MITOJI
さ
ようなら医者
Legenda
voci-colori principali:
Rosso = Conan
Blu = Ai
Verde = Detective Boys
Arancione = Mitoji
Cielo grigio, pioggia ininterrotta, era passata ormai una
settimana dalla strage del parco e il clima rappresentava perfettamente
lo stato d'animo di tutti i protagonisti,
ancora increduli a ripensare alle immagini di tutto quel sangue, su un cimitero di cadaveri, ma soprattutto alla morte dell'adorato Dottor Agasa.
ancora increduli a ripensare alle immagini di tutto quel sangue, su un cimitero di cadaveri, ma soprattutto alla morte dell'adorato Dottor Agasa.
- Proprio
qualche ora prima, gli dissi che era sempre stato un punto di
riferimento per mio figlio, una bravissima persona e se ne è
andato nel peggiore dei modi, è un'ingiustizia! -
scoppiò a piangere la madre di Genta, intervistata alla
televisione.
A casa Mouri soprattutto, era come se fosse piombata
un'apocalisse:
Ran era pensierosa, Kogoro agitato e raddoppiò il
numero di sigarette giornaliere, Ai che ancora si stava ambientando,
col compito di salvaguardare l'umore del suo nuovo compagno di stanza.
Conan non era mai stato neppure lontanamente così depresso
nella sua vita, giudizio in aula: ha definitivamente accusato il colpo:
-
Sei pronto Shinici? Dobbiamo andare.
Si limitò ad annuire con la testa, uscendo di
casa insieme al resto della famiglia vestita tutta di nero, come i
membri dell'Organizzazione che hanno provocato questa tragedia.
La macchina, nera pure lei, li stava aspettando col motore
già in funzione per portarli direttamente a salutare per
l'ultima volta il loro carissimo Dottore.
C'erano tantissimi ospiti al funerale, come suo solito si
era fatto voler bene da quasi chiunque avesse incontrato nella sua vita.
Anche Mitoji partecipò alla celebrazione,
stringendo una rosa da lasciare sulla bara.
Tra tutti gli ospiti ne arrivarono due totalmente
inaspettati, una porsche nera d'epoca modello 356A si
parcheggiò davanti al cimitero.
Scesero due uomini, sapete benissimo chi, anche loro vestiti
in nero, così da mimetizzarsi al meglio in mezzo alla folla.
- Dobbiamo trovare indizi
importanti su chi sia il mandante di questa operazione, il compito di
Sherry è una faccenda che spetta a noi soltanto, hanno
invaso il nostro territorio.
- Di certo la testa di
Sherry è una priorità per il grande Boss, chi
avrà tentato di ucciderla di sicuro sarà un
membro pieno di invidia che non vede l'ora di fare il posto a qualcuno,
capo.
- Una persona molto fuori
dal comune, un malato di esibizionismo, uno che ha inciso sulla storia
del Giappone un segno in maniera perenne solo per eliminare una persona.
- L' America è
la prima nazione che mi viene in mente a soddisfare tutti i tuoi dubbi,
mettici poi che hanno sempre avuto un orientamento all'imperialismo, mi
verrebbe quasi da pensare che stiamo indagando nel continente sbagliato.
- Se la tua deduzione
dovesse essere giusta sicuramente hanno un infiltrato, che per quanto
mi riguarda potrebbe trovarsi qui adesso stesso - guardandosi intorno, tra la
folla
- Tipo quel ragazzino!
Guarda, biondino coi tratti occidentali che sta lasciando la sua rosa,
non l'ho mai visto da queste parti.
- Non ha proprio la faccia
da terrorista capo e poi chi è che manderebbe un ragazzino
per una missione così importante, dai.
- Io no di certo Vodka, ma
ricordati che stiamo parlando di un pazzo, uno che non ragiona come
noi, dobbiamo pensare anche noi in un modo in cui non penseremmo mai
per trovare qualche pista...vado a fargli due domande per sicurezza,
seguimi..
Mitoji che non è certamente l'ultimo cervello del
pianeta, quando furono a quasi 10 metri di distanza se ne accorse.
"
Ma chi sono quei due che mi stanno osservando da diversi minuti, stanno
venendo qua, non promette nulla di buono, non è questo il
momento più adatto per finire sotto i riflettori..bene
provate a prendermi"
Con un'indifferenza sorprendente, Mitoji si
avvicinò al primo grande gruppo di persone in lutto, per
introdursene a sua volta, facendo a tutti delle sentite condoglianze,
in modo tale da non stare troppo in disparte. Con la coda dell'occhio
seguiva i movimenti di Gin e Vodka per vedere le loro reazioni, che gli
tolsero i pochi dubbi rimasti.
"Ora
è chiarissimo, qualcuno è già sulle
mie tracce"
- Maledizione capo, si
è riunito ai suoi conoscenti.
- Ho visto Vodka, non vale
la pena, forse era una mia deduzione totalmente fuori luogo, ma ho
sempre quella vocina interiore che mi sta dicendo che potrei scoprire
qualcosa da lui e quando la vocina parla si sbaglia molto difficilmente.
Ci penseremo
un altro giorno, oggi è il momento più sbagliato
per agire, coraggio andiamo.
Ran, suo padre, Conan e Ai si fermarono a mangiare il sushi
nel viaggio di ritorno a casa, cercavano del conforto dopo una giornata
di simile lutto.
Rincasarono intorno alle 22.30, fuori pioveva a dirotto.
-
Io e Ai andiamo di sopra a dormire Ran, siamo stanchissimi.
- Buona notte ragazzi,
siate forti, vedrete che passerà.
Entrò prima la scienziata, Conan chiuse la porta
alle sue spalle e voltandosi sentì le sue labbra attaccate a
quelle di Ai, lo stava baciando di sorpresa.
Chiusero immediatamente i pensieri e si lasciarono andare ad
un vortice di passione, dove lei questa volta aveva preso le redini.
Affondava le sue labbra su quelle del detective con una spinta sempre
più calorosa, come se fossero una cosa sola, forse per un
istinto inconscio che lui potesse staccarsi o dire qualcosa che potesse
rompere quel momento di paradiso comparso dopo giorni di inferno.
-
Tesoro uniamo i letti per stasera, vieni..
-
Scusate il disturbo, non volevo spiarvi, non sono un maniaco, ero
venuto qui per parlarvi di una cosa importante.
-
Oddio che ci fai tu qui Mitoji!!!
-
Shh abbassa quella voce Sherry!
-
Abbassa quella voce a lei non lo dici e poi cosa sei venuto a fare
qui..assassino sparisci!!
Conan era in preda all'ira, gli si stava lanciando addosso
ma ci pensò Ai a trattenerlo, che in quel momento aveva un
potere speciale sul detective.
-
Shinici calmati!
-
Dimmi la verità bastardo! Sapevi che eravamo lì
grazie ad Ayumi, è con te che stava messaggiando quando
eravamo in macchina!! Hai usato quella ragazzina per i tuoi scopi
malati, razza di verme!
Conan stava per partire, era un momento di tensione
spropositata, bastava anche il ronzio di una mosca per dare il via ad
una rissa che si sarebbe verificata come la più sanguinosa
mai registrata in Giappone, ma quello che entrambi i rivali non
volevano, era di registrare un altro evento sanguinoso sui libri della
storia della Nazione.
-
È vero mi ha dato lei quell'informazione, ma io sulla strage
a cui abbiamo assistito tutti quanti ne sono quasi totalmente estraneo.
-
Sì e tu pensi che io ci creda, cos'è una
coincidenza anche questa Mojito? Preferisco chiamarti col tuo vero nome
da criminale da ora in poi. A seconda di quello che dicesti giorni fa
alla fermata, sembrava dovesse essere anch'essa una coincidenza.
-
Bravo, vuoi sentirtelo dire? Ci avevi azzeccato, ma il mio scopo era,
sì ERA, quello di eliminare soltanto Sherry, io non centro
nulla con tutte le vittime, devi credermi, se non fosse stato per me
anche Genta e Ayumi sarebbero morti, chiedilo al ciccione quando lo
rivedrai, di chi era la voce che ha distratto il caccia non facendogli
aprire il fuoco.
Mio
padre è il colpevole! Lui è il fautore di tutto
ciò, nome in codice Tonic.
-
Ti dice nulla Ai?
-
No mai sentito.
-
All'epoca fu fidanzato con Vermouth, forse questo nome vi
suonerà più familiare, prima che si lasciassero.
Io sono il figlio di Tonic e Vermouth.
Un brivido gelido corse lungo la schiena di Conan
che iniziò a scrutarsi intorno, avendo il timore di essere
circondato da altri membri dell'Organizzazione.
-
Non preoccuparti stai tranquillo, nessuno mi conosce qua, soprattutto
dopo la mia mutazione segreta, la stessa che avete subìto
anche voi ingoiando quel farmaco.
-
Anche tu hai preso l'Apotoxina? Posso chiederti il motivo?
-
Il motivo è totalmente personale, non ha nulla a che vedere
col discorso che mi ha spinto qui da voi.
Immagino..
Immagino..
Ci fu una breve pausa che fece
riassaporare il silenzio e il suono della pioggia..
..che quella reazione che hai appena avuto, sia dovuta al fatto che hai pensato che mi sia portato dietro anche quei due uomini in nero che girano su quella Porsche d'epoca, mi sbaglio detective?
..che quella reazione che hai appena avuto, sia dovuta al fatto che hai pensato che mi sia portato dietro anche quei due uomini in nero che girano su quella Porsche d'epoca, mi sbaglio detective?
-
Conosci Gin e Vodka?
-
Come immaginavo, mi hai dato l'ulteriore conferma a ciò che
ho vissuto qualche ora fa al funerale del Dottor Agasa.
-
Non pronunciare quel nome, maledetto!
-
Quei due uomini in nero..
-
Chiamali pure colleghi d'oltre oceano
-..sono
sulle mie tracce, sono diventato anche io un loro bersaglio, prima o
poi cercheranno di strapparmi qualche informazione per venire a capo di
tutto ciò. Siamo sulla stessa barca e dobbiamo unire le
forze.
-
È una trappola, sei venuto qua per uccidere Ai, dopo che ti
è andata male al parco, per cui vedi di stare lontano -
gli ringhiò proteggendola.
-
Non ho più interesse, anzi non l'ho mai avuto, lo stavo solo
facendo per rispettare un patto di famiglia che ha perso ogni tipo di
valore dopo quello che ho visto al parco; non sono più un
membro dell'Organizzazione, anzi sono diventato un loro nemico.
In
cambio del mio desiderio di ringiovanire, Tonic mi chiese di eliminarla
solo per fare una grande figura col grande Boss, potendosi
così vantare di avere il figlio perfetto per
l'Organizzazione.
-
Arriva al sodo Mojito, che cosa vuoi da noi?
-
Voglio che veniate con me negli Stati Uniti, dove io gioco in casa e ho
fedeli alleati per raccogliere la maggior parte di prove possibili,
utili a incastrarli, per fargliela pagare, un attentato simile non deve
rimanere impunito, inoltre se avremo un po' di fortuna potremo anche
accedere al laboratorio in cui viene contenuto l'antidoto definitivo
dell'Apotoxina che tu brami tanto, detective.
Se
non vuoi farlo per me, fallo per i tuoi cari. Come ti ho detto, loro
sono sulle mie tracce e noi andiamo a scuola insieme, se restiamo qua
causeremo altre vittime, meglio allontanarsi per un po' di tempo in
modo tale che le acque si calmino.
Tirò fuori dalla tasca due biglietti aerei.
-
Il volo è domani alle 21 di sera, un diretto Tokyo-New York.
Trovate una scusa credibile da raccontare a quei due che dormono al
piano inferiore che giustifichi un'assenza così prolungata e
poi verrò a prendervi in Taxi alle 20 di fronte alla casa
del vecchio..ho rispetto per te, non voglio pronunciare quel nome per
ora.
-
Che razza di proposta, praticamente non abbiamo scelta.
-
È necessario. Quando ci sono gli affetti di mezzo bisogna
mettere da parte l'orgoglio. Ma voglio fare un patto con te: quando
proveremo al mondo intero chi sono stati i veri colpevoli, io mi
costituirò, addossandomi le mie colpe e
responsabilità che hanno causato quel disastro. Umilmente
sono consapevole di non avere molte speranze di riuscire a portare a
termine l'obiettivo senza l'aiuto del tuo intuito perfetto, detective
Shinici Kudo.