sarà stato vano, inoltre io non voglio… non voglio morire…- Scoppia in lacrime, abbracciandolo.

-Non vi lascerò morire… è una promessa ragazze-

 

 

   
 
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