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Autore: edoardo811    11/05/2018    1 recensioni
Come un orso che si sveglia dal letargo, Chris McLean è tornato a fare danni dopo anni di silenzio, e questa volta, vuole farlo per davvero.
Una nuova location, sedici nuovissimi concorrenti, il burbero Chef ed alcune vecchie glorie che, malgrado il loro continuo negare, sono sempre pronte a tutto per mettersi in tasca qualche centesimo in più.
Una nuovissima edizione di A Tutto Reality sta per cominciare, mi raccomando gente, non cambiate canale!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Blaineley, Chef Hatchet, Chris McLean, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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«Nell’ultima puntata…»

La voce fuoricampo di Chris cominciò a farsi udire, mentre il conduttore raccontava i fatti avvenuti la puntata precedente, ovviamente sempre cercando di rendere sé stesso lo show principale, usando un tono di voce che definire solenne sarebbe stato un eufemismo. Le immagini raffiguranti la gara di abbuffata cominciarono ad apparire sullo schermo, mentre l’uomo proseguiva: «Ci sono stati alcuni alti ed alcuni bassi tra i nostri concorrenti. I membri dei Boxer, la squadra che credevamo avrebbe dominato il reality, sembrano non riuscire affatto a trovare un punto in comune, mentre i loro avversari, malgrado la sparizione prematura del loro capitano, sono riusciti a strappare ancora una volta la vittoria, grazie ad un ottimo gioco di squadra che ha rafforzato ulteriormente il loro legame.»

I Taco che festeggiavano gioiosi, radunati attorno a Stephanie e Lucy rubarono la scena per un momento, per poi cederla ad Edward e Rosa, intenti a discutere nell’infermeria: «E mentre alcuni concorrenti sembrano essersi scordati di essere in squadre avversarie…» L’immagine cambiò nuovamente, mostrando Seth che, con un sorriso diabolico, dava l’ultimo saluto ad Haru. «… altri sembrano perfino essersi scordati di essere in una squadra.  Accidenti Seth, sei davvero stato crudele! È per questo che sei uno dei miei preferiti, del resto. E con l’eliminazione di Haru, i Boxer si trovano in una fase di netta inferiorità numerica. Saranno loro ad ottenere la vittoria questa volta, oppure cadranno di nuovo ai piedi dei Taco, venendo mutilati ulteriormente? Cosa succederà all’alleanza tra Seth e Rosa? L’amicizia tra Lucy e Stephanie, durerà fino alla fine del reality, o questo è solo un fuoco di paglia? Chi sarà il prossimo eliminato? Beh, non vi resta altro che rimanere sintonizzati a questa nuova, meravigliosa, puntata di A Tutto Reality Blizzard Park!»

Sigla I Wanna Be Famous e dissolvenza

 

 

Sfida a coppie (pt1)

 

 

«Allora!» Davanti ai dormitori, Chris allargò le braccia, con il suo classico sorriso smagliante stampato sul volto. «Vi starete chiedendo perché vi ho fatti riunire qui, ho ragione?»

I concorrenti, disposti lungo due file diverse l’una di fronte all’altra, una per squadra, mugugnarono in assenso.

 

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Confessionale Edward:

«Sarà meglio che non sia per qualche altra sfida a tema vomito» borbottò l’Apatico, appoggiando una gamba sul ripiano di fronte a lui. «O potrei incavolarmi.»

 

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Confessionale Rosa:

L’iperattiva sospirò pesantemente. «Dopo l’eliminazione di Light, credevo che la nostra squadra fosse diventata più unita. Ero perfino quasi riuscita ad andare d’accordo con Kristy. Ed invece abbiamo perso di nuovo, ed ora la situazione è perfino peggio di prima. Tutti quanti si guardano con diffidenza, non c’è più alcuna fiducia tra noi, e se Seth, Tonya e George hanno davvero deciso di unire le forze, allora per me, Travis e Kristy potrebbe mettersi davvero male.»

 

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Confessionale Jericho:

Lo Hippie si stiracchiò, sbadigliando sonoramente, senza portare, stranamente gli occhiali da sole. I suoi occhi castani erano completamente privi di protezione. «Sbaglio, o questa è davvero una splendida giornata? Ahhh. Mi sento davvero alla grande! … ehi ma… aspetta un attimo…»

 

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«Beh, sicuramente non è per invitarvi a prendere un caffè nella mia magione» stava dicendo nel frattempo Chris. «Per la sfida di oggi, sarete divisi in coppie.»

Diversi gemiti di sorpresa si sollevarono tra le squadre. «E, ovviamente, il tutto quanto sarà randomico! O quasi…» aggiunse Chris a bassa voce, per poi sghignazzare. Con un telecomando apparso dal nulla sulla propria mano, accese uno dei suoi fidati schermi sparpagliati per tutto il parco, sul quale cominciarono ad apparire i volti dei vari concorrenti.

Le coppie cominciarono lentamente a venire fuori: Paul e Stephanie, Xander e Lucy, Edward e Sunry, Jericho ed Anna dalla parte dei Taco.

Seth e Tonya, George e Kristy, Rosa e Travis dalla parte dei Boxer.

I membri di ciascuna coppia cominciarono a guardarsi tra loro, confusi. In particolare Sunry pareva piuttosto sconvolta.

 

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Confessionale Sunry:

«Sarò… in coppia con Edward?» domandò la Timidona, sorpresa.

 

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Confessionale George:

«Sono sorpreso di non essere finito in coppia con Tonya, ad essere sincero…» cominciò il Perdente, stranamente calmo. Fino a quando un sorrisetto cominciò a prendere lentamente forma sul suo volto. «SÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌ! WOHOOOOOOO» urlò alzandosi in piedi sulla sedia e saltellando come un pazzo fino a quando la sedia non si rovesciò e il moro cadde rovinosamente a terra.

 

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«Per comodità assegnerò un nome ad ogni coppia: dalla parte dei Taco, Stephanie e Paul saranno i Garbati, Xander e Lucy gli Psicopatici, Edward e Sunry gli Asociali, Jericho ed Anna gli Inebetiti.» Diversi versi di disapprovazione si sollevarono tra i concorrenti chiamati in causa, esclusi Jericho, che continuava a guardarsi attorno confuso, quasi allarmato, e Sunry ed Edward che, come il loro soprannome suggeriva, non erano molto inclini all’interazione sociale.

 

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Confessionale Anna:

«Non è carino quello che Chris ha fatto!» protestò la Gentile, puntando le mani sui fianchi. «Io non sono un’ebete! Certo, magari Jericho, qualche volta, può essere un po’ lento di riflessi… ok, quasi sempre lo è, ma non è comunque una cosa di cui prendersi gioco!»

 

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«Dalla parte dei Boxer, Seth e Tonya saranno i Pestacarne, Travis e Rosa i Rompiscatole e Kristy e George i Piagnucoloni.»

«Cosa?!» sbottò Kristy, piantandosi le unghie nelle braccia da quanto le strinse. «Io non mi lamento mai!»

«Già, neanche i…»

Le risate sguaiate del conducente e di tutti gli altri concorrenti interruppero la protesta di George, che incassò la testa tra le spalle imbarazzato.

«Però è simpatico qualche volta» commentò Xander, sghignazzando.

«Grazie per il siparietto George, davvero gentile, ora se non vi dispiace, tornerei a spiegarvi la sfida, se non avete domande, naturalmente.»

«Sì» rispose ancora Kristy. «Visto che io sembro essere l’unica, qui, che cerca di usare il cervello, e se questo mi rende una "piagnucolona", allora aiutami cielo, vorrei che tu ti ricordassi che loro sono quattro coppie, mentre noi siamo tre.»

«Esatto Kristy. Non c’è di che» replicò il conducente, con un sorriso smagliante.

La Sgarbata sollevò un sopracciglio. «Ehm, cos…»

«Dunque, ogni coppia verrà indirizzata verso una differente attrazione, dove dovrà affrontare una determinata sfida, per ottenere…» Chris estrasse dalla tasca un plico di biglietti dorati. «… questi. Ciascun biglietto vi garantirà l’accesso nel salone multimediale, questa sera, dove avrete l’onore di assistere ad una prima cinematografica della mia autobiografia! Chi non si presenterà, naturalmente, causerà la sconfitta della propria squadra.

Altri mugugni infastiditi si sollevarono tra i concorrenti, probabilmente non molto entusiasti all’idea di guardare un film dedicato a McLean, quella sera.

«Quindi… essere in inferiorità numerica, per loro, è un vantaggio» osservò Stephanie. «Hanno meno biglietti di cui preoccuparsi.»

«Esatto Stephanie, vedo che non te ne scappa una!» replicò il conducente, sarcastico, strappando un’espressione offesa dalla mora. «Visto che i poveri Boxer sono degli incapaci totali, la direzione ha deciso di concedere loro un piccolo vantaggio durante questa sfida per tenere alti gli ascolti. Una partita dall’esito chiaro sin dall’inizio non è affatto interessante, voi non trovate?»

«Ma… ma non è giusto!» esclamò Lucy, pestando i piedi. «Noi abbiamo vinto giocando lealmente! Se loro sono delle schiappe non è colpa nostra!»

«A chi hai dato della schiappa, gallina?!» sbottò Kristy, puntandole contro un dito.

«Proprio a te!»

«Ok mozzarella!» Tonya sbatté la mano chiusa a pugno contro il palmo. «Hai chiuso!»

Chris, infastidito, sollevò entrambe le mani. «Datevi tutti una calmata, o vi trasformo tutti in assistenti, come dice il vostro contratto. Abbiamo sempre bisogno di assistenti, qui.»

L’idea di trasformarsi negli schiavi privati di McLean non parve piacere alle ragazze, perché smisero istantaneamente di litigare.

«Contratto? Quale contratto?» domandò Travis, confuso.

«Quello che vi ho fatto firmare subito dopo la formazione delle due squadre, non ricordi? Le telecamere erano spente, purtroppo, il nostro montatore ha fatto un disastro e sia quella parte che quella in cui i vostri conoscenti vi hanno portato bagagli e vestiti, sono andate perdute. Ma comunque…» Chris estrasse un contratto ancora arrolato dalla tasca dei pantaloni, per poi mostrarlo in tutto il suo splendore ai concorrenti. «… eccolo qui. Perciò vedete di tapparvi la bocca e di smettere di lamentarvi, o vi mando tutti sull’Isola a spalare rifiuti radioattivi.»

«Ehm… ma quante cose hai in tasca?» domandò Rosa, perplessa.

«Oh, un sacco! Caramella?» domandò il conduttore, estraendo un dolcetto gommoso sempre dalle tasche, per poi inghiottirlo, sghignazzando. Cambiò dopodiché canale sullo schermo, mostrando una mappa del parco, dove erano indicate tutte le zone in cui le varie coppie avrebbero dovuto dirigersi. «Ecco a voi le vostre mete. Ogni schermo del parco presenterà la stessa immagine, perciò non avrete problemi a trovare la vostra destinazione. La sfida si concluderà questo pomeriggio, perciò avete un paio d’ore di tempo. Non appena annuncerò la conclusione, dovrete presentarvi al salone, e chi sarà a mani vuote porterà la propria a squadra a rischio eliminazione. Nel caso coppie di entrambe le squadre falliscano le proprie sfide, allora a rischio eliminazione sarebbe la squadra dove più coppie hanno fallito. In caso di parità, toccherà ai capitani sbrigarsela.»

A quelle parole, Edward drizzò il capo, indirizzando lo sguardo verso di Tonya, che si trovava convenientemente vicino a Seth. Osservò entrambi, ed entrambi osservarono lui, con l’afroamericana che faceva segno di spezzargli le ossa, mentre Seth gli rivolgeva un sorrisetto provocatorio. Edward grugnì.

 

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Confessionale Edward:

«So perfettamente come ha reagito Seth dopo la mia eliminazione dalla scorsa sfida» borbottò il castano, osservando la telecamera serio in volto. «E so anche che non gliela farò assolutamente passare liscia, alla "Serpe".»

 

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«Beh, concorrenti, divertitevi!» esclamò Chris, poco prima che un suono di trombetta esplodesse dagli altoparlanti, costringendo i concorrenti a tapparsi le orecchie infastiditi. Un elicottero pilotato da Chef scese di quota sopra tutti loro all’improvviso, ed una scaletta di corda venne fatta scendere per permettere a McLean di arrampicarvisi sopra.

«Quanto lo odio…» mugugnò Tonya, osservando il velivolo allontanarsi per il parco.

Seth storse le labbra in un’espressione infastidita, ma non era dovuta al comportamento del conducente, bensì al fatto che fosse in coppia proprio con la Schiaccianoci.

«Beh, buona fortuna allora» disse Paul a bassa voce, rivolto a Sunry. La Timidona trasalì, accorgendosi solo in quel momento del fatto che Edward si stava già allontanando. Rantolò qualcosa in direzione dell’Amicone, forse dei ringraziamenti, e corse dietro all’Apatico.

Paul la seguì con lo sguardo, pensieroso, per poi venire affiancato da Stephanie, che gli sorrise.

«Li faremo a pezzi!» esclamò Xander, stringendo i pugni, con un sorriso sadico.

«Sì!» rispose Lucy, poco prima che i due corressero verso la loro destinazione.

 «Allora Jericho, sei pront…» Anna interruppe la propria domanda, quando si rese conto dell’aria smarrita del suo partner. «Ehm… Jericho? Tutto ok?»

Quello si voltò di scatto verso di lei, come un animale distratto da un rumore improvviso. La osservò con i suoi occhi privi di occhiali da sole, con lo sguardo sconvolto. L’afroamericano si avventò su di lei, afferrandola per le spalle, con una rapidità completamente inaudita da parte sua. «Anna?» domandò, sbigottito.

«Ahm… sì?»

«Sono le dieci del mattino?»

«Sì…»

«E il cielo è sereno??»

«S-Sì… perch…»

«E la tua pelle è pallida e i tuoi capelli sono neri???»

«S-Sì… c-che succede Jericho, mi stai spaventan…»

«Come sono i miei occhi?!» interrogò ancora lui, inquisitorio. «Sono rossi? Almeno un poco?»

«B-Beh…» La Rilassata scrutò gli occhi del compagno, per poi scuotere il capo. Doveva dire che i suoi occhi scuri sarebbero quasi stati belli, se solo non fossero sembrati così spiritati. «N-No, non sono rossi… sono normalissimi…»

«OH, NO!» gridò Jericho, separandosi da lei di colpo, per poi mettersi le mani tra i capelli. «Sono lucido! SONO LUCIDO! Vedo il mondo proprio come lo vedete voi! È… è orribile! È Terrificante! È MOSTRUOSO! MA come fate a vivere così?!»

Anna sollevò le mani, non avendo la minima idea di come reagire a quelle parole. «J-Jericho, per favore, devi calmart…»

«AAAAHHHHHH!» ululò lo Hippie, per poi correre via a tutta velocità verso quella che, fortuitamente, era la destinazione verso cui la coppia doveva dirigersi.

«Jericho!» lo chiamò lei, senza ottenere alcun risultato.

 

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Confessionale Anna:

La Rilassata osservò la telecamera, sconvolta. «Ma… ma cosa caspita…»

 

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I Boxer osservarono a loro volta la scena, senza parole, per poi scambiarsi tra loro alcune occhiatine perplesse.

«Muoviti, ameba…» sbottò Kristy all’improvviso, rivolta a George, che parve illuminarsi di luce propria. «Signorsì! Ehm… cioè, sissignora!» Il Perdente salutò Seth con un cenno delle dita ed un sorrisetto diabolico. «Divertiti con quel bisonte…» sussurrò, accennando a Tonya con il capo, per poi correre dietro alla bionda sghignazzando.

Seth fece una smorfia, un attimo prima che Tonya cominciasse a sbraitare al proprio partner di muoversi a raggiungere la loro destinazione. La Serpe abbassò il capo, cercando di celare il proprio sguardo omicida, e cominciò a seguire la Schiaccianoci.

«Beh, Travis, andiamo?» suggerì infine Rosa, con un sorriso un po’ impacciato, all’ingenuo compagno.

«Eh? Dove?» domandò il Logorroico, confuso. «E perché siamo rimasti solo noi due? Che sta…»

L’Iperattiva sospirò. Probabilmente non aveva ascoltato Chris, come al solito. Fece per spiegargli la situazione, quando un verso da lui emesso all’improvviso la costrinse a fermarsi di colpo.

«Aspetta! Mi stai… mi stai chiedendo di uscire con te?!» domandò lui, sbalordito.

«Eh?! Cosa?! N-No, no, io…»

«Beh, io sono già innamorato di Kristy ma… ma sì, accetto!» esclamò lui, saltellando sul posto. «Dove mi porti di bello?»

Rosa lo osservò sconvolta, senza parole. Cercò di raccogliere le idee e di trovare il modo migliore di spiegargli cosa, davvero, stesse succedendo, ma realizzando che sarebbe stato come parlare con un muro, lasciò perdere con un altro sospiro. «Forza, seguimi…» mugugnò, con il morale sotto terra.

Nel giro di pochi attimi, ogni coppia era già diretta verso la sua destinazione. Nella cabina di pilotaggio dell’elicottero, Chris, accanto a Chef, sghignazzò come suo solito alla telecamera. «A quanto pare i concorrenti sono tutti in marcia, splendido! Quali sfide attenderanno ciascuna coppia? Chi riuscirà ad ottenere i biglietti? I nostri beniamini riusciranno a collaborare, o nasceranno nuove frizioni tra loro? Restate sintonizzati, e lo scoprirete!»

 

***

 

PESTACARNE

Tonya continuava a blaterare di come avrebbero superato la loro prova grazie a lei e a come avrebbero distrutto i Taco e anche a come, quella, sarebbe stata la rinascita dei Boxer, ovviamente sempre grazie a lei, e Seth continuava a fare tutto il possibile per ignorarla.

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Confessionale Seth:

«Credo che Chris abbia formato le coppie in base ai caratteri di tutti noi, e che non ci sia stato nulla di casuale in tutto questo. Francamente, tra tutti i miei compagni credo che Tonya fosse la mia ultima scelta. Ma a quanto pare, non posso farci nulla. Se non altro, potrò approfittarne per tenerla d’occhio, ed assicurarmi di tenerla dalla mia parte, almeno fino a quando mi servirà. Sperando di non impazzire.» La Serpe assottigliò le labbra. «E sperando anche che, nel frattempo, Rosa non si ficchi in testa strane idee…»

 

_

 

«E comunque…» stava ancora dicendo Tonya. «… non pensare che tra noi si sia sistemato tutto, mozzarella. Solo perché ci siamo alleati per buttare fuori quel peso morto di Haru, non significa che siamo amici, adesso.»

«Oh, certo…» rispose Seth, roteando gli occhi. «Era Haru il peso morto…» La Serpe scosse impercettibilmente il capo, cercando di non farsi scorgere. Non perché avesse paura di lei, ma perché sapeva che se lei lo avesse visto avrebbe dato di matto e lui avrebbe potuto dire addio a quel poco di sanità mentale che ancora gli rimaneva. «Guarda, ci siamo…» Seth indicò il luogo verso cui erano diretti e, per la sorpresa di entrambi, quello era un posto che già conoscevano: il Doom Trap.

Seth sollevò un sopracciglio, perplesso, ma proseguì comunque verso l’attrazione. Sull’ingresso trovarono un monitor, spento, accanto alla porta. Non appena entrambi furono abbastanza vicini, questo si accese, rilevando il faccione sorridente di Chris.

«Bentornati al Doom Trap!» esordì, entusiasta.

Scettico, Seth fece per parlare, ma il conduttore lo interruppe: «Risparmiate il fiato, marmocchi, questo è un video preregistrato, preparato per l’occasione. Non ho alcun modo di sentire le vostre inutili chiacchiere. Però voi dovrete ascoltare me, molto attentamente, perché questo messaggio non verrà ripetuto. Dunque…» McLean parve controllare quelli che sembravano alcuni appunti. «… Pestacarne. Voi due vi siete creati l’alibi di quelli che non hanno assolutamente paura di nulla, sempre pronti a incutere timore e a rompere ossa. Beh, voglio proprio vedere se, dopo questa prova, avrete ancora il coraggio di continuare a fare i duri.»

«Ci siamo già stati lì dentro!» esclamò Tonya.

«Non può sentirti, è un video preregistrato…» mugugnò Seth, sospirando.

«E so cosa state pensando, avete già affrontato questa sfida, ma, vedete, alla luce degli ultimi eventi, abbiamo… come dire… deciso di "riaddobbare" gli interni. Sono certo che vi piaceranno da matti! Troverete i vostri biglietti all’uscita. Buona fortuna!»

Il monitor si spense. Seth osservò l’edificio spettrale, in silenzio. Non era affatto spaventato di entrare lì dentro. Non era sicuro, tuttavia, di poter dire lo stesso di Tonya, che spesso agiva in maniera opposta a come appariva. E se in quel momento voleva sembrare sicura di sé, allora le cose non si mettevano bene.

Seth sospirò nuovamente, poi si avviò verso l’ingresso. «Forza, andiamo.»

Tonya annuì, sorridente. «Sì, andiam… ehi! Chi ti ha detto che potevi darmi degli ordini?!»

La Serpe non rispose, svanendo dietro la soglia.

«Ehi! Ehi, mozzarella! Sto parlando con te! Ehi!» L’afroamericana grugnì di rabbia, per poi accorgersi di essere rimasta sola lì fuori. Si guardò un attimo attorno, quasi allarmata, per poi borbottare: «N-Non lasciarmi sola!» La Schiaccianoci corse dentro, svanendo a sua volta dalla visuale.

 

***

 

PIAGNUCOLONI

George doveva quasi correre per riuscire a stare al passo di Kristy. L’aveva chiamata almeno già dieci volte, chiedendole di rallentare, ma quella lo aveva bellamente ignorato per tutto il tempo.

La Sgarbata era furibonda, con tutto e tutti. Lo era con Chris, per aver rifilato loro quella sfida idiota, lo era con la sua squadra, per aver perso di nuovo, e lo era con Travis e Rosa, anche se senza motivo. Lo era e basta. Li odiava, tutti e due. Ed odiava anche l’idiota che le correva dietro. Ed odiava Tonya. E odiava anche Seth. E i Taco. Tranne Edward, che era troppo carino. Però forse un pochino odiava anche lui. In poche parole, voleva solo che quella giornata finisse ed al più presto, e se George avesse continuato a chiamarla e ad infastidirla, probabilmente per lui la giornata sarebbe finita parecchio prematuramente.  

Dopo quella che parve un’eternità, arrivarono alla loro destinazione, che però non pareva affatto un’attrazione. Sembrava più… un deposito di cianfrusaglie. Un piccolo casolare squadrato e grigio scuro, accanto al laghetto delle canoe. Kristy sollevò un sopracciglio, fermandosi, venendo finalmente raggiunta da George, che si piegò sulle ginocchia per riprendere fiato.

«Accidenti Kristy, perché non mi hai aspettat…»

«Sta zitto» lo liquidò lei, senza nemmeno voltarsi verso di lui, scrutando la baracca di fronte a lei, pensierosa. Credeva che ci fosse qualche errore, eppure, lo schermo accanto all’edificio non mentiva, quello era il luogo verso cui i "Piagnucoloni" dovevano dirigersi.

 

_

 

Confessionale Kristy:

«Quanto odio il nostro soprannome…» mugugnò la Sgarbata, a denti stretti.

 

_

 

Kristy sbuffò, spostando un ciuffo di capelli scivolato sopra i suoi occhi, per poi dirigersi verso la porta.

George la chiamò per la trilionesima volta, poi le corse dietro. «Non sono sicuro che questo sia…» Il Perdente si interruppe, quando si rese conto dell’interno dell’edificio. Era completamente spoglio, con pareti e pavimento grigie scure, completamente lisce. Solamente uno schermo appeso al muro di fronte a loro era presente.

La Sgarbata osservò il televisore perplessa, quando la porta si richiuse con un tonfo alle loro spalle, facendo sussultare George. Il Perdente cercò di riaprirla, sforzandosi e facendo dei versi a dir poco ridicoli, ma senza ottenere alcun risultato. «Dannazione, è sigillata!»

La bionda sollevò un sopracciglio, sempre più confusa, fino a quando il monitor si accese, mostrando il faccione perennemente sorridente di McLean. Non appena lo vide, Kristy si sentì di nuovo ribollire di rabbia. «McLean! Cosa diavolo sta…»

«Risparmiate il fiato, marmocchi, questo è un video preregistrato, preparato per l’occasione. Non ho alcun modo di sentire le vostre inutili chiacchiere. Però voi dovrete ascoltare me, molto attentamente, perché questo messaggio non verrà ripetuto. Dunque… Rompiscatole.»

George sgranò gli occhi, imitato da Kristy. «C-Cosa? Rompiscatole? Ma quelli non erano Rosa e Travis?»

Kristy scosse la testa, turbata quanto lui, mentre il video proseguiva. «La vostra sfida sarebbe molto semplice… se solo non foste voi due.» Un timer apparve sotto il volto di Chris, sancendo i trenta minuti. «Siccome entrambi avete la, fastidiosissima, abitudine di parlare sempre a sproposito e di irritarmi terribilmente, oggi dovrete fare qualcosa che, probabilmente, non avete mai fatto: dovete tenere le vostre maledettissime bocche chiuse per mezz’ora. Ogni volta che parlerete, dieci minuti verranno aggiunti al timer. Più parlerete, e più tempo trascorrerete qui dentro. Così imparerete quanto fastidiosi sapete essere certe volte.»

«Ehm…» cominciò George, un secondo prima che dieci minuti si aggiungessero al timer, facendolo salire a quaranta.

«Accidenti Travis, che cosa ti ho detto? Tappati la bocca!» esclamò McLean, per poi sghignazzare. «Non posso sapere per certo che tu abbia appena parlato, ma sono pronto a scommettere di sì.»

Kristy folgorò George con lo sguardo, che tuttavia insistette: «Ma questa sfida non è per noi! C’è stato uno sbaglio!»

Altri dieci minuti si aggiunsero al timer.

«E come diavolo facciamo ad uscire da qui?! La porta è bloccata!»

Altri dieci minuti. Più il timer si gonfiava e più Kristy pensava che avrebbe potuto compiere un omicidio proprio lì dentro.

«E poi…»

«GEORGE!» urlò Kristy, afferrandolo per il colletto e sbattendolo contro la parete. «CHIUDI LA BOCCA!»

Venti minuti si aggiunsero al timer, causando un urlo disperato da parte della Sgarbata, che non fece altro che aumentare ulteriormente il tempo. Da mezz’ora, erano passati ad un’ora e mezza. Kristy fu costretta a tapparsi la bocca da sola, prima di esplodere in un altro urlo che probabilmente avrebbe allungato il timer di qualche ora.

«Se riuscirete a completare la vostra prova, la porta si sbloccherà automaticamente ed otterrete i biglietti. Se invece doveste fallirla, e rimanere chiusi qua dentro fino al termine della sfida di oggi, la porta si sbloccherà ugualmente, ma non avrete alcun biglietto. Spero che sia tutto chiaro.»

George schiuse le labbra, ma Kristy lo folgorò nuovamente con lo sguardo, passandosi anche l’indice lungo il collo. Il Perdente deglutì, ma rimase in silenzio. Il volto di Chris svanì dal monitor, lasciando solo più il timer, che cominciò a scendere. Kristy sospirò pesantemente, poi si sedette contro una parete, ad attendere. George rimase in piedi ancora per un attimo, prima di imitarla, sedendosi accanto a lei. Non appena lo fece, tuttavia, la Sgarbata si alzò ed andò a sedersi da un’altra parte, lasciandolo di sasso.

 

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Confessionale George:

«Rettifico tutto quanto, Kristy è molto peggio di Tonya…» sbottò il Perdente, a braccia conserte.

 

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Confessionale Kristy:

«Ok, allora…» cominciò la Sgarbata, sospirando esasperata. «… il fatto che la nostra prova sia stata confusa con quella di Travis e Rosa è stato parecchio schifoso, ma da un lato sono felice che sia andata così: se ci fosse stato Travis, dentro quella stanza, avrebbe fatto salire il timer di qualche anno prima di capire di dover stare zitto… il che, non fa altro che farmi domandare quale sarebbe dovuta essere la sfida destinata a me e George…» Un sorrisetto nacque sul volto della bionda. «Beh, sicuramente non poteva essere molto peggiore di questa…»

 

_

 

ROMPISCATOLE

Ci sarebbe voluta una gru per risollevare l’umore di Rosa. Travis continuava a farneticare su quanto entusiasta fosse all’idea di uscire con lei, su quanto lei fosse carina, su quanto lui fosse sorpreso da ciò che stava accadendo, e lei non avrebbe voluto altro che svanire sotto un metro di terra per il resto dell’eternità.

Poteva solo sperare che la storia dell’appuntamento emozionasse Travis al punto da poterle tornare utile in qualche modo durante la sfida. E poteva anche sperare che quella giornata finisse al più presto possibile. Quando, tuttavia, si accorse di quale fosse la giostra verso cui erano diretti, sbiancò. Si fermò di scatto, per poi cadere in ginocchio.

Dietro di lei, Travis la osservò confuso. «Rosa? Ehi, tutto ok? Anche io sono emozionato però le mie gambe funzionano ancora! Rosa? Rosa? Rosa! Ehi, ci sei? Rosa? Rosa?»

La voce di Travis era distante, ovattata, confusa, un eco smarrito in una gigantesca vallata, per le orecchie dell’Iperattiva. In quel momento, l’unica cosa che funzionava era la sua vista. E ciò che la vista le mostrava, sembrava quasi la prova materiale che qualche divinità l’avesse presa di mira per i propri scherzi.

Perché di fronte a loro, considerando anche la storia del loro "appuntamento", si trovava quella che era di gran lunga la peggiore di tutte le attrazioni possibili.

Un monitor si accese, mostrando il muso di Chris: «Benvenuti al Tunnel degli Innamorati! Siete pregati di entrare per avere ulteriori direttive sulla vostra prova!»

Un urlo sovrumano fuoriuscì dalle labbra di Rosa.  

 

 

 

 

 

   
 
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