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Autore: Esch    12/05/2018    1 recensioni
A volte i pensieri sono proprio bastardi.
Avete mai pensato ad una faccia appena incrociata di sfuggita e senza curarvi di nulla?
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Satellite Lei era seduta ad un tavolo, forse era ancora al primo drink.
Lui era seduto ad un altro tavolo, era ormai al terzo cubalibre.
Loro non si conoscevano; si erano solo incrociati svariate volte nel vialetto d'ingresso del condominio, dove lei lavorava, dove lui abitava.
Lei lavorava in un elegante ed austero ufficio; lui abitava in un modesto e poco curato monolocale.
Lei si manteneva quanto bastava per avere un aspetto curato e carino; lui non si manteneva affatto, era il classico trasandato.
Lei non era esile, ma era proporzionata nella sua minuta figura e camminava a testa alta; lui era magro e slanciato, ma camminava lievemente curvo nonostante l'altezza.
Si limitavano a scambiarsi dei singoli buongiorno, niente più.
Lei aveva uno sguardo dolce, velato di determinazione ed un riflesso di timidezza; lui aveva gli occhi spenti, di chi ha rinunciato a coltivare emozioni.
Lei probabilmente aveva una vita piena; lui evidentemente non aveva una vita.
Lei aveva sicuramente dei sani affetti; lui aveva addosso solo pochi malsani familiari.
Una sera lei, in bagno, struccata in viso, si guardava allo specchio, contando le imperfezioni del suo viso rotondo, sospirava vedendosi non bella come voleva essere; una sera lui, passeggiando con il cane, osservava le dolci imperfezioni della luna, e si stupiva di quanto le persone la potessero amare: benché anche lui l'amasse nelle più profonde buie cicatrici del suo cuore.
Attorno a quei tavoli, quella sera lontana, i loro sguardi si erano incrociati, come due orbite pronte a collidere l'una sull'altra; in lei nacque un timido e genuino sorriso; lui a fatica sorrise con lo sguardo, ma quel contrasto con i suoi occhi vacui, fu netto come una stella cadente nel cielo notturno.

Marte non incontrò mai Venere.
Marte continuò a vivere come un pianeta morto; Venere continuò a vivere sulla propria orbita.
Questa non è una storia d'amore: che cosa ti aspettavi?
   
 
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