Capitolo
25
Orbita Terrestre
*Damocles –
Plancia*
In plancia i presenti sono
ancora intenti a osservare i monitor che
mostrano l’immenso cratere creato dall’arma
lanciata poco prima. Schneizel
osserva lo spettacolo sul maxischermo della plancia sogghignando
lievemente,
mentre Nina e Kanon mostrano uno sguardo inorridito a quello spettacolo
apocalittico.
“Mio dio…
vostra altezza, che cosa avete fatto” Pensa il giovane,
osservando il maxischermo.
Nina, ancora fissa con lo sguardo
su quelle immagini non può far altro che
cadere in ginocchia per poi iniziare a piangere e imprecare contro se
stessa.
-Che… che cosa ho
fatto? Sono un mostro!-
Nell’ascoltarla Kanon le
si avvicina e inginocchiandosi accanto a lei la
abbraccia cercando di consolarla. Alcuni istanti dopo Schneizel si alza
dalla
sua postazione e si avvicina alla verde, per poi sogghignare lievemente
e
rivolgersi a lei.
-I miei complimenti Nina, hai
fatto un ottimo lavoro!-
-Vostra altezza, la
prego… Nina è sconvolta- Interviene Kanon.
-Oh ma dai, abbiamo appena
distrutto la roccaforte nemica assieme all’imperatrice
della Federazione Cinese, di fatto conquistando l’intera
nazione nemica! E’
meraviglioso non trovate anche voi?-
In quel momento Schneizel scoppia
in una risata folle e diabolica che dura
per più di un minuto. Kanon alza lo sguardo e inizia a
osservarlo con sguardo
impaurito.
“Tutta
questa situazione lo
sta facendo impazzire…”
Nel frattempo Nina si asciuga le
lacrime e si rialza da terra, aiutata da
Kanon. La scienziata si volta verso il biondo e gli rivolge la parola
osservandolo severa.
-Non c’è
nulla da ridere vostra altezza! Avremo anche distrutto la capitale
nemica ma sono morte migliaia se non milioni di persone innocenti!-
Conclude,
alzando la voce.
-Su dai non innervosirti Nina, era
necessario no?- Conclude, sogghignando
ancora.
Nina stringe i pugni, vorrebbe
solo picchiarlo a sangue visto ciò che l’ha
spinta a fare, infondo lei aveva creato la Fleya per vendicare Euphemia
eliminando i Cavalieri Neri e non per far strage di innocenti che nulla
avevano
a che fare con lei. La tensione viene però smorzata da uno
degli operatori
presenti in plancia, che avverte sia lei che il sovrano di un evento
riguardante il fenomeno che Nina aveva analizzato poco prima.
-Vostra altezza, rileviamo un
drastico cambiamento nella struttura
energetica dell’anomalia rilevata vicino alla luna!-
A quel punto Nina corre a una
delle console della plancia e inizia a
lavorarci cercando di capirci qualcosa. Poco dopo anche Kanon e
Schneizel la
seguono, questi ultimi preoccupati per ciò che potrebbe
accadere.
-Che succede Nina?- Le domanda il
sovrano.
-Pare che l’anomalia
stia cambiando e che la gravità attorno ad essa sia in
aumento! Se continua così ci risucchierà!- Si allarma.
-Nina! Non ci ho capito niente,
che sta succedendo!- A porre la domanda è
Kanon, decisamente impaurito.
-Se è come penso
io… se la mia teoria è corretta… il
wormhole si sta
aprendo…- Conclude, fredda, continuando ad analizzare
l’anomalia.
Nel sentirla Schneizel rimane
impassibile mentre Kanon inizia a tremare
come una foglia, temendo per la sua vita.
“Che
cosa accadrà ora? Cosa
uscirà da quella cosa?”
In quel preciso istante, senza
alcun preavviso l’anomalia esplode dando
vita a un orizzonte degli eventi di colore azzurro cielo, non troppo
differente
da quello che si viene a creare al centro dello Stargate quando
quest’ultimo si
attiva. L’orizzonte degli eventi ha un diametro di circa 2
chilometri ed emette
una luce fioca ma che pare penetrare l’anima di tutti coloro
che lo osservano. Il
fenomeno lascia sconvolta la scienziata che non si spiega come tutto
ciò sia
potuto accadere in pochi istanti senza che l’anomalia desse
alcun segno degno
di nota prima dell’esplosione. I presenti rimangono
impietriti e nessuno ha il
coraggio di chiedersi cosa stia accadendo, nessuno tranne Kanon che
sconvolto
interviene per primo.
-Nina, ti supplico dimmi che
succede!- Chiede, per poi cadere a terra
tremando come una foglia.
-Infatti Nina, parla! Che
succede?- La sprona il sovrano.
-Sembra che io avessi
ragione… al posto dell’anomalia adesso
c’è un
orizzonte degli eventi identico a quello dell’anello magico
dal quale arrivano
i priori degli Orai, ho avuto modo di osservare il fenomeno in diretta
su
Youtube- Afferma, con sguardo fisso sul monitor della sua console.
“Che
accadrà ora? Da un
orizzonte degli eventi così grande potrebbe uscire anche un
vascello alieno…” Pensa la verde.
A un tratto mentre Nina ancora
analizza i dati che i sensori della Damocles
le trasmettono, dall’orizzonte degli eventi inizia a uscire
un immenso oggetto
di forma ovale che preso si rivela nella sua interezza attraversando
completamente quell’orizzonte.
L’oggetto si rivela
essere una colossale nave spaziale di forma ovale
simile a un anello, lunga più di 1 chilometro e larga
all’incirca 800 metri,
con al centro un’immensa sfera d’energia color
azzurro che riempie un
altrettanto enorme spazio vuoto posto nel suo centro e con due motori
di medie
dimensioni in coda. Il vascello mostra sulla sua prua svariate piccole
finestre
e in basso al centro un cerchio a forma di parabola color marrone.
Nel vedere quel vascello tramite
il maxischermo della plancia ai presenti
ghiaccia il sangue nelle vene, il tutto mentre Kanon sviene,
terrorizzato. La
scienziata osserva la scena mostrandosi sconvolta ma al contempo
incuriosita da
quell’apparizione, mentre Schneizel si mostra palesemente
terrorizzato a quella
vista.
“Sono
qui…” Pensa il biondo.
Weiswolf
*Sala comando*
Leila e Ayano sono ancora
abbracciate quando la porta della sala comando
viene disintegrata da una forza sconosciuta. I 5 si voltano di scatto
verso la
porta e vedono entrare un priore con in mano il suo fedele bastone e
che recita
una sorta di cantico.
-Benedetti sono coloro che
camminano all’unisono, salvi saranno coloro che
seguono il sentiero!-
Si interrompe, per poi dirigersi
verso i presenti e continuare a recitare
quel cantico mentre i 5 impallidiscono al solo vederlo.
-Non abbiate timore del potere
degli Orai, beati sono coloro che vogliono
benedire questo mondo con la loro luce e donargli la conoscenza degli
unici
veri dei, sacri sono gli Orai!- Conclude, portandosi a pochi metri dal
gruppo,
sorridendo benevolo.
-BASTARDI! AVETE UCCISO TUTTI GLI
OPERATORI DI QUESTA BASE!- Gli inveisce
contro Ayano, rabbiosa.
Il priore illumina il suo bastone
e con i suoi poteri scaraventa Ayano
contro una delle pareti della sala, facendole perdere i sensi
all’impatto. La
cosa manda in bestia Ryò, che immediatamente punta la sua
mitraglietta contro
il priore ed esplode alcuni colpi. Il santone si ripara dietro uno
scudo
d’energia per poi voltarsi lievemente verso il giovane e
puntarlo con lo
sguardo.
-Tutti coloro che rifiutano il
sentiero devono essere distrutti!-
In quel momento la luce
proveniente dal bastone aumenta di intensità e
Ryò
viene vaporizzato in meno di un istante. Nel vedere quella scena Yukiya
cade in
ginocchio, iniziando a piangere per la scomparsa dell’amico
iniziando a
osservare il priore con sguardo spento.
-Perché…
perché lo hai fatto…-
-Come ho già detto,
tutti coloro che rifiutano il sentiero devono essere
distrutti!- Gli risponde.
Un attimo dopo il santone si
avvicina a Leila e Tony, che nel frattempo si
stringono l’uno all’altra, impauriti.
L’alieno inizia a squadrare Leila da capo
a piedi e così Tony, preoccupato per la sorte della compagna
come anche della
sua, decide di prendere la parola, seppur molto impaurito da
quell’essere.
-Come mai è venuto qui?
Cosa vuole da noi?- Deglutisce.
-E’ molto semplice
giovane umano, voglio conoscere la pulzella d’Europa, la
stessa donna che ha infiammato i cuori di chi ancora si oppone agli
Orai sia in
Euro Universe che in Euro Britannia-
“Euro
Britannia? La voce di
Leila è arrivata sin lì?”
La ragazza si divincola dalle
braccia del compagno e si fa avanti,
prendendo la parola.
-Sono io la pulzella
d’Europa, mi chiamo Leila Malcal ed ero un amica di
coloro che lei e i suoi alleati avete ucciso poco fa! Persone inermi
che altro
non cercavano se non una via di fuga!- Si presenta, fissandolo dritto
negli
occhi, severa.
-So chi sei Leila Malcal, tu sei
colei che porterà la pace in questo mondo
dopo la tempesta che già lo sta colpendo!-
-Che cosa vuole dire? Ha
intenzione di uccidere anche noi?- A porre la
domanda è Tony, iniziando a sudare freddo.
-A decidere del vostro destino
saranno gli Orai! Leila Malcal diverrà la
fonte della salvezza per chi saprà amare gli dei con tutto
il suo cuore!-
-Che cosa intende dire?- Domanda
Leila.
-La pestilenza che si sta
lentamente diffondendo su tutto il pianeta è
causata dal dolore che gli Orai provano nel vedere troppi dei loro
figli
perdersi nelle tenebre. Tu sarai l’unica speranza di salvezza
che gli umani
avranno per guarire da quel male che rischia di sterminarli- Afferma,
sorridendole.
-Ehi, aspetti! Non ci sto capendo
niente!-
-Giovane umano… Leila
avrà il potere di guarire ogni singolo essere umano
che verrà a contatto con lei a patto che questi abbia
imparato ad amare gli
Orai con tutto il suo cuore-
“In
pratica mi userà come
mezzo per diffondere il verbo degli Orai” A pensarlo è Leila.
“Figlio
di troia! Vuole
usare una figura nota e in cui la gente ha fiducia per costringere il
popolo a
piegarsi agli Orai” Impreca
Tony.
-Ora umano, scostati dalla tua
amica, gli Orai devono darle il dono della
guarigione-
In quel momento Tony impallidisce,
non sa proprio che fare. Il ragazzo ha
sempre amato ideali come la libertà e la giustizia, ma
trovandosi di fronte a
una situazione di pericolo non sa che pesci pigliare. Da un lato
vorrebbe
impedire che Leila venisse trasformata in una specie di mezzo per la
propaganda
religiosa estremista di quelle creature ma dall’altra non sa
se è disposto a
sacrificare la sua vita. Fortunatamente Leila prende la parola,
salvando il suo
compagno da un destino verosimilmente triste.
-E va bene! Si faccia avanti,
forza!-
Fa due passi, avvicinandosi al
priore.
-Deve però sapere che
mi toglierò la vita non appena lei avrà finito di
trasformarmi in una specie di pedina dei suoi dei! Non creda di darmela
a bere,
ho capito perfettamente dove vuole arrivare, usare una figura nota e
amata come
me per convertire dei cittadini disperati… voi Orai mi date
il voltastomaco!-
Afferma, severa, facendo un altro passo verso il priore, arrivando
quasi a
toccarlo.
In quel preciso istante il priore
illumina i suoi occhi assieme al suo
bastone, iniziando a emanare una luce quasi accecante che abbaglia
Yukiya e
Tony a differenza di Leila, infatti quest’ultima rimane
impassibile e sembra
non venir abbagliata da quella luce. Pochi istanti dopo la luce avvolge
completamente la ragazza per poi svanire pochi istanti dopo.
-Gli Orai ti hanno benedetta, ora
va Leila Malcal e porta la luce degli dei
ai moribondi di questo mondo!- Afferma, per poi scomparire in un lampo
di luce.
“E’
andato v, chissà dove… e
adesso? Leila vorrà davvero suicidarsi? Non posso certo
permetterglielo cazzo!” A pensarlo è Tony,
voltandosi verso la
compagna.
Tokio
*Ikaruga – Ponte
Ospedale – Stanza
di Todoh - 5 ore dopo gli eventi di Weiswolf*
A bordo della nave la
situazione è critica, le urla dei pazienti isolati
nelle varie stanze della sezione ospedaliera ormai si sono quasi del
tutto
spente. Molti degli appestati sono ormai passati a miglior vita, privi
di cure
e di cibo e abbandonati a se stessi dal dottor Vangrey, che aveva preso
quella
decisione dopo aver constatato che gli antibiotici disponibili per
tentare di
curare quel virus alieno erano a mala pena sufficienti per un paio di
pazienti
contro le decine e decine di appestati.
*Stanza di Todoh*
In una delle stanze
isolate del reparto si trova Todoh, assieme a Rakshata,
Ohgi e Nagisa. L’indiana e il Giapponese sono ormai morti da
un po' di tempo
mentre l’uomo dei miracoli si trova disteso sul suo letto,
ansimando e
piangendo.
-Nagisa, non voglio
morire… NON VOGLIO MORIRE CAZZO!- Urla, piangendo a
dirotto.
La donna non risponde e
così Todoh volta il capo verso la sua branda, che
si trova proprio accanto alla sua. Vedendo la donna che con occhi
spalancati
fissa il soffitto inizia a pensare al peggio e quel pensiero viene
confermato
dal fatto che, dopo più di un minuto passato a osservarla,
ancora non era
riuscito a vederle muovere le palpebre.
“Nagisa…
amore mio… no… NO!”
Piange.
In quel momento Todoh inizia a
imprecare rivolgendosi al medico, sperando
che quest’ultimo lo veda tramite le telecamere di
sorveglianza poste
all’interno della stanza.
-Mi senti figlio di puttana? Mi
senti? Hai lasciato morire i miei amici!
Adesso vieni e affrontami! Affronta l’uomo dei miracoli, sono
io! Il grande
Todoh! Ahahahaha!- In quel momento le lacrime lasciano il posto a una
folle e
delirante risata.
*Stanza di Kallen e Saeko*
Le due donne vengono
risvegliate dalle urla deliranti di Todoh, che si
possono udire su tutto il ponte ospedale, il tutto mentre il dottor
Vangrey
osserva l’ex uomo dei miracoli agitarsi nel suo letto con le
poche forze che
gli sono rimaste.
La rossa inizia a osservare il
medico e, ancora con la flebo di farmaco
attaccata al braccio cerca di alzarsi dal letto, finendo
però per cadere
rovinosamente a terra. Sentendola cadere Vangrey si gira di scatto e va
verso
di lei, sollevandola da terra e rimettendola a letto.
-Che ti prende Kallen? Mi fa
piacere constatare che la cura sta avendo un
po' d’effetto ma non devi fare certi sforzi!- La riprende,
severo.
-Non credo che sia per quello
dottore…- A parlare è Saeko, chinando il
capo.
“Immaginavo…” Pensa lui.
-Perché
dottore… i miei amici… Todoh, Ohgi,
Rakshata… perché li sta
lasciando morire uno a uno in quel modo…- A quel punto lei
solleva il capo,
iniziando a guardarlo negli occhi con sguardo disperato.
-Kallen io… io non
posso fare altro… perdonami se puoi- Abbassa la testa,
versando qualche lacrima.
-Dottore, non può fare
nulla per i morti ma forse può fare qualcosa per i
vivi- A parlare è Saeko, invitandolo ad avvicinarsi a lei.
Il medico le si avvicina e a quel
punto la donna lo prende per il camice e
lo avvicina a se, sussurrandogli delle parole nell’orecchio.
-Tra i miei effetti personali
c’è una pistola, è suo dovere porre
fine alle
sofferenze di quell’uomo!- Molla la presa, per poi iniziare a
fissarlo.
-Va bene, hai ragione…
è… è mio dovere…
è mio dovere porre fine a quelle
sofferenze… sì lo è…-
Balbetta.
A quel punto Vangrey prende
un piccolo borsone posto sotto al letto di Saeko, dove si trovavano gli
effetti
personali della donna, portati li dal personale infermieristico poco
dopo il
suo ricovero. Quando apre il borsone trova una pistola calibro 9mm che
afferra
e arma immediatamente per poi uscire dalla stanza e incamminarsi lungo
il
corridoio del reparto.
*Stanza di Todoh*
Percorsi circa 20 metri
arriva alla stanza dove è ricoverato Todoh e così
apre la porta usando il suo tesserino magnetico. Non appena entra viene
travolto da un fetido odore si sudore misto a un forte tanfo
d’aria viziata e
sangue secco. L’uomo dei miracoli lo vede e inizia a inveire
contro di lui.
-Merda! SEI UNA MERDA! Mi hai
ammazzato Nagisa! Ti ucciderò! TI AMMAZZO
BRUTTO LURIDO VERME!- Gli inveisce contro, per poi iniziare a ridere,
psicotico.
“Ormai
è impazzito… la
versione umana della Borriella può portare a delirio e
sintomi psicotici nei
casi più gravi… ma lo fa dopo parecchio tempo,
questa roba aliena invece lo fa
molto velocemente…”
-Avanti principessa, non vuoi
baciare il tuo principe? Io sono Zero, l’uomo
dei miracoli! Ahahahahaha- Afferma, ormai privo della ragione.
“Le
chiedo scusa signor
Todoh, mi dispiace!” A
quel punto gli punta la sua arma.
Pochi istanti dopo un boato
risuona nell’aria, un boato che anche Kallen e
Saeko riescono a sentire dalla loro stanza.
*Stanza di Kallen e Saeko*
Dall’interno
della loro stanza le due ragazze, ancora stese a letto con le
flebo di antibiotico collegate alle loro braccia, iniziano a pregare
nei loro
letti, consapevoli di ciò che è appena accaduto.
Saeko non dice una parola,
avendo proposto per prima quella soluzione, mentre Kallen inizia a
piangere
portando le mani al volto, iniziando a urlare disperata.
-NON VOGLIO, NON VOGLIO MORIRE!-
-Non siamo noi a decidere quando
morire bellezza…- Le risponde, seccata.
-Ma io non voglio! Non ho fatto
niente! NIENTE! CAZZO!- Sbatte i pugni sul
materasso.
-ADESSO FINISCILA! Sono stata io a
suggerire al dottor Vangrey di eliminare
Todoh e chiunque altro stia soffrendo a causa di questa piaga! Il suo
ragionamento è logico e coerente, ha salvato noi
sacrificando tutti gli altri,
diversamente avrebbe fatto bella figura e fatto morire tutti, ti
sarebbe
piaciuto?- Alza la voce, come a volerla rimproverare per
quell’atteggiamento
infantile.
-No io… non volevo dire
questo, capisco la sua scelta… è giusta, in parte
ma…. Non riesco ad accettarla…- In quel momento
si mette a pancia in giù,
continuando a piangere la morte dei compagni.
Saeko la osserva e prova a dirle
qualcosa, ma viene interrotta da un
singhiozzo poi seguito da un pianto che non riesce a trattenere.
“Perdonami
Kallen, sono
stata dura ma… non so che altro fare…”
Pochi istanti dopo altri 3 colpi
di pistola risuonano nell’aria,
dall’intensità di quei suoni Saeko capisce
immediatamente che quei colpi
provengono da altrettante stanze diverse, la cosa la fa rabbrividire.
“Il
dottore deve aver deciso
d’uccidere anche altri eventuali superstiti… solo
4 in tutto… ciò significa che
sull’Ikaruga rimaniamo solo noi… è
terribile…”
Il medico rientra nella stanza
solo 10 minuti dopo con in volto
un’espressione sconvolta e un colorito estremamente pallido,
non aveva mai
ucciso nessuno. Saeko lo osserva e accortasi della sua condizione si
rialza
lentamente dal suo letto, stando attenta a non cadere, per poi
avvicinarsi a
lui. Il medico la osserva e i suoi occhi iniziano a riempirsi di
lacrime mentre
lei arriva di fronte a lui.
-Dottore, non si perda
d’animo… ci siamo noi, siamo ancora
vive… se ci
lascia morire il sacrificio dei nostri compagni sarà stato
vano, inoltre io non
voglio… non voglio morire…- Scoppia in lacrime,
abbracciandolo.
-Non vi lascerò
morire… è una promessa ragazze-