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Autore: Manga92Writer    11/05/2018    1 recensioni
Gli alunni vanno e vengono dalla scuola, cambiano gli insegnanti, arrivano le scuole medie per i bambini dell'istituto Teitan, mentre Conan e Ai si apprestano a iniziare una nuova vita lasciandosi tutto il passato turbolento alle loro spalle, quando un giorno un nuovo ragazzino molto curioso fa la sua comparsa proprio nella loro classe, una personalità così affine che farebbe pensare tutto tranne che ad una banale coincidenza.
Genere: Avventura, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap7

MITOJI


さ ようなら医


Legenda voci-colori principali:

Rosso = Conan

Blu = Ai

Verde = Detective Boys


Arancione = Mitoji

Cielo grigio, pioggia ininterrotta, era passata ormai una settimana dalla strage del parco e il clima rappresentava perfettamente lo stato d'animo di tutti i protagonisti,
 ancora increduli a ripensare alle immagini di tutto quel sangue, su un cimitero di cadaveri, ma soprattutto alla morte dell'adorato Dottor Agasa.
- Proprio qualche ora prima, gli dissi che era sempre stato un punto di riferimento per mio figlio, una bravissima persona e se ne è andato nel peggiore dei modi, è un'ingiustizia! - scoppiò a piangere la madre di Genta, intervistata alla televisione.
A casa Mouri soprattutto, era come se fosse piombata un'apocalisse:
Ran era pensierosa, Kogoro agitato e raddoppiò il numero di sigarette giornaliere, Ai che ancora si stava ambientando, col compito di salvaguardare l'umore del suo nuovo compagno di stanza. Conan non era mai stato neppure lontanamente così depresso nella sua vita, giudizio in aula: ha definitivamente accusato il colpo:
- Sei pronto Shinici? Dobbiamo andare.
Si limitò ad annuire con la testa, uscendo di casa insieme al resto della famiglia vestita tutta di nero, come i membri dell'Organizzazione che hanno provocato questa tragedia.
La macchina, nera pure lei, li stava aspettando col motore già in funzione per portarli direttamente a salutare per l'ultima volta il loro carissimo Dottore.
C'erano tantissimi ospiti al funerale, come suo solito si era fatto voler bene da quasi chiunque avesse incontrato nella sua vita.
Anche Mitoji partecipò alla celebrazione, stringendo una rosa da lasciare sulla bara.
Tra tutti gli ospiti ne arrivarono due totalmente inaspettati, una porsche nera d'epoca modello 356A si parcheggiò davanti al cimitero.
Scesero due uomini, sapete benissimo chi, anche loro vestiti in nero, così da mimetizzarsi al meglio in mezzo alla folla.
- Dobbiamo trovare indizi importanti su chi sia il mandante di questa operazione, il compito di Sherry è una faccenda che spetta a noi soltanto, hanno invaso il nostro territorio.
- Di certo la testa di Sherry è una priorità per il grande Boss, chi avrà tentato di ucciderla di sicuro sarà un membro pieno di invidia che non vede l'ora di fare il posto a qualcuno, capo.
- Una persona molto fuori dal comune, un malato di esibizionismo, uno che ha inciso sulla storia del Giappone un segno in maniera perenne solo per eliminare una persona.
- L' America è la prima nazione che mi viene in mente a soddisfare tutti i tuoi dubbi, mettici poi che hanno sempre avuto un orientamento all'imperialismo, mi verrebbe quasi da pensare che stiamo indagando nel continente sbagliato.
- Se la tua deduzione dovesse essere giusta sicuramente hanno un infiltrato, che per quanto mi riguarda potrebbe trovarsi qui adesso stesso - guardandosi intorno, tra la folla
- Tipo quel ragazzino! Guarda, biondino coi tratti occidentali che sta lasciando la sua rosa, non l'ho mai visto da queste parti.
- Non ha proprio la faccia da terrorista capo e poi chi è che manderebbe un ragazzino per una missione così importante, dai.
- Io no di certo Vodka, ma ricordati che stiamo parlando di un pazzo, uno che non ragiona come noi, dobbiamo pensare anche noi in un modo in cui non penseremmo mai per trovare qualche pista...vado a fargli due domande per sicurezza, seguimi..
Mitoji che non è certamente l'ultimo cervello del pianeta, quando furono a quasi 10 metri di distanza se ne accorse.
" Ma chi sono quei due che mi stanno osservando da diversi minuti, stanno venendo qua, non promette nulla di buono, non è questo il momento più adatto per finire sotto i riflettori..bene provate a prendermi"
Con un'indifferenza sorprendente, Mitoji si avvicinò al primo grande gruppo di persone in lutto, per introdursene a sua volta, facendo a tutti delle sentite condoglianze, in modo tale da non stare troppo in disparte. Con la coda dell'occhio seguiva i movimenti di Gin e Vodka per vedere le loro reazioni, che gli tolsero i pochi dubbi rimasti.

"Ora è chiarissimo, qualcuno è già sulle mie tracce"

- Maledizione capo, si è riunito ai suoi conoscenti.
- Ho visto Vodka, non vale la pena, forse era una mia deduzione totalmente fuori luogo, ma ho sempre quella vocina interiore che mi sta dicendo che potrei scoprire qualcosa da lui e quando la vocina parla si sbaglia molto difficilmente.
Ci penseremo un altro giorno, oggi è il momento più sbagliato per agire, coraggio andiamo.

Ran, suo padre, Conan e Ai si fermarono a mangiare il sushi nel viaggio di ritorno a casa, cercavano del conforto dopo una giornata di simile lutto.
Rincasarono intorno alle 22.30, fuori pioveva a dirotto.
- Io e Ai andiamo di sopra a dormire Ran, siamo stanchissimi.
- Buona notte ragazzi, siate forti, vedrete che passerà.
Entrò prima la scienziata, Conan chiuse la porta alle sue spalle e voltandosi sentì le sue labbra attaccate a quelle di Ai, lo stava baciando di sorpresa.
Chiusero immediatamente i pensieri e si lasciarono andare ad un vortice di passione, dove lei questa volta aveva preso le redini. Affondava le sue labbra su quelle del detective con una spinta sempre più calorosa, come se fossero una cosa sola, forse per un istinto inconscio che lui potesse staccarsi o dire qualcosa che potesse rompere quel momento di paradiso comparso dopo giorni di inferno.
- Tesoro uniamo i letti per stasera, vieni..
- Scusate il disturbo, non volevo spiarvi, non sono un maniaco, ero venuto qui per parlarvi di una cosa importante.
- Oddio che ci fai tu qui Mitoji!!!
- Shh abbassa quella voce Sherry!
- Abbassa quella voce a lei non lo dici e poi cosa sei venuto a fare qui..assassino sparisci!!
Conan era in preda all'ira, gli si stava lanciando addosso ma ci pensò Ai a trattenerlo, che in quel momento aveva un potere speciale sul detective.
- Shinici calmati!
- Dimmi la verità bastardo! Sapevi che eravamo lì grazie ad Ayumi, è con te che stava messaggiando quando eravamo in macchina!! Hai usato quella ragazzina per i tuoi scopi malati, razza di verme!

Conan stava per partire, era un momento di tensione spropositata, bastava anche il ronzio di una mosca per dare il via ad una rissa che si sarebbe verificata come la più sanguinosa mai registrata in Giappone, ma quello che entrambi i rivali non volevano, era di registrare un altro evento sanguinoso sui libri della storia della Nazione.
- È vero mi ha dato lei quell'informazione, ma io sulla strage a cui abbiamo assistito tutti quanti ne sono quasi totalmente estraneo.
- Sì e tu pensi che io ci creda, cos'è una coincidenza anche questa Mojito? Preferisco chiamarti col tuo vero nome da criminale da ora in poi. A seconda di quello che dicesti giorni fa alla fermata, sembrava dovesse essere anch'essa una coincidenza.
- Bravo, vuoi sentirtelo dire? Ci avevi azzeccato, ma il mio scopo era, sì ERA, quello di eliminare soltanto Sherry, io non centro nulla con tutte le vittime, devi credermi, se non fosse stato per me anche Genta e Ayumi sarebbero morti, chiedilo al ciccione quando lo rivedrai, di chi era la voce che ha distratto il caccia non facendogli aprire il fuoco.
Mio padre è il colpevole! Lui è il fautore di tutto ciò, nome in codice Tonic.
- Ti dice nulla Ai?
- No mai sentito.
- All'epoca fu fidanzato con Vermouth, forse questo nome vi suonerà più familiare, prima che si lasciassero. Io sono il figlio di Tonic e Vermouth.
 Un brivido gelido corse lungo la schiena di Conan che iniziò a scrutarsi intorno, avendo il timore di essere circondato da altri membri dell'Organizzazione.
- Non preoccuparti stai tranquillo, nessuno mi conosce qua, soprattutto dopo la mia mutazione segreta, la stessa che avete subìto anche voi ingoiando quel farmaco.
- Anche tu hai preso l'Apotoxina? Posso chiederti il motivo?
- Il motivo è totalmente personale, non ha nulla a che vedere col discorso che mi ha spinto qui da voi.
   Immagino..
   Ci fu una breve pausa che fece riassaporare il silenzio e il suono della pioggia..
  ..che quella reazione che hai appena avuto, sia dovuta al fatto che hai pensato che mi sia portato dietro anche quei due uomini in nero che girano su quella Porsche d'epoca, mi sbaglio detective?
- Conosci Gin e Vodka?
- Come immaginavo, mi hai dato l'ulteriore conferma a ciò che ho vissuto qualche ora fa al funerale del Dottor Agasa.
- Non pronunciare quel nome, maledetto!
- Quei due uomini in nero..
- Chiamali pure colleghi d'oltre oceano
-..sono sulle mie tracce, sono diventato anche io un loro bersaglio, prima o poi cercheranno di strapparmi qualche informazione per venire a capo di tutto ciò. Siamo sulla stessa barca e dobbiamo unire le forze.
- È una trappola, sei venuto qua per uccidere Ai, dopo che ti è andata male al parco, per cui vedi di stare lontano - gli ringhiò proteggendola.
- Non ho più interesse, anzi non l'ho mai avuto, lo stavo solo facendo per rispettare un patto di famiglia che ha perso ogni tipo di valore dopo quello che ho visto al parco; non sono più un membro dell'Organizzazione, anzi sono diventato un loro nemico.
In cambio del mio desiderio di ringiovanire, Tonic mi chiese di eliminarla solo per fare una grande figura col grande Boss, potendosi così vantare di avere il figlio perfetto per l'Organizzazione.
- Arriva al sodo Mojito, che cosa vuoi da noi?
- Voglio che veniate con me negli Stati Uniti, dove io gioco in casa e ho fedeli alleati per raccogliere la maggior parte di prove possibili, utili a incastrarli, per fargliela pagare, un attentato simile non deve rimanere impunito, inoltre se avremo un po' di fortuna potremo anche accedere al laboratorio in cui viene contenuto l'antidoto definitivo dell'Apotoxina che tu brami tanto, detective.
Se non vuoi farlo per me, fallo per i tuoi cari. Come ti ho detto, loro sono sulle mie tracce e noi andiamo a scuola insieme, se restiamo qua causeremo altre vittime, meglio allontanarsi per un po' di tempo in modo tale che le acque si calmino.

Tirò fuori dalla tasca due biglietti aerei.
- Il volo è domani alle 21 di sera, un diretto Tokyo-New York. Trovate una scusa credibile da raccontare a quei due che dormono al piano inferiore che giustifichi un'assenza così prolungata e poi verrò a prendervi in Taxi alle 20 di fronte alla casa del vecchio..ho rispetto per te, non voglio pronunciare quel nome per ora.
- Che razza di proposta, praticamente non abbiamo scelta.
- È necessario. Quando ci sono gli affetti di mezzo bisogna mettere da parte l'orgoglio. Ma voglio fare un patto con te: quando proveremo al mondo intero chi sono stati i veri colpevoli, io mi costituirò, addossandomi le mie colpe e responsabilità che hanno causato quel disastro. Umilmente sono consapevole di non avere molte speranze di riuscire a portare a termine l'obiettivo senza l'aiuto del tuo intuito perfetto, detective Shinici Kudo.
   
 
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